Kingdom Come Deliverance 2 | 5 motivi per cui dovresti preordinarlo
Febbraio è dietro l'angolo e si preannuncia come un mese ricco di release per il mondo videoludico. Tra le numerose uscite troviamo il sequel di Kingdom Come: Deliverance, scopriamo insieme le 5 ragioni per cui il preorder è un must.
Il 2025 si prospetta come un anno davvero straordinario per i videogiocatori di tutto il mondo, ei prossimi dodici mesi promettono di sorprenderci grazie alla valanga di nuovi titoli che finalmente approderanno sulle nostre piattaforme.
Da nuove IP a grandissimi ritorni, ci sarà qualcosa per tutti, con la nuova stagione videoludica che si preannuncia come una delle più memorabili degli ultimi anni. Sul lato RPG in particolare, dopo l’ottimo 2024, il genere è pronto ad accogliere una nuova opera mastodontica, capace di attirare l’attenzione sia degli appassionati che dei neofiti.
Stiamo parlando del sequel dell’acclamatissimo titolo del 2018 Kingdom Come Deliverance. Sviluppato da Warhorse Studios in collaborazione con Deep Silver, Kingdom Come Deliverance 2 è atteso per il prossimo 4 febbraio e promette di migliorare l’esperienza originale sotto ogni aspetto, con un mondo di gioco ancora più profondo e dettagliato, accompagnato da una trama avvincente e un gameplay ricco di attività.
In questo editoriale dedicato andremo a scoprire i 5 punti chiave che potrebbero rendere Kingdom Come Deliverance 2 uno dei titoli più importanti di questo 2025. Non divulghiamoci troppo e addentriamoci all’interno delle principali novità di questa attesissima avventura!
Il realismo come focus centrale dell’esperienza
Sin dalla pubblicazione del primo titolo, avvenuta ormai sette anni fa, Warhorse Studios ha sempre avuto un obiettivo chiaro, ovvero quello di puntare al massimo realismo. Nel panorama videoludico, i giochi ambientati nel Medioevo sono molteplici, ma sono davvero pochi, se non del tutto assenti, quelli privi di una qualsiasi tipologia di elemento a carattere fantasy. In questo caso l’autenticità storica rappresenta uno dei punti di forza della serie.
Con Kingdom Come Deliverance, infatti, gli sviluppatori hanno saputo replicare quasi alla perfezione l’atmosfera del primo Quattrocento, immergendo i giocatori in un mondo fatto di scontri brutali, carestie e pandemie. Nonostante le ovvie limitazioni del motore grafico, il lavoro svolto dai ragazzi di Warhorse per rappresentare la vita quotidiana e la società medievale risulta tutt’ora monumentale, guadagnandosi numerosi elogi per il suo rigore storico e la cura dei dettagli.
La serie, inoltre, grazie a questa fedele riproduzione del setting storico, si è guadagnata meritatamente un posto d’onore nel cosiddetto settore del “turismo virtuale”. Chissà se in un futuro queste opere si sveleranno utili anche per approfondire ricerche di carattere umanistico oppure per rievocare la storia dello scorso millennio.
Con Kingdom Come Deliverance 2, Warhorse Studios promette di alzare ulteriormente l’asticella. Grazie alle migliorie tecniche del nuovo motore di gioco, i giocatori possono aspettarsi un’esperienza ancora più autentica e immersiva, in grado di farli sentire davvero parte di quel periodo buio e affascinante della storia umana.
Comparto tecnico migliorato
Il comparto visivo di Kingdom Come Deliverance rappresentava uno dei principali punti deboli del primo capitolo, oltre alla scarsa ottimizzazione del titolo e alla presenza di un sacco di bug. Tuttavia, considerando che il progetto è nato grazie a una campagna di crowdfunding, era difficile aspettarsi miracoli sul piano tecnico. Grazie alle oltre 8 milioni di copie vendute, il successo commerciale del titolo ha permesso alla software house di ottenere un budget significativo per lo sviluppo del sequel.
Il miglioramento dal punto visivo rispetto al predecessore è evidente nei vari trailer di presentazione, complice sia l’incremento delle risorse a disposizione, sia l’avanzamento tecnologico degli ultimi anni e la potenza della nuova generazione di console. Dai primi video pubblicati possiamo notare una maggiore attenzione al dettaglio tecnico, con texture più realistiche che contribuiscono a un’esperienza di gioco decisamente più immersiva.
Kingdom Come Deliverance 2 utilizza ancora il CryEngine, un motore grafico che inizia a mostrare i segni dell’età rispetto ai competitor come Unreal Engine 5. Nonostante ciò, il comparto visivo del gioco appare nettamente più raffinato e convincente, dimostrando una cura maggiore rispetto al passato.
Un’esperienza action RPG completa
KCD2 propone un’esperienza Action RPG straordinariamente ricca e immersiva, offrendo un’ampia varietà di attività per il giocatore. Sarete chiamati a gestire numerosi aspetti vitali del protagonista, tra cui il ritmo e la qualità del sonno, l’alimentazione, la pulizia personale e degli abiti, oltre alla manutenzione di armature e armi.
Ci si potrà cimentare in attività come l’alchimia, la cucina, la fabbricazione di utensili ed equipaggiamenti, nonché sviluppare relazioni e amicizie che influenzeranno il percorso del titolo.
Il mondo di gioco, incredibilmente dettagliato, offre un’infinità di attività uniche, garantendo centinaia di ore di contenuti oltre alla trama principale. L’esperienza RPG del titolo si distingue per la sua profondità, rappresentando una delle ricostruzioni più convincenti della vita quotidiana nel ‘400 mai viste in un videogioco.
Il sistema di combattimento, soggetto a critiche da parte di una considerevole fetta di utenza nel primo titolo, è stato migliorato e semplificato. Il combat system basato sui 5 punti di attacco è stato “snellito” riducendolo a 4 punti, in modo da rendere più intuitivo il combattimento per i nuovi giocatori.
Ora sarà più facile prevedere da che parte arriveranno i colpi dei nemici e sarà più semplice combinare i diversi fendenti per creare le combo necessarie a spezzare la guardia degli aggressori.
Trama avvincente
Il gioco continua a seguire il percorso di redenzione e vendetta di Henry da Skalitz, figlio di uno dei migliori fabbri dell’epoca, ormai maturo e segnato dalla perdita di entrambi i genitori durante l’invasione. Henry è pronto a intraprendere un lungo viaggio in compagnia di Sir Hans Capon, il giovane feudatario tanto carismatico quanto pigro. La missione diplomatica, che promette di essere epica e alquanto pericolosa, cambierà le sorti della storia e metterà alla prova il coraggio e l’onore dei due giovani.
Tra battaglie su larga scala, assedi a fortezze e attività investigative, il sequel offre una maggiore libertà di approccio alle missioni. Potrete affrontare le quest utilizzando un confronto diretto oppure optando per l’uso dello stealth, una meccanica che, secondo gli sviluppatori, è stata notevolmente migliorata rispetto al primo titolo.
Anche i dialoghi avranno un’importanza maggiore rispetto a prima. In base al nuovo sistema di reputazione, ogni linea di dialogo scelta influenzerà l’esito del confronto con gli npc. I personaggi potranno essere persuasi grazie al vostro carisma oppure spaventati dal vostro equipaggiamento e dal vostro aspetto minaccioso.
Le azioni che deciderete di intraprendere all’interno della storia, influenzeranno il corso degli avvenimenti. Lo studio di sviluppo ha infatti affermato che il sequel presenterà più di un finale e le scelte dei giocatori saranno fondamentali per l’evoluzione della trama.
Un mondo di gioco vasto
Il sequel riprende nuovamente l’ambientazione del primo capitolo, la suggestiva regione della Boemia centrale. Questa volta, però, il mondo di gioco sarà ancora più vasto, con un’estensione della mappa più che doppia rispetto a quella del titolo originale.
L’avventura ci porterà a esplorare una regione travagliata, in preda agli agguati degli invasori provenienti dall’Oriente. Tra le novità più interessanti troviamo nuove città, tra cui Kuttenberg, la seconda più grande della Boemia dopo Praga.
Questa città in particolare, è il centro abitato più vasto mai creato da Warhorse, che si è ispirata a gran parte del layout della città reale. Il mondo di gioco promette, quindi, di essere incredibilmente variegato, spaziando da remote fortezze e vaste foreste a grandi centri urbani, offrendo una ricchezza visiva e culturale senza precedenti.
Un ulteriore punto di forza sarà l’attenzione dedicata agli spazi interni degli edifici, che avranno un ruolo più significativo rispetto al passato, contribuendo a rendere l’esplorazione ancora più immersiva.
Conclusione
In conclusione, Kingdom Come Deliverance 2 si presenta come un titolo dal grande potenziale. Ci auguriamo che lo studio di sviluppo abbia imparato dagli errori commessi con il primo capitolo, assicurando un’esperienza di gioco più bilanciata e rifinita al momento del lancio.
Vi ricordo che il gioco sarà disponibile dal 4 febbraio su tutte le principali piattaforme: PS5, Xbox Series X|S e PC. Se volete approfondire ulteriormente la questione, potete leggere la nostra anteprima oppure visitare il sito ufficiale del titolo. Per ulteriori aggiornamenti e l’imminente recensione, continuate a seguirci!