GameSource intervista i Sublime, campioni nazionali di Call of Duty
Per il secondo anno consecutivo Call of Duty in Italia risponde al nome di un team: i Sublime. Quattro ragazzi che hanno saputo confermarsi nella categoria dell’e-sport italiano, dimostrando che anche nel nostro Paese è possibile una realtà che parte dell’America e si espande nel resto del mondo.
Per poter meglio affrontare tale situazione e per poter meglio parlare dell’esperienza di un team di Call of Duty, abbiamo intervistato Filippo “Frido” Cacciapuoti, che ci ha concesso qualche minuto per spiegarci come nasce il team dei Sublime e come si può evolvere l’esperienza italiana nell’e-sport.
Anche quest’anno vi confermate il miglior team per Call of Duty. Al di là dei cliché della passione e dell’allenamento, qual è il segreto di questo successo?
Ci siamo confermati miglior team di Call of Duty in Italia per svariati motivi. Il primo, sicuramente, è che dietro ad ognuno di noi quattro ci sono sette anni di esperienza su questo titolo. Ognuno di noi ha avuto svariate esperienze, chi più e chi meno, ma alla fine combinando queste esperienze ne è uscito un risultato vincente. Ci siamo allenati nelle modalità proposte in Italia durante tutto l’anno, anche se non sempre costantemente, riuscendo anche a far sviluppare l’Italia dal punto di vista competitivo in un certo senso. La nostra bravura è stata quella di sfruttare le occasioni (ovvero i tornei) al miglior modo.
Come si è formato il vostro gruppo? Vi siete incontrati giocando online o la storia nasce nello stesso quartiere e nella stessa città per tutti voi?
Il nostro gruppo nasce intorno a novembre 2013, ma già tutti noi ci conoscevamo online dal 2008. Abbiamo deciso che quest’anno dovevamo giocare insieme e a quanto pare è stata una scelta giusta!
L’E-Sport cresce, non con grande velocità, ma cresce. Cosa suggerite di fare agli italiani per velocizzare tale crescita ed espansione?
Non posso consigliare altro che prendere spunto da una community molto più sviluppata come quella americana, tra l’altro invidiata da tutto il mondo. Per il resto basta un po’ di umiltà e voglia di vincere nelle persone e il resto verrà da sé.
Che investimento c’è dietro un team che vuole partecipare a uno di questi tornei? Quanto lavoro di marketing c’è e quanta ricerca degli sponsor?
Se si parla di tornei al livello nazionale la spesa è poca (relativamente): circa 100-150€ a persona. Se si parla di tornei esteri la spesa logicamente è molta di più calcolando tra l’altro che c’è una tassa di iscrizione da pagare da circa 100€ a team. Per quanto riguarda gli sponsor, purtroppo, io non sono esperto del campo.
Avete mai avuto occasione di confrontarvi con dei team esteri, al di fuori dell’Italia e condividere esperienze? All’estero c’è un’idea diversa dell’E-Sport?
Siamo lontani anni luce dall’e-sports americana come tutti già sappiamo, però senza ombra di dubbio al livello europeo siamo sotto a diversi altri paesi: Inghilterra, Francia, Germania e Spagna.
Qual è adesso il prossimo obiettivo dei Sublime? Cosa farete dopo esservi confermati nella categoria per il secondo anno consecutivo?
Adesso abbiamo tutta l’estate davanti, poi a settembre si vedrà, ancora ognuno di noi deve prendere delle decisioni riguardo il proprio futuro da player, in quanto ancora non può essere concepito come un lavoro. Si vedrà se ognuno di noi riuscirà ad affiancare questo hobby allo studio o se sceglierà di abbandonare (con tutta la ragione del mondo!)
Grazie e in bocca al lupo per le future competizioni