Negli scorsi giorni su GS ci siamo interessati del MMORPG free-to-play Gloria Victis, sotto sviluppo presso Black Eye Games, e attualmente giocabile (previa donazione sul loro sito ufficiale) in fase di pre-alpha test. Abbiamo fatto due chiacchiere con il team, che ci ha rivelato molte interessanti informazioni sul titolo.
-Chi siete e perché state sviluppando Gloria Victis?
Siamo un gruppo di persone molto motivate, talentuose e con esperienza che stanno lavorando su questo progetto nel proprio tempo libero. Abbiamo deciso di sviluppare Gloria Victis in seguito alla frustrazione dovuta alla scarsa qualità dei MMORPG attualmente giocabili. Abbiamo quindi deciso di sviluppare un MMO fuori dagli schemi, con microtransizioni da vero free to play e che possa dirsi di appartenere ai gamer.
-Quanto importante sarà la storia del gioco? Per quanto riguarda il sistema di quest, ci saranno decisioni da prendere e relative conseguenze?
Abbiamo speso molte energie sul sistema di quest. In Gloria Victis quest’ultime saranno molto dettagliate ed immersive, e non quest prive di logica o di “caccia” (grind ndr) ai mob. Completandole, il giocatore dovrà prendere delle decisioni morali, così come dovrà comunicare attentamente con gli NPC, modificando in questo modo il complesso sistema di reputazione che abbiamo sviluppato, e garantendoci (o meno) nuove quest da ricevere.
Ci sono due filoni di quest da seguire, le main quest, atte ad immedesimare il giocatore nel lore del gioco, e le quest secondarie, diverse per ogni utente poiché legate al sistema di reputazione, che sceglierà per noi le missioni più affini al nostro personaggio. Per fare un esempio, se un giocatore ha una reputazione molto negativa con un ipotetico villaggio, il nostro sistema di reputazione non garantirà all’utente nessuna quest in quel luogo. Inoltre, prendendo decisioni immorali, anche le quest che verranno assegnate al giocatore, saranno di allineamento negativo.
-Avete recentemente pubblicato alcune informazioni sulle varie religioni di Gloria Victis. Secondariamente al loro ruolo nel lore del mondo, avranno un’impatto di qualche tipo anche sul gameplay?
Al momento le religioni non sono parte del gameplay, ma uno dei nostri obiettivi principali è che giochino un ruolo importante anche nelle meccaniche di Gloria Victis.
-Quante fazioni volete introdurre nel gioco? Quale sarà la differenza nel scegliere una fazione piuttosto che un’altra?
Ci sono quattro fazioni principali nel titolo, ognuna delle quali rappresenta una potenza militare o politica realmente esistita durante il X-XV secolo in Europa. Le fazioni sono posizionate in diverse zone climatiche, e avranno tipologie di risorse differenti le une dalle altre, aspetto che influirà sul crafting e spingerà i giocatori a commerciare con altre fazioni. A questo vi si aggiungono equipaggiamenti esteticamente differenti e quest uniche.
-Saranno presenti i siege e il controllo territoriale?
Gloria Victis ricreerà il sistema feudale presente nell’Europa medioevale. Grandi gruppi di giocatori per esempio potrebbero controllare un castello non istanziato, mandando poi i propri vassalli a conquistarne i villaggi adiacenti, così come forti e torri d’osservazione. Se questi gruppi si trovano nella stessa fazione, dovranno competere per ottenere più territori, ma allo stesso tempo dovranno combattere uniti come una nazione quando arriverà il momento di affrontare fazioni opposte nel Realm vs Realm, difendendo le proprie città, o attaccando i nemci. Ad ogni modo verrà implementato un sistema che permetterà ad una nazione di non essere distrutta del tutto: alcune località non potranno essere catturate, ed assediare con successo una di queste città ci darà unicamente il diritto di razziarle dei loro beni.
-Avete intenzione di implementare un qualche tipo di loot dall’uccisione dei giocatori? Riguardo questo aspetto, si potrà dire che sarà realistico in PvE?
Il loot sarà sensato, i lupi alla morte non rilasceranno oro o spade. Per quanto riguarda il PvP, ne stiamo discutendo e siamo propensi almeno ad un loot parziale, così che non si abusi del nuovo giocatore o del debole. Inoltre, il ricavato da una battaglia potrebbe anche essere in parte danneggiato, o troppo pesante da trasportare.
-Ci saranno decisioni politiche e diplomatiche da prendere? Il giocatore potrà prendere parte alla vita politica del gioco?
Questo è uno dei nostri obiettivi primari; ad esempio vogliamo evitare shop NPC così come una politica player driven ed una gestione del proprio impero traducibile con tassazioni e spedizioni militari organizzate interamente dai giocatori. In Gloria Victis puoi essere un semplice individuo in prima linea sul campo di battaglia, ma puoi anche essere una grande figura politica che si assicura che lo stato delle proprie truppe sia ottimale: ben nutrite, ben equipaggiate e ben pagate.
-Qual è la feature a cui siete più affezionati, e qual è quella che vorreste vedere pronta al lancio?
Ce ne sono due: la prima riguarda il nostro sistema di combattimento privo di target e che prevede tecniche da imparare per le proprie armi; in secondo luogo l’immersività in fatto di ruolistica, dove i giocatori si immedesimano realmente in un individuo dell’età medioevale. Questo è lo spirito che vogliamo infondere nei giocatori fin dal lancio.
-State pianificando di introdurre qualche attività social nel gioco?
Ci saranno sicuramente attività di tipo social, nelle taverne ad esempio, ma anche gestire le proprie relazioni con gli NPC sarà importante quanto con giocatori reali. La scalata sociale sarà in definitiva parte integrante del gioco.
Ringraziamo i ragazzi di Gloria Victis per il loro tempo dedicatoci.