GOTY 2024 Redazionali
A pochi giorni dall'annuncio dei candidati GOTY 2024 per i Game Awards di Geoff Keighley, arrivano anche i nostri.
È arrivata giusto ieri la conferma che lunedì 18 Novembre il buon Geoff Keighley terrà una piccola live nella quale svelerà i suoi GOTY 2024, legati ovviamente ai Game Awards, evento di premiazioni delle eccellenze dell’anno appena passato che, pur magari non dettando troppo le vendite di un titolo, sicuramente offre il palcoscenico a titoli che magari una fetta di pubblico ancora non conosce, o non ha provato, o dei quali ancora “non si fida”.
GOTY 2024 Redazionali
I GOTY sono però anche qualcosa di profondamente personale e voglio far sentire la voce di chi rende Gamesource ciò che è, una redazione fatta di persone non solo splendide ma anche appassionate e competenti, cosa sorprendente nel contesto di una realtà che, a parte i codici che ci arrivano (e alcuni, in nome della trasparenza, dobbiamo ancora comprarceli in autonomia), cerca di reggersi il più possibile da sola.
Navighiamo allora attraverso i nostri GOTY: sotto ogni candidato ci saranno un paio di trafiletti scritti dalla redattrice o il redattore. Alcuni titoli avranno più di una nomination, altri no, ma questo non toglie valore a chi magari è un GOTY per solo una persona. Ho anche ordinato i giochi in ordine alfabetico, così da facilitare la navigazione di questo, spero piacevole, contenuto.
Let’s go!!!
Animal Well (Voti: 1)
“Animal Well è una di quelle sorprese che dimostrano quanto il panorama indie possa ancora innovare e stupire. Un “metroidvania” unico nel suo genere, che combina un’estetica minimalista con un design ricco di mistero e scoperta. Ogni angolo di questo strano e affascinante mondo è un enigma da risolvere, un invito a esplorare e a immergersi completamente nella sua atmosfera surreale. Un titolo capace di trasmettere un senso di meraviglia e inquietudine come pochi altri giochi sanno fare. Una sorta di oasi di creatività in un’industria spesso dominata dalle grandi produzioni, meritevole di essere considerato tra i migliori giochi dell’anno.”
Federico De Santis
Astrobot (Voti: 5)
“Il ritorno di Astro Bot segna un passo avanti nella progettazione di giochi platform in realtà virtuale. Astro non è solo una mascotte, ma un vero e proprio catalizzatore di innovazioni tecnologiche: ogni livello sorprende per ingegno e interattività, dimostrando come un semplice pad possa offrire esperienze altrimenti impossibili. Astro Bot sfrutta la profondità e il movimento dello spazio 3D, permettendo al giocatore di diventare parte integrante dell’universo di Astro, creando un’interazione senza precedenti. Gli sviluppatori hanno ottimizzato l’esperienza per renderla accessibile e godibile, senza compromettere la complessità o la qualità grafica. È raro che un titolo riesca a combinare divertimento immediato e meccaniche di gioco che restano fresche e sorprendenti fino alla fine.”
Elisa Erriu
“Questa perla è la dimostrazione di quanto siano sbagliate le politiche di PlayStation e di come ci sia ancora posto per la creatività. Il discorso che faccio con Ubisoft sulla mia candidatura di Prince of Persia The Lost Crown vale doppiamente per Sony: le megaproduzioni stanno diventando sempre più un rischio, i GAAS (Game As a Service) son tutti uguali. Quindi meglio dare spazio a progetti meno dispendiosi ma più sicuri come Astrobot. L’esclusiva PlayStation è ben realizzata sotto ogni punto di vista: dal game al character design, ogni cosa è molto curata. Il Team Asobi ha fatto un lavoro straordinario e meriterebbe più supporto da Sony.”
Giorgio Maria Conti
“Una sorpresa, in tutti i sensi: non sono molto avvezzo ai platform, e quando ne approccio uno solitamente lo faccio su console Nintendo. Quando si tratta di platform 3D, reputo ancora oggi i due Super Mario Galaxy (e il loro capostipite spirituale, Mario 64) tra i platform in tre dimensioni migliori di tutti i tempi. Questa premessa serve a far capire quanto sia difficile impressionarmi con un titolo di questo genere. C’era riuscito Teraway Unfolded, ma poi praticamente negli ultimi dieci anni non mi sono mai trovato di fronte a un platform davvero degno di nota. Ecco che allora acquista ancora più importanza il mio voto GOTY ad Astro Boy, che per le mille e una scelte azzeccate merita davvero di essere considerato uno dei platform più interessanti di quest’anno… se non dell’ultimo decennio!”
Marco Fazzini
“Astro Bot torna con una nuova avventura che è riuscita a unire la magia del platforming con una realizzazione tecnica impressionante. Questo gioco, sviluppato dai talentuosi ex-team di Japan Studio, riesce a catturare il cuore dei giocatori grazie ad un design dei livelli che trasuda creatività ad ogni passo e una velata (forse non troppo) nostalgia per tante mascotte del passato PlayStation. Astro Bot comunque sia non è solo un gioco, ma un’esperienza che dimostra quanto il medium videoludico possa essere innovativo. La cura per i dettagli, la colonna sonora adorabile e l’uso intelligente delle capacità del controller DualSense fanno di questa avventura una delle più memorabili di questo 2024 e senza ombra di dubbio una una forte candidatura per il GOTY 2024.”
Federico De Santis
“Un titolo molto vicino a una filosofia di stampo nintendiana, cioè con un maggior focus sul sistema di gioco. Astro Bot si potrebbe definirlo un Mario 3D di casa PlayStation, molto carino nella realizzazione e divertente al punto giusto. Sicuramente non sarà l’avventura platform più innovativa se guardiamo tutto il panorama videoludico del presente e del passato, però è in grado di brillare con intensità e di far divertire genuinamente il suo pubblico con la sua varietà di situazioni e i suoi livelli.”
Alessio Lucherini
Black Myth Wukong (Voti: 2)
“Wukong porta il folklore cinese e l’epica dello Re Scimmia a un livello mai visto prima. Grazie a Unreal Engine 5, il gioco offre un comparto grafico di qualità cinematografica, rendendo ogni combattimento e ambientazione mozzafiato. Ma Wukong non si limita a stupire visivamente; l’esperienza è caratterizzata da un gameplay che richiama i migliori soulslike, con una sfida che mette alla prova anche i giocatori più esperti.
Wukong non è solo un gioco, ma un’epopea che celebra la cultura e i miti cinesi. Il modo in cui l’epica di Sun Wukong viene resa è un tributo spettacolare alla mitologia orientale, resa viva attraverso animazioni e dettagli visivi senza precedenti. Nonostante i suoi difetti, molto probabilmente causati dall’inesperienza di un’opera prima, premierei l’ingegno del team creativo per aver permesso a noi giocatori, soprattutto noi della fetta di mondo occidentale, di scoprire in un modo nuovo e avvolgente un mondo che solo apparentemente pensavamo di conoscere.”
Elisa Erriu
“Il prodotto realizzato da Game Science offre un’esperienza originale e appagante. Si tratta di un titolo che ha un’ottima ambientazione e di un sistema di combattimento tra i suoi punti di forza, rompendo gli schemi preconfezionati di altri appartamenti al genere. Non è un’ esperienza fruibile per tutti, ma mira a chi ama le sfide; una volta completato offre quel senso di appagamento che pochi titoli son in grado di restituire.”
Giorgio Maria Conti
Clock Tower Rewind (Voti: 1)
“Finalmente la release occidentale di uno dei survival horror, che hanno definito il genere. Questo port riesce a risolvere tutti i problemi della sua re-release chiamata The First Fear, ed era tutto quello di cui questo titolo aveva bisogno. Semplicemente un’opera che ha contribuito a formare un intero genere, e che ha aperto le porte ad un sequel che riesce ad essere persino migliore del suo predecessore, dalle seguenze di inseguimento con Scissorman, all’enorme rigiocabilità che questo titolo offre, alla trama che ancora oggi riesce a far correre un brivido sulla schiena di chi lo gioca.”
Alessio Palatella
Elden Ring Shadow of the Erdtree (Voti: 1)
“Si, è un’espansione e non un nuovo titolo originale. Proprio per questo è il miglior punto di lancio per discutere un 2024 dove i videogiochi han avuto tante release ottime, con una media molto alta specie per quanto riguarda l’output giapponese, ma che ritengo abbia sfornato poche vere eccellenze. Elden Ring Shadow of the Erdtree sarebbe stato un candidato GOTY in qualsiasi anno, ma in questo rischia anche di vincerlo e si posizione tranquillamente tra le migliori esperienze videoludiche di sempre. Purtroppo raschia solo la perfezione, limitato da una sorta di incompletezza percepibile nelle sue ultime ore di gioco. Detto ciò, è Elden Ring, ma meglio in tutto. Impossibile da escludere, pur trattandosi di un’espansione.”
Alessandro Tosoni
Farming Simulator 25 (Voti: 1)
“In un panorama piatto come quello dei simulatori di guida, dove anche F1 24 è uscito male rispetto al predecessore, bisogna andare a cercare altro nell’attesa di un 2025 che promette bene con l’uscita di Assetto Corsa Evo. Tolti Forza e Gran Turismo dobbiamo per forza andare a esplorare altri veicoli e qua la scelta nel 2024 ricade tra due titoli: Eurotruck Simulator 2 o Farming Simulator. Il primo ha introdotto la scuola guida, però non possiamo metterlo per via delle regole che mi sono dato all’inizio. Quindi andiamo a premiare il lavoro di Giant Games che propone una nuova versione del titolo dopo tre anni.
Non è solo uno svecchiamento del titolo, ma son state introdotte diverse novità al titolo: ad esempio è stato introdotta la possibilità di restaurare vecchie case agricole, sono state introdotte la grandine e le trombe d’aria. Inoltre i personaggi che incontriamo parlano (solo in inglese per ora), e le macchine agricole sono riprodotte in maniera maniacale. Non è un caso se questo titolo è in vetta tra i giochi più venduti su Steam, pur non essendo esente del tutto da problemi.”
Giorgio Maria Conti
Final Fantasy VII Rebirth (Voti: 6)
“Riuscire a conquistare un neofita del franchise, così tanto da appassionarlo di punto in bianco a recuperare le origini di questa operazione remake è già un grande successo per Square Enix che è riuscita a fidelizzare una persona che fino all’annuncio di Rebirth provava zero interesse verso la ormai longeva serie di JPRG che mescola magie, personaggi e storie decisamente appassionanti. Final Fantasy VII Rebirth è indiscutibilmente una – se non LA – produzione di altissima qualità. Gameplay e trama si uniscono armoniosamente regalanando un combat system divertente e appagante. Un amore a prima vista la cui ciliegina sulla torta è la colonna sonora, epica e memorabile. L’attesa per la terza parte di questo progetto Remake è tanta, ma ad oggi, in questo 2024, nulla si avvicina alla completezza di questo titolo che si merita il podio tra i Game of the Year.”
Federico De Santis
“Un capolavoro sotto tutti gli aspetti, è incredibile come riesca a prendere un opera già scritta e a reinventarla così bene, anche se si è giocato l’originale potete comunque sentire un forte senso di hype per quello che accadrà nel gioco. Anche il combat system è sublime, sicuramente il migliore mai fatto su un Final Fantasy non a turni, dopo quello di Final Fantasy XIV.”
Alessio Palatella
“Square Enix ha pubblicato quello che per me è indubbiamente il miglior gioco dell’anno. Final Fantasy VII Rebirth è difatti un videogioco completo, emozionante, stratosferico e soprattutto divertente. Il viaggio di Cloud Strife e soci continua nel progetto remake in maniera impeccabile, riuscendo a esprimere al massimo il potenziale di uno dei videogiochi che hanno scritto la storia del medium (e degli JRPG). Incredibile ma vero, quando Square ce la mette tutta sforna un vero capolavoro.”
Matteo Murri
“Final Fantasy VII è un gioco del 1997 talmente ampio che il team di sviluppo ha deciso di creare un suo remake dividendo il lavoro in tre capitoli diversi. Dopo 4 anni dall’uscita della prima parte, Final Fantasy VII Remake, è arrivato su current gen il remake della seconda parte e sembra che, secondo alcuni rumor, la terza parte di questo gigantesco remake uscirà tra il 2027 e il 2028 (quindi sempre dopo circa quattro anni).
FFVII Rebirth ha tutte le carte in tavola per potersi aggiudicare la vittoria e il principio è simile a quello di Silent Hill 2 Remake. Anche la rivisitazione della seconda parte del settimo capitolo della saga GDR firmata Square Enix ha tenuto fede ai personaggi e alla storia originale, andando a migliorare notevolmente la grafica e il gameplay del titolo del ’97. Inoltre anche la mappa è stata ampliata e le aree esplorabili sono davvero numerose portando la longevità di gioco alle stelle.”
Diandra Migliorucci
“Non sono mai stato un grande amante di Final Fantasy: ci ho provato, eccome, con diversi capitoli tra blasonati e non, ma in me non è mia scattata quella scintilla che provo invece ogni volta che inizio un Dragon Quest. Cosa ci fa allora FFVII Rebirth in questa lista?
Semplicemente, si tratta di un titolo talmente ben fatto da avermi fatto dimenticare qualsiasi preconcetto, compreso il fatto che – sì, datemi pure addosso! – non ho mai reputato FFVII il miglior JRPG di tutti i tempi. Forse anche proprio per questo, e grazie al mio non essere così profondamente legato al titolo originale e alla sua trama, ho adorato FFVII Remake e il suo seguito, Rebirth. Lo stile grafico, l’incredibile bellezza dei paesaggi e un sistema di combattimento mai noioso fanno di questo gioco un potenziale candidato ai GOTY 2024 che macinerà sicuramente un sacco di premi.”
Marco Fazzini
“Non apprezzo Final Fantasy VII Remake. Oggettivamente un ottimo gioco, personalmente un prodotto che rasenta l’insufficienza a causa del suo pacing terribile. Pensare quindi che io ritenga Final Fantasy VII Rebirth sia indiscutibilmente il miglior gioco del 2024 è qualcosa che stupisce persino me. A mesi di distanza da quando ho visto i titoli di coda, ancora non riesco a capacitarmi di quanto immenso sia questo gioco, di quanta chimica abbiano i personaggi, di quanto divertente siano tutti i capitoli. Non apprezzo il progetto remake di Final Fantasy VII, preferirei vedere queste stesse risorse investite in una nuova fantasia, eppure Rebirth è un gioco che ritengo insostituibile, la prima vera esperienza che mi ha fatto sentire in una nuova generazione. Peccato per quel finale.”
Alessandro Tosoni
Granblue Fantasy ReLink (Voti: 1)
“Sicuramente nell’arco del 2024 abbiamo avuto a che fare con videogiochi più pazzeschi, ma permettetemi di riservare un posto speciale a un videogioco che si è fatto desiderare tantissimo. Granblue Fantasy Relink è un action-rpg impressionante, il quale è riuscito a trascinare persino il pubblico su PC diventando uno dei videogiochi giapponesi giocati su Steam. Il titolo ha un gameplay che definirei abissale per via della particolarità del suo sistema di combattimento, che non solo si impegna a regalarci un gameplay davvero divertente, ma che grazie alla cura posta nella realizzazione di ciascun personaggio giocabile riesce a rendere la sua esperienza davvero incredibile. Sicuramente uno dei migliori giochi che ho completato quest’anno.”
Matteo Murri
Helldivers 2 (Voti: 2)
“Posso tranquillamente definirla la sorpresa del 2024. Al contrario di altri titoli che, hanno venduto tanto grazie all’attesa che s’era creata attorno (sì sto parlando proprio di Dragon Ball: Sparking Zero!) e poi hanno perso la maggior parte dei giocatori. Questo titolo disponibile per PS5 e PC, fa dell’immediatezza il suo punto di forza: devi solo sceegliere l’equipaggiamento e dove vuoi andare in missione: ti ritroverai subito in battaglia.
Il gameplay è semplice e divertente al punto che è diventato uno dei titoli multiplayer più giocati su Steam e s’è reso protagonista di una polemica ridicola (l’utenza pc non voleva fare un banalissimo account PSN gratuito!).”
Giorgio Maria Conti
“Silenzioso, timido e impacciato. Nessuno credeva nel roboante successo di Helldivers 2, eppure eccomi qui nel gridare “Per la democrazia!”. Una lezione su come si crea un titolo multiplayer capace di intrattenere costantemente con obiettivi comuni in scala globale. Il concept di Helldivers 2 (così come il suo predecessore) è tanto semplice quanto stupefacente: siamo tutti nella stessa squadra. Divertente, immediato e perfetto da giocare con i propri amici. Un loop di gioco ipnotizzante che stimola la rigiocabilità nella proceduralità dei livelli e pianeti da conquistare o difendere dalle minacce dei terminidi e/o automaton. Qualche inciampo nel percorso c’è stato. Il caso dei limiti di paesi con il PSN ha causato un leggero contraccolpo alla immensa popolarità che stava ottenendo Helldivers 2. Progressivamente il titolo di Arrowhead Game Studios sta comunque riuscendo a mantenere alta l’attenzione dei giocatori, frequenti e meno, con costanti aggiornamenti ed evoluzioni della cosidetta Guerra Galattica”
Federico De Santis
Kunitsu Gami Path of the Goddess (Voti: 1)
Anche per lui voglio riservare un posto speciale tra i migliori giochi dell’anno. La piccola creatura di Capcom mi ha stupito grazie soprattutto al suo gameplay che infonde il tower defense e l’action in un’esperienza davvero intelligente. Ad accompagnare tutto ciò, ci pensa una direzione artistica ricercata ed affascinante, che esplora infine i temi della spiritualità e concetti legati soprattutto alla morte.”
Matteo Murri
Lorelei and the Laser Eyes (Voti: 1)
“Personalmente tra le migliori produzioni del 2024 senza mezzi termini. L’opera di Simogo è un’avventura vecchia scuola dalla storia folle e coraggiosa, che dev’essere scavata a fondo risolvendo una sequela di enigmi un passo alla volta. Quest’ultimi stimolano la mente dei giocatori e giocatrici in modo costante e senza mai perdere la qualità del design, usufruendo di tutte le capacità matematiche, logiche e di memoria a disposizione. Ci sono situazioni che ti danno la risposta immediatamente, altre che ti fanno spremere le meningi più del dovuto. Un titolo incredibile, perfetto per chi ama i giochi logici.”
Alessio Lucherini
Metaphor Re Fantazio (Voti: 4)
“Metaphor Re Fantazio, sviluppato dal team dietro Persona, reinterpreta il genere JRPG con audacia. Il gioco porta i giocatori in un mondo che è contemporaneamente familiare e straordinario, ricco di simbolismi e temi complessi che esplorano identità e introspezione. Metaphor offre un’esperienza narrativa con una profondità rara, dove la crescita dei personaggi e le loro storie intrecciate invitano il giocatore a riflettere sul concetto di destino e identità. È un gioco che punta dritto al cuore dei temi psicologici tipici del team creativo di Atlus, ma lo fa con una freschezza che sembra studiata apposta per un pubblico moderno.
La sua scelta stilistica boschiana fonde elementi onirici con una narrazione profonda, immersiva, che sfida le classiche meccaniche di combattimento a turni. Vale la nomination soltanto per la sua visione sul concetto di fantasia e umanità”
Elisa Erriu
Studio Zero aveva bisogno di staccarsi dalla serie Persona, come aveva già fatto prima con Catherine. Metaphor ne è la prova. Uno dei JRPG più importanti degli ultimi anni, probabilmente il JRPG meglio equilibrato che abbia giocato in almeno un paio di generazioni, con una difficoltà alta ma mai disonesta. Una buona sceneggiatura, un ottima colonna sonora e l’estetica straordinaria tipica di Studio Zero vanno ad aggiungersi ai precedenti pregi e a creare un gioco che non solo si posiziona tra i miei GOTY, ma rischia di vincere persino il gran premio dei TGA. Peccato il sistema calendario ne limiti la narrazione e che condivida con Elden Ring un finale decisamente rushato.
Alessandro Tosoni
“Metaphor ReFantazio è Atlus. Il nuovo JRPG dagli autori della serie Persona realizzano quella che potrei definire la “migliore nuova Ip” del 2024, il cui carattere artistico è a dir poco encomiabile. Metaphor è a conti fatti uno dei migliori videogiochi realizzati dalla casa nipponica, dove viene raccontato un immaginario fantasy davvero mostruoso. Al netto di alcuni aspetti migliorabili, lo considero meritevole del titolo “miglior gioco dell’anno”, nonostante una concorrenza a dir poco agguerrita.”
Matteo Murri
“Il miglior RPG a turni uscito negli ultimi anni, un titolo che per quanto ho amato, mi sta spingendo a recuperarmi anche i persona, per avere di più dalla stessa casa di sviluppo. Una trama estremamente interessante, contornata da delle cutscene animate, che fanno Invidia a metà degli anime usciti recentemente. Delle meccaniche di progressione del character, complesse ma al punto giusto, con una valanga di sidequest per evolverle e potenziarle, portando anche ad un eventuale rigiocabilità per vederle tutte, visto che il gioco non te le farà fare tutte in una run, data la meccanica del tempo, tipica dei giochi atlus.”
Alessio Palatella
Mouthwashing (Voti: 1)
“Mouthwashing è disgustoso. Completarlo ti lascia con un sentimento di schifo difficile da descrivere. Giocarlo è sgradevole, specie se fatto con delle cuffie che permettano di sentire al meglio i grotteschi suoni di questa esperienza. Mouthwashing è per i miei gusti l’indiscusso Game of the Year. Il vero horror generazionale che stavamo aspettando, un’esperienza nuova, con una sceneggiatura talmente ben scritta da lasciare quasi spaesati; non sono abituato a vedere questo tipo di scrittura in un videogioco, a malapena si vede nei titoli più dedicati alla pura narrazione come le visual novel. Non è un gioco che vi lascerà felici, non è un gioco che vi soddisferà, è una vera e propria opera d’arte che vi consumerà da dentro. Vi lascerà qualcosa e più di penserete, più vi troverete profondità. Forse il miglior horror da Silent Hill 2, sicuramente il migliore da Devotion.”
Alessandro Tosoni
Neva (Voti: 1)
“Sarà che arriva in un periodo per me molto significativo, ma la nuova – e seconda – opera di Nomada Studio è riuscita a trasmettermi con facilità tutte le emozioni percepite dal loro precedente GRIS, questa volta affrontando un tema diverso e proponendo un sistema di gioco simile ma non privo di novità. Un titolo dal bellissimo comparto audiovisivo e da una storia che sa parlare anche nel suo ermetismo, in cui l’empatia rappresenta la chiave per goderselo nella sua massima espressione. Un’autentica coccola per l’animo.”
Alessio Lucherini
Paper Mario e Il Portale Millenario (Voti: 1)
“Il miglior RPG dell’idraulico baffuto, una perla che ancora oggi a distanza di 22 anni aveva solamente bisogno di essere tirata a lucido. Un Sistema di progressione dei personaggi, che ancora oggi riesce ad esser migliore di molti RPG recenti. Un art direction semplicemente fantastica, vi basterà veramente guardare un singolo mondo per innammorarvi di esso. Ed una trama che seppur semplice, riesce a tenenerti interessato ad essa, e ovviamente scoprire come vada a finire.”
Alessio Palatella
Persona 3 Reload (Voti: 1)
“L’ultimo videogioco che inserisco nella mia personalissima lista è il remake di Persona 3. Non nascondo che Persona è una delle mie serie preferite in assoluto e Reload mi ha mostrato come sarebbe un capitolo della serie sviluppato con un comparto grafico e un’operazione più attuale. Il risultato è stato puramente soddisfacente e rivivere le vicende del S.E.E.S in questa ottica mi ha davvero sorpreso, così come il lavoro svolto su tutta la componente artistica. L’operazione remake non si è limitata solamente a riproporre 1:1 la storia del gioco originale, ma ha saputo sfruttare tutto ciò che è stato realizzato attorno al terzo capitolo della serie, dai film ai suoi spin-off. Brava Atlus, e Persona 3 Reload assoluto candidato GOTY 2024!”
Matteo Murri
Prince of Persia The Last Crown (Voti: 2)
“L’ unico lampo di luce di Ubisoft, questo titolo riporta in vita un franchise di cui si erano perse le tracce. Questo Prince of Persia dimostra ancora una volta che non servono budget a sei zeri per creare un ottimo titolo ma servono le idee. Quindi basta con i Far Cry, Assassin’s Creed senza senso e via dicendo. Meno budget, più idee. Un altro esempio di buona idea: The Crew Motorfest.”
Giorgio Maria Conti
“Ubisoft ha riportato in vita un classico con una visione moderna che non sacrifica l’anima della serie. Prince of Persia: The Lost Crown riesce a bilanciare un gameplay fluido e frenetico con un ottimo comparto artistico, caratterizzata da un mix di influenze persiane e modernità. Il sistema di combattimento, semplice da apprendere ma profondo, invita i giocatori a esplorare tutte le abilità del protagonista, mentre i puzzle ambientali e i combattimenti con i boss aggiungono un tocco di sfida non di poco conto. Un ritorno in grande stile per un franchise che sembrava destinato all’oblio, e una lettera d’amore agli appassionati della saga. Rattrista però per il triste epilogo del team di sviluppo, e anche per questo meriterebbe un GOTY 2024… postumo”
Federico De Santis
Senua’s Saga Hellblade 2 (Voti: 1)
“L’opera di Ninja Theory equivale più o meno alla medesima esperienza provata con Neva (per citare un gioco di questa lista): un titolo più da empatizzare con il viaggio e con la protagonista Senua al centro degli eventi narrativi, piuttosto che essere strettamente giocoso dove non si vede un’evoluzione marcata del gameplay come magari si sperava dopo anni di sviluppo. Tuttavia, Hellblade 2 rimane grandioso per la storia, per le atmosfere visive sprigionate con maestria e sotto il profilo tecnico, con quest’ultimo forse tra i migliori – se non addirittura il migliore – su tali aspetti.”
Alessio Lucherini
Silent Hill 2 Remake (Voti: 4)
“Personalmente è strano che io punti tutto su un remake, dal momento che non prediligo molto le rivisitazioni dei giochi essendo un’amante del retrogaming e sostenendo che i titoli originali siano sempre migliori dei remake. Tuttavia, esistono le eccezioni che confermano le regole e il remake del secondo capitolo della saga horror di Silent Hill è la mia eccezione, un perfetto esempio di come un remake dev’essere fatto, e forse un metro di comparazione per la creazione non solo dei futuri remake, ma anche dei futuri capitoli videoludici della saga.
Il comparto grafico, il gameplay, le ambientazioni, i personaggi, la loro personalità, il loro doppiaggio e la storia sono stati resi in maniera perfetta andando a migliorare quello che c’era da migliorare nel titolo originale del 2001. Il team di sviluppo ha sempre fatto un’unica premessa che dovrebbe essere il mantra per ogni compagnia videoludica che vuole fare un remake di un vecchio titolo: eseguire tale rivisitazione nel pieno rispetto del gioco originale.
Questa frase implica che chi ha lavorato al remake di Silent Hill 2 abbia provato, amato e conosciuto a fondo il titolo originale e sia stato in grado di ricrearlo in maniera perfetta e adeguata per la console di ultima generazione e per la società di oggi. La storia e la personalità dei personaggi sono restate invariate e per me sono le due cose fondamentali per un ottimo remake. Inoltre, l’ambientazione, i luoghi e il gameplay sono migliorati tanto e questo offre una giocabilità più immersiva e coinvolgente che ti permette di rivivere l’incubo e di amarlo nuovamente sotto una nuova luce. Assoluto GOTY 2024.”
Diandra Migliorucci
“Chi mi conosce sa bene quanto io sia team Resident Evil, ma è innegabile che Silent Hill 2 sia un caposaldo dell’età dell’oro dei Survival Horror. Tornare in città con Silent Hill Remake è un’esperienza da urlo (letteralmente!): come spesso mi accade in questi casi mi sono approcciato cauto al gioco, con la consueta curiosità mista alla paura di veder rovinato uno dei titoli della propria adolescenza videoludica… ancora più piacevole è stata quindi la sorpresa di fronte a un titolo solido, ottimamente realizzato e in grado di fare ancora tanta paura.”
Marco Fazzini
“Solitamente non stimo le opere horror di casa Bloober Team, ma questa volta il team polacco si è superato, convincendo persino un detrattore come me. La nuova vita di uno degli horror più incredibili della storia del videogioco è un progetto a dir poco riuscito e il merito passa soprattutto attraverso la passione messa dal team di sviluppo nella realizzazione del progetto. Tanto di cappello Bloober team!”
Matteo Murri
“Semplicemente un remake Perfetto, una visione espansa e migliorata di un opera che già nella sua vecchia controparte, ormai datata a 23 anni fa, riusciva a raccontare perfettamente una storia estremamente struggente usando gli strumenti limitati del tempo. Ormai quegli strumenti sono stati superati, e sono stati sostituiti da alcuni estremamente più potenti, e con esso anche il gioco ne è uscito più in forma che mai, riuscendo a raccontare la stessa storia con una cura del dettaglio che l’originale si poteva solo che sognare.”
Alessio Palatella
Tekken 8 (Voti: 1)
“Un titolo che potrebbe vincere il premio di miglior gioco dell’anno è uno dei picchiaduro più longevi e amati nel mondo dei videogiochi, TEKKEN. L’ottavo capitolo di questa saga manesca targata Bandai Namco è uscito lo scorso 25 gennaio e credo che potrebbe avere qualche chance di vittoria per diversi motivi legati alla trama, ai personaggi e alla longevità di gioco.
Prima di tutto bisogna premettere che un picchiaduro non è solo un gioco dove ti prendi a botte con chiunque e cerchi di fare il miglior punteggio. TEKKEN è l’esempio del fatto che i titoli di questo genere hanno anche altre qualità che si possono trovare in tutti gli altri giochi e non ci si picchia e basta. TEKKEN 8 porta avanti una trama che è iniziata nel 1994 e che vede la faida familiare tra Heihachi Mishima, suo figlio Kazuya e Jin Kazama (nipote del primo e figlio del secondo).
In questa lotta intestina tra parenti sono invischiati altri personaggi e la cosa che rende speciale questo titolo è il fatto che ogni lottatore ha la propria storia che puoi conoscere giocando a tutti i capitoli della saga. Inoltre, lo stile di combattimento e i tasti da premere per lottare con il tuo personaggio del cuore non cambiano mai nel corso dei decenni.
L’unica cosa che puoi scoprire sono alcune nuove mosse ma se, ad esempio, in TEKKEN 1 hai imparato un determinato attacco con Kazuya stai pur certo che lo ritroverai anche nell’ultimo capitolo. Questa continuità sommata alla grafica e al gameplay sempre in miglioramento e ai continui aggiornamenti che aggiungono contenuti al gioco, rendono TEKKEN 8 uno dei papabili titoli per il GOTY 2024.”
Diandra Migliorucci
The Legend of Zelda Echoes of Wisdom (Voti: 3)
“E se potessi giocare nei panni della principessa? È questa la domanda a cui cerca di rispondere The Legend of Zelda: Echones of Wisdom. L’ opera, risponde a questa domanda dandoci una nuova prospettiva su tutta Hyrule. Grazie alle nuove meccaniche, è possibile adattare Zelda all’approccio che più ci aggrada, che sia esplorativo e che preveda l’uso delle armi, l’ingegno e via dicendo. Un titolo Nintendo che non passa di certo inosservato.”
Giorgio Maria Conti
“Non ti aspetti un nuovo capitolo di Zelda dopo un anno dall’uscita di Tears of the Kingdom, e soprattutto non ti aspetti un capitolo che vede (finalmente) la principessa del regno di Hyrule giocabile a tutto tondo. The Legend of Zelda Echoes of Wisdom è un’avventura solida e audace nelle novità offerte dal gameplay, con la visuale dall’alto tipica dei Zelda più classici ma che si unisce a una filosofia più contemporanea offerta dagli ultimi Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Un incontro tra il passato e il presente della saga ben confezionato, nella speranza in futuro di vedere sempre più frequentemente la principessa Zelda protagonista.”
Alessio Lucherini
“Uno dei videogiochi più divertenti che io abbia mai giocato, un parco giochi enorme con la principessa Zelda e la sua staffa per materializzare gli oggetti. Un level design che fa Invidia a buona parte degli Zelda in 2d, e delle bossfight che grazie alle Meccaniche del gioco, possono essere approcciate in una valanga di modi diversi. Semplicemente un titolo da prendere in mano, e divertirsi come pazzi, e mi raccomando spawnate i letti.”
Alessio Palatella
Trails Through Dawnbreak (Voti: 1)
“The Legend of Heroes è una seria di nicchia che pian piano sta accumulando sempre più successo e Trails through Dawnbreak è il miglior titolo della saga. Grazie ad un combat system ibrido (che troveremo in forma peggiore nella prossima entry) e una sceneggiatura di una qualità rara, questo gioco è stato il mio GOTY del 2022 quando uscì in Giappone e la sua uscita ritardata mi permette di inserirlo anche in questa lista. Non avrà il miglior gameplay ed uscirebbe sconfitto anche nello scontro per la miglior storia, ma Trails through Dawnbreak è possibilmente il miglior pacchetto completo del 2024, privo dei difettucci che caratterizzano tutti gli altri miei candidati.”
Alessandro Tosoni
Tsukihime A piece of blue glass moon (Voti: 1)
“Questa è l’esperienza narrativa migliore che potrete trovare in un videogioco pubblicato nel 2024, perlomeno in occidente. Anche in questo caso, sto un po’ barando, sintomo della mia percepita mancanza di eccellenze. Tsukihime infatti è stato pubblicato in Giappone nel 2022 ed è un remake di un’opera del 2002. Detto ciò, è arrivato da noi questo Agosto e pur sembrando un remake, offre quasi tutto contenuto esclusivo. Certo, l’interazione limitata del genere lo rende un titolo per pochi, ma la miglior (?) storia videoludica dell’anno non poteva non finire tra i miei GOTY 2024.”
Alessandro Tosoni
Menzioni onorevoli per il GOTY 2024
- Like a Dragon Infinite Wealth (link alla recensione)
- un capitolo incredibile capace di stravolgere ancora la serie di punta di SEGA, al netto di alcuni elementi di storia deboli, la sua esperienza rimane come sempre a dir poco esilarante.
- Stellar Blade (link alla recensione)
- un ottimo action-rpg che necessita di diversi accorgimenti strutturali, niente male per essere il primo videogioco sviluppato su console dal team coreano di Shift-Up.
- Unicorn Overlord (link alla recensione)
- in un 2024 segnato dal grande successo dei videogiochi giapponesi, la nuova opera di Vanillaware ci ha colpiti soprattutto per il suo gameplay e l’infinita selezione di personaggi giocabili. Uno studio davvero instancabile che sa sempre come conquistarci.
- Another Crab’s Treasure (link alla recensione)
- riuscire a distillare l’essenza soul in un titolo da 15 ore dai colori sgargianti e un umorismo molto marcato potrebbe sembrare impossibile, sulla carta, ma Aggro Crab vince sul banco e restituisce un titolo non solo validissimo, ma in grado di competere con nomi di ben più alto calibro