Intervista a Dan Sochan sui DLC di Sleeping Dogs
Sleeping Dogs si è rivelato una della sorprese del periodo estivo: al di là dell’ottimo tempismo per lo sbarco sul mercato, il titolo di United Front si è saputo rivelare un ottimo prodotto ed in questa intervista al producer Dan Sochan, tratta da computerandvideogames, è già possibile intravedere verso quali direzioni muoveranno le prime espansioni del titolo.
Q: Quali sono i vostri piani generali per i DLC di Sleeping Dogs?
A: Siamo molto emozionati all’idea di metterci al lavoro su di essi, specie pensando a quante cose incredibili abbiamo dovuto mettere da parte per arrivare in orario alla pubblicazione.
Una cosa sicuramente interessante dei DLC è che mentre nel titolo originale abbiamo cercato di essere quanto più fedeli possibile ad Hong Kong, riproducendola con i suoi drammi ed i suoi crimini, con le future espansioni abbiamo la possibilità di andare decisamente sopra le righe; cose come quella delle arti marziali surreali stile Hong Kong Chop Suey, accompagnati da una valanga di nuovi e stravaganti effetti sonori, cose del genere.
Vogliamo giocare con le missioni che aggiungeremo, far sì che non siano il classico guida-spara, che non si riducano all’ennesima missione di combattimento. Piuttosto, preferiamo guardare agli iconici film sulle arti marziali di 30 o 40 anni fa e chiederci "Come possiamo reinterpretarli?".
Q: Verremo sempre calati nel ruolo di Wei o avete in mente nuovi personaggi?
A: Per ora ci stiamo lavorando; diciamo che è probabile che la maggior parte del tempo la si continuerà a passare alla guida di Wei, ma potremmo comunque decidere di optare per l’uso di altri comprimari o nuove aggiunte per alcune missioni. Abbiamo già deciso che per variare quanto più possibile l’offerta complessiva alcuni dei pack DLC saranno più piccoli di altri: questo perché si limiteranno ad aggiungere nuovi capi di vestiario e costumi, in grado di dare uno o più bonus alle abilità del protagonista risultando quindi utili oltre che piacevoli alla vista. Anche per questo cercheremo di trasportare nel nostro universo le influenze cinematografiche di Hong Kong.
Programmiamo di avere anche molte nuove armi, tante da fuoco quante da corpo a corpo, in virtù di numerose nuove missioni suddivise anch’esse in pack di grande e piccola taglia; ciò che più ci sembra importante è che ognuno di questi pacchetti riesca a trasformare il mondo di gioco.
Un’altra cosa che ci piacerebbe davvero fare sarebbe quella di riuscire a raggiungere i nostri fan, chiedere loro "Cosa vorreste vedere?". Ci piacerebbe molto sapere quali aspetti hanno convinto più di altri ed emozionato i giocatori, perché in fin dei conti non è per noi stessi che creiamo giochi, ma per loro. La raccolta di grandi quantità di feedback è un punto fermo nei nostri piani.
Q: Oggi i DLC sembrano essere molto importanti per gli sviluppatori.
A: So che in alcuni casi c’è della giusta critica nei confronti di DLC evidentemente creati per fare soldi facili. Altre volte, invece, si tratta semplicemente di una di quelle situazioni in cui il tempo a disposizione scade e non si è potuto inserire tutto ciò che si sarebbe voluto. In alcuni casi si tratta semplicemente di elementi eccessivamente discordanti con il concetto base del prodotto, ed il loro inserimento nel codice finale risulterebbe in un’aggiunta forzata.
Q: Quindi ciò che cercate non è un’estensione della vita produttiva del gioco ma una maggiore offerta per i giocatori?
A: Esatto! Come ho detto non è solo possibile estendere la storyline del titolo ed introdurre nuove missioni, ma è possibile creare vere e proprie varianti al concept di base del titolo.
Q: È interessante che abbiate deciso di basarvi sul feedback dei fan per questi progetti.
A: Come sviluppatori amiamo ricevere del feedback, teniamo molto spesso sessioni di testing nei nostri studio. L’importante è trovare un punto d’incontro, uno in cui le cose che noi riteniamo elementari all’esecuzione lo risultino anche per il giocatore e così per le cose più complesse. L’obiettivo è la soddisfazione del pubblico, non quella delle nostre sole aspettative.
Articolo tradotto da www.cvg.com