Naughty Dog tra TLOU III e Uncharted 5 – A cosa sta lavorando la software house?
Sono passati 4 anni dal rilascio di The Last of Us Parte II. Giunti ormai alla metà del lifecycle di PlayStation 5, Naughty Dog non ha ancora rilasciato nessun titolo sull'ultima console di Sony, qual'è il motivo di questo silenzio? Proviamo a scoprirlo insieme.
Naughty Dog è una software house che non ha certo bisogno di presentazioni. Scalando le gerarchie con ogni rilascio, la casa sviluppatrice di videogiochi di Santa Monica ha conquistato meritatamente il primato nell’industria videoludica. Serie come Uncharted e The Last Of Us, insieme ai classici Jack&Daxter e Crash Bandicoot, hanno rivoluzionato il concetto di gaming generazione dopo generazione.
Arrivati alla metà della nona generazione di console, il silenzio sul prossimo grande progetto di Naughty Dog continua a regnare sovrano. Negli ultimi quattro anni, la casa sviluppatrice si è fatta sentire principalmente tramite la serie televisiva di The Last Of Us, il remake del sequel del titolo originale rilasciato sul mercato nel lontano Giugno del 2013 e le remaster di Uncharted 4 e TLOUII per PS5.
Qual è il motivo di questa riservatezza da parte di Naughty Dog? Cosa sappiamo dei piani di Sony riguardanti le proprie IP e quali sono i rumor più recenti? In questo editoriale cercheremo di fare il punto della situazione, analizzando dettagliatamente le informazioni raccolte negli anni e ripercorrendo brevemente la storia di una delle più importanti software house dell’intera industria videoludica.
Dalle origini di Jam Software fino all’approdo in casa Sony
Fondata nel lontano 1984, Naughty Dog fece il suo debutto nel mercato videoludico con il nome di JAM Software, grazie all’iniziativa della coppia Andy Gavin e Jason Rubin. I primi progetti della casa sviluppatrice erano titoli a basso budget, destinati per i PC Apple II e caratterizzati da una cura del dettaglio notevole.
Nonostante i primi titoli, come Ski Crazed e Dream Zone, fossero delle opere minori, la meticolosa cura dei dettagli tecnici da parte degli sviluppatori attirò l’attenzione della Universal Interactive Studios. Quest’ultima assunse il duo per lo sviluppo di un videogioco su commissione per PlayStation.
Il progetto si rivelò essere Crash Bandicoot, un titolo la cui formula ha resistito alla prova del tempo, vedendo negli ultimi anni la produzione di numerosi remake e citazioni, come quella presente in Uncharted 4: Fine di un ladro (che potete rivedere qui). Dopo il successo di Crash Bandicoot, Naughty Dog diventò definitivamente sviluppatore di giochi per PlayStation e, nel 2001, fu acquisita da Sony Interactive Entertainment, diventando parte integrante dei PlayStation Studios.
Nel 2007 assistiamo al debutto su PlayStation 3 della serie Uncharted che nel 2016 raggiunse quota 4 titoli (6 contando gli spin-off Uncharted: The Golden Abyss, sviluppato da Bend Studio in esclusiva per PlayStation Vita, e Uncharted: Lost Legacy per PS4). La serie ha vinto numerosi premi GOTY nel corso del tempo, macinando record di vendite.
Con il passare degli anni, Naughty Dog ha continuato a rivisitare la serie, riproponendo prima su PlayStation 4 la remaster della trilogia originale in esclusiva su PS3 con Uncharted: The Nathan Drake Collection e successivamente con la rimasterizzazione del 4° capitolo per PS5 con la Uncharted: Legacy Of Thieves Collection.
L’apice delle capacità narrative e artistiche dei “Cagnacci” viene raggiunto tuttavia con The Last Of Us. Sia nella prima parte della storia che nel sequel del 2020, gli sviluppatori californiani hanno dimostrato una grande maestria in tutti i comparti, a partire da quello tecnico fino ad arrivare a quello artistico.
The last of Us ha vinto 204 premi, raggiungendo una fama tale da essere considerato da gran parte della community come la serie migliore di tutti i tempi, in particolare il primo titolo, recentemente riproposto anche in versione remake nel Settembre 2022 con The Last Of Us Parte I.
Neil Druckmann al timone di Naughty Dog
Gran parte dei meriti per questi numerosi successi vanno attribuiti a Neil Druckmann. Partito come semplice stagista programmatore a inizi anni duemila, Druckmann ha scalato le gerarchie all’interno della software house diventandone co-presidente.
Druckmann ha contribuito a gran parte delle scelte stilistiche della serie Uncharted, distinguendosi per le ottime decisioni intraprese. Successivamente, è stato scelto capo progetto, dirigendo completamente i lavori su The Last of Us e Uncharted 4, rilasciando sul mercato due dei titoli più importanti della storia videoludica.
Sebbene Naughty Dog sia conosciuta per i suoi numerosi successi, negli ultimi anni ha affrontato numerose problematiche. Il lungo silenzio sul nuovo progetto, le scelte di marketing poco apprezzate dai fan con il rilascio di troppe remaster, la cancellazione del titolo multiplayer basato sul mondo di TLOU Parte II e i licenziamenti indetti da Sony a fine 2023 hanno creato un certo grado di incertezza all’interno del team.
I rumor su Uncharted 5
In seguito al rilascio di Uncharted 4: fine di un Ladro, numerose speculazioni sono emerse riguardo a un possibile sequel, un titolo con protagonista Sullivan o Cassie Drake. Per chi non conoscesse Cassie, consiglio di recuperare il titolo uscito 8 anni fa, che ne introduce il personaggio.
Queste voci sono state alimentate dal profilo LinkedIn di Adam Lawson, Senior Gameplay Animator presso Bend Studio, lo studio dietro a Days Gone. Sul suo profilo, menziona un progetto su cui lavora da 3 anni in collaborazione con Naughty Dog.
Questa indiscrezione fa pensare a un possibile titolo Uncharted sviluppato da Bend Studio, nonostante Naughty Dog avesse dichiarato che la saga Uncharted fosse conclusa. Tuttavia, queste voci si sono gradualmente affievolite, lasciando la serie Uncharted in uno stato di stallo. Non è chiaro dunque, se la serie sia giunta al termine o se ci sarà un seguito alla lunga storia di Nathan Drake.
The Last of Us Parte III c’è il concept
Per quanto riguarda The Last Of Us, abbiamo alcune prime informazioni da Neil Druckmann. Secondo Druckmann, il terzo capitolo rientrerà nei piani di Naughty Dog, anche se al momento esiste solo un concept e non una storia completa.
“Questa storia ha ancora qualcosa da raccontare, anche se il finale della seconda parte sarebbe già un degno epilogo” ha affermato in una recente intervista, confermando indirettamente che un terzo capitolo ci sarà in futuro.
Nella stessa intervista, il co-presidente di Naughty Dog ha rivelato che lo studio sta lavorando a un progetto molto ambizioso. Druckmann ha aggiunto: “Non posso parlarne perché i nostri capi non ne sarebbero assolutamente felici”.
L’intervista ha creato immediatamente stupore all’interno della community, con molte dichiarazioni del famoso sviluppatore che sono state estrapolate dal loro contesto. Se volete approfondire la questione potete rileggere la news uscita qualche mese fa.
L’intervista è stata successivamente rimossa da Sony con tanto di scuse da parte dell’azienda Nipponica, dopo che Druckmann ha dovuto chiarire la questione tramite un post su X.
Naughty Dog al lavoro su una nuova IP?
Secondo alcune indiscrezioni, la software californiana si troverebbe al lavoro su una nuova IP di genere fantasy.
Le uniche possibili conferme arrivano dalle dichiarazioni di Neil Utchiel, Audio Director presso Naughty Dog. In un’intervista per un documentario di Noclip, Utchiel ha affermato:” I suoni di gioco e il realismo sono fattori molto complessi da realizzare, perché quando lo si fa in modo errato, te ne accorgi immediatamente.”.
Utchiel ha poi aggiunto: “Quando lavori ad progetto importante che include elementi di magia o una sorta di iperrealismo in modo sostanziale, è facile nascondersi dietro a un suono”.
Le sue dichiarazioni, riprese anche da PlayStation Lifestyle, sembrano anticipare l’esistenza di un progetto fantasy nei piani di Naughty Dog. Tuttavia, non esistono ancora conferme ufficiali, lasciando spazio solo a speculazioni.
In conclusione, mentre il futuro di Uncharted rimane incerto, The Last of Us sembra avere un chiaro percorso davanti a sé, con un terzo capitolo che potrebbe vedere la luce in futuro.
Sperando di ricevere notizie ufficiali nel breve periodo, resteremo in attesa dei prossimi State of Play o Showcase di PlayStation, dove Sony avrà il compito di svelare le proprie mosse dei prossimi mesi, visto il 2024 sotto le aspettative.
Un annuncio dalla sua software house principale alimenterebbe l’hype dell’intera comunità, riportando in voga il nome PlayStation dopo il lungo periodo passato dal rilascio dell’ultima grossa esclusiva avvenuta qualche mese fa. Per approfondire ulteriormente quanto trattato in questo editoriale, siete invitati a seguire il seguente link.