Mind Flayer, dai libri agli schermi
Indubbiamente una figura onnipresente in qualsiasi racconto attinga dall'immaginario lovecraftiano, il mind flayer come lo conosciamo ha radici molto particolari.
Oggi tratteremo il Mind Flayer, una figura incredibilmente affascinante e anche abbastanza recente e moderna, se si pensa che i miti a cui attinge abitualmente hanno radici risalenti a prima della nascita di Cristo.
Il vero nome di questa creatura è Illithid e si parla di una razza creata e tratta da D&D. Il Mind Flayer moderno come design è frutto della mente di Gary Gygax autore e designer di Dungeons & Dragons insieme a Dave Arneson.
L’immagine dell’essere umanoide con testa da cefalopode è probabilmente diventata quella più nota e utilizzata oggi, grazie al famosissimo gioco da tavolo di TSR Inc. prima e Wizards of the Coast successivamente.
Gigax però raccontò che l’ispirazione per questa creatura fu la copertina di uno dei libri di Titus Crow, protagonista dei racconti dello scrittore britannico Brian Lumley e per essere precisi si trattava del libro The Burrowers Beneath in cui si vedono dei tentacoli fuoriuscire dal terreno.
Per quanto sia ovvio, è necessario specificare che i racconti di Lumley sono molto ispirati dall’immaginario di tutto il lavoro di H.P. Lovecraft di cui provò a proporsi come successore ottenendo anche diversi riconoscimenti grazie alla saga di Necroscope.
Per quanto sia stato senz’altro ispirato, Gigax ha fatto gran parte del lavoro nel creare l’attuale Mind Flayer. Parliamo di un essere il cui concept non si ferma all’estetica ma che è dotato di diverse caratteristiche biologiche come l’altezza media di un metro e ottanta circa.
Non solo questo, però: l’ermafroditismo gli consente di riprodursi tramite larve e la cerebrofagia onnipresente nelle rappresentazioni in ambito videoludico.
Il Mind Flayer al cinema e in serie TV
Il primo titolo che viene in mente, nel parlare di Mind Flayer, è senz’altro Strager Things, nel quale esordisce durante la seconda stagione, ma in questo caso sono visibili solo degli arti più simili a tentacoli e che potrebbero far pensare proprio alla copertina del libro di Lumley.
É sicuramente anche colpa anche del poco spazio a schermo della creatura, che di sicuro non aiuta ad inquadrarla in un immaginario preciso.
Uno dei protagonisti della serie, Will, specifica che la creatura che vediamo si tratti di un maschio della sua specie, specifica che esclude quindi l’ermafroditismo. Qualora l’avessimo visto nella sua forma completa è molto probabile il corpo fosse simile ad un aracnide e non a quello umano, ma è difficile comprenderlo, da quel poco che si è visto nella serie targata Netflix.
L’altra serie in cui compare con una rappresentazione nuova e molto fantasiosa è The Mandalorian, questa volta sotto forma di dispositivo capace d’influenzare le menti del quale si parla sin dalla prima stagione; in questo caso il riferimento è ai poteri psionici attribuiti alla razza nel gioco da tavolo di Wizards of the Coast.
A differenza di Lilith, di cui ti abbiamo parlato qui, gli Illithid sono creature non presentissime nel mondo del cinema e delle serie tv, anche per i costi che avrebbe il ricrearlo seguendo l’immaginario classico e non facendo tutto in una CGI scadente.
Purtroppo nemmeno nel film Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri il Mind Flayer compare, nonostante la grande quantità di creature presenti; è probabile però che, essendo una figura così iconicica, compaia in un eventuale e futuro sequel.
Il mondo dei videogiochi e il Mind Flayer
L’Illithid è una figura che ritroviamo spessissimo nel media del videogame anche solo come citazione estetica.
Ne è un esempio Kassadin, campione di League of Legends che sostituisce i tentacoli sul viso con dei tubi ma che ha un aspetto molto simile al Mind Flayer. Oltretutto egli appartiene anche alle creature del Vuoto molto ispirate all’universo lovecraftiano.
La saga di Final Fantasy vede invece comparire questa figura nel suo bestiario in quasi la metà dei suoi capitoli numerati e anche in alcuni spin-off: in questo caso l’aspetto è quello classico dell’umanoide con testa cefalopode e con forti magie legate al controllo mentale, o comunque, in generale, quello che si può definire un incantatore.
I carcerieri della torre di Latria in Demon’s Souls (che hanno fatto penare tanti giocatori) sono un altro esempio dell’utilizzo della classica figura del Mind Flayer, sia per l’estetica e i poteri sia per la cerebrofagia che vediamo nell’animazione della presa (del quale tutti ricorderanno il trauma).
Il primo videogioco che però sarà venuto in mente a tutti è sicuramente Baldur’s Gate (e la serie di Neverwinter collegata anch’essa all’universo di D&D) che li vedeva presenti già dal secondo capitolo. Alcune delle novità di cui ti abbiamo parlato in questa notizia saranno importantissime per il terzo capitolo che uscirà a breve.
Essendo un titolo che fa riferimento al mondo di Dungeons & Dragons, l’estetica e la caratterizzazione saranno “le solite”, come abbiamo potuto vedere in Baldur’s Gate II, o che possiamo già notare dalla Collector’s Edition presente sul sito del gioco.
Per il futuro sarà interessante vedere se l’estetica di Stranger Things sarà riutilizzata con magari un cambiamento totale della figura del Mind Flayer, che comunque sia per l’anatomia sia per strutture sociali è molto simile all’essere umano in diversi aspetti.
In generale a mio parere sarebbe interessante in futuro vedere qualcosa di più lontano e profondamente unico.