League of Legends: Gamesource al lancio italiano a Roma

23 Marzo 2013, evento ufficiale del lancio italiano a Roma: SOLD OUT!

Homepage ufficiale del sito di League of Legends, tra le notizie, si legge: per favore se non siete provvisti di un biglietto NON venite all’evento, perché non sarà possibile prendervi parte.

 

Partiamo dall’inizio, ovvero dai biglietti acquistabili. La Riot ha sentito la necessità di dimostrare ai giocatori italiani che, seppure la versione italiana è uscita solo oggi dopo quattro anni, ci tiene allo stivale e questo si nota dalla pianificazione dell’evento, estremamente dettagliata. I biglietti per esempio erano di due tipi:

– Guest (ridotto): 5 Euro che garantiscono l’ accesso al Torneo, una Paysafe card da 5 Euro, la skin di Riot Graves e un braccialetto Tons of Damage.
– Intero: 15,00 Euro che offrono l’ accesso al Torneo, una Paysafe card da 5 Euro, la skin di Riot Graves, un braccialetto Tons of Damage, un cappellino di Teemo, un portachiavi della Trinity Force e un cordoncino multiuso.

I cancelli degli studios di via Tiburtina aprono alle 12:00, ma fin dalla prima mattinata davanti a questi si radunano più di 1500 fan. Il luogo è facilmente raggiungibile con i mezzi, un altro elemento studiato alla perfezione dalla Riot.

Le persone vengono fatte entrare a "ondate", ed una volta dentro, si ha la possibilità di visitare l’ala est, che contiene stands dove ci sono i proiettori della Epson, con i quali i fan possono provare l’ebbrezza di giocare con uno "schermo" gigante a League of Legends. Ci sono anche gli stands della Telecom, che con una registrazione veloce dell’email regalano tessere prepagate di 5 Euro in Riot Point.

Oltre a questo e ad un bar non c’è molto, anche perchè l’evento si concentra tutto nella Hall a nord, dove gli spettatori possono sedersi per vedere gli spettacoli e l’attrazione principale, la finale del torneo italiano di League of Legends.

Nell’area stampa Gamesource ha intervistato per voi Ilja Rotelli, Direttore della Community della Riot Games e Guy Costantini, International Community Programs Manager.
Se volete sapere le risposte a domande del tipo: "Avete in mente di ricostruire altri campioni come è successo a karma?", "Qual è la cosa più strana che hanno fatto i fan per League of Legends?" oppure "Il campione più amato e quello più odiato?", allora non perdetevi il video delle interviste che uscirà a breve. 

 

Ma tornando alla nostra sala, che verso le 15 era ormai completamente piena, non si può non rilevare come nonostante lo spazio fosse appena sufficiente per ospitare 1600 persone, l’organizzazione sia stata gestita magistralmente grazie alla presenza dello staff, della security e dei servizi di pulizia, tutti pronti ad intervenire immediatamente all’occorrenza, evitando così la creazione di gruppi di persone in piedi durante lo spettacolo.

Dopo le presentazioni iniziali, è stata data la possibilità a cinque fan scelti casualmente tra il pubblico di competere contro i membri della Riot nel Summoner’s Rift, dove i primi hanno stravinto e ricevuto a fine match una maglietta della Trinity Force come piccolo regalo. Menzioniamo il migliore in campo, Thresh, un ragazzo di 30 anni che grazie alla sua prestazione nettamente superiore a quella dei suoi alleati ventenni, ha dimostrato come la passione per i videogiochi non abbia età.

Un altro aspetto da notare è il pubblico di LOL: nella sala, momenti di rapito silenzio durante le fasi più scorrevoli del game si alternavano ad urla di fomento puro negli emozionanti teamfight. Tutto ciò non è mancato l’ora successiva, quando a combattere erano gli Inferno esport contro i Born Elite Humans per la finale del torneo.
La modalità era  Best of 3, e i favoriti, gli Inferno, sono stati distrutti dai BeH sia nella prima che nella seconda gara, ma vediamole un minimo in dettaglio:

Primo Match: (Visibile a questo link, mettete a 5:24:00)

  • Inferno esports (team blu):

    • Top: Renekton, Jungler: Amumu, Mid: Lux, Ad Carry: Ezreal, Support: Tresh
  • Born Elite Humans (team rosso):
    • Top: Malphite, Jungler: Jarvan 4, Mid: Orianna, Ad Carry: Miss Fortune, Support: Taric

A circa 7 minuti cade la prima torre degli Inferno, mentre poco dopo questi effettuano il Primo Sangue contro Malphite, avversario che si lancia sotto la torre mid, ma viene circondato dal team blu. Dopo un altro interessante combattimento al drago, vediamo che la partita assume un ritmo aggressivo quando al centro della mappa, Lux degli Inferno lancia la sua ultimate verso gli avversari, ma la reazione degli BeH avviene alla velocità della luce, con Malphite che ingaggia colpendo tutta la squadra blu, mentre Miss fortune da dietro inizia la sua ultimate che però, viene bloccata da Amumu che la costringe a indietreggiare mentre gli Inferno avanzano al centro ed è proprio li, che vengono catturati dal Cataclisma di Jarvan 4 e inglobati nell’ultimate di Orianna, che assicura la vittoria dello scontro alla squadra rossa che è poi libera di prendersi la torre mid ed avere così accesso alla jungla nemica. I teamfight successivi vedono l’alternarsi delle vittorie da ambo le parti in un match più che equilibrato, anche se si nota subito che le combinazioni di ultimate degli Elite Humans è nettamente superiore di quelle degli Inferno e questo.

Nonostante questo al 21simo minuto mentre la squadra rossa è al drago, gli avversari entrano di prepotenza prendendosi 4 kill per 0 con una straordinaria combo Lux-Ezreal, che porta al ribilanciamento della partita permettendo agli Inferno di recuperare la torre mid persa precedentemente.

Dopo aver vinto un teamfight e preso il Baron senza perdere un elemento, il game si mette molto bene per i BeH, che iniziano a  spingere per la vittoria. Quando poi in botlane la Wombo Combo di Malphite/Orianna/Jarvan4/Miss Fortune colpisce l’intera squadra blu, la partita è ufficialmente chiusa, con gli Elite Humans che si prendono tutto.

Dopo il primo scontro c’è stata la preselezione con annessa sfilata dei cosplayers: questi erano veramente ben fatti, molto curati nei particolari, simpatici e disponibili. Il gruppo cosplayers proviene dalla comunità di LOL Italia e al momento, sono il gruppo cosplay dedicato a League of Legends più grande del mondo. Per vederli, questo è il link, da mettere a 06:03:20.

 

Secondo Match: (Visibile a questo link, mettete a 06:31:00)

  • Born Elite Humans (team blu):

    • Top: Renekton, Jungler: Jarvan 4, Mid: Twisted Fate, Ad Carry: Miss Fortune, Support: Taric
  • Inferno esports (team rosso):
    • Top: Jax, Jungler: Xin Zhao, Mid: Ryze, Ad Carry: Caitlin, Support: Nami

La partita inizia molto equilibrata, le lane sono entrambe scambiate e bot vediamo Jax vs Renekton. Proprio questo verso il 5th minuto ottiene il Primo Sangue divenendo il mastro d’armi, ma neanche un minuto dopo la situazione torna in parità con il gank mid di Xin Zhao ai danni di Twisted Fate. Ma il dongiovanni non ci sta e subito aiuta la sua top lane per un gank che uccide Caitlin per il 2-1 momentaneo. La partita è un susseguirsi di piccoli teamfight che fanno rimanere il ritmo bilanciato fino al 10imo minuto, quando viene presa la prima torre da Renekton, e subito dopo il suo team riesce a prenderne addirittura 2, lasciando così un divario di 3 torri a 0 per i Born Elite Humans.

Un altro colpo basso viene ricevuto dagli Inferno quando questi, dopo aver preso il primo drago della partita, vengono catturati dalla squadra blu che uccide Jax, ma lascia scappare Xin Zhao. Quest’ultimo, messo alle strette decide di suicidarsi sotto torre per non dare la kill a Jarvan ma sbaglia i tempi, e regala la sua morte all’eroe di Damacia con annesso lo shutdown!

Da qui in poi i BeH iniziano a dominare su tutti i fronti. La squadra agisce all’unisono, catturando gli avversari da soli più e più volte. Questo gli permette di accaparrarsi un facile baron per poi spingere il mid quando il punteggio è di 15-6. Un altro teamfight vinto dal team blu da accesso ad un secondo Baron Nashor, e la possibilità di vincere l’ambita spada di Demacia, il premio per i vincitori!

Lo split push da parte di Twisted Fate costringe gli Inferno a difendere su due fronti, ma al suono dello stun di Taric, dello scatto di Renekton e l’urlo "DEMACIA" del cataclisma di Jarvan, gli Inferno vengono definitivamente annientati e la vittoria, meritatissima, va ai Born Elite Humans, che sollevano in alto lo spadone simbolo di gloria e potenza!

After the match, si svelano agli spettatori i vincitori della gara cosplay (qui il link, a 07:13:44). In ordine dal bronzo all’oro abbiamo: Ryze (Leonardo), Manuel (Varus), Salvatore (Wukong), vincitori del cappellino di Rammus (con l’invidia notevole della folla).

Un bellissimo momento si è avuto con il doppiatore di Draven, Daniele Ornatelli, (link a 04:07:40) che ha raccontato di quanto è rimasto colpito dalla maniacalità che ha la Riot Games addirittura in un particolare come il doppiaggio italiano di uno dei tanti eroi di LOL. Molto simpatico e professionale, si è prestato a battute e dimostrazioni vocali che hanno fatto accendere nel pubblico la voglia di giocare questo campione.
La giornata alla fine si chiude con altra partita, stavolta in ARAM, tra cinque fan scelti casualmente tra il pubblico e il team di Rioters.

L’evento è stato molto gradevole, ben organizzato, anche se un po’ scarno (lo spettacolo era solamente nella Hall). La Riot ha dimostrato ancora una volta una disponibilità unica, confermandosi la società che più al mondo mette al centro i giocatori. Non possiamo far altro che sperare di ospitarla ancora in Italia e ricordiamo che tutti i giocatori italiani (partecipanti o no all’evento) entro lunedì dovrebbero avere disponibile Draven e la skin Gladiator Draven. 

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