Gamescom 2018: Intervista a Brodie Anderson
Executive Producer di The Walking Dead: The Final Season
Alla Gamescom 2018, tenutasi lo scorso mese di Agosto a Colonia, noi di Gamesource Ft. VGNetwork abbiamo avuto modo di intervistare Brodie Anderson, Executive Producer di Telltale Games, a proposito di The Walking Dead: The Final Season. Ecco a voi la nostra chiacchierata, sia in formato video che testuale.
Gamesource – Presto introdurrete un nuovo engine per i vostri giochi. Perché avete deciso di portare avanti questo cambiamento? Quali vantaggi e progressi questa novità porterà ai vostri progetti futuri?
Brodie Anderson – Una buona domanda. Non posso al momento fare un commento specifico sullo sviluppo di Unity, dato che TWD attualmente è ancora in fase di sviluppo.
Anche quest’ultima stagione sarà ottimizzata per il 4K e per essere fruita al massimo su PlayStation 4 Pro e Xbox One X. Una cosa della quale andiamo molto orgogliosi è proprio l’impegno che abbiamo messo per ottimizzare la grafica. Siamo riusciti a mantenere un forte impatto scenico anche sui campi lunghi, rendendo nitidi e caratteristici anche tutti gli sfondi.
Abbiamo in oltre lavorato molto sulle animazioni e sulla sincronizzazione con i dialoghi, oltre ad aggiungere molte localizzazioni linguistiche.
GS – Final Frontier condurrà uno dei vostri franchise più amati a una conclusione piuttosto annunciata. Che cosa dobbiamo aspettarci da questo epilogo?
Brodie – La stagione conclusiva rappresenta il giusto epilogo di una storia, e scriverne la parola “fine” è stata sicuramente una grande sfida per noi, che siamo tuttora entusiasti di averla accettata. La storia migliore è quella che comunque non si sa se finirà bene!
Sapevamo quello che volevamo fare, e avevamo quindi in serbo molte idee ed elementi eccezionali per questa stagione finale. Sarà un vero e proprio cerchio che andrà a chiudersi, un cerchio iniziato nel 2012 e che ci ha tenuto compagnia per tutto questo tempo. Lavorarci sopra e creare lo script è stata davvero un’esperienza eccezionale.
GS – Sarà sicuramente dura “lasciar andare” Clementine e tutto il suo mondo. Potrebbe esserci la possibilità di un ritorno in futuro nell’universo di Walking Dead per il vostro brand?
Brodie – Su questo ancora non posso anticipare nulla, proprio perché stiamo ancora dando un finale alla storia di Clementine.
GS – Saremmo curiosi di sapere come è iniziata la partnership con Netflix, chi dei due ha contattato l’altro, come è andata?
Brodie – Non posso dire nulla in proposito dato che, occupandomi della parte creativa, trovo più emozionante seguire solo quella nello specifico.
GS – Ci interesserebbe molto anche, al di là dell’incredibilmente atteso gioco su Stranger Things, capire come lo Story mode del gioco di Minecraft sarà implementato su Netflix, quindi su tv e dispositivi associati. Come funzionerà il gioco in relazione a questa novità?
Brodie – E’ davvero una domanda enorme, alla quale non posso rispondere esaurientemente per adesso. L’unica cosa che posso dire è che entrambi sono due progetti straordinari ed entusiasmanti, ma al momento non ho elementi per raccontarvi qualcosa di più specifico.
GS – Con il lancio di Final Frontier, proprio in questi giorni, ovviamente starete rivolgendo un occhio anche al futuro, che cosa avete in serbo in Telltale?
Brodie – Sicuramente vorremo sempre fare del nostro meglio. Quello su cui davvero investiamo è la trama, e vogliamo continuare a produrre il miglior storytelling dell’industria videoludica attuale! Ciò che vogliamo fare è raccontare grandi storie, che possano interagire e integrarsi al meglio con lo sviluppo tecnologico corrente, ma soprattutto che continuino a coinvolgere il più possibile il giocatore in modo da fargli vivere un’esperienza che possa ricordare per anni.