Floppy Disk - La Famiglia Addams videoludica

Sono strani, inquietanti, deliziosamente macabri e dannatamente divertenti. E sono in circolo da quasi un secolo. Sto parlando degli Addams, probabilmente il modello di famiglia tradizionale più famoso ed apprezzato nella pop culture mondiale, tornato alla ribalta ultimamente grazie al successo incredibile della serie Netflix Wednesday (Mercoledi), disponibile in streaming sulla piattaforma a partire dallo scorso 23 novembre.

La serie, che vede come protagonista la giovane rampolla Addams, interpretata dalla sublime Jenna Ortega e diretta da Tim Burton, che di atmosfere spooky se ne capisce alquanto, da una decisa e doverosa svecchiata all’intera famigliola, traghettandola direttamente dagli anni ’90, quando uscirono le sue due ultime gloriose incarnazioni cinematografiche, fino ai giorni nostri in maniera a mio avviso impeccabile.

Nella serie, accanto alla già da me divinizzata Wednesday della Ortega, troviamo anche una sensualissima e dannatamente convincente Catherine – Zeta Jones negli attillati panni di Morticia (da sempre best waifu milf ever!) e Luis Guzman, in quelli decisamente meno attillati ma sicuramente non meno affascinanti di Gomez Addams.

E se siete di quelli che criticano questo Gomez, sappiate che è molto più fedele al personaggio originale ideato da Charles Addams (si, il creatore del fumetto portava lo stesso cognome) nel 1938. Ma non vi tedio ulteriormente con questo particolare, dato che ne parliamo già abbondantemente nella puntata di questa settimana di Floppy Disk.

Gli Addams, nel corso degli anni, hanno fatto la loro comparsa non soltanto al cinema e nei fumetti, ma anche ovviamente nel mondo dei videogames, e non una sola volta! Procediamo quindi, con una una breve carrellata dei videogiochi (più o meno retro) con protagonisti i membri della famiglia più amata da chi ha fatto di Halloween uno stile di vita.

Fester’s Quest, 1989 NES

Fester’s Quest, conosciuto anche come Uncle Fester’s Quest, è un top down action adventure, realizzato da SunSoft per NES e PlayChoice-10, che ci mette nei panni di Fester, lo zio pelato ed elettrico. Ispirato alla serie televisiva degli anni ’60, Fester’s Quest riesce a ricreare perfettamente, in tutta la meraviglia degli 8 bit, l’atmosfera comica della serie TV.

The Addams Family LCD Videogame, 1991, Tiger Electronics

Non c’è dubbio: se negli anni ’90 eri un videogame, un film, un cartone animato, o comunque un franchise qualsiasi, anche solo leggermente apprezzato dal pubblico pagante, inevitabilmente Tiger Electronics avrebbe realizzato un tuo adattamento per la sua linea di giochi LCD. Naturalmente, anche gli Addams hanno subito questa sorte, con un titolo portatile ispirato al film uscito nello stesso anno e che, come tutte le conversioni Tiger, è buono solo come soprammobile. Ma all’epoca ci sembrava fighissimo, beata innocenza…

The Addams Family, 1992, piattaforme varie

Nel 1992 la Ocean, software house storica specializzata in tie-in di vario genere, fece uscire un riuscitissimo platform, ispirato al film omonimo uscito l’anno prima, dove ci caleremo nei panni di un Gomez intento a salvare i membri della famiglia, andando a cercarli nei meandri della loro spettrale magione. Uscito praticamente su tutto quanto disponibile all’epoca, NES, Game Boy, Sega Master System, Sega Game Gear, ZX Spectrum e Commodore 64 se vogliamo rimanere negli 8 bit, SNES, Amiga, Atari ST e Sega Mega Drive per quanto riguarda invece i 16 bit, il platform di casa Ocean rimane a tutt’ora, uno dei giochi meglio riusciti a tema Addams.

The Addams Family: Pugsley’s Scavenger Hunt, 1993, NES, SNES, Game Boy

Basato sulla serie animata del 1992 questo platform, anch’esso sviluppato dalla Ocean, ha come protagonista il paffuto Pugsley Addams. Nonostante la grafica pulita, colorata e animata benissimo, superiore per tanti aspetti a quella del gioco precedente, questo titolo in esclusiva Nintendo non riesce però a sostenere il confronto con quest’ultimo in termini di gameplay e divertimento. Un buon gioco, comunque.

Addams Family Values,1995, SNES, MegaDrive

Altro tie-in, ispirato al secondo episodio cinematografico del 1993, Addams Family Values è un action adventure top down sviluppato da, indovinate chi? La Ocean, bravissimi! Colorato e divertente, questo gioco, a conti fatti, sembra quasi una sorta di remake del vecchio Fester’s Quest, con il quale condivide anche il protagonista: Fester “crapa pelata” Addams. Consigliato, anche se potrebbe farvi bestemmiare in qualche punto.

The New Addams Family, 2001, Game Boy Color

Ispirato all’omonima (e non molto riuscita) serie TV del 1998, The New Addams Family è un’avventura piena di enigmi sviluppata da 7th Sense per la colorata portatile Nintendo. Dopo essere stati sfrattati dalla loro amena magione, gli Addams dovranno affidarsi ai pupi di casa, Wednesday e Pugsley, per raddrizzare il torto. Per far ciò, i due dovranno andarsene in giro per le ambientazioni tipiche della serie (fatte molto bene) per risolvere la questione nel migliore dei modi. Not great, not terrible, si lascia giocare ma nulla di memorabile (come la serie da cui è tratto).

The Addams Family: Mansion Mayhem, 2021, Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Pc

Come i suoi predecessori, anche The Addams Family: Mansion Mayhem (La Famiglia Addams: Caos in Casa per gli italofoni), è ispirato versioni cinematografiche della cara Spooky Family, in questo caso i due film animati del 2019 e del 2021. Sviluppato da PHL Collective e Casual Brothers, The Addams Family: Mansion Mayhem si presenta come un platform 3d piuttosto mediocre, con personaggi e ambienti ben realizzati me, tristemente, nulla di più.

E con questo, per ora, è finita la sequela di videogames in salsa Addams. Onestamente, visto quanto mi è piaciuto lo show (e la protagonista), non mi spiacerebbe facessero un adattamento videoludico della Mercoledì di Netflix. Però, visti altri precedenti, in effetti non so se augurarmelo… Voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti o sui social, ne parleremo in puntata!

Lo speciale su Mercoledi e la Famiglia Addams lo potete trovare in forma audio, sul podcast Floppy Disk:

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