Hands-On Monster Hunter 3
Gamesource ha partecipato alla presentazione, organizzata da Nintendo a Milano, di Monster Hunter 3 Tri. Il gioco, per chi non lo sapesse, è il terzo capitolo, portato questa volta su Wii, della saga principale di Monster Hunter. La serie si contraddistingue per un gameplay action RPG che unisce le caratteristiche dei giochi d’azione, con componenti più tipiche dei Dungeon Crawler.
Questa volta la sinfonia non cambierà: indubbiamente questo capitolo è una versione migliorata rispetto al primo e al secondo capitolo. Sicuramente se non avete mai provato un gioco della saga, le aggiunte a livello di gameplay e contenuti lo renderanno la scelta più ovvia per chi si approccia per la prima volta a Monster Hunter. Ai veterani invece converrà aspettare la nostra recensione per capire se i contenuti aggiunti siano sufficienti a prolungare la longevità di questa IP.
La prima differenza, diciamo la più sottile, è la decisione dei developer di dare un’impronta molto più marcata alla componente relativa alla vita quotidiana. Il villagio di Moga, da cui prenderanno vita le nostre cacce, pullulerà di attività e i filmati di vita comune saranno apprezzati dagli appassionati. In termini di gameplay, questo si tradurrà ovviamente nella struttura delle quest, nella possibilità di coltivare il proprio campo e ovviamente nella necessità di mangiare regolarmente.
L’aggiunta di tanti nuovi mostri, armi, oggetti e materiali amplieranno la profondità rispetto al secondo capitolo della serie. La versione europea poi approderà sui nostri scaffali con 3 nuove armi esclusive, realizzate basandosi sui concept realizzati da giocatori della community giapponese del gioco.
Abbiamo poi il multiplayer online, che ci consentirà di imbarcarci nelle nostre perigliose avventure insieme a quattro compagni. In questo caso l’hub dove incontrarsi con altri player, sarà il villaggio di Loc Lac, una zone dove i giocatori potranno riunirsi, organizzarsi, equipaggiarsi ed entrare nelle istanze di caccia.
Un’aggiunta interessante rispetto alla versione giapponese, sarà il supporto al Wii Speak, la tecnologia di VoiceChat che verrà integrata nel gioco. Sarà ovviamente disponibile anche la chat normale, con tutte le scomodità del caso.
Saranno vendute 3 versioni diverse del gioco. Una di queste sarà venduta insieme al Wii Pro Controller, in quanto il gioco, essendo passato dalla Playstation 2 del secondo capitolo al Wii del terzo, si porta dietro un’impostazione decisamente pad-oriented. La seconda versione, oltre al controller, integrerà anche il microfono Wii Speak, nel caso si voglia godere appieno del multiplayer del titolo. Ovviamente la terza versione è quella contente solamente la scatola del gioco.
Un’altra nuova feature interessante è il combattimento subacqueo. Potremo ora andare a caccia anche nelle profondità oceaniche, uccidendo imponenti mostri marini. Purtroppo non sono stati mostrati video di questa parte e non è stato nemmeno possibile provarla.
Una lunga parte della presentazione è stata dedicata all’I.A. migliorata dei vari mostri. Ora ogni razza avrà un comportamento specifico e saprà comportarsi in modo credibile nei confronti del cacciatore e delle altre razze. I mostri più piccoli scapperanno all’arrivo di un mostro di grandi dimensioni o cercheranno di attaccarlo in gruppo se tengono al proprio territorio.
A livello di gameplay, il sistema di collisioni inesistente stona notevolmente in un comparto grafico tutto sommato gradevole. Il character design è come sempre ottimo e la personalizzazione ben realizzata.
Alla presentazione era presente anche la GPPublishing, editore italiano del manga relativo a Monster Hunter. Monster Hunter Orange sarà uno shonen, realizzato nel 2007-8 dallo stesso autore di One Piece, che proporrà le avventure di alcuni cacciatori nel mondo che fa da sfondo al gioco, che per ovvi motivi si presta ottimamente alla realizzazione di uno Shonen.
Come detto, le novità sono tante ma è ancora presto per capire quanto siano corpose. La saga sicuramente ha fatto un notevole passo avanti ma c’è ancora molto potenziale di crescita, per abbattere la ripetitività e aumentare la profondità del gameplay e della narrazione.