Lightning Returns: Final Fantasy XIII – Dove eravamo rimasti

L’uscita dell’ultimo capitolo della Fabula Nova Crystallis è ormai imminente e di conseguenza, per chi si fosse perso per strada qualche dettaglio delle vicende di Lightning & Co. o semplicemente avesse qualche dimenticanza, sarebbe quanto mai opportuno ripercorrere le avventure dei primi due capitoli che hanno portato la paladina di Etro a quello che sembra l’inizio della fine, in modo da gustarsi quest’ultima “fantasia finale” al meglio.

Un’utopia chiamata Cocoon 

Ci troviamo a Cocoon, la città natale di Lightning: un piccolo regno sospeso in aria, nel quale non esistono belve feroci o mostri, del tutto opposto a Gran Pulse, dove la vita selvaggia la fa da padrona. Su Cocoon vige una sorta di monarchia ecclesiastica guidata dal Sanctum e dal primarca Dysley, colui che segue ed interpreta le parole dei fal’Cie, esseri dalle strane fattezze che forniscono a Cocoon risorse di svariato tipo, come l’energia, contribuendo al sostegno del sistema. 
I fal’Cie, sia quelli di Cocoon che di Gran Pulse, hanno anche la facoltà di rendere gli esseri umani degli l’Cie: assegneranno loro, tramite misteriose visioni, un compito da portare a termine donando loro la facoltà di usare la magia; se un l’Cie porta a compimento il suo obiettivo diventa una statua di cristallo altrimenti la sua vita sarà dannata e verrà reso un essere mostruoso di nome Cie’th.

L’evento che dà inizio a tutto è il ritrovamento di un fal’Cie proveniente da Gran Pulse nei pressi della cittadina di Bodhum: Serah, sorella di Lightning, lo scova e viene eletta l’Cie. Il primarca decide quindi di far evacuare Cocoon, creando però il panico. In mezzo a tale caos, Lightning, Sazh, e in seguito Snow, il ragazzo di Serah, decidono di recarsi presso il fal’Cie, dove incontreranno Hope, un ragazzo che ha perso la madre durante gli scontri armati, e Vanille che lo ha protetto e seguito dopo l’accaduto. I cinque, entrati nel vestigio in cui è stato trovato il fal’Cie, giungono in tempo per vedere Serah trasformarsi in cristallo: i cinque attaccano il fal’Cie ma questo, prima di scomparire, li maledice come l’Cie.

Dopo lo scontro col fal’Cie il gruppo si ritrova nei pressi di un lago, dove presto saranno costretti a separarsi: Snow resta a sorvegliare Serah, ormai cristallizzata, mentre il resto del gruppo si dirige verso un’aeronave abbandonata dagli PSICOM. Questi ultimi cercano immediatamente di avere la meglio su Snow riesce a farla franca, incontrando Fang, un altro l’Cie di Pulse, ma passa poco dall’arrivo della Cavalleria, capitanata da Cid: liberare i fal’Cie è la priorità, al momento, e il capitano chiede il supporto della giovane coppia. Nel contempo l’aeronave del resto del gruppo viene abbattuta dagli PSICOM e, una volta a terra, il gruppo si separa ancora: Vanille e Sazh scappano dagli inseguitori mentre Hope e Lightning tentano di raggiungere Palumpolum. Sazh, mentre viaggia con Vanille, spiega a questi le vicende di suo figlio Dajh: il pilota crede che la missione del figlio, eletto l’Cie, fosse distruggere il fal’Cie di Pulse e di conseguenza ha cercato di compierla combattendo contro di esso.

Arrivati a destinazione, Lightning e Hope vengono circondati da truppe nemiche ma, grazie all’aiuto di Snow e Fang, mandati a Palumpolum, riescono fuggire. E’ proprio dopo la battaglia che Fang rivela al resto del gruppo che lei e Vanille sono entrambe l’Cie di Pulse che avevano già portato a termine la loro missione ma inspiegabilmente si sono risvegliate su Cocoon e sono responsabili di quanto accaduto a Serah.

Salviamo Cocoon

Contemporaneamente Sazh e Vanille giungono a Nautilus, dove viene rivissuta tramite una parata l’antica guerra fra Pulse e Cocoon ma giungono tardi: Dajh si trasforma in cristallo, rivelando che è diventato l’Cie a causa della minaccia che Fang e Vanille rappresentavano per il fal’Cie di Cocoon. Sazh si getta così contro Vanille e gli PSICOM li catturano, portandoli a Paramecia per l’esecuzione.
Venuti a conoscenza delle condizioni di Sazh e Vanille, Lightning e il resto dei l’Cie decidono di correre in loro aiuto: la missione sfocia in una doppia riuscita che non solo permette al gruppo di salvare i due prigionieri, ma di scoprire anche che il primarca non è altro che un fal’Cie, Barthandelus. Una volta caduto sotto i colpi dei Nostri, i l’Cie apprendono che la loro missione non era altro che distruggere Orphan, il fal’Cie che sostiene Cocoon sospesa in aria. Dysley si dilegua e gli l’Cie incontrano nuovamente Cid, che spiega loro che lo scopo ultimo dei fal’Cie è l’evocazione del Creatore, colui che ha dato vita ai fal’Cie ed al mondo stesso, scopo raggiungibile solo tramite la caduta di Cocoon. Solo in seguito allo scontro con il soldato i l’Cie conquistano un’aeronave e scendono su Gran Pulse.


 

Vanille suggerisce quindi di dirigersi verso Oerba, la sua terra natale e durante il viaggio verso essa i suoi ricordi cominciano a ricomporsi: confessa al resto del gruppo di esser stata lei a trasformarsi in Ragnarok durante la guerra fra Cocoon e Pulse, tentando di distruggere il primo. Gli l’Cie, dopo esser risaliti su Cocoon, raggiungono la Culla di Orphan, incontrando ancora una volta Dysley, fuso con Orphan. Gli l’Cie tornano quindi alla carica riuscendo a sconfiggerlo. Lightning, Hope, Snow e Sazh iniziano a cristallizzarsi ma Vanille e Fang decidono di sacrificarsi e divenire Ragnarok, formando così una colonna di cristallo che sorregge Cocoon impedendogli di cadere rovinosamente su Pulse. Una forza sconosciuta impedisce che Lightning e gli altri divengano cristalli, trasferendoli su Gran Pulse insieme a Dajh e Serah ritornati umani. Fang e Vanille restano invece cristallizzate nella colonna che sorregge Cocoon, salvo grazie al loro sacrificio, e tutto sembra essere finito per il meglio.

Tre anni dopo

Passati al capitolo successivo apprendiamo che Lightning è subito scomparsa dopo il salvataggio in extremis di Cocoon. La ritroviamo in un’altra dimensione, chiamata Valhalla, per volontà della dea Etro intenta a combattere contro un uomo chiamato Caius. Proprio durante questa lotta fa la sua comparsa un ragazzo di nome Noel Kreiss, mandato anche lui nel Valhalla da Etro. Noel proviene dal futuro, dove lui rappresenta l’unico essere umano ancora in vita. Noel dovrà ritrovare Serah, viaggiando nel tempo e ritrovarsi quindi a Nuova Bodhum. Sfruttando quindi dei portali che consentono a chi li oltrepassa di viaggiare nel tempo, Serah e Noel viaggiano per le varie epoche della linea temporale notando che più e più volte si vanno verificando dei paradossi, avvenimenti che non sarebbero dovuti accadere, e apprendendo quindi che qualcuno sta cercando di manipolare il corso degli eventi.


Caius e Yeul

Durante i viaggi temporali Serah e Noel incontrano anche una versione adulta di Hope, che mostra ai due quella che chiama “fonte profetica”: tale artefatto ha il potere di far avere delle visioni del futuro, profetizzate dalla veggente Yeul. Noel racconta che dal futuro da cui proviene vi era un’altra Yeul, una ragazzina, che morì in seguito alla partenza di Caius, mentore di Noel e guardiano di Yeul.
Noel e Serah si separano poi a causa di un portale malfunzionante. La ragazza finisce in un varco fuori dai confini del tempo dove diverse Yeul le spiegano che a liberare sua sorella ed i suoi altri tre compagni dalla forma cristallina fu la dea Etro. Serah si risveglia a Nuova Bodhum ma comprende che si tratta solamente di un sogno. Noel in questa occasione comprende che la sorella di Light ha la stessa capacità di Yeul ossia quella di avere visioni riguardanti il futuro che però le accorciano la vita.

Lightning riesce a mettersi in contatto con i due, avvertendoli che il piano di Caius è lo stesso di Barthandelus: vuole far cadere Cocoon su Pulse in modo da causare una catastrofe ed aprire il portale fra i mondi. I due si recano quindi nel Valhalla per sconfiggere Caius che, dopo lo scontro si suicida, infilzandosi la lama nel petto. I due ritornano quindi ad Academya: Cocoon è caduto ma non ha mietuto vittime mentre un altro “pianeta” artificiale, sviluppato da Hope e dagli scienziati di Academya si libra nel cielo. Tutto sembra essersi concluso per il meglio quando Serah però ha un’altra visione e muore fra le braccia di Noel che, all’improvviso ricorda le parole di Caius secondo le quali in lui batteva il cuore di Etro. Mog annuncia infatti che la Dea è morta mentre Academya si oscura e diventa il nuovo Valhalla, dove sul trono siede Lightning…cristallizzata.

Sappiamo per certo che nel terzo capitolo Lightning tornerà viva e vegeta ma con solo 13 giorni a disposizione per salvare il mondo prima che si verifichi la vera apocalisse e dalle forze del Caos.
Non resta quindi che attendere il fatidico 14 febbraio per tornare a vestire i panni della seguace di Etro e scoprire la conclusione di questa trilogia.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche