Final Fantasy XIV Patch 3.1 – As Goes Light, So Goes Darkness

As Goes Light, So Goes Darkness è la patch 3.1 di Final Fantasy XIV che arriva a distanza di quasi 6 mesi dalla release di Heavensward, la prima espansione del gioco. Sei mesi sono un arco di tempo da non sottovalutare per un gioco come FFXIV, la cui utenza è stata abituata a continui e costanti aggiornamenti trimestrali. Considerando come è andata con Heavesward, possiamo dire che il gioco ha dovuto affrontare un periodo di stallo causati da una grave mancanza di contenuti end game, tutt’ora relegati alla modalità Savage del raid di Alexander.
Abbiamo preferito non parlare subito di questa 3.1 in vista della 3.15, una patch intermedia che avrebbe aggiunto le famigerate nuove Relic Weapon, che tanto hanno fatto penare i giocatori nel periodo pre espansione e che adesso farà penare quelli post espansione. Il motivo di quest’attesa è semplice: a conti fatti, la 3.1 ha portato a galla una situazione non proprio piacevole per i giocatori di Final Fantasy XIV, che si sono trovati nuovamente punto e a capo e a fare sempre le solite cose nonostante le novità apportate in questo As Goes Light, So Goes Darkness che andremo ad analizzare.

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Prima tra tutte, la prosecuzione della main quest e della trama principale, che porta il nostro eroe a proseguire il suo viaggio nel tentativo di riunire nuovamente gli Scions dove incontrerà nuovi alleati e, soprattutto, nuovi nemici, come i Warriors of Darkness (con una grande strizzatina d’occhio ai giocatori di Final Fantasy XI). Yoshida e Square-Enix hanno fatto un lavoro piuttosto buono, non solo in termini di sceneggiatura, dialoghi e pathos, ma anche per come sono state strutturate le quest, evitando al giocatore lo stress di viaggi infiniti a parlare con NPC e a consegnare oggetti, ma limitandosi ai dialoghi importanti e alle battaglie significative.
The Void Ark è la nuova istanza che prenderà il posto, per i giocatori di livello 60, della Crystal Tower. La trama gira intorno a nuovi personaggi e nuovi nemici, con un ritorno del caro e vecchio Diabolos, che questa volta avrà maggiore spazio e far fronte a quelle critiche che lamentavano la sua presenza relegata ad un mero boss di fine dungeon, per di più obsoleto. Le meccaniche sono pressochè identiche a quelle della Crystal Tower, ovvero si avanza nelle varie aree con 3 party da 8 persone cercando di abbattere tutto ciò che si muove, specie i 4 boss che popolano quel piano. Ogni boss darà due drop (item level 200) per ciascun party, che potrà essere reclamato da chiunque con il classico limite di un drop per ogni settimana. A questo si aggiunge, sempre settimanalmente, un drop aggratis di un token per potenziare i propri equip dal livello 200 a 210.
I nuovi dungeon livello 60 che andranno aggiungersi alla lista saranno solo due, a differenza dei canonici 3 delle precedenti patch pre espansione: Saint Mocianne’s Arboretum e la versione Hard di Pharos Sirius. Anche qui, nulla di nuovo sotto al sole, trash mob + boss fight (con dinamiche piuttosto elementari).

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Abbiamo poi quello che possiamo sicuramente definire il miglior content di questa patch: ovvero Thordan’s Reign Extreme. Avevamo già espresso la bellezza del fight contro Thordan e i suoi 12 cavalieri, quindi non potevamo non aspettarci una sua versione Extreme (occhio Square-Enix, che qui però stiamo ancora chiedendo quella legata a Gilgamesh). Un fight ben costruito con un sacco di fasi e meccaniche che, per quanto ostiche e difficili, appagano e divertono i giocatori. Il reward, poi, è un incentivo a chiuderlo, visto che parliamo di un’arma ilvl 205, la migliore se escludiamo le recenti Relic o quelle ottenibili dall’ultimo piano del Savage di Alexander (tutt’ora chiuso da un numero limitatissimo di giocatori).
E dopo i classici contenuti da patch, che novità abbiamo? Essenzialmente due. La prima, meno importante, è il minigioco chiamato Lord of Minions, che è un chiaro riferimento al popolare gioco Square-Enix (disponibile solo nelle sale giochi giapponesi) in cui potremo dare finalmente utilità ai nostri, per l’appunto, minions e farli lottare tra loro in una battaglia 1 vs 1 contro la CPU o contro altri giocatori. L’obiettivo è quello di distruggere tutti i cristalli sulla mappa mandando all’attacco tutti i nostri minion a disposizione facendo attenzione a quelli dell’avversario. Ogni minion è infatti caratterizzato da diversi parametri, punti di forza e punti di debolezza, quindi è saggio mettere in campo, di volta in volta, quelli più opportuni a seconda della situazione.
La seconda novità, è rappresentata dalle missioni di esplorazione, la prima vera istanza di tutto Final Fantasy XIV dedicata alle Free Company, benchè si possa comunque affrontare con un party da duty finder. Fino a tre party di 8 persone, possono intraprendere infatti questa spedizione in cui l’obiettivo è ammazzare quanti più mostri possibili puntando ai drop più rari possibili. rappresentati da gear di ilvl 210 la cui unica pecca sono le caratteristiche secondarie casuali. Attualmente è possibile affrontare l’istance in due modalità: normal e hard, la cui unica differenza è rappresentata dalla forza dei nemici e dalla percentuale di drop.

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Per quanto sia onestamente apprezzabile questo primo sforzo, è chiaro che c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare questo tipo di content visto che, al momento, il tempo da dedicare in game si preferisce dedicarlo ad attività, solite, più remunerative.
Non mancano poi i classici bilanciamenti alle classi, nuovi equip, nuovi ricette per il crafting e quest minori, ma il grosso di questa patch ve l’abbiamo esplicato e ciascuno di voi tirerà le sue somme.
Per quel che ci riguarda, l’andazzo di Final Fantasy XIV non ci sta convincendo appieno continuando a riciclare su se stesso per proporre “nuovi” contenuti, ma che solo pochi di questi si possono considerare davvero interessanti o anche solo divertenti. Le notizie che si hanno per la prossima 3.2 non sono neanche così confortanti, nonostante si proponga di migliorare alcuni aspetti del gioco (in primis Alexander). Vogliamo comunque riporre a fiducia a Yoshida e a tutto il team che ci sta lavorando sopra, perchè a conti fatti continuano a meritarselo. Speriamo solo di non dover aspettare la prossima espansione per dei primi cambiamenti significativi.

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