Lollipop Chainsaw: Presentazione Stampa
In data 10 Maggio 2012 ci siamo recati presso la nuova sede della Warner Bros Entertainment Italia per andare a vedere in anteprima Lollipop Chainsaw, il nuovo action game nato dalla mente del celebre designer Suda51 e sviluppato dal suo team di sviluppo Grasshopper Manufacture, ricordati per titoli come No More Heroes e Shadow of the Damned. A presentarci il gioco c’era Scott Warr, producer del gioco. Da segnalare inoltre Akira Yamaoka (Silent Hill) come compositore della colonna sonora e James Gunn come sceneggiatore, ricordato per aver scritto la trama di Dawn of the Dead (L’alba dei morti viventi), che per l’occasione presterà anche la sua voce ad uno dei personaggi del gioco.
E parlando di trama, la scelta di James Gunn non è del tutto casuale visto che gli zombie saranno l’elemento centrale del gioco. Il gioco infatti racconta di Juliet Starling che, oltre ad essere una studentessa cheerleader 18enne alla San Romero High School, è anche un’ammazza zombie professionista, lavoro che si tramanda di generazione in generazione nella sua famiglia. È innamoratissima del suo ragazzo, Nick, che purtroppo viene morso durante un’invasione di zombie costringendo la bella cheerleader a mozzargli la testa per impedirgli di trasformarsi in un feroce non morto. Ovviamente Juliet non lascerà che il suo amato muoia e pertanto lancerà un incantesimo sulla testa del ragazzo in modo che possa sopravvivere anche senza un corpo, permettendole così di portarselo appresso durante l’avventura come se fosse un comunissimo accessorio da legare alla cintura.
Questo espediente farà di Nick la spalla perfetta per la sensuale protagonista, creando situazioni e dialoghi sempre divertenti in maniera analoga di quanto visto in Shadow of the Damned ,con il teschio parlante Johnson.
L’avventura di Juliet comincerà proprio con la misteriosa invasione nella sua scuola, da cui apprenderemo i primi passi nella lotta contro i morti viventi. Juliet ha essenzialmente due tipi di attacco: le combo da cheerleader e gli attacchi con la motosega. Le prime sono deboli, ma efficaci per stordire i nemici, mentre la motosega è il mezzo perfetto per terminare i nostri avversari tramite amputazioni o decapitazioni. Tra l’altro effettuando ogni volta almeno 3 o più decapitazioni in un colpo solo si otterranno delle medaglie utili a ottenere un punteggio migliore e, ovviamente, per potenziare le abilità di Juliet. Sarà inoltre possibile effettuare delle prese sugli zombie o poterli finire con una piccola sequenza con time event che permette, ad esempio, di tagliare letteralmente in due i mal capitati.
È affascinante vedere come i giochi di luci, con stelline e cuoricini, che appaiono ogni volta che colpiamo i nemici, si sposino perfettamente con la mole di sangue che scorrerà mentre facciamo a fette i nostri avversari, una conferma dell’impeccabile stile che Suda51 ripone nei suoi titoli.
Durante il proseguo dell’avventura all’interno della scuola, Juliet si troverà a dover salvare spesso i pochi sopravvissuti rimasti, che in caso contrario si trasformeranno in famelici zombie notevolmente più forti di quelli comuni. Il salvarli o meno non avrà impatto sugli eventi della trama, ma le ricompense che riceveremo per il salvataggio varranno sicuramente lo sforzo. Oltre ai suoi compagni di classe, Juliet dovrà affrontare ovviamente anche i suoi insegnanti che, in questo caso, rappresentano una delle tipologie di zombie più forti e che richiedono un minimo di tattica per poter essere sconfitti. Nel caso del prof di matematica, oltre a comandare un’intera classe di zombie studenti, sarà dotato di una forza mostruosa che gli permetterà di lanciarsi addosso cattedre e sedie, che userà spesso come scudo, il che significa che potremo attaccarlo solo aggirandolo alle spalle. In questa situazione, abbiamo notato come l’ambiente di gioco sia piuttosto distruttibile, caratteristica implementata non solo per fare scena, ma anche per poter ottenere medaglie extra.
Parlando di tipologie di zombie, ne abbiamo potute vedere poche, ma erano già tante per la sola prima missione di gioco. Da segnalare lo zombie poliziotto, armato di pistola e manganello, e gli zombie terroristi, che in genere arrivano in coppia: uno equipaggiato di esplosivo e l’altro sempre a fuoco. Inutile dirvi di non farli mai incontrare, specie quando i due risultano essere originariamente due amanti. Alcuni di questi particolari zombie avranno un nome posto sopra la barra di energia e, se uccisi, andranno a riempire il vostro album di foto di zombie speciali. Una chicca che verrà particolarmente amata dai collezionisti, visto che non sarà facile scovarli tutti alla prima partita.
Man mano che uccideremo i mostri andremo a riempire una barra arcobaleno posta in basso a sinistra dello schermo che ci permetterà, una volta piena, di diventare invisibili agli occhi del nemico, avendo così la possibilità di fare quello che vogliamo ai nostri cari zombie.
Lollipop Chainsaw però non vuole essere solo combattimenti, infatti durante le missioni ci sarà una certa varietà di situazioni che dovremo superare per poter proseguire nel gioco. Una di queste è la possibilità di utilizzare la testa di Nick, per un breve periodo, da attaccare al corpo di particolari zombie blu e che ci permetterà di sfruttarlo per risolvere alcuni enigmi (di estrema semplicità, niente grandi sforzi intellettuali) per poter superare diversi ostacoli e/o trovare particolari aree segrete contente oggetti o shop, tramite i quali spendere le nostre medaglie per potenziare Juliet. Tra gli oggetti più stravaganti c’è un particolare biglietto che, se utilizzato, farà partire una roulette e, a seconda del risultato, potremo usare la testa di Nick nelle maniere più disparate e stravaganti possibili ad esempio come palla da bowling, distrazione per gli zombie e quant’altro.
Rimanendo in tema di varietà, non mancheranno il palo su cui danzare e far fuori decine di nemici roteando come dei matti, oppure fare quattro salti sulla testa degli zombie senza mai toccare il terreno e così via, il tutto con diverse ricompense a seconda delle nostre prestazioni.
Veniamo infine all’argomento Boss che in Lollipop Chainsaw, oltre a rappresentare una vera e propria sfida per il giocatore, risultano essere particolarmente caratterizzati grazie a delle introduzioni uniche contornate da dei dialoghi durante i combattimenti assolutamente fuori di testa, specie quelli che coinvolgono Nick, il quale non risparmia nessuno quando si tratta di fare commenti sui cattivoni di turno.
Come dicevamo, questi boss (appartenenti ad un groppo denominato Signori del Rock and Roll Zombie) sono davvero tosti, non tanto nel riuscire a sconfiggerli (cosa che non abbiamo potuto valutare visto che la Juliet mostrataci durante la presentazione era al massimo delle prestazioni con tutte le abilità sbloccate e l’energia al massimo) quanto alla resistenza e alla longevità dei combattimenti. Nello specifico quello mostratoci ha dovuto subire ben tre trasformazioni prima di risultare sconfitto una volta per tutte: una battaglia quindi della durata di ben quattro "round" tra schivate, contrattacchi, qte e fucilate. Sì, avete capito bene, fucilate. Perchè tra le tante caratteristiche della nostra speciale motosega, c’è anche quella di potersi trasformare in altre armi, nel nostro caso un fucile.
Terminato il combattimento con il boss la presentazione del gioco termina, seguita immediatamente da una piccola invasione di zombie negli studi Warner, sterminati successivamente da un’affascinante e sensuale Juliet tutta italiana che è venuta in soccorso di noi giornalisti (che potrete vedere dalle immagini e dal piccolo video che troverete in calce all’articolo).
Tiriamo dunque le somme su quelle che sono state le nostre impressioni su Lollipop Chainsaw: il gioco si è dimostrato potenzialmente divertente e con tanto stile che rimanda a quello tipico ed amato di Suda51. Abbiamo combo, motoseghe, ragazze sexy, zombie, sangue e, soprattutto, gag divertenti che tengono il giocatore incollato allo schermo.
Da valutare, invece, se la varietà delle situazioni si manterrà sugli stessi livelli di quanto abbiamo visto nelle prime battute del gioco, così come da valutare l’effettiva bontà e quantità dei contenuti extra che, a detta dello stesso producer, saranno parecchi. Ne approfittiamo per citare il già confermato New Game + e la miriade di costumi extra ispirati ad anime quali Highschool of the Dead, Deadman Wonderland, Kore wa Zombie Desu ka?! e tanti altri.
Ottimi, infine, il comparto grafico e, soprattutto, quello sonoro che presenta brani perfettamente adatti al contesto e che aiutano ad enfatizzare le diverse situazioni che si affronteranno nel gioco.
Peccato per la mancata possibilità di effettuare un hands on e provare la qualità dei controlli e il feeling con il sistema di combattimento che, a malincuore, non vuole entrare in competizione con action game del calibro di Devil May Cry o Bayonetta, con tutti i pro e i contro del caso.
Aspettiamo dunque l’uscita del gioco per giocarci a fondo e dare un giudizio definitivo sul titolo che, vi ricordiamo, uscirà in Europa il 15 Giugno 2012 per le console PS3 e Xbox 360, doppiato in inglese e con sottotitoli in italiano.