Gamescom 2010: Provato Dead Space 2
Alla Gamescom 2010 di Colonia abbiamo avuto modo di ammirare e provare Dead Space 2, il seguito del celebre horror in terza persona ambientato nello spazio, grazie ad una nuova demo realizzata in occasione dell’evento tedesco. Dead Space 2, ricordiamo, è ambientato 3 anni dopo gli eventi del primo capitolo e vede nuovamente Isaac Clarke che, sopravvissuto alla terribile tragedia della Ishimura, si ritrova ad avere a che fare con i Necromorfi a causa di un nuovo Marchio ripescato dal Governo e dalla chiesa di Unitology.
La demo che abbiamo provato vede Isaac in una stazione spaziale intento a riavviare i generatori principali tramite tre interruttori, di cui uno già attivato mentre gli altri due, come se non bastasse, si dovevano attivare fuori, nello spazio aperto. Viene mostrata così la prima caratteristica innovativa di Dead Space 2, ovvero la nuova tuta Zero G, che ci permetterà di navigare nel vuoto spaziale in totale libertà e, in questo caso specifico, anche di combattere, in quanto a "guardia" degli interruttori erano presenti dei necromorfi vagamente simili ad una pianta carnivora, in grado di spararci addosso dello strano materiale bio-organico. È il caso di dire che l’effetto che si prova nel vivere le sessioni di gioco ambientate nel vuoto è sempre incredibile, complici indubbiamente l’eccelso comparto sonoro e i magnifici panorami.
Attivati i due generatori con una colonna di luce, i pannelli solari riprendono la loro funzione assorbendo così la luce emanata dal sole e riportando energia su tutta la stazione. Adesso Isaac non deve far altro che tornare sulla colonia situata proprio alla base della stazione, esattamente sotto i suoi piedi, ma come fare? Semplice, utilizziamo quello che dagli sviluppatori è stato definito "Halo Jump" ossia una sorta di catapulta che, in combinazione con la tuta Zero G, ha permesso al nostro protagonista di raggiungere la destinazione sano e salvo, più o meno. La cosa che più ha impressionato è stata sicuramente tutta la fase della discesa in cui Isaac era completamente controllabile, a dimostrazione che la scena che stavamo guardando era totalmente in game, tant’è che Isaac schivava detriti e, talvolta, vi doveva passare anche in mezzo.
La prima parte della demo si conclude con un assalto massiccio di necromorfi in cui lo sviluppatore si lascia eliminare di proposito per farci assistere alla morte di Isaac tramite un acido nemico che gli corrode tutta la faccia, con l’obbiettivo di mostrarci il livello di gore che potrà raggiungere il gioco e in che modi brutali potrà perire il nostro protagonista.
Terminata la presentazione della nuova prova dimostrativa del gioco, ci viene consegnato il pad e con esso la possibilità di giocare al titolo con la demo mostrata originariamente all’E3 che, per chi non l’avesse vista o non se la ricordasse, riassumiamo qui di seguito.
L’ambientazione si sposta verso un laboratorio di ricerca della Unitology (lo si intuisce grazie ad alcune locazioni che richiamano molto il culto del Marchio) in cui Isaac viene subito assalito da alcuni necromorfi, abbastanza "innocui" visto che la loro presenza ha l’apparente scopo di approcciarci al sistema di combattimento, il quale ricalca abbondantemente quanto già visto con il predecessore. Isaac infatti potrà sfruttare la stasi per rallentare i nemici e provvedere con tutta tranquillità allo smembramento tramite il suo arsenale, aggiornato ovviamente per l’occasione, in quanto i nemici, ricordiamo, si possono sconfiggere solo tramite l’amputazione degli arti e non con un classico colpo alla testa. Tra le armi provate abbiamo la classica pistola, un mitra e un bellissimo "sparachiodi", arma ideale per impalare i nemici sulle pareti. Ritorna utile anche l’utilizzo della telecinesi che permette di scagliare oggetti ai nemici o, addirittura, parti del corpo smembrate direttamente dai necromorfi (gli artigli in questo caso si rivelano parecchio efficaci).
Proseguendo nel gioco, l’azione si sposta in un momento più ragionato in cui ci viene chiesto di usare la testa. Ci troviamo in una stanza con un generatore di gravità e il nostro compito è quello di disattivarlo per poter raggiungere i piani superiori sfruttando la nostra tuta Zero G. La soluzione è stata abbastanza semplice grazie alla manipolazione del pannello di controllo del generatore ed un uso combinato di telecinesi e stasi.
Raggiunti i piani superiori, equipaggiamo una nuova tuta (che potenzia la difesa e il numero di slot dell’inventario), dopodiché raggiungiamo, su una specie di altare di Unitology, un enorme mostro che ci cattura dalle caviglie e cerca lentamente di trascinarci nella sua tana, , ma fortunatamente qualche colpo ben assestato al punto debole della creatura, chiaramente visibile, e Isaac torna di nuovo libero, mentre il mostro si dà alla fuga. Peccato: neanche il tempo di riposarci che veniamo travolti da un’ondata di nuovi necromorfi, il cui elevato numero ci mette in non poca difficoltà. Terminata la "disinfestazione" si prosegue con l’esplorazione del luogo fino ad arrivare ad un grande vetrata che ci propone una panoramica della colonia a dir poco spettacolare, interrotta subito dopo da una navetta che ci mitraglia addosso attivando la decompressione, rischiando di trascinarci nel vuoto. Tramite una serie di sequenze video contornate da dei simpatici QTE, altra novità del gioco, Isaac riesce a trovare una via di fuga, purtroppo occupata da un’altra enorme creatura aliena che inizia a darci la caccia dando inizio ad un altro combattimento mozzafiato che ci porta nuovamente nello spazio aperto, ma la demo purtroppo termina nel momento clou della battaglia.
Dead Space 2 è previsto per Gennaio 2011 per PC, PS3 e Xbox 360 e da quel che abbiamo potuto vedere e provare ha tutte le carte in regola per eguagliare, se non addirittura superare, il successo del primo capitolo. A discapito di quanto si pensasse, l’atmosfera horror non è affatto svanita nonostante il gameplay verta leggermente più sulla componente action. Per saperne di più aspettiamo di analizzarlo a fondo in sede di recensione.