Gamescom 2011: Hands On Rage
Dopo averlo visto l’anno scorso per la prima volta, quest’anno la Gamescom di Colonia ci ha permesso di provare tutta la prima ora di gioco di Rage, il nuovo gioco di Id Software.
Il filmato introduttivo ci dà una breve spiegazione di chi siamo, dove siamo e cosa è successo, ovvero che siamo uno dei pochi sopravvissuti all’impatto di una meteorite sulla terra che lo ha resa ormai un pianeta desertificato. Il nostro protagonista faceva parte di un progetto chiamato Ark per la ripopolazione del pianeta, che prevedeva l’ibernazione di alcuni individui selezionati per poi essere risvegliati dopo un tot di anni prestabiliti: ne sono passati 106.
Il risveglio non è stato dei migliori, visto che subito dopo aver messo il naso fuori all’aperto veniamo attaccati da uno strano essere mutante. La fortuna vuole che un tale di nome Durar passi di lì per caso e ci salvi la vita. Durar ci rivela che il progetto Ark non ha funzionato e che gli appartenenti a quel progetto sono diventati merce di alto valore e pertanto sono notevolmente ricercati dai fuorilegge che ormai dominano le terre isolate. Durar decide di portarci in un posto sicuro, una piccola cittadina di nome Wellspring in cui inizierà il vero e proprio Rage.
Una delle caratteristiche, infatti, peculiari di Rage è quella del mondo aperto completamente esplorabile, piena di npc pronti a donarci missioni secondarie. L’impostazione ricorda molto quella di un Borderlands, soprattutto per lo stile grafico, ma in realtà in Rage non vi è nulla di RPG, infatti da tali missioni secondarie otteniamo solo dei crediti o degli oggetti utili alla nostra sopravvivenza.
La nostra prima vera missione viene proprio dal nostro salvatore Durar, che ci ha chiesto di eliminare i banditi che infestano le zone adiacenti della piccola cittadina. Ci equipaggiamo quindi di pistola, munizioni e bendaggi e ci rechiamo al luogo grazie al mezzo fornitoci sempre da Dural, ovvero un quad. L’esplorazione tramite veicoli è infatti un altro degli aspetti principali di Rage, che nell’avanzare del gioco ci permetterà di ottenerne uno tutto nostro da modificare e addobbare con armi, equipaggiamenti e quant’altro grazie ai componenti ottenuti durante le missioni o alle gare alle quali parteciperemo. Sotto questo aspetto il gioco ricorda parecchio Motorstorm misto Twisted Metal. Purtroppo la sessione da noi giocata non ci ha permesso di provare nulla di questo aspetto e ci siamo accontentati del nostro quad per raggiungere la base nemica. I banditi non hanno impegnato troppo ad individuarci e abbiamo iniziato così la nostra prima vera sparatoria.
La prima cosa di cui ci si accorge durante il combattimento è che i nemici sono parecchio agili e reattivi: saltano, evitano i nostri colpi e si coprono rendendo ogni scontro parecchio duro, specialmente quando gli avversari diventano numerosi.
Eliminati tutti gli avversari siamo tornati da Dural per ricevere la nostra ricompensa in denaro, necessario per i nostri primi acquisti al negozio, tra cui un monocolo da combinare con la pistola per gli attacchi sniper. Terminare la nostra prima quest ci dà, inoltre, accesso ad altre missioni provenienti dagli altri cittadini di Wellspring, tra cui quella di una ragazza che ci promette alcuni Wingstick, un boomerang fatto di lame, nel caso riuscissimo a battere il record di bersagli eliminati nel minor tempo possibile con la suddetta arma. Questa è una delle prime armi secondarie che otterremo nel gioco, ideale per gli attacchi silenziosi.
La nostra prova continua con altre due o tre quest sparse nei territori limitrofi, fino a riprendere la quest principale che prevede la raccolta di alcuni componenti necessari a costruire, finalmente, la nostra buggy. La missione prevede di infiltrarci in uno dei covi nemici dove sicuramente troveremo tutto il necessario, ed è stata l’occasione per testare il sistema di crafting ai fini di creare oggetti per sbloccare le serrature oppure per testare anche il sistema di defibrillazione, un minigioco che inizia quando i nostri avversari riescono ad eliminarci. In pratica se riusciamo a completare il gioco, ci viene permesso di resuscitare e rilasciare una scarica elettrica ad area capace di friggere tutti i nemici attorno a noi. Ovviamente non è possibile usarla sempre, serve un bel po’ di tempo per ricaricarla. La quest si conclude con un boss fight, ovvero il capo dei banditi a bordo di una jeep corazzata ed equipaggiata di mitragliatrice. Il termine della quest, purtroppo, termina anche con la nostra prova di Rage, dandoci la possibilità di tirare fuori alcune nostre considerazioni prima del rilascio del gioco: Rage promette di essere un FPS parecchio divertente, longevo, vario, ma soprattutto bello tosto. Id Software inoltre promette di regalare tante ore di gioco grazie anche al multiplayer cooperativo, che prevede diverse missioni e modalità.
Tutti i dettagli e gli approfondimenti li rimandiamo in sede di recensione, salvo un’ultima presentazione ufficiale prima dell’uscita del gioco, ricordandovi che è prevista per il 7 Ottobre 2011.