Kingdom Hearts III e la fine della Dark Seeker Saga
Siamo giunti al terzo e ultimo appuntamento con il nostro Road to Kingdom Hearts III.
Dopo aver elencato la nostra top dei mondi preferiti all’interno della serie di Square Enix, così come dei personaggi provenienti dalla serie Final Fantasy che vorremo incontrare in Kingdom Hearts III, oggi trattiamo un’interessante recap dei concetti chiave presenti nella serie. Heartless, Nessuno, Unversed, Oscurità, Dream Eaters: sono tutti appellativi che spesso sentiamo all’interno dei titoli, ma che con la lunga distanza che ha separato la serie e l’uscita di Kingdom Hearts III potrebbero non essere più chiari come una volta. Pertanto, scopo di questo ultimo appuntamento è riprendere i più importanti concetti e spiegarne il significato, ma non solo. Come si evince dal titolo, argomento centrale di questo editoriale sarà colui che è onnipresente in questa serie, anche più di Sora: Xehanort. Chi è? Come ha fatto ad arrivare sino a Kingdom Hearts III illeso e con una moltitudine di piani preparati decenni prima?
Analizziamo insieme gli stratagemmi orditi da Xehanort in questo articolo.
Heartless
L’Heartless è la prima tipologia di minaccia che Sora si ritrova ad affrontare. Un Heartless è un’entità che viene generata in ogni luogo in cui l’Oscurità è ben manifestata, oppure quando il cuore di un individuo cede all’oscurità stessa. Esistono sostanzialmente tre tipi di Heartless: Puri, Emblema e Misti. I primi li abbiamo appena descritti, e il loro scopo è fondamentalmente quello di consumare altri cuori per farli cedere all’oscurità. Essendo nati dall’Oscurità, gli Heartless puri non posseggono ne coscienza, ne intelligenza, pertanto fanno esclusivamente affidamento al loro istinto per sottrarre altri cuori. I puri sono inoltre particolarmente attratti dai possessori del Keyblade, in quanto suddetto strumento ha la peculiare capacità di sbloccare i cuori. Questi Heartless possono anche essere invocati da una entità con un potere oscuro molto superiore, come Malefica o Ansem (Heartless di Xehanort). Quando vengono sconfitti da un possessore del Keyblade, gli Heartless si ricongiungono con il loro corpo e la loro anima(qualora il corpo, nel frattempo, non sia già diventato un Nessuno).
Gli Heartless Emblema si distinguono per avere appunto un’emblema raffigurante l’Oscurità in una parte del loro corpo. Non nascono dall’Oscurità, bensì vennero generati da un marchingegno ideato da Xehanort in grado di riprodurre un processo mediante il quale un cuore viene consumato dall’Oscurità. Superiori rispetto ai Puri in termini di potenza, gli Emblema si annidano più frequentemente nei mondi dov’è presente Luce, prendendo spesso sembianze fisiche che si abbinano con oggetti o elementi vari del mondo in questione. Gli Heartless Misti invece sono semplicemente dei Puri che al tempo stesso hanno un Emblema inciso nel loro corpo. Solitamente, la forza di un Heartless è determinata dalla quantità di Oscurità celata all’interno del cuore sottratto, alterandone le sembianze fisiche. Unica eccezione a questo caso è Ansem, Heartless di Xehanort, che ha in qualche modo assunto una forma umana. Gli Heartless si spostano per i svariati mondi di luce usufruendo dei corridoi dell’Oscurità, passaggi inter-dimensionali che collegano i mondi, tra cui i “Confini del Mondo”, luogo intriso puramente di Oscurità e dove Sora combatterà l’ultima battaglia di Kingdom Hearts.
Nessuno
Contrariamente agli Heartless, i Nessuno posseggono intelligenza e hanno la facoltà di elaborare le proprie azioni usando la logica. Eppure, non sono in grado di esprimere sentimenti di alcun tipo. Un Nessuno si genera quando un individuo dalla discreta forza di volontà perde il proprio cuore. Durante questa fase, il corpo assume le sembianze del Nessuno, mentre l’anima persa gli conferisce la nuova identità. Gli esemplari più forti a livello di volontà riescono a mantenere sembianze umane anche dopo la perdita del proprio cuore: esempio lampante sono i vari membri della “vecchia” Organizzazione XIII (Axel, Saix, Xigbar, Zexion, etc). Alla generazione, i Nessuno vengono rinnegati sia dall’Oscurità che dalla Luce, pertanto li si può definire come creature appartenenti al “Nulla” e possono essere danneggiati da entrambe le fonti. Queste creature conservano la memoria della loro identità precedente, sebbene non siano tecnicamente in grado di dimostrarlo a causa della loro incapacità di provar sentimenti, eppure vi sono alcune eccezioni.
Come abbiamo visto in Kingdom Hearts II, Axel lo dimostra grazie a Sora, “Somebody” di Roxas. Axel, grazie alla memoria, ricorda i giorni trascorsi con Roxas nell’Organizzazione XIII e giunge al punto di sacrificare la propria vita per proteggere Sora. Tra le altre eccezioni troviamo Roxas e Xemnas, in quanto i loro “Somebody” sono riusciti a mantenere una coscienza anche dopo l’esser diventati Heartless (parliamo rispettivamente di Sora e Xehanort) e infine Naminé, generata da Kairi senza alcuna traccia di Heartless. Quando vengono eliminati, i Nessuno svaniscono nell’Oscurità. Tuttavia, se per mera coincidenza sia il Nessuno che l’Heartless dello stesso individuo vengono eliminati, l’identità originale riacquista le proprie sembianze umane, come una volta. Per cercare di spiegare tale processo senza far troppa confusione, prendiamo come esempio proprio Xehanort, generato durante gli eventi posteriori a Kingdom Hearts II proprio perché in suddetto titolo Xemnas (il Nessuno di Xehanort) viene eliminato da Sora e Riku, mentre in Kingdom Hearts Ansem (Heartless di Xehanort) viene sconfitto da Sora. La scomparsa di queste due identità ha ridato vita allo Xehanort originale e, successivamente, si verificheranno altri casi analoghi, come Lea (Somebody di Axel) che sarà presente in Kingdom Hearts III.
Unversed
Facciamo la conoscenza degli Unversed in Kingdom Hearts: Birth by Sleep. Esterni a Oscurità e Luce, gli Unversed vengono continuamente generati da Vanitas, la parte oscura di Ventus sbloccata da Xehanort. Quest’ultimo voleva attuare il suo piano di generare l’x-Blade, il Keyblade definitivo e dall’ineguagliabile potenza. Il x-Blade viene forgiato quando un’enorme potenza di Luce si interseca con un’altra di Oscurità di egual misura. Per far ciò, Xehanort non può far affidamento esclusivamente a Ventus, in quanto ha un cuore puro e non riesce a lasciar scaturire Oscurità (contrariamente ad altri casi, come Terra e successivamente Riku). Il cuore di Ventus viene quindi diviso in due parti da Xehanort, e dall’altra metà nasce Vanitas. Inizialmente, la parte oscura di Ventus non riesce ad accettare quanto accaduto, in alla ricerca di una propria identità. I diversi contrasti interiori di Vanitas danno vita agli Unversed, il cui scopo è semplicemente quello di rafforzare Ventus mediante innumerevoli battaglie contro questi. Con l’apparente scomparsa di Vanitas all’epilogo di Birth By Sleep, anche gli Unversed cessano di esistere, ma se avete seguito i diversi trailer rilasciati da Square Enix, avrete notato che Vanitas sarà presente nelle vicende del terzo capitolo lineare della serie. Non è affatto una coincidenza quindi che anche gli Unversed sono stati svelati in uno dei filmati rilasciati.
Nota: Parlando di Vanitas, forse alcuni si stanno chiedendo perché abbia lo stesso aspetto fisico di Sora. Stando alla novel ufficiale di Birth By Sleep, il viso di Vanitas era inizialmente molto simile a quello di un Heartless, con occhi rossi anziché gialli. Il suo volto ha preso le stesse sembianze di quello di Sora nel momento in cui la metà del cuore vagante di Ventus è stato preso in custodia da Sora (accade nel primo titolo, alle Isole del Destino).
Dream Eaters
La prima comparsa dei Dream Eaters risale a Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance e anch’essi derivano dall’ Oscurità. La loro apparizione è dovuta a ciò che accade a posteriori della sconfitta di Ansem in Kingdom Hearts. Alcuni dei mondi liberati dall’Oscurità cadono in uno stato comatoso, e infine scollegati dagli altri mondi. Per rimediare ciò, Yen Sid sfrutta l’occasione di porre un esame per diventare Maestri del Keyblade a Sora e Riku per spedirli in suddetti mondi e risvegliarli. Esistono sostanzialmente due tipi di Dream Eaters: Spirito e Incubo.
Mentre i primi sono innocui, al punto da diventare alleati di Sora e Riku durante il titolo, i secondi sono capaci di far cadere le proprie vittime in preda a dei veri e propri incubi. Non si sa con certezza che ruolo i Dream Eaters possano avere in Kingdom Hearts III, ma sappiamo che faranno la loro comparsa, quantomeno almeno uno di loro: Chirity. Chirity appare in uno dei trailer di Kingdom Hearts III mostrati sino a oggi, mentre parla con Sora. Si tratta del primo Dream Eaters mai venuto al mondo e fa la sua prima comparsa in Kingdom Hearts x. All’epoca, Chirity venne creato dal Maestro dei Maestri e aveva il ruolo di accompagnare i possessori del Keyblade di Auropoli durante le loro missioni per i svariati mondi.
x-Blade
Il x-Blade è apparso soltanto in Kingdom Hearts: Birth By Sleep e sin dalle sue origini è uno strumento ambito da molti. Sebbene le origini del x-Blade siano sconosciute, è risaputo invece che la sua potenza rende qualsiasi altro Keyblade impotente dinanzi a un eventuale confronto, in quanto questo strumento ha un potere tale da fungere da protettore per Kingdom Hearts. Non è quindi un caso che Xehanort abbia organizzato un piano che scinde dallo spazio e dal tempo, pur di ottenerlo. Il Maestro riesce di fatto a evocare il primo x-Blade grazie a uno dei suoi piani che prevede la perfetta equità tra la Luce e l’Oscurità che risiedono rispettivamente dentro Ventus e Vanitas, ma la sconfitta di quest’ultimo mandò tutto in fumo. Dopo lo scontro tra le due metà, il x-Blade viene diviso in venti frammenti: 13 di Oscurità e 7 di Luce.
Xehanort decise quindi di elaborare un piano per riunire i venti frammenti in questione. Fu così che nacque l’idea dell’Organizzazione XIII, così come la ricerca delle sette principesse di Luce che vediamo in Kingdom Hearts. Quest’ultime verranno infine rimpiazzate da sette possessori del Keyblade il cui cuore è colmo di Luce per evitare di esporre nuovamente al pericolo le principesse. Così propose Yen Sid, quando ormai era chiaro che i candidati ideali per tale ruolo erano tutti presenti(o quasi, se consideriamo le condizioni attuali di Terra, Ventus e Aqua). Stando agli avvertimenti di Young Xehanort in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, lo scontro tra le 13 Oscurità e le 7 Luci è ormai inevitabile. Sembra quasi una chiara previsione di quel che accadrà in Kingdom Hearts III. Vedremo quindi finalmente il x-Blade in tutta la sua maestosità, dopo che i frammenti saranno ricongiunti?
Prima di concludere quest’ultimo nostro appuntamento in vista di Kingdom Hearts III, vogliamo dedicare uno spezzone di questo editoriale a un certo personaggio della serie. Che Kingdom Hearts III sia la conclusione non della serie, bensì della “Dark Seeker Saga”, è ormai risaputo. Pertanto, eccoci a riassumere gli innumerevoli intrallazzi relativi a Xehanort, partendo dal principio e proseguendo in ordine cronologico.
Xehanort
Un giovane ragazzo, ambizioso e bramoso di conoscenza, viveva alle Isole del Destino. Spesso immerso nella sua curiosità volta a quella sola domanda, ossia “Cosa si cela fuori da quest’isola?”, Xehanort riceve la visita da parte di una misteriosa entità, avvolta in una tunica color sabbia. Quest’ultima rivela il futuro al giovane Xehanort: sotto la tunica vi è niente poco di meno che Ansem (Seeker of Darkness), futuro Heartless di Xehanort stesso, il quale svela un particolare stratagemma pianificato dallo Xehanort della sua epoca, ma non ancora messo in atto. Sostanzialmente, Young Xehanort dovrà viaggiare nel futuro allo scopo di trovare dodici incarnazioni di se stesso sparse per il flusso temporale.
Xehanort ha sempre avuto un piano di riserva e, calcolando l’eventuale disfatta di Ansem (Seeker of Darkness) e Xemnas, decise di forgiare 13 contenitori che avrebbero rappresentato altrettanti Oscurità. Queste si scontreranno con i 7 cuori di pura Luce al fin di ricreare il x-Blade perfetto. Ansem (Seeker of Darkness) conferisce al giovane Xehanort la capacità di viaggiare nel tempo, per poi ritornare nella propria epoca. Come abbiamo visto in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, Xehanort riesce a tale intento mediante l’uso della versione giovane di se stesso. Dopo aver portato a termine il suo incarico, il giovane Xehanort tornerà nella sua epoca, privo dei ricordi posteriori all’incontro con Ansem (Seeker of Darkness). Tuttavia, questi rimangono in qualche modo scolpiti nel subconscio del giovane Xehanort che comincerà ad assumere una visione diversa dei mondi che lo circondano e, soprattutto, del concetto di equilibrio tra Luce e Oscurità.
Il subconscio del giovane Xehanort porterà dei cambiamenti irreversibili nel carattere di quest’uomo, divenuto Maestro del Keyblade alla Terra di Partenza insieme a Eraqus, con cui instaura un legame quasi fraterno. Nonostante l’amicizia tra i due, Xehanort non concorda con le idee del suo Maestro (di cui tuttora non si sa l’identità) e di Eraqus. Secondo quest’ultimo, i possessori del Keyblade devono proteggere i regni della Luce dall’Oscurità. Xehanort, insoddisfatto di tale risposta, cominci a esplorare i mondi circostanti per placare la sua sete di conoscenza e scoprire l’Oscurità sotto un altro punto di vista.
Durante i suoi numerosi viaggi, Xehanort ebbe modo di studiare tutto ciò che riguarda la lore del Keyblade, così come la prima guerra del Keyblade a cui assistiamo durante gli eventi di Kingdom Hearts x. Il nuovo Maestro comincia ad abbracciare l’Oscurità, vedendola come una “vittima” rispetto alla Luce, la quale deve per cause di forza maggiore prevalere su di essa. Divenuto capace di manipolare l’Oscurità, Xehanort si impunta su un nuovo obiettivo: ottenere il potere di Kingdom Hearts, al fin di ricreare il nuovo universo sotto il suo controllo, dove l’Oscurità non viene schiacciata dalla Luce ma si incrocia con essa in un perfetto equilibrio.
Tuttavia, per fare ciò, avrà bisogno del x-Blade (di cui abbiamo discusso precedentemente in questo editoriale), processo che richiederà dei tempi non indifferenti per uno Xehanort ormai invecchiato durante i suoi studi e i suoi viaggi. Fu così che, quando il piccolo Ventus venne trovato dall’ormai anziano Maestro, questo ebbe l’idea di sfruttarlo per la creazione del x-Blade. Usando il proprio Keyblade, No Name, Xehanort crea Vanitas utilizzando una parte del cuore di Ventus allo scopo di ottenere due forze di Luce e Oscurità perfettamente bilanciate. Per far si che il x-Blade venga forgiato sarà necessario che Ventus diventi molto più forte e viene quindi affidato a Eraqus, ignaro dei loschi piani del suo amico. Durante quel periodo faranno la loro comparsa anche Terra e Aqua, pronti a sostenere l’esame per diventare Maestri del Keyblade e dare il via agli eventi che prendono parte in Kingdom Hearts: Birth By Sleep.
Nota: Se avete giocato a Kingdom Hearts ux, o seguito la cinematica di Kingdom Hearts Back Cover, saprete che il No Name, Keyblade di Xehanort, apparteneva in passato a Luxu, discepolo del Maestro dei Maestri e attuale custode della misteriosa “Scatola Nera”. Viene affermato nel titolo mobile che il No Name (o meglio, l’occhio incastonato quasi sulla punta della lama) è in grado di “registrare” i dati di tutto ciò che vede.
Conscio che la sua sola vita terrena non sia sufficiente a veder i propri piani realizzati, Xehanort pianifica di possedere un nuovo corpo, giovane e che sia in grado di portar avanti il suo piano rivolto alla conquista di Kingdom Hearts. Terra si dimostra essere il candidato perfetto, anche per via della facilità con cui il giovane è in grado di cedere all’Oscurità. All’epilogo di Birth By Sleep apprendiamo che Xehanort riesce nel suo intento di possedere il corpo di Terra, la cui volontà continua in parte a resistere. Aqua ingaggia un’ultima disperata battaglia contro Terra-Xehanort, il quale ne risulta comunque vincitore anche se a costo della propria memoria.
Durante gli eventi di Kingdom Hearts e Kingdom Hearts II non abbiamo fatto mai la conoscenza di Xehanort, bensì del suo Heartless e del suo Nessuno, i quali hanno avuto la funzione di boss finale. Cosa accade, quindi, dietro le quinte?
Terra-Xehanort viene ritrovato da Ansem il Saggio presso Radiant Garden, dove lo scontro con Aqua prese luogo. Divenuto apprendista di Ansem il Saggio insieme ad alcuni altri ragazzi tra cui Ienzo e Braig (I Somebody di Zexion e Xigbar), Terra-Xehanort inizia nuovamente degli studi, questa volta rivolti a tutto ciò che concerne il “Cuore” e l’Oscurità che può risiedere al suo interno. Disobbedendo agli ordini di Ansem il Saggio, Terra-Xehanort condusse diversi esperimenti insieme ai suoi colleghi, esperimenti che incidentalmente hanno condotto a una creazione di massa degli Heartless, i quali iniziano a viaggiare per i mondi presenti in Kingdom Hearts. Per evitare di essere fermati da Ansem il Saggio, Terra-Xehanort e gli altri apprendisti lo confinano nel Reame dell’Oscurità per continuare i loro lavori. Inevitabilmente, Terra-Xehanort riacquista le capacità di evocare il Keyblade e lo sfrutta per cedere totalmente e di propria volontà il suo cuore all’Oscurità stessa: fu così che nacquero Ansem e Xemnas.
Quest’ultimo evento porta al prologo delle avventure in cui è Sora il protagonista e, come detto in precedenza, se il Nessuno e l’Heartless della stessa identità vengono eliminati, questa ritornerà in vita con le sue sembianze originali. Fu così, quindi, che al termine degli eventi di Kingdom Hearts II, Xehanort fece ritorno. A seguito di quanto riassunto sinora, ci colleghiamo quindi a Kingdom Hearts III, in quanto il giovane Xehanort che appare in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance è riuscito a trovare le altre 12 incarnazioni di se stesso, includendo Xehanort invecchiato, Ansem e Xemnas. Il tutto si collega al suo piano iniziale di far scontrare in una atroce battaglia le 13 Oscurità e le 7 Luci, evento che inevitabilmente accadrà in Kingdom Hearts III.
L’uscita di Kingdom Hearts III è ormai alle porte e ci auguriamo che questo editoriale abbia chiarito alcuni concetti per tutti coloro che, come Xehanort, bramavano nuova conoscenza – o forse sarebbe meglio descriverlo come un ripasso generale – in vista dell’ultimo capitolo dedicato a “The Dark Seeker”, appellativo di cui l’antagonista principale della serie si fregia. Con la conclusione di Kingdom Hearts III, quindi, si è probabilmente ben lontani dal termine della serie stessa in quanto questo sarà semplicemente il titolo in cui le ambizioni di Xehanort, perno della saga, verranno (o almeno, così dovrebbe essere) fermate una volta e per tutte.
Se invece necessitate di una rispolverata degli eventi della serie targata Square Enix, potete usufruire di quest’altro editoriale in cui viene riassunta la trama di Kingdom Hearts in ordine cronologico.