Gamigo Next–>G 2010
Amburgo, Germania; 17 marzo 2010 – Gamigo è un distributore specializzato in giochi online gratuiti, la sua espansione ha permesso di invitare la stampa europea per presentare i giochi disponibili prossimamente, e noi eravamo lì.
Come al solito queste conferenze partono con delle diapositive su dove stiamo andando, un argomento più o meno di interesse che però pone la luce su un argomento davvero importante per l’intero panorama dei prodotti online. Dopo aver pubblicato il primo MMOG per iPhone, vogliono portare, appena è possibile, i titoli in rete gratuiti anche su altre piattaforme: le console. L’ostacolo principale allo sviluppo di questo mercato è posto proprio dai produttori di queste ultime, infatti questi servizi di distribuzione digitale permettono di guadagnare trattenendo una percentuale sulla vendita dei contenuti. Tuttavia c’è una grossa similitudine tra il mercato dei giochi gratuiti e i servizi di distribuzione che hanno tutte le postazioni di gioco: le microtransazioni. In ogni caso, concentriamoci sul futuro prossimo e sui titoli che saranno disponibili sui nostri PC.
Loong
Il primo gioco presentato proviene dalla Cina, si acclama come "il più atteso MMORPG cinese" ma per quanto possa essere vero o soltanto una frase pubblicitaria, è innegabile che un certo impegno ce lo abbiano messo a partire dal comparto grafico sopra la norma per un titolo gratuito, anche la musica che accompagna il trailer è di tutto rispetto, con archi e voci che si rincorrono salendo di intensità verso la fine. Purtroppo non è stato possibile vederlo in azione, ma tra le varie informazioni che sono state divulgate è presente il sistema di pet, gilde e la connessione con più di 1000 giocatori contemporaneamente. Il gioco è già disponibile in Asia con un gran numero di giocatori, ma non è stato possibile vederlo in una versione beta europea e quindi era impossibile valutarlo approfonditamente.
Martial Empires
Guardiamoci in faccia: non sarebbe certo una buona pubblicità se vi raccontassi delle fandonie solo per ringraziare Gamigo dell’accoglienza perché lo scoprireste se vi interessaste al gioco, e non farei bene il mio lavoro. Queste quindi sono le mie impressioni su questo titolo: niente di eccezionale, un MMORPG come tanti con delle classi molto rigide, non è possibile fare un guerriero e apprendere magie, costringendo a organizzare gruppi ben bilanciati e non inventarsi strane tattiche che il nostro personaggio non può compiere (non è detto che sia un difetto). L’unica classe mostrata è quella del war, la barra delle abilità è praticamente riempita da alcuni attacchi un po’ più potenti di quelli che il nostro alter ego virtuale fa automaticamente una volta agganciato un nemico, e in questo caso l’unica che ha effetti particolari è una specie di devil trigger che permette di potenziare gli attacchi eseguiti successivamente. Ci è sembrato abbastanza semplice e sulla mappa sono indicati tutti gli obiettivi correnti, aiutando la ricerca e il completamento delle missioni. Tutto questo unito al fatto che la demo a disposizione era in coreano, a dispetto della beta che è disponibile da alcune settimane che sarà in inglese, non ha permesso di approfondire adeguatamente il gioco. Per questo motivo, se cercate un titolo poco impegnativo da fare in squadra potrebbe essere quello che fa per voi, anche se la mia scarsa conoscenza della lingua coreana potrebbe aver deviato questo giudizio quindi non mi assumo responsabilità di alcun tipo su queste indicazioni.
King of Kings III
Il Re dei Re, una serie che giunge solo ora in occidente e basata soprattutto sul PvP e clan, aprirà le porte per una beta chiusa a maggio. Ogni giocatore ha la possibilità di costruire la propria casa e città, organizzandola con componenti propri di giochi di strategia come una caserma e altri elementi che permetteranno di gestire una economia dinamica basata su diverse valute. Le classi selezionabili sono solo 3, tuttavia raggiungendo determinati livelli sarà possibile scegliere una classe di specializzazione tra altre 3, e di nuovo una volta raggiunto un altro traguardo, porterete a 27 classi di specializzazione totali. Sebbene possegga una parte PvE e passatempi come la pesca o l’allevamento, il gioco è basato soprattutto sullo scontro tra giocatori, creando un livello di clan su tre: gilda⇒legione⇒regno.
Come può essere intuito ogni gilda farà parte di una legione e ognuna di un regno, tutti appartenenti allo stesso mondo, in una struttura piramidale creando scontri a "squadre di squadre" che prevedono anche l’assalto delle città degli altri giocatori. Il gioco era a disposizione per la prova, anche se si trattava di una versione molto prematura in cui si vedevano opzioni di debug dappertutto, e le animazioni soltanto abbozzate. In ogni caso non c’era a disposizione il PvP e, come prevedibile per un gioco basato sullo scontro, il PvE è piuttosto classico senza niente di eccezionale. Quindi per poterlo valutare per quello che effettivamente è, bisogna pre-iscriversi sul sito in attesa della beta di maggio.
Soul Master
Il primo MMORTS è in dirittura di arrivo. Normalmente nei giochi online si vedono scontri di un giocatore o più giocatori contro molti avversari, in battaglie che spesso si combattono in inferiorità numerica per mettere alla prova la squadra e l’utilizzo delle proprie abilità. Soul Master cambia questo paradigma, ogni giocatore controlla oltre che il proprio avatar anche una serie di creature evocabili durante lo scontro, in modo molto diverso da quanto fatto con alcune magie in altri giochi di ruolo, che evocano mostri per fornire supporto. Quindi non si tratta più di combattere da soli contro una moltitudine di nemici, ma di gestire le proprie bestie evocando quelle giuste e farle attaccare uno o più nemici, invece di eseguire semplicemente una magia. Questo porta più a scontrarsi contro dei mostri enormi e potenti, rispetto a tanti e più deboli di noi. Lo schermo risulterà quindi pieno di elementi grazie alle nostre creature e a quelle degli alleati, oltre che dai nemici stessi. Questa quantità di elementi è probabilmente il motivo principale dello stile grafico molto semplice, pulito e chiaro come un cartone animato che ben si sposa con gli effetti particellari degli attacchi, mentre le ambientazioni sono ben contrapposte tra loro come un villaggio immerso nel verde e una piccola cittadina con meccanismi a vapore. Il gioco sarà disponibile entro quest’anno.
Cultures
Cultures online è uno strategico per browser ambientato in Europa, il giocatore ha la possibilità di creare il proprio villaggio vichingo, farlo crescere e quindi esplorare l’Europa e altre località esotiche (nel trailer viene mostrata una struttura architettonica medio-orientaleggiante). Durante i viaggi verso il continente si potrà esplorare il territorio e combattere contro nemici autoctoni o altri vichinghi, in quelli che sembrano solo scontri 1 contro 1 determinati dall’equipaggiamento acquistabile come un RPG, e potenziabile tramite un albero tecnologico come in un classico strategico in tempo reale. Il titolo è, almeno per ora, solo in tedesco ma dovrebbe vedere una versione inglese più tardi nel 2010.
War of Angels
Vi piace Aion? Probabilmente apprezzerete anche questo titolo che è, per stessa ammissione degli sviluppatori, la versione gratuita del gioco di ruolo NCSoft. Anche in War of Angels i personaggi hanno delle ali evocabili che permettono di volare per un periodo limitato di tempo, comunque nell’ordine dei minuti, estensibile proseguendo nel gioco. Allo stesso modo del combattimento in aria, è stato sviluppato il combattimento subacqueo, permettendo quindi di muoversi e combattere in qualsiasi punto della mappa. Oltre alle ali del personaggio, ci sono vari tipi di animali (contenuto a pagamento) che ci permettono di volare, o di nuotare sott’acqua senza preoccuparci del tempo o dell’ossigeno. Queste creature hanno un sistema di crescita simile al Tamagochi, dovendoli nutrire e provvedere ai loro bisogni per poterli far crescere di livello e migliorare così le loro abilità. Un altro aspetto importante è il ciclo giorno/notte che, anche se non abbiamo avuto l’occasione di sperimentare questo aspetto, non sarà solo grafico ma avrà conseguenze sul gioco. La possibilità di costruire una città è un punto importante perché probabilmente sarà il luogo di scontro delle partite PvP, non vorrete certo che gli invasori vedano una landa desolato, quando invece potrebbero distrarsi ammirando la vostra architettura. Lo stile grafico è un cell shading molto pulito, e le missioni sono introdotte da dialoghi in cui il testo è accompagnato da una animazione del personaggio non giocante per esprimere il suo tono di voce e stato d’animo, che non saranno ai livelli di Mass Effect 2, ma fanno una buona presenza e aiutano a caratterizzare il mondo. Anche di questo prodotto partirà una beta chiusa a maggio.
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Eccola qua, la punta di diamante dell’evento. Riassumiamo per chi non lo sapesse o se ne fosse dimenticato: Black Prophecy è il nome di un MMO spaziale in cantiere da 4 anni, lo studio che se ne occupava è andato in banca rotta ma è stato resuscitato, e ora le stesse identiche persone stanno ultimando il lavoro per pubblicarlo sotto l’insegna di Gamigo.
Il gioco è un simulatore di volo spaziale, ma condivide la logica dei giochi di ruolo sbloccando componenti per il proprio caccia, al posto dei poteri. Questi componenti sono suddivisi in varie categorie: armi, motori, scudi, eccetera. Oltre a componenti pratici, il nostro veicolo e la nostra stazione spaziale sono modificabili esteticamente in ogni parte, una sorta di "pimp my spaceship" che prende il posto di una più classica customizzazione del personaggio, sebbene comunque presente con un’ampia scelta, in quanto nello spazio sarà il nostro caccia ciò che i nostri alleati ed avversari incontreranno e, forse, impareranno a temere.
Gli sviluppatori hanno precisato che il gioco sarà completamente gratuito, non c’è alcun oggetto disponibile solo per i giocatori paganti e con abbastanza capacità e tempo si può ottenere il massimo. L’unica differenza è che versando soldi si può ottenere un oggetto di livello superiore, di fatto permettendo di essere competitivi anche senza avere molto tempo a disposizione per salire di livello.
Abbiamo già detto il dove: lo spazio. Ora resta il quando: in un futuro remoto, la nostra razza è divisa in 3 gruppi. I primi sono gli umani come noi, scarti della società che non occupano alcuna posizione rilevante, poi ci sono i Tyi, umani potenziati grazie ad impianti tecnologici, infine i Genide, umani modificati geneticamente. I Genide e i Tyi sono in lotta per il potere mentre una terza minaccia rappresentata da una antica razza aliena è in agguato, il giocatore è chiamato a scegliere da che parte stare nell’ennesima guerra fratricida dell’umanità. Dalla prova che abbiamo fatto, sembra che la scelta della fazione non sblocchi particolari poteri, ma che sia più simile alla scelta praticata per Guild Wars: Factions in cui la differenza è meramente nel comparto PvP.
Il livello tecnico è elevato, complice l’ambientazione che non richiede molto dettaglio per rendere bene, gli scenari che abbiamo visitato erano formati principalmente da asteroidi e detriti a comporre un’atmosfera tetra e rendendo palpabile il pericolo delle profondità del vuoto. L’audio accompagna perfettamente ogni situazione, con una musica orchestrata calma e quasi silenziosa nei momenti che anticipano l’attacco che va aumentando di intensità durante i combattimenti, ma senza mai diventare invasiva. Gli effetti sonori, come le esplosioni che sì, sono udibili, saranno migliorati nella versione definitiva quindi non esprimiamo un giudizio.
Il sistema di controllo è una componente molto più importante in un gioco del genere che nei classici MMORPG, sebbene sia progettato per supportare anche un controller, lo abbiamo provato solo con tastiera e mouse trovandoci un po’ in difficoltà. Il problema deriva dal fatto che il beccheggio e il rollio, cioè i movimenti necessari per cambiare la direzione, sono più forti in base alla velocità del mezzo, e quindi rallentare per aumentare la precisione provoca in realtà una minore risposta della mira. Questo rende la curva di apprendimento piuttosto lenta, tuttavia parlando con un addetto ai lavori è venuto fuori che nella versione al momento in sviluppo, hanno cercato di modificare i controlli e che, al momento della prova, avevano già risolto almeno in parte il problema.
Per quanto concerne lo sviluppo delle missioni, ognuna presenta vari livelli di difficoltà tra cui scegliere, indicato da un numero che rappresenta il livello consigliato per parteciparvi. Ogni quest può essere rigiocata anche 10 volte ed essere svolta in modo diverso, sono infatti previste alcune "interferenze" casuali che possono deviare il flusso degli eventi aggiungendo una volta un inseguimento, una volta un intruso ad attaccarci, eccetera. Aiutare quindi un nostro amico, significherà giocare una missione che potrà riservare ancora qualche sorpresa.
Il gioco sarà disponibile in beta chiusa ad aprile, è possibile iscriversi sul sito ufficiale in attesa della chiamata alle armi.