Niente da fare per il PSVR2 di Sony!
La Realtà Aumentata di PlayStation 5 è un nuovo flop?
Niente da fare per la Realtà Aumentata di PlayStation 5! Il visore di Sony non ha ottenuto il successo sperato, non sono bastate le recensioni calorose di tutte le testate d’informazione, il successo del PlayStation VR2 è inferiore alle aspettative e nonostante il visore sia risultato un netto passo avanti rispetto al primo PSVR, non è stato in grado di attirare a sé la fetta di giocatrici e giocatori sperata.
Come vi abbiamo riportato qualche giorno fa, Bloomberg conferma che Sony ha interrotto la produzione del proprio visore. Motivo? Troppe unità invendute! Nonostante non ci siano numeri chiari sul numero di PlayStation VR2 venduti ad oggi, è chiaro che il visore di Sony è stato, in qualche modo, un nuovo fallimento.
PSVR2 e le scelte discutibili di Sony!
Sony, dopo il mancato successo di PlayStation VR, si è riproposta sul mercato con un prodotto dalle grandi aspettative: l’idea di PSVR2 è quella di offrire un hardware potente, rivoluzionario, in grado di correggere i difetti del suo predecessore e al tempo stesso di permettere all’utente un coinvolgimento senza pari. L’idea è quella di sfidare i colossi, MetaQuest su tutti, purtroppo però sin dalla sua ormai lontana presentazione, qualcosa non ha funzionato a dovere.
Il voler proporre un hardware importante si è scontrato con la realtà delle limitazioni tecniche, e qui Sony ci è ricascata nuovamente. Se da una parte l’hardware è stato costruito ascoltando i feedback della community, dall’altra ci siamo trovati nuovamente la presenza del filo, un limite non indifferente se guardiamo a casa dei competitor.
Un altro limite che ha fermato la diffusione di questo visore è stata la scelta di relegarlo al Sistema PlayStation 5: il visore non è compatibile con PC e con PlayStation 4, limite imposto dalla stessa Sony che si è scontrato con un prezzo di vendita per nulla accessibile e di fatto ha limitato ancor più la sua appetibilità. Nonostante riteniamo discretamente buono il prezzo del visore, il fatto di essere bloccato al sistema PS5 è un limite non da poco e da tenere in considerazione, soprattutto a fronte dell’investimento che si deve sostenere per accedere a questa tecnologia.
Tra le scelte discutibili di Sony, trova spazio la mancata retrocompatibilità dei software pensati per il primo PSVR. Dopo aver richiesto un investimento non da poco per usufruire della VR, Sony è riuscita a imporre anche lì un altro limite: il nuovo visore è compatibile solo con i software pensati per PSVR2, obbligando di fatto l’utente ad acquistare dei giochi, seppure essi siano magari già usciti in pasato sul primo passato visore. Questa scelta si è mostrata ancora una volta discutibile, soprattutto se si pensa alla qualità generale dei titoli pensati per VR.
Tra le varie scelte discutibili di Sony troviamo anche una line-up che stenta a decollare, zero killer app che possono trainare le vendite del visore, molti titoli già presenti nei shop dei competitor a prezzi inferiori e riproposti su PlayStation VR2 a prezzi raddoppiati, e una campagna marketing scarsa prima del lancio e post-lancio. E’ anche vero che PlayStation VR è un hardware pensato per una stretta cerchia di giocatrici e giocatori, ma è anche certo che se PSVR ha venduto circa 5 milioni di unità nel corso del suo intero ciclo vitale, dubitiamo fortemente che ad oggi il PSVR2 abbiamo superato le 10 milioni di unità.
PSVR2, correzioni in vista
Dopo aver fallito pienamente con il proprio visore, Sony ha iniziato a riordinare le idee e, nel corso del 2024, ha deciso di lanciare il supporto per PC. Nonostante ad oggi non ci siano date ufficiali, la stessa Sony ha confermato di essere al lavoro per espandere la compatibilità di utilizzo del proprio visore: il mercato è molto competitivo e soffrire i continui paragoni con MetaQuest non è affatto facile. Per minimizzare i danni, con tutta probabilità si è deciso di puntare ad ampliare la possibilità di utilizzo del visore al di fuori del sistema PlayStation 5, mossa capace sicuramente di aprire nuove strade a PSVR2, incrementando il bacino di acquirenti e potenziando la libreria di software che fino ad ora risulta piuttosto scarna, più in qualità che numero.
Tra le altre correzioni che ci si aspetta c’è sicuramente un eventuale taglio di prezzo: se è certo che il lancio di PlayStation VR2 sia stato nettamente migliore di quello del primo visore, è anche certo che nel primo mese e mezzo di vita questo abbia venduto circa 270 mila unità, una cifra decisamente bassa rispetto alle previsioni di Sony che prevedeva di raggiungere i 2 milioni. Questo ci porta a pensare che le correzioni di rotta adottare finora non siano bastate e che, se l’arrivo della compatibilità di VR2 su PC non dovesse soddisfare consumatrici e consumatori, la prossima mossa per evitare il vero e definitivo fallimento dell’hardware sia quella del taglio di prezzo.
Le killer app di Sony
E’ certo che il mercato videoludico sia competitivo e ancor più lo sia il mercato della VR, un ecosistema pensato per una ristretta cerchia di utenti, spesso e volentieri più esigenti di altri; il visore di Sony offre al giocatore un hardware che permette di interagire con l’ambiente e, nonostante si sia ancora lontani da MetaQuest, i passi in avanti di PSVR2 sono evidenti, ma allo stesso tempo mancano titoli che facciano davvero “gola”. E’ vero, PSVR2 è stato lanciato con Horizon Zero Call of The Mountain, un titolo dalle grandi promesse ma blando sotto molti aspetti, e successivamente ha visto anche l’arrivo di Gran Turismo 7 e Resident Evil Village (il primo a non tutti può piacere, il secondo, seppure divertente e coinvolgente, soffriva di alcune limitazioni non indifferenti).
Si è provato a correggere il tiro offrendo una modalità VR per Resident Evil 4 ma anche quella è passata in sordina, effetto del poco marketing nel pubblicizzarla e alla poca attenzione prestata ai feedback della community a riguardo. E’ anche vero che i giochi PlayStation VR2 non mancano: basta sfogliare lo store e troviamo l’interessante Kayak VR: Mirage, Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge, Creed, Walking Dead, ma davvero siamo disposti a pagare 20/40/60 € per esperienze che su PC si possono acquistare anche al 80% in meno con un’esperienza di gioco che è praticamente la stessa, se non migliore? Purtroppo ad oggi e per tutto il 2024 non si vedono vere killer app all’orizzonte, per PSVR2; ci sono alcuni titoli in uscita interessanti, tra i quali Metro, ma è abbastanza auspicabile che non saranno questi titoli a trascinare le vendite del visore Sony.
PlayStation VR2 successo o flop?
Personalmente il mercato VR è un mercato ambizioso, che strizza l’occhio a vari settori, quello videoludico uno fra i tanti.
Mi rendo conto che è un mercato duro, dove solo i migliori e soprattutto chi ci crede fermamente riesce a ritagliarsi il proprio spazio, e in questo contesto Sony si è dimostrata un’azienda pronta a cavalcare l’onda ma non in modo adeguato. Dopo il flop di PSVR 1 si è riproposta con un visore potenziato, in grado di permettere all’utente di interagire con l’ambiente circostante, tentando di rivoluzionare il concetto di “videogioco”, ma questo non sempre basta a restare competitivi in questo settore. come hanno dimostrato le scelte sbagliate fatte e la mancata voglia di puntare e “crederci” in modo convinto, aggressivo.
La mancanza di marketing adeguato, di killer app, sono tutti sentori che fanno comprendere quanto sia nel loro interesse, ma non nei loro piani (espliciti), mantenere viva questa tecnologia. Opportunità sprecata? Ovviamente. Chissà se sarà l’ultima…