Gamescom 2018: Intervista a Naoki Yoshida e Masayoshi Soken – Final Fantasy XIV
L’intervista di rito con Naoki Yoshida ormai è un must di ogni fiera a cui partecipiamo ed è incredibile come, dopo cinque anni, il producer e director di Final Fantasy XIV abbia sempre qualcosa da dire senza mai risultare scontato o ripetitivo. A Colonia poi è stato annunciato il raggiungimento dei 14 milioni di sottoscritto per il celebre MMORPG, una numero da non sottovalutare al giorno d’oggi.
Final Fantasy XIV continua a crescere e con esso la sua community, che si rafforza costantemente grazie non solo a momenti come la Gamescom, ma anche al Fan Festival che si tiene annualmente in America, Europa e Giappone. Quest’anno, per chi è interessato, si terrà a Parigi. Considerando che l’annuncio della nuova espansione è relativamente vicino, l’attenzione per questo tipi di eventi è sempre più concentrata e noi ne abbiamo approfittato per approfondire il discorso con il caro Yoshi-P che per l’occasione era accompagnato da Masayoshi Soken, compositore e direttore del suono di Final Fantasy XIV. Un’occasione che non potevamo farci sfuggire.
Naoki Yoshida: Vorrei esordire ringraziandovi per trovare sempre il tempo da dedicare a noi e a Final Fantasy XIV. Quest’anno festeggiamo il quinto anniversario del gioco dall’uscita di A Realm Reborn. Il motivo per cui siamo riusciti ad arrivare fin qui è indubbiamente merito della nostra community, dei nostri giocatori, dei fan e, ovviamente, anche vostro.
Gamesource: Beh, siamo giocatori anche noi d’altronde 😀
NY: ahah, è vero. Comunque, dopo il rilascio di Stormblood l’anno scorso i nostri sottoscrittori avevano raggiunto i 10 milioni, ma oggi possiamo finalmente annunciare che quel numero è salito esponenzialmente arrivando fino a 14 milioni. Ci teniamo però a dire che questo è soltanto l’inizio della nostra lunghissima avventura, speriamo nei prossimi anni di portarvi contenuti sempre più grandi. Grazie a tutti. E ora, sotto con le domande.
GS: Beh io allora partirei da Soken visto che non abbiamo spesso l’occasione di parlare con lui. Quest’anno il tour dell’orchestra di Final Fantasy XIV ha raggiunto finalmente anche l’Occidente, soprattutto l’Europa. Hai voglia di raccontarci com’è andata e che feedback hai ricevuto dai partecipanti occidentali?
Masayoshi Soken: In realtà già dal concerto in Giappone abbiamo ricevuto un sacco di feedback dai giocatori e dai fan d’oltreoceano che erano venuti apposta per l’occasione. E’ stato proprio per merito di quei feedback che abbiamo deciso con Yoshida di espandere i concerti anche in Occidente. Sono davvero grato di avere avuto l’opportunità di farlo in Europa. E’ stata un’esperienza nuova per me, anche perchè mi sono dovuto interfacciare con strutture e ambienti audio completamente diversi da quelli giapponesi. Yoshida, tu che ne pensi?
NY: Beh quando si parla del concerto il vero protagonista è Soken, che ha creato tutte quelle fantastiche musiche e dopo di lui, ci sono tutti i giocatori che le ascoltano e ne usufruiscono, anche loro sono i protagonisti. Su questo aspetto, pertanto, preferisco stare nell’ombra.
GS: Il prossimo Fan Festival si sta avvicinando, quindi ci domandavamo se per avere qualche nuovo indizio sulla prossima espansione dovremmo guardare nuovamente la maglietta di Yoshida.
NY: ahahah, no assolutamente. Non è mai stato nei nostri piani quello di rivelare cose tramite le magliette, ma mezz’ora prima dell’evento me ne danno sempre una da indossare senza che io sappia nulla. Per questo Fan Festival, chissà. E poi, è un puro caso che mi piacesse Batman. Amo i fumetti americani, perciò è semplicemente successo (detto con tono goliardico, NdR).
GS: Visto che prima ci hai parlato del nuovo record di sottoscrizioni, non senti in qualche modo la pressione, o la responsabilità di poter e dover competere con quel mostro sacro di World of Warcraft? Visto che al momento è l’unico capace di fare numeri di quella grandezza.
NY: No, niente di tutto ciò, anche perchè, se dobbiamo parlare di numeri, loro possono vantare di più di 100 milioni di sottoscrizioni. Non possiamo nemmeno pensare di poter competere con quelle cifre. Allo scorso E3 ho avuto modo di parlare con il team di Blizzard, in particolare con le persone più influenti del team di sviluppo di World of Warcraft e ho scoperto con mia grande sorpresa che tra di loro ci sono un sacco di giocatori di Final Fantasy XIV. Noi siamo partiti come perdenti e tutti ci avevano sottovalutato, ma ora siamo orgogliosi di dove siamo arrivati. Non sentiamo la pressione perchè nessuno ha fatto quello che abbiamo fatto noi. Perciò quando i membri del team di Blizzard mi hanno detto che hanno un sacco rispetto per noi per le nostre capacità di aver fatto resuscitare Final Fantasy XIV ero così felice al punto di commuovermi. C’è da dire poi che io sono un grande fan dei giochi Blizzard come puoi vedere (indicando magliette e merchandise che aveva comprato a tema Blizzard, NdR).
GS: Sapresti dirci, in termine di percentuale, a che punto siamo con la storia di Final Fantasy XIV?
NY: Quando ho preso le redini di Final Fantasy XIV c’erano un sacco di cose rimaste in sospeso e non completate. C’era tutto l’arco di Ishgard e dei dragoni da completare, l’Impero Garleano, un sacco di eventi ancora da spiegare ecc., quindi la prima cosa che ci siamo detti è, dobbiamo chiudere tutti le storie lasciate aperte. Quello è stato il mio primo obiettivo da raggiungere. Da lì, abbiamo potuto procedere per avanzare in tutto il resto. Per rispondere alla tua domanda, infine, direi che siamo intorno al 65% della storia. Ovviamente, una volta raggiunto il 100%, non significa che sarà la fine di Final Fantasy XIV. Chissà, magari la trama proseguirà con quattro guerrieri della luce che intraprendono un lungo viaggio in macchina (ride, NdR). Oppure un Omega che invade le Highlands seguito da una guerra tra pianeti, e prima che ve ne accorgiate, saremo tutti su Vana’diel (il mondo di Final Fantasy XI, NdR). Addirittura, potreste trovarvi in una città con un reattore Mako dove si gira con delle motociclette. Ci sono infinite possibilità per continuare la storia.
GS: Ritorniamo su Soken per chiedergli che tipo di approccio ha a lavoro quando gli vengono assegnati nuovi brani da comporre.
MS: Come responsabile del sonoro di tutto Final Fantasy XIV ho la necessità di dividere i lavori che faccio in diverse categorie: effetti sonori, musica, effetti di background, suoni ambientali, battaglie, doppiaggio e, infine, il “sound system”, che è il motore che gestisce tutti questi suoni e musiche per riprodurli correttamente. I lavori quindi mi arrivano da diversi team da quelli che si occupano della storia a quelli che si occupano degli effetti visivi. Ogni volta che mi arriva una richiesta, è mio compito prenderla in carico e poi rilasciarla alle persone che me lo hanno assegnato. A volte però mi arrivano richieste assurde e irrealizzabili, quindi è anche mio compito stabilire un equilibrio pensando in primis all’esperienza dei giocatori.
GS: Anche Yoshida fa richieste assurde?
MS: Più che richieste assurde, mi impone delle tempistiche improponibili ahahah
NY: Non è affatto vero, ti chiedo sempre le cose con largo anticipo! ahahah
GS: Visto che non capita sempre di avervi insieme (Yoshida e Soken), è il momento di chiedervi cosa ne pensate di un minigioco ritmico musicale all’interno di Final Fantasy XIV? Magari qualcosa tipo il Theatrhythm, ovviamente più semplificato
NY: E’ una cosa che ci piacerebbe fare, ma abbiamo bisogno di molte più risorse per fare qualcosa del genere. L’intenzione c’è. Ma, se lo facessimo, voi lo giochereste?
GS: Noi si, senz’altro!
NY: Il fatto è che è già difficile creare un gioco musicale standalone, pensate quindi ad implementarne uno in un MMORPG. Inoltre, se non lo fai bene, è un problema. Però ora che ci penso, i diritti per Beatmania sono scaduti, quindi chissà… Magari con lo stesso controller (ride, NdR). Da una parte potrebbe essere materiale per il nostro prossimo pesce d’aprile, dall’altra possiamo pensarci seriamente. Alla peggio possiamo fare un gioco alla Tokimeki Memorial.
GS: Se ben ricordi, ti avevamo già chiesto se fosse possibile implementare delle romance all’interno del gioco.
NY: Mi ricordo, mi ricordo. Il fatto è che se diamo la possibilità di intraprendere delle relazioni con dei personaggi e poi nella patch successiva glielo uccidiamo verremmo odiati per sempre (ride, NdR).
MS: Non vedo cosa ci sia di male se muore.
NY: Lo è se la gente poi se la prende con me perchè gli ho ucciso la ragazza (ride, NdR).
Ringraziamo, come sempre, il disponibilissimo Naoki Yoshida, nonché Masayoshi Soken. Ci vediamo su Eorzea!