Final Fantasy VII Remake: Tra demo e aspettative

Alla Milan Games Week ci siamo imbattuti nuovamente in FFVII Remake: come potevamo non provarlo di nuovo?

Durante Milano Games Week 2019 ci siamo imbattuti nuovamente in Final Fantasy VII Remake, che continua ad attirare l’attenzione di tantissimi fan del classico su PlayStation e non solo. Una discreta mole di visitatori si trovava proprio li, allo Stand del JRPG targato Square Enix. Ma cosa, precisamente, c’è ancora da dire su questo titolo, di cui soltanto le fasi iniziali sono ben note al pubblico?

Sebbene non sia chiaro in quanti episodi sarà strutturato Final Fantasy VII Remake, è piuttosto evidente la qualità del prodotto e le modalità con cui Square Enix sta operando. Esattamente come accaduto nella nostra visita all’E3 2019, anche a Milano abbiamo provato il titolo, analizzandolo in maniera più dettagliata nel suo Battle System e non solo.

Final Fantasy VII Remake

Apparentemente snaturato dalla sua natura a turni, Final Fantasy VII Remake si ripropone in modalità molto più tattiche di quanto sembri, al punto che definirlo semplicemente “Action JRPG” potrebbe risultare un’eccessiva semplificazione. Infatti, sebbene sia possibile muoversi liberamente all’interno del campo di combattimento e poter schivare e parare (la prima opzione delle suddette, effettivamente, era impossibile da eseguire manualmente, in quanto ci si affidava per lo più al parametro Dexterity del personaggio in questione), l’unica azione disponibile dal punto di vista offensivo è semplicemente un attacco fisico, di dubbia utilità.

Qui entra in gioco l’ATB (Active Time Battle), noto sistema della serie che permette ai personaggi di compiere determinate azioni solo una volta che un’indicatore si riempie al massimo. Le suddette azioni sono quelle effettivamente utili in combattimento, in quanto sarà possibile richiamare le abilità speciali, uniche per ogni personaggio, lanciare le magie equipaggiate e consumare gli oggetti. Nel Remake, l’indicatore ATB è suddiviso in due segmenti, in quanto vi sono tecniche che richiedono una barra ATB, mentre altre ne richiedono 2. Non è ancora chiaro se nel progredire del titolo si impareranno ulteriori tecniche o se alcune Materia saranno utilizzabili con 3 barre ATB, e di conseguenza vi è un metodo per incrementare le barre ATB massime a disposizione per quel personaggio.

Se gli incontri casuali possono apparire lineari e semplici, almeno per quanto abbiamo visto nella demo provata, un approccio decisamente strategico è importante, per non dire necessario, con le boss battle. Nella fattispecie, ci siamo ritrovati il primo boss della Storyline, il famigerato Guard Scorpion con la sua coda laser.

Final Fantasy VII Remake

Questa Boss Battle è la dimostrazione ineluttabile di quanta cura sia stata dedicata al titolo e di quanto le premesse di un’attesa ben ricompensata siano presenti. Coloro che conoscono Final Fantasy VII ricorderanno di quanto effettivamente approssimativa e semplice fosse questa prima Boss Battle. Bastava attaccare con Barret, fargli usare qualche pozione quando necessario, e spammare Bolt con Cloud. Bastava alternare questa fase con una di pura attesa per evitare il contrattacco laser del Guard Scorpion ed il gioco era fatto. Nel Remake avremo non solo la possibilità di scegliere con quale personaggio giocare durante la battaglia, ma potremo anche ordinare ai personaggi controllati dalla IA di usare determinate tecniche o magie al posto nostro, grazie all’ausilio di utili shortcut a disposizione nel menù in basso a sinistra.

Final Fantasy VII Remake

Come detto nella precedente anteprima, risalente all’E3 2019, lo scontro è suddiviso in più fasi, rendendolo più longevo e concedendo più soddisfazione al giocatore al momento della vittoria. Man mano che il Guard Scorpion viene danneggiato, questi ricorrerà a nuove risorse per rendere più arduo il compito di abbatterlo: utilizzerà nuclei protettivi, si aggrapperà alle pareti e lancerà il suo raggio laser. Un’altra novità presente nel remake è un sistema di “crisi” simile a quello introdotto in Final Fantasy XIII. Infatti, è possibile “staggerare” il boss temporaneamente, rendendogli impossibile movimenti o interrompendolo mentre si prepara ad eseguire una tecnica particolarmente potente.

Final Fantasy VII Remake

 

Ed è così che una battaglia precedentemente completabile in 3 minuti di orologio in questo remake richiederà molto più tempo e strategia. La qualità dei contenuti ai quali metteremo mano dal prossimo Marzo è palpabile, dalla fedeltà e realisticità delle ambientazioni presenti e mostrate fino ad ora alla cura di alcuni dettagli, come la possibilità di vedere le Materia equipaggiate da Cloud incastonate nei fori della Buster Sword, la sua arma iniziale. Per quanto concerne il doppiaggio – riferendoci all’inglese, lingua impostata nella Demo provata – è ben curato e attinente ai personaggi. Riscopriamo la voce cupa e disinteressata di Cloud e l’aggressività di Barret, noto per la sua incapacità di star calmo (sebbene ci conceda qualche chicca come canticchiare la Victory Fanfare della serie di tanto in tanto, a scontro concluso).

Final Fantasy VII Remake

Come ricapitolare, ancora una volta, quanto visto finora? Final Fantasy VII Remake non si è presentato semplicemente come una modernizzazione del classico PlayStation che ha assuefatto milioni di giocatori, bensì come un rifacimento fedele alla natura del titolo con qualche sfaccettatura e innovazione che lascia soltanto pensare “Questo sarebbe effettivamente un Final Fantasy VII realizzato per la prima volta, ma nel 2020 piuttosto che nel 1997”. L’unica pecca riscontrata fino ad ora è l’incerto rilascio ad episodi, ancora non rivelati né in termini di quantità né per quanto riguarda i tempi di attesa tra il primo e i successivi. Azzardando qualche speculazione, forse l’attesa tra l’episodio in arrivo a Marzo 2020 e i successivi non sarà tanta, se consideriamo che Midgar è indubbiamente la location più vasta di tutto il titolo e che, fatta eccezione per alcuni dungeon come il Tempio degli Antichi, molte altre città o villaggi erano ai tempi composti da poche aree. Tuttavia, Final Fantasy VII Remake non è un Action, ma nemmeno un JRPG puramente e unicamente dato da un sistema di turnazione. Questa specie di ibrido potrebbe essere la chiave vincente per Square Enix, che lanciò questa bomba nel 2015. Le nostre aspettative, dopo un paio di prove, sono più che positive e fiduciose, rivolte a quello che qualitativamente sarà un prodotto che farà impazzare anche il più riluttante dei fan.

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