Final Fantasy XIV Shadowbringers: intervista a Naoki Yoshida
Facciamo un breve recap di quanto annunciato ai Fan Festival e chiediamo qualcosa a Yoshida
Qualche tempo fa, a Tokyo, abbiamo partecipato all’ultima tappa del Final Fantasy XIV Fan Festival, un evento dedicato alla community del quattordicesimo capitolo della celebre serie di Final Fantasy che viene organizzato sempre in prossimità di ogni nuova espansione, in questo caso quella di Shadowbringers.
Durante questi Fan Festival, le persone hanno modo di partecipare a svariate attività simili a quelle di un parco giochi, in cui possono ottenere gadget e vincere fantastici premi. Inoltre, è l’occasione per i fan di incontrare le figure di spicco del team di sviluppo con cui parlare, farsi foto e firmare autografi. Sul palco poi vengono organizzati panel e concerti per garantire due giorni di puro intrattenimento e divertimento. Un’esperienza incredibile per tutti i fan di Final Fantasy XIV.
Eravamo già stati a quello di Parigi, dove Naoki Yoshida, producer e director del gioco, aveva annunciato le prime novità su Shadowbringers: la nuova razza, i Viera, uno dei nuovi job, il tank Gunbreaker, e il nuovo raid, YoRHa:Dark Apocalypse, sviluppato in collaborazione con Yoko Taro e basato sull’universo di NieR: Automata. Tutti i dettagli su quanto visto e mostrato al Fan Festival di Parigi lo trovate nell’articolo apposito.
A Tokyo ci si è concentrati in primis sulla nuova ambientazione, The First, il primo dei 13 riflessi dell’originale mondo da cui tutto è cominciato, uno spaccato causato dalla guerra tra Zodiark e Hydaelyn. Si tratta di una realtà simile a quella di Eorzea, ma che mostra alcune differenze sostanziali, come dimostrato dai nomi delle razze o dalla presenza di alcune tribù e creature uniche. Su The First il pericolo è rappresentato dalla Luce e dai suoi crudeli servitori, i Sin Eater, guidati dal Primal Innocence. Per questo motivo il nostro protagonista dovrà intraprendere la strada dell’oscurità e diventare un Warrior of Darkness, riportando quindi l’equilibrio tra le due forze.
L’altro nuovo Job sarà il Dancer, che non si è rivelato essere un Healer come ci si sarebbe aspettato, bensì un DPS ranged come Bard e Machinist.
Il raid Endgame da 8 giocatori si chiamerà Eden e sarà sviluppato in collaborazione con Tetsuya Nomura, che si è occupato del design dei boss e dei personaggi coinvolti nella storia, tra cui Gaia, una ragazza equipaggiata di martello che potrebbe anticipare uno dei futuri job del gioco. Sebbene non si abbiano informazioni su questo raid, si pensa che potrebbe avere a che fare con la Guardian Force vista in Final Fantasy VIII, ma sono pure speculazioni per il momento.
Ultima novità di Shadowbringers è l’arrivo degli Hrothgar, una nuova razza tutta al maschile, in contrapposizione alle Viera che saranno esclusivamente donne. In The First si chiameranno Ronso, la stessa razza di Final Fantasy X a cui apparteneva Kimahri.
In attesa di saperne di più a maggio, abbiamo avuto modo di fare qualche domanda al volo a Yoshida in merito ad alcune delucidazioni sulle classi. Ecco la breve intervista avvenuta via mail:
1) Scegliendo di rendere Dancer un DPS (e non un healer come molti si aspettavano) lo hai reso coerente con la tradizione di Final Fantasy, ma in questi il Dancer era un DPS a distanza specializzato nel debuffare i nemici. Cosa ti ha fatto decidere di renderlo un buffer, quando c’è il Bard fa già praticamente la stessa cosa?
Le abilità del Dancer non includeranno solo i potenzialmente verso i loro alleati, ma avrà anche skill che possono dare debuff ai nemici. E ovviamente, come sempre in FFXIV, è realizzato in un modo sale da creare un’esperienza di gioco unica per quel job specifico. Le caratteristiche del Dancer includono abilità che non si trovano nel Bard o nel Machinist. Se, ipoteticamente, stessimo pensando qualcosa del tipo, “beh, abbiamo un Bard, quindi non inseririamo un altro buffer” allora non saremmo in grado di aggiungere nulla a nessun job. Lol. L’esperienza di gioco è completamente diversa, qualunque sia il tuo job, quindi aspettate di vederlo!
2) Durante un’intervista al Fan Fest, hai spiegato la scelta di creare un quarto tank basandoti sul fatto che le 3 classi di tank hanno reso difficile il bilanciamento sul fronte del main tank e off tank. Con l’arrivo del Gunbreaker, possiamo aspettarci di vedere ogni tank specializzarsi nel ruolo di MT od OT, visto che al momento tutti i tank, seppur in situazioni diverse, possono fare entrambi?
Per questo argomento dovrò trattenermi da una risposta chiara perché dovrei entrare nel dettaglio delle meccaniche, mentre stiamo ancora lavorando sul bilanciamento. Preferirei discuterne ulteriormente nel Media Tour in arrivo a maggio.
3) Durante i precedenti capitoli della storia abbiamo visto il Guerriero della Luce interpretare diversi job e ruoli, ma non erano mai stati rilevanti per la trama principale o collegati direttamente con essa. Con Shadowbringers sembra diverso, perché abbiamo il Dark Knight classe di riferimento, mentre tutti gli altri personaggio dovranno diventare Warriors of Darkness, un concetto molto simile. Puoi dirci qualcosa su come avete lavorato nella scrittura dei nuovi contenuti assicurandovi che tutti i personaggi non assomigliasseroo a pseudo-Dark Knight indipendentemente dal loro job? È stato difficile?
Il Warrior of Darkness, per come è rappresentato nella trama principale, è più un concetto o una leggenda. Naturalmente, è parte integrante dell’esperienza di gioco, così come il motivo per cui il giocatore verrà chiamato Warrior of Darkness e quello che dovrà fare per ottenere quella nomea. Allo stesso tempo, il Dark Knight sembrava il tipo di job adatto per essere chiamato Warrior of Darkness, quindi corrisponde al tipo di comunicazione che volevamo dare lato PR. Le due cose si abbinano magnificamente, ma abbiamo fatto in modo che voi possiate interpretare il ruolo del Warrior of Darkness con qualsiasi job. Potete stare tranquilli su questo.
Final Fantasy XIV: Shadowbringers sarà disponibile su PC e PlayStation 4 a partire dal prossimo 2 luglio 2019, mentre 28 giugno per chi ha preordinato.