Honkai Star Rail Riassunto Belobog
In questo secondo editoriale narrativo su Star Rail parleremo del secondo capitolo del gioco: In the Withering Wintry Night
Il prologo di Honkai Star Rail mi ha lasciato a bordo dell’Astral Express, diretti verso il primo vero pianeta da esplorare…ma senza aver spiegato nei dettagli quale sarà il ruolo di Stelle all’interno dell’organizzazione. Quindi il primo argomento che viene affrontato è proprio questo.
I componenti dell’espresso viaggiano da pianeta in pianeta in cerca degli Stellaron, semi di distruzione dispersi da “un certo Aeon”, e non può lasciare il pianeta fin quando il disastro portato dall’arrivo del Cancro di tutti i Mondi non è stato risolto. Queste missioni vengono chiamate “Missioni di Trailblazing” e il gruppo che vi partecipa “Trailblazers”
Il primo incarico della nuova arrivata sarà su un pianeta chiamato Jarilo-VI, ad accompagnarla ci saranno Stelle, Dan Heng e March 7th.
Honkai Star Rail Riassunto Belobog
Jarilo-VI sembra essere un pianeta di ghiaccio, non appena arrivata Stelle si ritrova circondata da neve e cadaveri congelati di mostri della Legione. Persino il primo abitante che incontra viene trovato sotto un cumulo di neve…ma non è stato sotterrato, si sta nascondendo.
Si tratta di un uomo chiamato Sampo Koski che sta scappando da un gruppo chiamato “Silvermane Guards”. Scopriamo presto che le Silvermane Guards fungono da polizia ed esercito per la città di Belobog e nel seguire Sampo, ci imbattiamo in alcuni di loro capitanati da Gepard contro cui siamo costretti a cedere.
Il nostro accompagnatore si dilegua, cosa che diventerà una specie di gag ricorrente del capitolo. Fortunatamente March riesce a convincere il capitano delle guardie del fatto che proveniamo dallo spazio, mostrando lui delle foto scattate dall’Astral Express. Grazie a ciò, Gepard pensa che non sia il suo ruolo decidere del nostro destino: dev’essere la Comandante Suprema a decidere del nostro destino.
In the Withering Wintry Night
Honkai Star Rail Riassunto Belobog – Atto 1 – La Comandante Suprema
Scortata dalle Silvermane Guards, Stelle arriva alla città di Belobog, enorme metropoli la cui struttura ricorda un orologio analogico metodo un po’ plateale per rappresentare i giorni contati di questo mondo, ma ci arriveremo. Su Jarilo-VI non ci sono altri avamposti abitabili, un cataclisma chiamato Eternal Freeze (semplicemente gelo eterno) ha annientato il resto dell’umanità.
In un breve riassunto della storia del pianeta, scopriamo che le Anti-matter Legion han attaccato Jarilo-VI, portando ad una guerra e bruciando gran parte del mondo, poi è subentrato il cataclisma del gelo dando il colpo finale all’umanità ma spazzando via anche la Legione nel mentre.
Gli esseri umani sopravvissuti devono la propria vita agli Architetti di Belobog che, sotto la protezione dell’Aeon Qlipoth (Dio della Preservazione) han potuto tenere la città in un calore eterno. Gli Architetti proteggono tutt’ora la città, 700 anni dopo l’inizio dell’Eternal Freeze. La Comandante Suprema è a capo degli Architetti e Gepard ci porta ad incontrarla.
I Trailblazers incontrano così Cocolia, regnante dell’ultimo bastione dell’umanità, e le raccontano di essere un gruppo di esploratori spaziali alla ricerca dello Stellaron. Fortunatamente, sembra che l’Architetta sappia dell’esistenza dell’Astral Crew quindi riconosce come i protagonisti non stiano mentendo.
Durante l’udienza però, il gioco porta molto spesso l’attenzione sul fatto che Cocolia stia nascondendo qualcosa, con tanto di scena molto cliché nel quale la Comandante Suprema sfoggia un sorriso malvagio dopo che il gruppo abbandona le sua stanze.
Durante il racconto del passato di Jarilo-VI, Gepard ha accennato che gli Architetti sembravano sapere in anticipo dell’Eternal Freeze, è il motivo stesso per cui han potuto costruire le contromisure necessarie prima dell’avvento della catastrofe. Essendo la Comandante Suprema a capo degli Architetti, questa informazione ci viene data per farci dubitare ulteriormente di lei.
Per ora, sembra che avremo la collaborazione di Cocolia, nonostante sia già chiaro come diventerà l’antagonista di questo arco narrativo. Il gruppo si ritira in un hotel pagato dalla stessa Comandante Suprema e dopo aver discusso di come questa non sembri molto sincera, vanno a dormire decidendo di aspettare e vedere cosa succede.
La premessa di questo arco narrativo è molto interessante. Belobog è una città coi giorni contati, nonostante sia al sicuro su carta grazie alla protezione di Qlipoth e degli Architetti, sembra palese sin da quando vi entri che senza un cambiamento sostanziale, l’ultimo bastione dell’umanità cadrà.
Molto apprezzabile come il gruppo di March, Dan Heng e Stelle ragioni attivamente sulle possibili cause dell’Eternal Freeze e anche sul fatto che Cocolia non la racconti giusta. Tuttavia gli scrittori di Honkai Star Rail cadono in quella che mi piace chiamare “Sindrome da inizio Gacha”.
Cioè quel fenomeno per cui tutti i Gacha game iniziano con degli archi narrativi molto prolissi, con tante spiegazioni superflue e tanti personaggi inclusi nella storia prima di quanto necessario, solo per giustificare la loro presenza nel banner standard di lancio.
Cocolia è palesemente l’antagonista ma ci sono troppe scene che portano l’attenzione sul fatto che stia mentendo, andando a neutralizzare qualsiasi possibile mistero. Già ora pare chiaro che sia stata lei ad attivare lo Stellaron per fermare l’invasione dell’Anti-matter Legion, cosa che renderà tanti degli eventi del secondo atto di questo capitolo ridondanti.
C’è del valore nel dare informazioni al giocatore e tenerle nascoste ai personaggi, principalmente per enfatizzare le loro reazioni quando arriveranno alla verità, ma non ho apprezzato molto come sia stata gestita la cosa per ora.
Atto 2 – La città sotterranea
Durante il sonno, Stelle sembra entrare in sintonia con lo Stellaron di Jarilo-VI e ne vede dei ricordi. Si nota una Cocolia teenager che sembra in procinto di stringere un patto con il seme di distruzione, il sonno viene però interrotto dalle guardie di Silvermane che hanno ricevuto l’ordine di arrestarci.
Al capo del plotone mandato a catturarci c’è Bronya Rand, figlia di Cocolia Rand, la quale ha ricevuto l’ordine d’arresto direttamente dalla madre. La maschera della Comandante è caduta in fretta e i Trailblazers sono visti come una minaccia.
Fortunatamente, parte della città è già stata corrotta dalla distorsione spazio-temporale dello Stellaron e il gruppo utilizza un portale di Fragmentum per scappare alla cattura. Questo però li trasposta in un altro lato di Belobog, fortemente soggiogato dalla corruzione.
Dopo un breve dungeon dove non succede nulla di rilevante, Bronya riesce a raggiungerci e parte una nuova battaglia con la figlia della Comandante Suprema. Durante questo scontro, scopriamo che Cocolia ha definito i Trailblazer come un gruppo di sovversivi atti a ribaltare l’ordine degli Architetti.
La battaglia non arriva ad una conclusione poiché Sampo torna in scena e con un gas soporifero mette tutti a nanna. Stelle si sveglia in una clinica gestita da un altro personaggio giocabile, Natasha, non prima di aver visto un ulteriore ricordo dello Stellaron che conferma sempre di più come Cocolia sia collegata alla sua attivazione.
il gruppo è stato portato da Sampo nella città sotterranea di Belobog, sobborgo letteralmente privato della luce del sole e attualmente isolato dallo strato superiore per motivi che scopriremo a breve.
Per spezzare il ritmo e presentare altri personaggi pescabili, il gioco ora indulge in qualche subquest con poca sostanza narrativa. Scopriamo semplicemente che nella città sotterranea la società è abbandonata a sé stessa e che non è possibile risalire perchè l’unica strada è attualmente bloccata da un certo Svarog.
Ci viene detto però che incontrando il capo del gruppo di resistenza Wildfire, potremmo trovare il modo di risalire. Questo si chiama Oleg e attualmente è all’interno di una miniera per risolvere un problema riguardante dei robot ostili.
Alla ricerca di Oleg ci accompagna anche Bronya, anch’essa portata nella città inferiore da Sampo, e Seele, parte della resistenza. Le due ragazze fanno parte di fazioni opposte ma davanti a delle persone in pericolo, scelgono di collaborare.
Posso sentire i 3 fan occidentali di Honkai 3rd urlare di gioia rivedendo la coppia riunita in un’altra realtà. Seele e Bronya di 3rd sono infatti una ship estremamente popolare di Honkai Impact 3rd, cosa che suggerisce come si avvicineranno molto anche in questa realtà.
Nella miniera meniamo dozzine di robot ostili fin quando ne troviamo il capo, Svarog, lo stesso che blocca la strada per la città superiore. Assieme a lui incontriamo anche Clara, una bambina che sembra accompagnarsi sempre al robottone.
Origliando una discussione, scopriamo che secondo Svarog le sue azioni serviranno ad evitare dei conflitti armati per almeno 30 giorni e ciò servirà a proteggere la città sotterranea, non è ancora chiaro da corsa.
Una volta arrivati, il robot non ci affronta, lasciando il compito a dei generici mini-boss e dopo averli sconfitti la miniera viene liberata. Il gruppo finalmente trova Oleg…ma questo non è in grado di dare indicazioni sul ritorno, indirizzandoci invece proprio verso Svarog.
Il robot ha oltre 700 anni, ha combattuto la guerra con la Legione e non solo sconfiggendolo potremmo tornare allo strato superiore, ma probabilmente potremmo anche ottenere informazioni sullo Stellaron.
Non ho molto da aggiungere a quanto detto prima. Questa sezione narrativamente parlando è molto blanda e soffre ancor più di prima della sindrome da inizio Gacha. Svarog è trattato similmente a Cocolia, nel senso che il motivo dietro alle sue azioni viene esposto in modo un po’ ingenuo.
C’è il seme per un conflitto interessante, bisogna vedere come sarà sviluppato. Mi piace molto il re-design di Seelee rispetto a 3rd, non ha niente a che fare con la storia ma oh, si spreme lo spremibile in queste sezioni. Stesso discorso per Bronya, un glow up pazzesco rispetto al design onestamente bruttino di 3rd.
Honkai Star Rail Riassunto Belobog – Interludio – Rivet City
Stelle va a dormire e sogna nuovamente di Cocolia, stavolta però vengono fornite informazioni nuove ed interessanti. Sembra che Cocolia abbia perso una figlia e ceduto alle tentazioni dello Stellaron per riunirsi da essa…tuttavia la figlia di Cocolia è Bronya che attualmente ci accompagna. Si tratta di una re-incarnazione dovuta al patto tra la madre e lo Stellaron?
La risposta, la riceveremo presto in questo capitolo che funge da interludio prima della grossa battaglia finale del capitolo, contro Svarog. Non riuscendo a riprendere sonno dopo questo sogno, Stelle esce dall’hotel e trova proprio Bronya.
Le due decidono di fare una passeggiata incontrando Seele e Natasha, la dottoressa dell’Undercity mentre discutono di come stiano finendo le medicine, sarebbe necessario recuperarne da una delle città corrose dal Fragmentum. Bronya e Stelle si offrono volontarie assieme a Seele.
Entriamo quindi nel prossimo dungeon, Rivet Town e Bronya dice subito che il posto le è familiare cosa che viene confermata alla fine del dungeon, quando il gruppo arriva all’orfanotrofio gestito da Natasha, ove la figlia della comandante suprema ricorda di essere cresciuta prima di venire adottata da Coconia. I ricordi di Bronya sono stati manipolati dagli Architetti in quanto lei è stata scelta per succedere al loro trono.
Stelle decide di lasciare le due compagne da sole a ricordare il passato ma nell’allontanarsi si imbatte in Clara, la bambina amica di Svarog. Dopo una breve discussione, si scopre che anche lei è alla ricerca di medicine e decidiamo di lasciargliene qualcuna.
Nonostante questa distensione, Svarog rimane l’obiettivo sia dei Trailblazers che degli abitanti dell’Undercity. Il capitolo finisce con il gruppo composto da Seele, Bronya e i tre componenti dell’Astral Crew che decidono di affrontare il robottone, sia per trovare indizi sullo Stellaron, sia per ripristinare il collegamento con la città superiore che Svarog sta bloccando
Questa parte ha lo scopo principale di sviluppare il rapporto tra Bronya e Seele, e più in generale di spingere la figlia di Cocolia verso il diventare a tutti gli effetti un’alleata dei Wildfire. Mi piace come è scritta in questo contesto, nonostante la scoperta dei suoi veri ricordi sia un po’ troppo improvvisa e manchi di build up, la reazione del personaggio è molto reale.
Non ha ripudiato la madre, cambiando completamente la propria personalità dopo un evento chiave, cosa che tende a succedere spesso nelle narrazioni power fantasy. Invece sta cercando pian piano di mettere a posto le proprie idee ed arrivare alle sue conclusioni gradualmente. Seele di contro è in un ruolo più di supporto, non viene approfondita particolarmente.
Tuttavia le due assieme funzionano, la scena dove parlano delle differenze tra il crescere a Rivet City anche durante l’adolescenza rispetto all’indottrinamento degli Architetti è semplice, ma ben fatta ed è riuscita a strapparmi un sorriso.
Per tutte le lamentele sulla Sindrome da Inizio Gacha che ho portato per ora, trovo che Bronya e Seele siano costruite abbastanza organicamente. Sono un esempio di come riuscire a farti affezionare a dei personaggi per poi portarti a volerli pescare.
Honkai Star Rail Riassunto Belobog – Atto 3 – Svarog
Per incontrare Svarog dobbiamo ottenere la chiave d’accesso al Campo dei Robot da Clara che si scopre essere a Rivet Town, quindi si torna indietro. La bambina è in pericolo, la sua scorta distrutta, serve trovarla andando nel “Tempering Workshop” dove vediamo un mostro della Legione che la sta attaccando.
Il gruppo la salva, in cambio le chiedono di portarli ad incontrare Svarog ma lei capisce che l’obiettivo è sconfiggere il robot quindi rifiuta. A questo punto, finalmente, qualcuno pensa di chiedere alla bambina come mai Svarog abbia deciso di bloccare l’accesso alla città superiore e questa ci spiega che la parte superiore di Belobog sarà distrutta a breve.
Questa perlomeno è la conclusione logica a cui è giusto il robot e per proteggere la città inferiore, ha deciso di mettersi a protezione del passaggio tra le due. Seele non accetta questa soluzione, ritenendola equivalente all’essere chiusi in gabbia e insiste per incontrare il robot, a questo punto però Clara chiede di darle tempo per convincere il suo compagno e scappa.
Il nuovo piano d’azione viene proposto da Dan Heng. Svarog ha deciso di proteggere l’Undercity perchè, dai suoi calcoli, ritiene che non siano in grado di affrontare la calamità in arrivo dallo Stellaron, tuttavia questi calcoli non tengono in considerazione la forza dei Trailblazer (nè tantomeno di Bronya) quindi c’è margine per convincerlo.
Tutte le strade portano al riempire il robot di botte ma la contestualizzazione della battaglia mi piace, gli scrittori han costruito bene una situazione per la quale la violenza è effettivamente parte della soluzione. Bisogna dimostrare di essere abbastanza forti da sconfiggere lo Stellaron per ottenere informazioni a riguardo.
Infatti appena arriviamo a Svarog, parte una bossfight. Inizialmente ascolta cosa abbiamo da dire ma dopo che nominiamo lo Stellaron comincia a vedere Stelle come ostile parte all’attacco, in un modo o nell’altro bisogna dimostrare di essere alla sua altezza.
Grazie all’aiuto di Natasha prima (che si scopre essere la vera leader dei Wildfire) e Clara poi, riusciamo a battere e convincere Svarog a darci tutte le informazioni su Stellaron e Architetti. Dai ricordi del robot vediamo che gli scienziati della città superiore hanno già scoperto che la fonte dell’Eternal Freeze è lo stesso Stellaron ma i guardiani della città han deciso di non condividere l’informazione.
Questo perchè dire alla popolazione che la loro ex-guardiana suprema Alice Rand (che ad ora suppongo sia un alter-ego di Cocolia) ha attivato volontariamente il meccanismo responsabile per la distruzione del mondo getterebbe tutti nel panico. L’intenzione è di celare l’informazione fino a quando non verrà trovato un modo per distruggere lo Stellaron a tutti i costi.
Finalmente quella sera Stelle condivide con Dan Heng e March ciò che vede all’interno dei suoi sogni, allo stesso tempo Bronya dice a Seele che vuole parlare con la madre adottiva e farle dire la verità. Come piano B, lascia una lettera al gruppo nella quale suggerisce di andare dai fratelli Landau e consegnargli quella stessa missiva per avere ulteriore support.
Con questo si conclude il secondo capitolo di Honkai Star Rail: In the Withering Wintry Night. La storia proseguirà nella parte due di Belobog, In the Sweltering Morning Sun.
Il conflitto proposto da Svarog è interessante, purtroppo il quesito “come possiamo reagire alla fine del mondo?” ha pochissimo spazio per respirare e secondo me avrebbero potuto spingerci un po’ di più. Dopotutto gli scrittori stessi han deciso di dar rilevanza al robot, ponendolo come boss finale della Trailblazing mission.
Il focus invece è spesso sul mistero dello Stellaron ed il passato di Jarilo-VI. Scelta che può funzionare, anche bene, ma che doveva essere sostenuta da una condivisione più oculata delle informazioni e una gestione meno cliché di tante scene.
Si vedono però anche aspetti positivi lato scrittura. I personaggi che han avuto effettivamente spazio si son rivelati interessanti, nella loro semplicità. Questo mi fa ben sperare per il futuro, anche prossimo, in quanto la scelta di Bronya di affrontare la madre da sola può avere conseguenze affascinanti sul personaggio e sul rapporto tra lei e Seele che, ad ora, la sostiene.
Scopriremo durante il terzo capitolo come andrà ad evolversi. Vi rimando quindi a Honkai Star Rail Riassunto Belobog Parte 2 -In the Sweltering Morning Sun
Nel mentre vi ricordo che se volete rimanere aggiornati sui Gacha attualmente presenti in Honkai Star Rail, nonché essere sempre aggiornati sui codici per riscattare Stellar Jade, potete cliccare qui per vedere il nostro editoriale, sempre aggiornato, su eventi e promozioni in corso!