Gamescom 2011: Mass Effect 3
In occasione della Gamescom 2011 di Colonia siamo andati a vedere Mass Effect 3, terzo e ultimo capitolo della trilogia Bioware.
L’incipit della trama è molto semplice: i razziatori sono tornati e come primo loro bersaglio hanno scelto la Terra, in quanto gli umani sono tra le razze a loro più congeniali da sottomettere oltre quelle più interessanti da studiare, aspetto approfondito tra l’altro nell’ultimo romanzo della serie Mass Effect intitolato Retribution.
La demo live mostrataci a porte chiuse, però, riprendeva una missione a parte che vedeva Shepard e il suo equipaggio intenti a salvare l’ultima Krogan femmina fertile nell’universo, ovvero l’ultima speranza per la razza Krogan di non estinguersi. Ad aver catturato la Krogan ed impedirci di salvarla è niente meno che Cerberus, ora nostra nemica in questo ultimo episodio.
La prima cosa che hanno voluto mostrarci i ragazzi di Bioware è stato lo sviluppo dei personaggi, tramite un menu di upgrade completamente rivisto rispetto ai precedenti episodi: ora le abilità da apprendere saranno di più ed inoltre ci sono 6 livelli per ognuna, personalizzabili tra l’altro spendendo ulteriori punti esperienza per migliorare determinate caratteristiche (come la durata, il danno, ecc). Inoltre, sempre nell’ambito dello sviluppo dei personaggi, è stato introdotto il sistema di modifica e upgrade delle armi, possibile solo tramite degli appositi "tavoli da lavoro". La customizzazione delle armi permette infatti di migliorarne le caratteristiche non solo fisiche, ma anche estetiche, dando al giocatore la possibilità di creare la propria arma ideale e adattarla al proprio stile di gioco.
Il tutto è stato svolto seguendo i feedback degli utenti e per riportare in vita quella componente RPG che in Mass Effect 2 era stata forse fin troppo alleggerita.
Parlando di armi e di abilità, un’altra novità introdotta in Mass Effect 3 è stata la Omni Blade, una particolare Lama generata dal Factotum di Shepard che gli permette di concludere gli scontri corpo a corpo in un singolo colpo, soprattutto se i nemici sono presi alle spalle durante un attacco stealth, altra novità introdotta nel gioco. Inoltre la Omni Blade avrà attacchi differenti a secondo della classe che si utilizza, questo perchè è stato interesse di Bioware dare una maggiore connotazione a quello che è il combattimento corpo a corpo che nei precedenti capitoli era pressochè inutilizzato.
Tornando alla demo, i soldati di Cerberus inizieranno ad attaccarci senza sosta e l’utilizzo dei compagni di squadra sarà richiesto parecchie volte per terminare gli scontri, visto che il livello di difficoltà è stato notevolmente aumentato, basti considerare che la modalità "Veterano" adesso è diventata la classica modalità "Normale" e così via per gli altri livelli disponibili. A questo si aggiunga l’IA dei nemici aumentata (o almeno così ci è stato detto, visto che non abbiamo riscontrato grandi miglioramenti sotto questo profilo) così come la resistenza dei nemici, spesso dotati di scudi da dover distruggere prima di poterli eliminare.
Le animazioni adesso sono diventate più fluide, entrare e togliersi dalla copertura adesso è meno impacciato e inoltre il framerate è notevolmente più stabile, rendendo i combattimenti più godibili e dinamici, soprattutto grazie all’introduzione della schivata.
Il livello della demo si è concluso con il classico mini boss rappresentato da un Mech manovrato da uno degli uomini della Cerberus. Anche qui, l’approccio ideale è sfruttare i propri compagni posizionandoli in una buona zona sotto copertura, tenendo occupato il Mech, mentre noi da dietro ci occupiamo di fare quanto più danno possibile, specie sfruttando le abilità dei nostri personaggi come quella per il sovraccarico. Il combattimento finisce con la distruzione del Mech, ma i ragazzi di Bioware ci hanno confermato che sarà possibile eliminare solo il pilota per poi prendere possesso noi stessi del mezzo e sfruttarlo a nostro vantaggio.
Subito dopo parte la seconda parte della demo, ambientata qualche tempo prima, ovvero quando la Terra viene invasa dai Razziatori. Al comando di Shepard, in divisa militare terrestre, e con il supporto del nostro ex comandante David Anderson, la nostra missione è dare man forte alle forze terrestri e far fuggire i sopravvissuti, il tutto in un clima piuttosto drammatico, con grandi paesaggi devastati dalla furia dell’antica razza aliena, in pieno stile Disaster Movie. Tra sparatorie e qualche dialogo (immutato per questo capitolo, con la classica ruota di scelte), gli sviluppatori hanno voluto enfatizzare come l’importanza di piccole risposte o interventi possa influire in maniera più o meno negativa nel corso degli eventi. Ne è l’esempio l’incontro con un bambino nascosto in una tubatura, il cui invitarlo a seguirci o a fuggire, darà vita ad una conseguenza che non vi stiamo qui a svelare onde evitare spoiler, ma vi possiamo assicurare che sarà sicuramente d’impatto.
I ragazzi di Bioware hanno inoltre rassicurato che le precedenti scelte nei due capitoli passati avranno finalmente una vera e propria conseguenza definitiva in questo ultimo capitolo, dove il potere delle nostre scelte sarà il potere di salvare o meno l’universo: ebbene si, si può terminare Mass Effect 3 perdendo la guerra con i razziatori.
La demo si conclude la fuga dalla Terra a bordo della Normandy, con Shepard che promette ad Anderson (rimasto sulla Terra per sua scelta) che tornerà per salvare il pianeta e annientare definitivamente i Razziatori.
Mass Effect 3, dunque, si conferma l’epica conclusione di una delle saghe di maggior successo di questa generazione: Bioware ha unito quanto di più buono c’era nei primi due capitoli aggiungendo qualche piccola novità qua e là, per donare ai fan l’esperienza definitiva del loro TPS/RPG, specialmente se si considera che Marzo 2012 è ancora lontano e Mass Effect 3 ha ancora tanto da dire.