Modena Nerd 2022: ognuno di noi è un po’ nerd
Siamo stati alla fiera modenese dedicata alla cultura nerd.
“Quando non mi forniranno più l’accredito stampa, di certo il biglietto lo acquisterò in loco”. Questa è stata la prima affermazione del sottoscritto quando ha visto la fila per l’ingresso a Modena Nerd per chi aveva già la prevendita. Sì, perché, a differenza della fila per acquistare i biglietti, la coda per le prevendite si allungava come un serpentone fino a occupare buona parte del marciapiede che costeggia ModenaFiere. Eppure, contro ogni aspettativa, il suddetto serpentone si è mosso veloce e scattante facendoci entrare in fiera in soli 20 minuti dopo l’apertura dei cancelli.
La mattinata soleggiata e la temperatura mite hanno reso ancor più piacevole questa esigua manciata di minuti, minuti comunque investiti nel chiacchierare delle nostre passioni: le stesse che animano il nostro tempo libero e che ci hanno portato fino a lì. Scopriamo con grande piacere che le età e gli accenti sono estremamente eterogenei, segno sia della grande popolarità che Modena Nerd ha acquisito nel corso delle sei edizioni, sia dell’orizzontalità anagrafica conquistata da questo mondo vivace e multicolore.
Uno degli elementi che ha contraddistinto Modena Nerd sin dalla sua prima edizione è l’enorme quantità di postazioni per il retrogame, diventate negli anni uno standard di ogni altra fiera di settore. Anche questa sesta edizione non ha fatto eccezione, e lunghi tavoli imbanditi di CRT e retroconsole sono stati a disposizione di tutti gli avventori della fiera. E da qui, una delle più piacevoli scoperte della giornata: schiere di ragazzini intenti a giocare con NES, Mega Drive, Neo Geo, Intellivision e cabinati di qualsiasi tipo. L’età infatti è un parametro che sembra distorcersi all’interno di Modena Nerd; ne abbiamo avuto la riprova osservando un papà alle prese con Pac-Man che chiedeva al figlio di aspettarlo per finire la partita.
Interessantissimo e pieno di pezzi di pregio è stato lo stand di RetroCampus, che esponeva un’enorme quantità di home computer d’epoca e di retro console, alcune delle quali di grande rarità. Fra queste spiccavano una Home Pong originale e una Zanussi Ping-O-Tronic (console di prima generazione tutta italiana uscita nel 1974). Allo stesso stand ho anche avuto finalmente il piacere di conoscere di persona i ragazzi di RetroEdicola, con i quali siamo spesso in contatto per Floppy Disk e che presto ospiteremo nel podcast. La sezione retrogame tuttavia è solo una delle tante dell’intera manifestazione. L’enorme e fornitissimo mercatino ha diviso un padiglione con l’Artist Valley, nella quale numerosissimi disegnatori di fumetti hanno messo la propria arte a disposizione dei fan.
Immancabile ormai in ogni fiera di genere è la grande area dedicata ai Lego nella quale, fra le colossali costruzioni esposte, spiccava con fare patriottico un’enorme riproduzione della Ghirlandina: la torre campanaria del duomo di Modena.
Gunpla, board game, tornei di videogiochi, palchi dedicati al K-Pop e associazioni di scherma hanno ulteriormente allargato l’offerta, insieme ad un’interessante selezione di workshop che spaziavano dalla scultura digitale in 3D, alla scrittura creativa, dal disegno manga alla programmazione di videogame. Anche gli ospiti di pregio non sono mancati con Danilo Bertazzi ed i mostri sacri del doppiaggio Angelo Maggi, Alex Polidori e Luca Ward.
Insomma, il concetto di “nerd” si è ormai espanso al punto da poter spaziare a 360 gradi nella la cultura pop, tanto da poter tranquillamente affermare che ognuno di noi, anche il più improbabile, ha un po’ di nerd in sé.