I momenti di E3 che non dimenticheremo mai
La storia di un evento che ha segnato le nostre vite di videogiocatori, nei suoi momenti più celebri.
La notizia la sapete tutti e, se per caso l’aveste mancata, la trovate qui. E3 2020 è stato cancellato a causa ovviamente della diffusione del coronavirus, la pandemia che ci sta tenendo a casa in questi tristi giorni di fine inverno. La decisione è stata sofferta, non solo per quello che mancherà ai fan a casa – quel momento di gioia e notizie, il “Natale dei videogiochi” che ha accompagnato le nostre primavere dal 1995 fino ad oggi – ma soprattutto per chi, come noi e come i vari publisher e case videoludiche, puntava ogni anno a incontrare amici e partners per una settimana di aggiornamenti e novità sotto il sole di Los Angeles.
Dopo 24 edizioni, quindi, l’Electronic Entertainment Expo non avrà luogo, e la magica – almeno una volta – Mecca del videoludo verrà probabilmente sostituita da una serie di simil-Nintendo Direct presentati nei prossimi mesi dalle Microsoft e Ubisoft di questo mondo (avete sentito che anche Warner Bros. avrebbe dovuto avere una sua conferenza?). Ma non sarà la stessa cosa.
Non sarà la stessa cosa perché sì, Xbox Series X e PlayStation 5 usciranno lo stesso (si spera in tempo…ndr), Cyberpunk avrà probabilmente un nuovo trailer e alla fine verremo comunque delusi da Electronic Arts in qualche modo, ma qualcosa mancherà. Qualcosa che vogliamo provare a ricordarvi, perché è facile, in un 2020 dove Sony sarebbe comunque stata alla sua seconda assenza consecutiva, dove tutto è disponibile online immediatamente e dove il mercato digitale ormai ha superato quello fisico, scontare l’impatto avuto da E3 negli anni e semplicemente fare le spallucce e andare avanti.
Noi di Gamesource ft. VGNetwork vogliamo aiutarvi a ricordare cosa E3 è stato, i momenti che consideriamo più iconici – non solo in positivo eh! – e che rimarranno sempre nella memoria di ogni appassionato, sperando che nel 2021 le cose possano cambiare e la kermesse losangelina possa tornare nelle nostre vite, magari in una nuova forma, più adeguata ai tempi e al mercato di oggi.
E3 1995: l’inizio, il lancio di Saturn e i “299$” di PlayStation
Primo E3, 1995, siamo nell’era di Sega e Nintendo, con Atari ancora a fare capolino: Xbox è ancora neanche un’idea nella testa di Bill Gates e Sony, dopo lo sgarro con Nintendo (la storia se non la conoscete è incredibile, ma ce la teniamo per un’altra volta), è pronta a sbalordire tutti con la sua PlayStation. La console però più attesa, nell’immediato, è il SEGA Saturn, già lanciato in Giappone e prima macchina decisamente a trazione 3D della casa di Sonic, pronta a esordire negli Stati Uniti. E3 1995 diventa così il momento in cui quella generazione di console si deciderà a tavolino ancora prima d’iniziare, con un doppio colpo di scena forse rimasto ancora senza precedenti nella storia dei videogiochi.
Conferenza SEGA: l’azienda giapponese sbalordisce tutti annunciando che SEGA Saturn è disponibile nei negozi… ORA! Dopo essere riuscita a tenere tutto segreto e consegnare ai rivenditori di tutti gli Stati Uniti le console, SEGA pensa di avere fatto il botto, lanciando la sua nuova ammiraglia negli USA proprio in concomitanza di E3, al prezzo di 399$, quello che tutti si attendevano sia da Saturn che da PS1. Nelle ore che intercorrono tra le due conferenze, però, il ribaltone: Sony, per iniziativa quasi personale dell’allora capo di Sony America Olaf Olafsson, decide di annunciare un prezzo diverso da quello che tutti si aspettavano e che avevano già deciso internamente: quei “299$” urlati a un mondo ancora senza streaming e Internet saranno stati visti dal vivo da poche persone, ma hanno dato inizio a una storia incredibile che viviamo e a cui giochiamo ancora oggi.
E3 2004: My name is Reggie
Dopo un paio di edizioni sottotono tenutesi ad Atlanta e l’arrivo di PlayStation 2 saltiamo al 2004, quando da tutto il mondo iniziavamo a connetterci anche noi (in 240p) agli streaming delle conferenze E3. Quella volta eravamo davvero curiosi di vedere cosa ci avrebbe svelato Nintendo in particolare, quando iniziavano a rincorrersi le voci (e i video fake con la realtà virtuale) sul Nintendo Revolution, la nuova console che sarebbe poi diventata Wii. Alla fine quest’ultima venne solo citata di sfuggita, ma a rubare la scena furono due momenti: l’inizio e la fine di quella fantastica conferenza.
A fare il suo ingresso in campo nel 2004 fu infatti Reggie Fils Aime, il vulcanico – e recentemente entrato a far parte del board di Gamestop – ex-presidente di Nintendo of America, con un discorso che cambiò l’immagine di Nintendo tutta d’un tratto. Celebre la sua frase d’esordio: “My name is Reggie. I’m about kickin’ ass, I’m about takin’ names, and we’re about makin’ games.” (Il mio nome è Reggie, sono un tipo che vuole fare il culo a tutti e siamo un’azienda che vuole fare giochi). Altri momenti di Reggie all’E3 sono rimasti nella leggenda, impossibile non citare il suo “My body is ready” alla presentazione di Wii Fit nel 2008.
E3 2004: Miyamoto con la spada
Il secondo momento dell’E3 2004 che non dimenticheremo mai è uno degli “one more thing” più speciali della storia. Non solo Nintendo presentò in pompa magna il magnifico, sublime, inenarrabile primo trailer di The Legend of Zelda: Twilight Princess, dando alla fanbase della Grande N dell’epoca un primo sguardo allo Zelda che avevano sempre sognato dai tempi di Ocarina of Time, ma alla fine del trailer… Fu proprio il padre di Zelda e Mario Shigeru Miyamoto ad apparire sul palco con tanto di scudo e Master Sword, tra le urla della folla.
Una dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto Nintendo abbia toccato negli anni le vite di molti, incluso quella di chi vi scrive, anche grazie a questi momenti in cui la passione va ben al di là di quello che sono davvero i videogiochi.
https://www.youtube.com/watch?v=sOdPC16zN80
E3 2006: Giant Enemy Crab + RIIIIDGE RACEEEER (e i 600$ di PS3)
PlayStation è sicuramente stata protagonista di alcuni degli annunci e delle conferenze più esaltanti di sempre a E3, ma anche di altre decisamente meno riuscite. Impossibile non citare il disastro del 2006, un momento di una Sony davvero diversa da quella di oggi, quella “arrogante” che ha determinato il relativo insuccesso di PS3. Tuttavia, sebbene il vero risultato della conferenza PlayStation a E3 2006 sia stato condannare almeno i primi mesi di una console lanciata un anno dopo la concorrenza, al folle prezzo di 599$ e con l’ormai famigerato processore Cell, negli anni sono rimasti i meme.
Lasciamo scegliere a voi il buco nell’acqua che preferite: più divertente il RIIIIIDDDGEEEE RAAACEEERRR con tanto di PSP in mano o il Giant Enemy Crab di Genji, il gioco che avrebbe dovuto raccontare la vera storia del Giappone feudale? Genialità in azione, indimenticabile.
E3 2008: Final Fantasy XIII su Xbox
La seconda metà degli anni 2000 è stata quella delle vittorie per Microsoft, diventata un vero e proprio pilastro nel mercato videoludico dopo la – buona ma dalla distribuzione limitata – prima console, grazie a Xbox 360 e alle barriere che ha infranto. Una di queste barriere, dopo Grand Theft Auto (e relativi tatuaggi) e poco prima di Metal Gear Solid, è stata sicuramente togliere dopo più di 10 anni l’esclusiva a Sony su un franchise a dir poco storico: Final Fantasy.
E poco importa che Final Fantasy XIII si sia poi dimostrato non il capolavoro massimo che forse ci aspettavamo, ma quell’epoca di conquiste e quella Microsoft così aggressiva un po’ ci manca, che ci dobbiamo fare…
E3 2009/2010: Kinect: Milo, Kinectimals e Star Wars?
Ancora Xbox a farci parlare, sognare (e ridere) ai due E3 del 2009 e 2010 grazie a quello che nacque come Project Natal e che poi diventò nelle nostre case il celeberrimo Kinect. Abbiamo messo due anni in uno perché è impossibile non parlare dell’incredibile impatto che ebbe il primo trailer e presentazione di Kinect nel 2009, quando Xbox parve averci mostrato una rivoluzione nei videogames che avrebbe portato tutto a un nuovo livello, senza parlare poi del 2010, la conferenza in cui invece si iniziarono a vedere le prime crepe in un progetto che poi per vie traverse avrebbe portato conseguenze anche sul disastroso lancio di Xbox One.
Se nel 2009 le possibilità sembravano infinite, la tecnologia perfetta e il trailer di Project Milo di Peter Molyneux uscito direttamente da un film di fantascienza, l’anno seguente Star Wars, le gif di Kinectimals e il resto della deludente line-up ci riportarono direttamente coi piedi per terra. Alla fine Kinect rimarrà una buona tecnologia non supportata a dovere ma di diritto nella storia dei videogiochi, forse anche per le promesse che non è mai riuscita a mantenere, seppure sia entrata nel Guinness dei primati come la periferica dal maggiore e più rapido successo della storia.