Aspettando Marvel’s Spider-Man 2: i migliori costumi di Spider-Man
I costumi che hanno fatto la storia di Spider-Man
L’ arrivo del secondo capitolo di Marvel’s Spider-Man si fa sempre più vicino, manca quasi un mese all’uscita del prossimo titolo di Insomniac. Per non rimanere a digiuno di materiale ragnesco ho deciso di ingannare un po’ l’attesa celebrando e ripercorrendo il percorso dell’alter ego di Peter in un modo differente da quello normale, ossia attraverso i suoi costumi.
Durante la sua storia, non solo cartacea, Spider-Man ha indossato una marea di costumi, adorati o meno dai fan, ma che hanno contribuito a renderlo sempre riconoscibile ed iconico in qualsiasi sua avventura. Gran parte di questi costumi sono noti a chi conosce un minimo Spider-Man e alcuni sono anche stati inseriti nei vari titoli dedicati al Tessiragnatele, come accaduto in Marvel’s Spider-Man.
Durante il nostro excursus fra i vari costumi di Spider-Man terremo in considerazione non solo quelli appartenuti al “nostro” Peter Parker ma anche ad altre sue incarnazioni multiversali, cloni, amici e chi più ne ha più ne metta! Quindi mettetevi comodi sulla vostra ragnatela preferita e godetevi questo piccolo viaggio.
Grande Classico, il primo costume
Chi segue Spider-Man da lungo tempo, probabilmente ha conosciuto Spidey proprio con questo costume addosso. Creato da Steven Ditko nel 1963, dopo che Stan Lee scartò la prima idea di Jack Kirby. A Ditko va dato merito di molte caratteristiche di Spider-Man che sono poi diventate “canoniche”, come l’intuizione di aver dato al costume due colori principali (aspetto ricalcato poi da molti), i lanciaragnatele “nascosti”, gli iconici occhi della maschera e le ragnatele ascellari.
Quest’ultima caratteristica con l’andare del tempo si è un po’ persa per ragioni di design volto a modernizzare il personaggio ma di tanto in tanto ricompaiono anche in qualche nuova storia, dando un tocco in più al sapore nostalgico alla narrazione.
Il Simbionte
Dopo il primo costume non può non essere considerato lui per importanza: il Simbionte. Caratterizzato dal colore nero preponderante e dal grande ragno bianco sul petto, il Simbionte ha fatto la sua comparsa nella saga della prima Secret Wars (1984), dove Peter venne a contatto col simbionte klyntar in un mondo alieno, su cui l’Arcano aveva portato lui e altri eroi per fronteggiarsi con le forze del male.
Peter non si rende subito conto che in verità il costume non è affatto inanimato: in verità si tratta di un vero e proprio essere vivente, appartenente ad una mente alveare, che influenza in qualche modo anche il suo comportamento. Per questo decide poi di separarsene per tornare al suo costume “classico”. Il Simbionte si unirà poi a Eddie Brock dando vita all’antieroe Venom. Il resto è storia.
Spider-Man Noir
Qui si inizia a parlare di un Peter proveniente da un altro universo, creato tramite un fortunato What if..? ambientato negli anni ’30. La storia non è andata in modo tanto diverso rispetto all’originale: anche qui Peter, reporter del Daily Bugle, viene morso da un ragno non proprio ordinario. Durante la notte infatti viene tormentato da un incubo in cui il Dio Ragno gli fa dono di poteri sovrumani.
Tali poteri si rivelano poi reali e Peter decide di diventare Spider-Man Noir, indossando una giubba ed un lungo cappotto nero, insieme alla sua maschera dalle grandi lenti e il suo inseparabile cappello per dare la caccia alla banda dei Goblin. L’ atmosfera è ovviamente quella dei classici film investigativi noir, in cui la scala di grigi la fa da padrone, dando il suo perché a questa incarnazione del Ragno.
Iron Spider
Iron Spider ha fatto la sua comparsa durante la prima guerra civile dei supereroi. Nella prima Civil War, Peter si schierò inizialmente a favore dell’atto di registrazione dei superumani, svelando a sorpresa la sua identità, cosa che portò a moltissime conseguenze. Una di queste, almeno inizialmente, fu questa armatura donatagli da Tony Stark (non a caso porta anche i colori di Iron Man).
Tony aveva dotato l’armatura di Iron Spider di moltissime migliorie tecnologiche, fra cui la più vistosa, ossia le zampe di ragno quasi in stile Dr. Octopus. La stessa armatura è stata poi ripresa, almeno nello stile, dai due Ragni Rossi, facenti parte dell’Iniziativa (il Team Iron Man, in sintesi) dopo che l’originale Spider-Man cambiò fazione. Dopo lo scioglimento del duo, l’Iron Spider non tornò più in funzione.
Spider-Man 2099
Conosciuto ormai a tutti grazie anche al recente film Spider-Man: Into the Spider-Verse, Spider-Man 2099 alter ego di Miguel O’Hara è uno dei Ragni visivamente più affascinanti. Il suo look futuristico e aggressivo lo rende unico nel suo genere. L’ universo 2099 è nato in contemporanea di quello Ultimate, dove il secondo era una sorta di reboot degli eroi originali, mentre il primo rappresentava un futuro in cui gli eroi erano diventati ormai un mito.
In questo contesto, Miguel O’Hara, scienziato alle dipendenze dell’ Alchemax, società multinazionale che domina Nueva York e lo fa con procedure che vanno contro il benessere della società. Miguel, in seguito a degli esperimenti condotti sul DNA all’interno dell’Alchemax stessa, finisce per acquisire poteri fuori dalla norma, fra cui i suoi caratteristici artigli. Tramite i suoi nuovi poteri e la sua posizione all’interno dell’Alchemax cerca di proteggere la sua città da quest’ultima.
Fondazione Futuro
Per un periodo i Fantastici Quattro cessarono di esistere, lasciando il posto alla Fondazione Futuro. Johnny Storm, aka la Torcia Umana, era infatti stato dato per morto (in verità ostaggio di Annihilus) e i FQ decisero di rifondare la formazione, cambiandone il nome e dando il benvenuto a Peter, amico di lunga data del quartetto. Quando Spider-Man entrò a far parte della formazione, Richards gli fece dono di un nuovo costume, in tinta con quelli degli altri componenti.
Come per l’Iron Spider, anche questo costume venne dotato di vari upgrade fra cui quello di non sporcarsi mai (anche ecologico mr. Fantastic), la facoltà di poter tornare al costume originale o in abiti civili in un istante, oltre ad una comodissima modalità stealth che lo rendeva molto difficile da individuare durante la notte. Peter portò questo costume con molto orgoglio, essendo un tributo ad uno dei suoi migliori amici creduto scomparso.
Spider Armor MK III
Creata da Peter tramite le risorse fornitegli dagli Horizon Labs, azienda composta dai migliori scienziati ed inventori in circolazione, la MK III fu ricca di migliorie per fronteggiare i Sinistri Sei, tanto da avere varie caratteristiche volte a limitare i punti di forza di ognuno di loro. Peter la munì di equipaggiamento per contrastare le scariche di Electro, capacità di volare per fronteggiare l’Avvoltoio, rinforzi per le cariche di Rhino e così via.
Spider-Man vestì questa versione del suo costume durante la saga “Fino alla Fine del Mondo” dove i Sinistri Sei, capeggiati da Doc. Ock volevano portare ai massimi livelli l’effetto Serra, minacciando così l’equilibrio vitale del pianeta.
Spider-Man Mark IV
La Mark IV rappresenta il costume classico ma con capacità più offensive e difensive mai viste in un costume di Spider-Man. Questa versione di Spider-Man è frutto delle risorse delle Parker Industries. Il costume consente una miriade di tipi di ragnatele come quella acida, quella di cemento e spararagnatele generalmente più affidabili. Inoltre, la tuta può tracciare l’energia magica, i sistemi elettrici, scansionare i pedoni feriti per mostrare le loro ferite e molto altro ancora.
La nuova tuta risponde anche ai comandi vocali di Peter Parker oltre al fatto che in combattimento la nanotecnologia metallica rende l’Arrampicamuri molto resistente ai suoi nemici. Anche questa versione del costume contiene delle migliorie stealth che ne cambiano i colori, rendendolo molto difficile da individuare, soprattutto durante la notte.
Capitan Universo
Questa è senza dubbio la versione più potente di Spider-Man mai vista. Durante lo scontro con la Tri-Sentinella il potere cosmico di Capitan Universo entrò in contatto con l’amichevole Spider-Man di quartiere. Solo grazie a questo potere Spidey ebbe la meglio su un nemico quasi invincibile. L’energia cosmica concede infatti una forza quasi illimitata, la capacità di volare, quasi l’immortalità e la capacità di viaggiare nell’iperspazio.
Il potere di Capitan Universo però non è mai destinato a rimanere fra le mani di un singolo individuo a lungo, tanto che a breve abbandonò (per fortuna aggiungerei) Spider-Man. Avere un potere del genere fra le mani infatti avrebbe snaturato, e non di poco, un personaggio verosimile come Spidey, rendendolo molto meno umano di quanto sia. Ciò sarebbe un vero peccato, in quanto questo, a mio parere, è proprio il punto di forza di Spider-Man!