Kingdom Hearts: La trama fino ad oggi
Tutta la storia della serie Kingdom Hearts ripercorsa in ordine cronologico
Kingdom Hearts Chain of Memories
In Chain of Memories sono due le storie che si svolgono contemporaneamente : quella di Sora e quella di Riku, entrambi nel castello dell’Oblio. I due non si incontrarono mai, sebbene nello stesso luogo e il Riku che incontrò Sora nel suo cammino non è quello vero.
Dopo la sconfitta di Ansem, Sora e i suoi amici si misero in viaggio alla ricerca di Riku e Re Topolino. Durante la ricerca si ritrovarono in mezzo ad un bivio in una pianura, ma qualcosa di strano accadde. L’atmosfera cambiò e un uomo incappucciato apparve di sorpresa, sussurrando delle parole incomprensibili a Sora che, incredulo, vide l’ambiente attorno a lui cambiare. La pianura sparì, così come il bivio, e al posto di esso vi è una sola strada che conduce al Castello dell’Oblio.
Sora venne invitato ad entrare, ma una volta dentro scoprì che l’ingresso era stato sigillato, impedendogli di uscire. L’uomo incappucciato apparve nuovamente, spiegando le regole di questo castello e regalandogli una carta da usare per aprire una porta nella sala. Andato via il misterioso figuro, Sora seguì le sue istruzioni, e oltre la porta si presentò la Città di Mezzo. Il gruppo incontrò Leon e compagni, i quali non si ricordavano di Sora, seppur Yuffie lo chiami per nome. Il ragazzo risultò molto confuso, ma l’unica risposta che la ninja riuscì a darle era di non conoscerlo, ma era come se il suo cuore avesse ricordi di lui. Infine, il gruppo fu costretto a rivivere delle avventure simili a quelle della Città di Mezzo reale, combattimento contro la Guardia di Ferro compreso.
Al termine, il trio trovò un’altra porta che li rispedì nel castello, ma un piano più in alto. Ad attendere Sora si presentò Axel, l’ottavo membro dell’Organizzazione XIII introdotto nel capitolo precedente. I due si scontrarono, ma fu più un test da parte di Axel per mettere alla prova il prescelto del Keyblade. Al termine, Axel consegnò altre carte a Sora, spiegando che queste contenevano delle versioni dei Mondi che aveva visitato in precedenza. Inoltre, Axel lasciò intendere che qualcuno di importante per Sora si trovava nelle profondità di questo Castello. L’uomo dai capelli rossi andò via, lasciando Sora nel dubbio che la persona in questione sia Riku, e che probabilmente anche il Re sia con lui.
Sora, Paperino e Pippo cominciarono la loro scalinata tra i vari mondi all’interno del Castello, mentre sperimentavano le versioni distorte dei luoghi che avevano già visitato. Nessuno degli amici di Sora lo ricordava più, e man mano che il trio proseguiva, anche loro stessi incominciarono ad accusare perdite di memoria. Man mano che Sora perdeva i ricordi dei suoi amici e dei luoghi visitati, degli altri apparvero sempre più nitidi nella sua mente. Tali ricordi erano legati ad una ragazza di nome Naminé, alla quale Sora sembrava essere incredibilmente stretto. Sora venne inoltre a sapere che Naminé era rinchiusa in questo castello da un altro membro dell’Organizzazione XIII, Larxene, la quale mise nuovamente alla prova Sora. Dopo la battaglia, Larxene andò via e Sora si fece coraggio per andare a salvare Naminé.
Durante la sua salita, Sora incontrò persino Riku. Ma qualcosa di strano accadde, perché quest’ultimo attaccò brutalmente il suo amico, accusandolo di essere incapace di difendere Naminé. Sora venne sconfitto, e decise di inseguirlo tra i mondi per capire cosa stava accadendo. Giunto in un mondo mai visitato prima di ora, Crepuscopoli, Sora fece la conoscenza di un altro membro dell’Organizzazione, Vexen. Quest’ultimo era uno dei burattinai delle vicende che stavano accadendo, incaricato da Xemnas per raccogliere i vari dati per i piani dell’Organizzazione XIII (come visto in 358/2 Days, Vexen era anche colui che aveva creato Xion dai ricordi di Sora, e questi furono estratti proprio durante la sua permanenza nel Castello dell’Oblio).
Vexen svelò i suoi piani, confessando anche che il Riku che Sora aveva incontrato non era altro che una mera replica realizzata da lui per i suoi piani. Sebbene lo scontro risultò particolarmente arduo, a gran sorpresa dello scienziato dell’organizzazione, Axel fece il suo ingresso in scena e assassinò Vexen sotto gli occhi di Sora. Axel non svelò quali fossero i suoi piani (In realtà fu inviato qui da Xenmas, come visto in 358/2 Days, ma il vero ruolo dell’ottavo membro era quello di scovare un presento traditore all’interno dell’organizzazione), ma decise di aiutare Sora facendogli incontrare Naminé.
La ragazza, che in realtà era un Nessuno proprio come i membri dell’Organizzazione, svelò al prescelto che l’uomo incappucciato che aveva invitato Sora nel castello era un giovane uomo di nome Marluxia e che era stata costretta da questo ad alterargli i ricordi per sottomettere il Keyblade tramite essi e servirsene. Marluxia era quindi il traditore, ma Axel lasciò Sora a risolvere la faccenda. Ad accorrere in soccorso del gruppo ci fu anche la replica di Riku, che era venuta a conoscenza della sua “non-identità”.
Tuttavia il ragazzo, seppur con dei falsi ricordi, decise di proteggere Naminé finché aveva energie in corpo, coprendola mentre Sora fu libero di affrontare senza distrazioni Marluxia. Eliminata quest’ultima minaccia, la replica di Riku si allontanò, dicendo che sarebbe andato alla ricerca di uno scopo per la sua esistenza, mentre Naminé spiegò cosa sarebbe accaduto a breve a Sora : il ragazzino, così come Pippo e Paperino, sarebbe stati rinchiusi in una capsula dove avrebbero dormito per un periodo in cui la ragazza avrebbe lentamente restituito tutti i ricordi perduti.
Tuttavia, il trio venne avvisato del fatto che perderanno tutti i ricordi di quanto accaduto dentro il Castello dell’Oblio. Pertanto, il grillo parlante suggerì di scrivere nel proprio grillario “Ringraziare Naminé”, in modo che quando avrebbero ripreso i sensi e potrebbero non ricordarsela, la nota suggerirà loro cosa fare nel caso la incontreranno. Nel suo sonno, Sora venne avvisato da Naminé che per poter ricostruire i suoi ricordi aveva bisogno che questo ritrovi prima la “luce dentro la sua oscurità”. Improvvisamente, Sora realizzò la presenza della sua preziosa amica tra i suoi ricordi, di cui si era dimenticato : Kairi. I ricordi del ragazzo con Naminé erano in realtà esperienze che il prescelto del Keyblade aveva vissuto con Kairi. Ritrovata la luce, Sora si addormentò in attesa di recuperare tutti i ricordi.
Reverse/Rebirth
Contemporaneamente a quando Sora entra per la prima volta nel Castello dell’Oblio, Riku, che si trovava nell’oscurità oltre la porta di Kingdom Hearts sigillata da Topolino, venne improvvisamente inglobato da essa, per poi risvegliarsi in un’intermezzo di spazio tra luce e oscurità. Una voce parlò a Riku, riferendogli che in questo luogo potrà semplicemente addormentarsi e stare al sicuro per sempre oppure percorrere un percorso verso la verità, seppur doloroso. Una carta simile a quelle date dall’Organizzazione a Sora si materializzò di fronte a Riku, il quale accettò. Oltre la carta vi si nascondeva la Fortezza Oscura, luogo dove Riku aveva abbracciato l’oscurità per la prima volta sotto l’influenza di Malefica.
Il ragazzo si ritrovò a combattere i suoi stessi fantasmi del passato in questo mondo ed infine sconfiggesse la strega. All’uscita della Fortezza Oscura c’era la sala del Castello dell’Oblio, e ad attendere Riku c’era niente poco di meno che Ansem, l’antagonista di Kingdom Hearts che lo aveva posseduto. L’Heartless infierì sulla debolezza di Riku, e di come, nonostante il potere dell’oscurità, sia stato sconfitto da una nullità come Sora. Ansem attaccò Riku, cercando di convincerlo a servirlo nuovamente e abbracciare una volta e per tutte l’oscurità. A soccorrere il ragazzo si mostrò una luce splendente che emise una voce, quella del Re Topolino.
Quest’ultimo rincuorò Riku, dicendogli di non arrendersi perché anche nell’oscurità più profonda esisterà sempre un barlume di luce. Ansem decise di lanciare una sfida a Riku: gli avrebbe permesso di visitare i mondi che ha visto, e tentare di inseguire la luce. Ma se avesse fallito, sarebbe dovuto sottomettersi all’oscurità per sempre. Riku accettò, convinto di riuscire nel suo intento. Prima di andare, però, Ansem tentò di temprare lo spirito oscuro di Riku, concedendogli nuovi poteri e lasciandolo con la scelta di usare la nuova oscurità dentro di se o meno.
Riku viaggiò per i nuovi mondi, mentre scese per il Castello dell’Oblio, cercando di resistere all’utilizzo dei suoi poteri oscuri. Tuttavia non ebbe altra scelta se non farne uso, in quanto dovette affrontare ferocemente alcuni membri dell’Organizzazione, come Lexaus e Vexen (il quale però scappò, dato che il suo vero obiettivo era estrarre i dati di combattimento di Riku per crearne la replica che abbiamo visto nella storia di Sora). Riku visitò infine le Isole del Destino dove scorse Sora e decise di inseguirlo. A sorpresa di Riku, il suo amico era in realtà un altro membro dell’Organizzazione XIII specializzato nel creare illusioni, Zexion.
Quest’ultimo usò i suoi sinistri poteri per mettere Riku in un limbo senza uscita, ma quando tutto sembrava perduto apparve una illusione di Kairi dinanzi gli occhi del ragazzo. Kairi chiese al suo amico di infanzia di abbracciare l’oscurità, ma senza temerla e lasciarsi controllare da questa, quanto piuttosto usarla come arma insieme alla luce del proprio cuore. Riku trovò una nuova risoluzione dentro di sè, e sprigionò al massimo i suoi poteri oscuri conferitogli da Ansem controllandoli senza intoppi. Sconfitto Zexion, Riku raggiunse infine la sua ultima tappa : Crepuscopoli. Qui, il ragazzo scoprì che l’Ansem che aveva incontrato fino ad ora non era colui che lo aveva soggiogato sin dall’inizio, ma DiZ sotto mentite spoglie. DiZ fece incontrare Riku e Naminé.
Venne rivelato che il vero Ansem era comunque vivo, seppur rinchiuso dentro il cuore di Riku dopo che lo aveva posseduto, e che attendeva di riprendere il controllo del ragazzo ogni volta che ne avrebbe avuto la possibilità. A Riku venne posta la scelta di far uso sia dell’oscurità che della luce per fronteggiare l’Ansem dentro di sè, e il ragazzo accettò. Riku “rilasciò” dal suo cuore il vero Ansem, che si materializzò dinanzi a lui. Incoraggiato di nuovo dalle parole del Re Topolino, Riku iniziò la sua battaglia finale contro l’oscurità, uscendone vincitore.
Kingdom Hearts Chain of Memories si conclude con Sora, Paperino e Pippo nelle loro capsule in attesa di recuperare i ricordi, mentre Riku accetta una nuova visione di se stesso nella quale farà a braccetto sia con la luce che l’oscurità per proteggere le persone che ama. Riku verrà successivamente incaricato da DiZ per alcune missioni che porterà a termine negli eventi di 358/2 Days.