eSports FIFA 21: Un nuovo modo di vivere il calcio
eSports fenomeno del momento o evoluzione dello sport tradizionale?
Negli ultimi anni gli eSports hanno trovato sempre più spazio e riscontro tra il pubblico. Nato come fenomeno del momento, lentamente si è distinto trovando una sua realtà nonché quella degli “sport elettronici” praticati da appassionati. Ogni anno in giro per il mondo i migliori giocatori si riuniscono per prendere parte a dei tornei dedicati. Negli ultimi tempi questi eventi hanno assunto spessore soprattutto in Italia, dove il fenomeno – seppur a rilento – si sta diffondendo sempre più. Tra i tornei trovano spazio quelli dedicati a: Counter Strike, Dota 2, FIFA, League of Legends, Overwatch, Rocket League, World of Tanks e F1.
Questi tornei, specifici per ogni tipologia di videogames, solitamente vengono trasmessi in diretta su Twitch e solo in rari casi è possibile seguirli sulle più note emittenti televisive: basti a pensare al torneo di F1 2020 dove Charles Lecrerc sfidava alcuni piloti del circus in diretta su Sky F1, mentre quest’anno sarà possibile seguire il torneo dedicato al titolo calcistico per eccellenza, FIFA 21, in diretta in specifiche fasce orarie su Sky Sports e in diretta su Twitch.
L’obiettivo di questi tornei sportivi? La conquista del titolo.
Gli eSports non si differenziano molto dagli sport tradizionali: focalizzandoci sullo sport più in voga in Italia, il calcio, troviamo due squadre che si affrontano per 90 minuti su un campo da calcio, il tutto regolarizzato da alcune regole di gioco da rispettare; la controparte eSports permette ai partecipanti di sfidarsi in un campo da gioco virtuale rispettando alcune regole di gioco decise dall’organizzatore dell’evento, e chi vince avanza nel torneo. Cosi come per le competizioni sportive tradizionali, anche i partecipanti degli eSports alla fine della competizione guadagnano qualcosa. Purtroppo oggi l’eSports non è ancora ben visto dai più, è facile sentire etichettare questa disciplina sportiva virtuale come hobby o “braccia rubate all’agricoltura”, ma dopo aver trascorso una giornata a Milano e aver assistito all’evento eSports FIFA 21 dedicato alla Serie A, abbiamo constatato come alle spalle dei partecipanti ci sia una forte preparazione per affrontare al meglio la competizione.
Probabilmente le dicerie che ruotano attorno a questo fenomeno sono dovute al fatto che in Italia la maggior parte degli ascolti provengono da piattaforme streaming e nessuno ha (ancora) osato investire tanto nel settore, ma sicuramente nei prossimi anni questa disciplina sportiva è destinata a uscire dalla sua nicchia e a ritagliarsi maggiore spazio e, perché no, a essere considerata paritaria allo sport tradizionale.
Tornando all’evento dedicato all’eSport FIFA 21 di “eSerie A”, grazie alla presentazione siamo riusciti aver un quadro più completo e vogliamo condividerlo con voi, soprattutto per quanto riguarda le regole del torneo:
- I pro player possono scegliere qualunque giocatore per comporre la propria squadra. Gli unici limiti imposti sono: massimo 4 leggende più 7 calciatori non leggenda.
- Il montepremi finale è diviso tra il coach, il pro player e il compagno di squadra.
- Il torneo viene disputato su console PlayStation.
- I pro player si sfidano online, nonostante entrambi sono all’interno di uno studio creato ad hoc per la competizione.
- I pro player sono inquadrati da una telecamera posta di fianco al monitor ma non sono microfonati.
- Durante la sessione di gioco è presente un arbitro per assicurarsi che non ci siano problemi tecnici o brogli.
Interessante è stato seguire l’evento davanti al maxischermo, dove era possibile discutere con gli altri partecipanti sull’esito della partita o dire la nostra, come fosse una normale partita di calcio della domenica.
Fra sport e intrattenimento
Cosi come per l’atleta tradizionale il videogiocatore viene considerato un vero professionista e la sua posizione è regolarizzata da un contratto, questo avviene anche nel caso dei migliori atleti eSports, salariati e sponsorizzati da grandi brand. Gli eSports inoltre, a differenza degli sport tradizionali, possono essere anche visti in ottica di maggiore inclusività, perché permettono a tutte quelle figure che per varie malattie non riescono praticare sport tradizionali di cimentarsi in qualsiasi competizione, dandogli la possibilità di diventare dei veri e propri cyber atleti.
La disciplina sportiva virtuale è stata recentemente riconosciuta in Italia, mentre in Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti siamo già a un livello tale per cui ogni competizione viene ampiamente trattata attraverso canali dedicati. In Italia abbiamo iniziato a vedere alcune trasmissioni TV lo scorso, anno in pieno lockdown, grazie alla F1 e alla MotoGP, dove i piloti dei rispettivi circus si sfidavano in diretta TV su Sky.
Questi eventi virtuali sono stati trattati come veri e propri Show Televisivi, con tanto di telecronaca e commento finale. L’evento del 20 aprile tenutosi a Milano presso la sede di Infront, torneo su PlayStation dedicato alla eSerie A Tim branca ovvia dell’eSports FIFA 21, ci ha permesso di assistere ad alcune interessanti sfide tra i player più forti d’Italia, che rappresentano a loro volta i club di appartenenza. L’evento è stato un modo per toccare con mano l’evoluzione di questa disciplina sportiva. Come raccontato dal Direttore Marketing di Infront Stefano Deantoni questo evento sportivo sta portando il concetto stesso di sport a uno stadio avanzato: con gli eSports si cerca di avvicinarsi al pubblico più giovane coinvolgendo allo stesso tempo anche quello meno giovane, trasmettendo a tutti le emozioni e la passione per questi nuovi eventi. Tra i sostenitori dell’eSport trova spazio una figura importante del mondo sportivo: quella dell’ex direttore sportivo del Barcellona – Arieldo Braida.
Ora direttore generale della Cremonese, Braida si è detto interessato al mondo degli eSport FIFA 21, spiegando come crede che siano il punto di riferimento per molti giovani.
Sicuramente il 2020 è stato un anno che ci ha segnato particolarmente e per l’Italia è stato anche l’inizio di un nuovo modo di concepire lo sport. La pandemia che ci siamo trovati ad affrontare ha cambiato le nostre abitudini e molto probabilmente ha dato una spinta alla competizione sportiva virtuale. L’evento a cui abbiamo assistito è stato un assaggio di ciò che può offrire questa disciplina e non neghiamo che guardiamo con interesse a questo nuovo fenomeno sportivo. La stagione eSerie A sta volgendo al termine e il prossimo maggio si decreterà il vincitore, ma questo può che essere solo l’inizio di un qualcosa di cui sicuramente sentiremo parlare negli anni a venire, nella speranza che media e Show televisivi permettano a questa disciplina sportiva virtuale di avere maggiore spazio.