Final Fantasy VII Remake e la traduzione in italiano
Cerchiamo di capire cosa è successo con la traduzione del titolo Square Enix.
Lo avevamo già fatto notare nella nostra ultima anteprima, e ora che la demo è uscita sul PlayStation Store è stato notato da molte altre persone: i sottotitoli italiani e il doppiaggio inglese di Final Fantasy VII Remake non sembrano andare affatto d’accordo. Non si tratta di leggeri cambi di parole, ma proprio di frasi diverse tra le due lingue. E non è neanche plausibile che si tratti di una situazione modificabile, dato che siamo ormai a poco più di un mese dall’uscita e il gioco è entrato in fase gold.
In molti si sono scagliati contro i traduttori italiani, lamentandosi di un cattivo adattamento nella nostra lingua. Ci è sembrato quindi giusto cercare di capire cosa sia successo.
Per capire di cosa stiamo parlando per prima cosa è necessario precisare (senza scendere troppo nel dettaglio) il significato di alcuni termini fondamentali.
- Traduzione: nel senso meno generale del termine è la normale azione di volgere un testo da una lingua a un’altra. Di base non ha limiti o restrizioni, se non quella della fedeltà del contenuto.
- Sottotitolaggio: operazione di creare dei sottotitoli che accompagnano il sonoro di un’opera. Nel caso di sottotitoli in una lingua diversa da quella dei dialoghi parlati, il sottotitolaggio non si riduce alla mera traduzione letterale, ma deve rispettare dei limiti di lunghezza per garantirne la leggibilità.
- Adattamento dei dialoghi: è un complesso lavoro che serve per creare un copione che andrà letto dai doppiatori. Parte dalla traduzione dei dialoghi da una lingua e procede con una delicata trasposizione che deve tener conto della lunghezza delle battute, del ritmo, delle pause, del sync labiale ecc… Il tutto cercando di mantenere quanto più possibile il senso originale.
- Localizzazione: è l’insieme delle operazioni linguistiche e culturali per rendere fruibile un’opera di un paese/cultura ad altre.
Detto questo, quello che noi giocatori italiani lamentiamo per Final Fantasy VII Remake sarebbe un problema di sottotitolaggio, non di adattamento. Ma è davvero colpa dei sottotitolatori italiani? Sembrerebbe in realtà che le cose siano più complesse.
Analizzando il doppiaggio della versione giapponese, è venuto a galla infatti che i sottotitoli italiani (come quelli di tutte le altre lingue europee) sono stati fatti partendo dallo script originale in lingua nipponica, e che in realtà in questa operazione siano stati anche piuttosto fedeli. Quindi lo ribadiamo: non si tratta di una traduzione fatta male dall’inglese all’italiano.
Se vi state chiedendo come mai non si è affidato ai nostri traduttori lo script in lingua inglese di Final Fantasy VII Remake è presto detto: perché così facendo i tempi di lavorazione si sarebbero allungati parecchio. È del tutto probabile che Square Enix una volta completato lo script originale giapponese (anche se a volte alcune produzioni possono persino inviare materiale “a rate” per ottimizzare i tempi, ma questo non possiamo saperlo) lo abbia affidato immediatamente ai team di localizzazione per le varie lingue per cui è prevista. Creare i sottotitoli italiani dall’adattamento inglese avrebbe voluto dire dover aspettare prima la fine del loro lavoro, e questo ovviamente richiede ulteriore tempo e pressione.
Il problema dunque andrebbe ricercato nell’operazione di localizzazione e adattamento dal giapponese in inglese. Ora, pur ricordando che adattamento e sottotitolaggio non sono la stessa cosa, e che fare un adattamento dei dialoghi è un’operazione sicuramente complessa, non possiamo non prendere atto che gli adattatori americani devono essersi presi molte libertà per creare uno sfasamento così evidente.
I motivi per quello che è successo possono essere senz’altro diversi. C’è da tener conto, però, che negli Stati Uniti non c’è una profonda tradizione nell’adattamento. Senza invischiarci troppo in una complessa lezione di storia del cinema e cultura pop, c’è da tenere a mente che sicuramente non hanno alle spalle la nostra pluridecennale esperienza in questo campo, in cui siamo tra i migliori al mondo. Sebbene non possiamo conoscere nel dettaglio le scelte stilistiche fatte dal team statunitense, non è difficile immaginare che abbiano rimaneggiato parecchio il testo originale per adattarlo al loro gusto, senza pensare a conseguenze di questo tipo.
Dato che nel gioco finale sarà possibile scegliere il doppiaggio e i sottotitoli che si preferiscono, si potrebbero impostare:
- Doppiaggio e sottotitoli in inglese: per chi conosce abbastanza la lingua o non è troppo pigro per imparare e migliorare. Sarebbe la scelta ottimale.
- Doppiaggio giapponese e sottotitoli in italiano: per godersi il doppiaggio originale senza rinunciare a capire la storia. La scelta purista per eccellenza.
Come abbiamo già fatto notare, noi per primi come molti altri, siamo rimasti abbastanza costernati dalla scarsa armonia tra doppiaggio inglese e sottotitoli italiani di Final Fantasy VII Remake ma dato che piuttosto che fomentare polemiche preferiamo cercare soluzioni, vi invitiamo a non disperare e a seguire il nostro suggerimento.