Gamescom 2011: i social-game secondo Wooga
Il concetto di videogioco nel corso del tempo ha subito numerosi mutamenti, e l’appena citata forma videoludica ha trovato spazio in moltissime piattaforme, ognuna che avesse bisogno della giusta tipologia di intrattenimento. Quest’oggi abbiamo potuto assistere alla presentazione del parco titoli di Wooga, casa che si dedica allo sviluppo di browser game, intregrati all’interno del social network più utilizzato al mondo.
La graziosa (lo scrivo perchè poi leggerà l’articolo) signorina Sina ha scambiato due chiacchiere con me e Mario, mostrandoci quello che è il panorama dei titoli browser-based. Abbiamo potuto notare che un’azienda come Wooga, grazie alla qualità dei titoli offerti, negli ultimi anni è riuscita a guadagnarsi un fortissimo seguito di appassionati che espressi in milioni possono voler dire anche ingenti guadagni. Le statistiche riportano che le tipologie di giochi prodotti dalla suddetta casa hanno una percentuale di crescita pari a circa il 200% nell’ultimo anno, rispetto a case come Zynga o EA (quest’ultima sta subendo un calo di circa il 18%), che mostrano dati molto inferiori per quanto riguarda gli ultimi 12 mesi. Per capire però cosa offre questa casa di così interessante bisogna dare uno sguardo ai loro prodotti.
Fino ad oggi Wooga ha pubblicato 6 titoli, ma vediamo quelli che ci sono sembrati più interessanti:
Brain Buddies
Questo è un titolo particolarissimo, si tratta infatti di un gioco che ha il fine di misurare il proprio quoziente intellettivo, sfruttando una serie di minigiochi divisi in categorie (matematica, logica…), un gioco che in fondo non richiede che pochi minuti, ma che comunque vuole mettere alla prova le abilità mentali dei giocatori, e mettere loro ed i loro amici a confronto grazie alla piattaforma Facebook.
Happy Hospital
Vi dice niente il nome Theme Hospital? Ebbene, in questo titolo, denominato Happy Hospital avremo più o meno le stesse mansioni da svolgere, l’unica cosa differente sarà la tipologia di cliente di cui ci dovremmo prendere cura: Animali.
Diamond Dash
Questo mi è piaciuto molto per la sua semplicità, e secondo me è uno dei titoli che può offrire di più nel suo lato competitivo. In sostanza avremo a disposizione una schermata sulla quale saranno presenti un insieme di blocchi di diversi colori. Per terminare la partita (e vincerla) sarà necessario eliminarli in gruppi da tre o più blocchi (dovranno essere dello stesso colore), A mio parere come ho già detto poco fa, sono sicuro che un titoletto del genere possa accendere la competizione tra amici che cercheranno di superare a vicenda il punteggio più alto.
Magic Land
Si tratta dell’ultimo titolo uscito da casa Wooga, in poche parole, è un titolo manageriale/strategico, nel quale avremo modo di costruire il nostro regno, dando vita quindi all’interno del nostro territorio ad una città di stampo medievale. Avremo poi modo di eseguire delle quest per guadagnare ricompense e ci sarà concesso visitare i villaggi dei nostri amici, guadagnando ad ogni prima visita un quantitativo di punti esperienza.
I cambiamenti sono inevitabili.
Personalmente purtroppo (o per fortuna?) sono una persona molto restia al cambiamento e spesso non voglio saperne di giocare a titoli che possiedono un gameplay che secondo la mia concezione definirei "snaturato". Accade anche però che questa "moda" relativa all’introduzione dei browser game su Facebook forse non rende automaticamente questi titoli dei "giochini", o perlomeno in parte lo sono, ma d’altronde interessano anche una fascia di giocatori completamente differente da quella che si può trovare in un qualsiasi mmorpg alla World of Warcraft (tanto per citarne uno che conoscete tutti). Il fatto è che i videogiochi come abbiamo già detto mutano, ed in una generazione che corre sempre di più contro il tempo, il giocatore occasionale è sempre alla ricerca di qualcosa di veloce, ma che allo stesso tempo possa intrattenerlo e divertirlo. Wooga con la sua politica e con i suoi titoli fa proprio questo, offre un’esperienza di gioco per il giocatore casual, senza obbligarlo a stare moltissime ore al pc, e dandogli la scelta di giocare divertendosi anche senza pagare. E forse il vero problema non sono questi titoli, il vero problema a questo punto possono essere i vecchi browser game capostipiti del genere. Prendiamo ad esempio Travian, avete presente quante ore necessita per poter essere competitivi ed ottenere dei risultati? L’intera giornata, ed oltretutto se si vuole vincere pagare è inevitabile. Mi sento di dire quindi che probabilmente non in tutti i settori il cambiamento è un male, Wooga con queste scelte si sta costruendo un impero, e non perchè sappia adottare tecniche commerciali che rendano alla casa intere cascate di denaro, (anche perchè da ciò che ci ha detto Sina la maggior parte dei loro videogiocatori non è pagante) ma principalmente perchè hanno capito di cosa è in cerca l’utente al giorno d’oggi.