Intervista a Hideo Kojima

Il creatore della serie Metal Gear, Hideo Kojima, parla della sua collaborazione con Platinum Games a Dave Cook, aggiungendo alcune note di panico riguardo un possibile fiasco di Ground Zeroes.

"I videogiochi come mezzo non sono molto maturati negli ultimi 25 anni. Si tratta sempre di uccidere zombie o alieni – non che non mi piacciano questo tipo di giochi – ma penso che ci sia una lunga strada da percorrere e che debbano ancora molto maturare".

Hideo Kojima diventa serio. Anche se era in tour per promuovere il suo gioioso e immaturo Metal Gear Rising: Revengeance, nei prossimi anni s’impegnerà per superare ogni confine immaginabile. È il momento di crescere!

Al momento Kojima è preoccupato che MGS Ground Zeroes sia un fallimento dal punto di vista economico, a causa dei nuovi orizzonti video ludici che andrà ad agganciare. È meno attento invece alle difficili domande che i dirigenti Konami gli faranno riguardo al progetto.

"Calpesterò un sacco di tabù, e un sacco di temi maturi che sono molto rischiosi. Onestamente non sono neanche molto sicuro di rilasciare questo gioco. O anche se sarà rilasciato, forse non venderà abbastanza. Come creatore, però, voglio correre questo rischio. Come produttore il mio ruolo consiste nel rendere il titolo vendibile, ma sto cercando di avvicinarmi a questo progetto cercando di restarne sempre di più il creatore. In priorità pongo la creatività rispetto alla vendita"

Da quel poco che si vede riguardo a GZ, la detenzione dei bambini avrà un ruolo di fondamentale importanza. Un passo importante se si vorrà parlare in ambito generico della violenza sui bambini. Ma Kojima resterà fermo di questa idea, anche se dovessero suonare campane d’allarme su determinate questioni. 
Rising si sta vendendo anche molto bene in tutto il mondo, dandogli la possibilità di continuare a realizzare ciò che gli piace. Al momento risulta essere quasi intoccabile, quindi, ma rimane pur sempre umile, riportando gran parte delle lodi a Platinum Games. Infatti, in caso di un sequel, Kojima rivuole la Platinum per il secondo round.

Si tratta di un vero e proprio cambio di toni, poichè il progetto inviato a Platinum Games era immensamente problematico. Infatti inizialmente il gruppo di lavoro era relativamente giovane e non aveva mai sostenuto il manto di Metal Gear. L’azione con la lama era anche lenta, e le meccaniche di distruzione avevano creato alcune imperfezioni nelle prestazioni. Alcuni problemi non sono mai stati risolti, neanche dopo lo scambio tra le due case. Non è un segreto infatti che tra di esse ci sia un rapporto di enorme rispetto, ma che non lavorino analizzando insieme le medesime questioni. Alla fine, comunque, il titolo è riuscito a garantire una reazione positiva della stampa.

"Ciò che ha fatto Platinum Games mi ha molto impressionato, sono stati molto coraggiosi quando hanno deciso di metter mano su di un progetto spezzato nel bel mezzo della sua produzione. Hanno avuto il coraggio di fronteggiare quell’odiosa meccanica del taglio libero, riuscendo anche a concludere il gioco. Inoltre era la prima volta che mettevano mano su di un grande progetto, avevano un Metal Gear tra le mani. Non stavano lavorando ad un gioco qualsiasi. E rispettivamente tutti i suoi fan, estremamente critici, e i giganteschi bagagli. Se qualcosa fosse andato storto, la colpa sarebbe cascata su di loro"

Il potenziale per un nuovo titolo su Rising è tutto lì, sta ai due studi ora la parte difficile. Tuttavia, Kojima ha specificato che non vuole iniziare a commercializzare ogni singolo elemento della serie, creando nuovi titoli. Ha sorpreso poi tutti nella stanza, dicendo di voler in futuro un nuovo potenziale spin-off.

"Credo che Rising sia stato un caso speciale. In futuro potrei fare altri giochi, caso mai con The Boss come protagonista. Personalmente è un titolo che mi piacerebbe trattare. Per quanto riguarda una serie di spin-off, invece, potrei pensarci in futuro, certo. Ma non è proprio questo a cui voglio abituarmi"

Recentemente, è stato rilasciato un trailer di The Phantom Pain, che con grande classe è riuscito a sollevare un hype mostruoso e le aspettative fin sopra i tetti. Ha annuito ad entrambe le clip, strizzando l’occhio ogni tanto mentre le persone parlavano al VGA. Non ha rilasciato nessuna informazione riguardo al clip neanche una volta durante l’intervista.
All’esterno Kojima può sembrare un creatore sfrenato e dal pensiero libero, ma deve anche saper lavorare con moderazione, come è avvenuto durante lo sviluppo di Rising. Il progetto era già andato in pezzi una volta e non poteva permettersi un ulteriore crollo.

"Alcune delle idee proposte inizialmente, poi erano in netto contrasto tra di loro. Per esempio, la scena in cui Raiden lancia in aria un Metal Gear. Ci ho pensato un po’. Non se parla. È ridicola. Ma, quando in realtà l’hanno inserita nel gioco, ho avuto la possibilità di giocarla e devo dire che non mi sia affatto dispiaciuta in quel contesto. Il mio lavoro non era diventato quindi un combatterli – anche se abbiamo avuto le nostre divergenze – dovevo semplicemente spostare la linea un po’, e ottenere il massimo da Platinum."

Adesso sta ai giocatori decidere se il titolo riflette a pieno i punti di forza di entrambi gli studi Kojima Productions e Platinum Games. Nella mente di Kojima, questa collaborazione è stata un successo sorprendente, e ha già iniziato a sviscerare idee per un follow-up. Il debutto di Raiden in Metal Gear Solid 2 ha incontrato feroci critiche. Il suo ritorno in Metal Gear Solid 4 è stato un perdono, vestendo l’aspetto di un killer al limite della psicopatia. Ma ha sollevato molti interrogativi.
 

Sappiamo che in quegli anni Raiden ha salvato Sunny dai Patriots, e che è stato ferocemente trasformato in un mostro sintetico, a mo di Frankenstein. Il resto esiste nell’immaginazione di Kojima e deve essere ancora trasformato in codice.

"Rising alle origini serviva per raccontare la storia tra MGS2 e MGS4. Penso che ci siano un sacco di possibilità. È una storia da raccontare, e ho dato qualche mio personale suggerimento allo staff. Detto questo, personalmente non credo che lo realizzerò, anche se resta una possibilità per il futuro. Il fatto è che sarebbe difficile per Platinum creare un gioco che sta tra MGS 2 e 4, perchè questa storia esiste solo nella mia mente. Ovviamente in ogni momento dovrebbero consultarsi con me per comprendere se tutto ciò che stava per accadere fosse corretto. Sarebbe veramente difficile procedere con lo sviluppo di questo gioco. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di cambiare le sorti di Rising, perchè così facendo si parlava del futuro di Raiden, e Platinum Games avrebbe avuto maggior libertà. Onestamente, non posso dire se sarà possibile o meno realizzare un gioco tra il 2 e il 4, e questo è il background alle spalle di questo discorso."

 

Fonte: www.vg247.com

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche