L’eredità di Kingdom Hearts | Riscopriamo la saga

Riscoprite la leggendaria saga Disney - Square Enix con "L'eredità di Kingdom Hearts", per celebrare l'uscita del gioco anche su PC tramite Steam.

l-eredita-di-kingdom-hearts-steam

Sora, Paperino e Pippo arrivano ufficialmente anche su Steam, quale momento migliore di questo quindi per riscoprire la leggendaria saga Disney – Square Enix che prende il nome di Kingdom Hearts?

Dalle sue umili origini su PS2 fino all’arrivo su PC, passando per una pubblicazione frammentata su una moltitudine di piattaforme quasi senza precedenti, Kingdom Hearts è un franchise come nessun altro, che grazie al suo enorme successo ha ridefinito per sempre il modo di creare crossover videoludici.

Inoltre chi vi scrive è un grandissimo fan (e studioso) di questa saga da ormai quasi vent’anni, ed è per questo che in questo editoriale troverete qualche riferimento anche ad alcune delle mie esperienze personali legate al franchise.

Preparate quindi la vostra gummiship e non dimenticate di aver pronto il vostro gelato al sale marino, stiamo per partire per un viaggio indimenticabile!

l-eredita-di-kingdom-hearts-collection
Ecco i titoli che compongono le tre collezioni di Kingdom Hearts. L’unico assente in questa immagine è Melody of Memory, che fa da ponte verso il nuovo arco narrativo.

L’eredità di Kingdom Hearts | Genesi di un’opera unica

Prima di iniziare a parlare dell’origine di Kingdom Hearts è necessario fare una piccola premessa: non entrerò nei dettagli di trama dei singoli titoli che ne compongono la saga in questa sede, non ci sarebbe il tempo (di seguito potete trovare la recensione dell’edizione Integrum Masterpiece), né analizzerò a fondo il suo gameplay o mi soffermerò troppo sulla sua lore.

Quello che voglio provare a raccontarvi in questo scritto è infatti il perché la saga di Kingdom Hearts sia entrata nel cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo e del come l’ho vissuta personalmente, che sono cresciuto grazie e insieme a essa.

Per fare ciò voglio quindi partire dal principio, e darvi giusto un paio di informazioni sulla genesi di questa serie dal punto di vista della sua creazione e della sua evoluzione ludica, che l’ha portata negli anni nell’olimpo dei JRPG.

I fan di Kingdom Hearts probabilmente conosceranno questa storia a memoria (anche se forse non tutti sanno la versione corretta) ma gli stessi eventi che hanno portato alla nascita del franchise hanno un qualcosa di veramente magico.

Alla fine degli anni ‘90 infatti Square Enix (Squaresoft ai tempi) e Disney Interactive Studios avevano gli uffici all’interno dello stesso edificio, e la collaborazione tra i due studi è nata da una breve conversazione avvenuta in ascensore tra Shinji Hashimoto (rappresentante Square) e una dirigente del distaccamento giapponese della Disney, nella quale quest’ultima ha avanzato la proposta di un crossover tra gli universi videoludici delle due aziende.

Kingdom Hearts è nato quindi così, quasi per caso, durante un’era videoludica particolare tanto per Disney quanto per Square, che al tempo voleva infatti creare il “suo” Super Mario 64, in un titolo che avesse un mondo 3D da esplorare liberamente e donasse la giocatore un senso di scoperta, e prese quindi la palla al balzo.

A livello ludico, come già accennato, ci troviamo di fronte a un gioco di ruolo “alla giapponese”, che però questa volta al posto del rodato sistema di combattimento a turni ha preferito invece adottare un combat system di stampo più action e in tempo reale.

Il capitolo originale, Kingdom Hearts, uscì nell’ormai lontano 2002 su PS2 e fu un successo roboante per l’epoca; così, quello che era nato come un gioco che vedeva mescolare i personaggi e lo stile unico della saga Final Fantasy con le ambientazioni e i protagonisti dei film Disney, si trasformò in una delle più longeve e riuscite collaborazioni in ambito videoludico di tutti i tempi.

Fortunatamente ad avere preso in mano le redini del progetto c’era nientemeno che Tetsuya Nomura, leggendario character designer di Square che in questo caso assunse anche il ruolo di Director, e che aggiunse un particolare alone di mistero a una narrazione che all’apparenza doveva presentarsi in modo piuttosto semplice, vedendo le forze della luce scontrarsi con quelle dell’oscurità.

Il viaggio di Sora, il protagonista della storia, accompagnato dai fedeli compagni Paperino e Pippo per salvare i mondi Disney dalle forze di Malefica si trasformò ben presto quindi solo in un pretesto per portare avanti la trama originale del gioco, molto più profonda e intricata, con un’entità molto più sinistra a tirarne le fila.

l-eredita-di-kingdom-hearts-1
Kingdom Hearts: Sora, Pippo e Paperino nel mondo di Alice in Wonderland

Kingdom Hearts è quindi cresciuto, così come le sue ambizioni e l’estro creativo del suo principale autore, che ha sempre messo tutto se stesso per dare vita a una trama profonda e mai banale, e un gameplay divertente e innovativo, su cui non ha mai smesso di sperimentare di capitolo in capitolo.

E questo lo si può ad esempio notare anche dalla particolare pubblicazione di cui sono stati protagonisti tutti i suoi capitoli: Kingdom Hearts conta infatti a oggi ben 10 titoli principali (senza contare le diverse riedizioni e remastered ovviamente), che sono stati pubblicati originariamente su ben 8 dispositivi diversi, prima di approdare tutti insieme su PC e console.

Questa scelta ovviamente ai tempi ha reso difficile per molti giocatori riuscire a stare al passo con la trama del gioco dato che ogni titolo, spin-off compresi, rappresenta un tassello fondamentale della narrazione della serie, e che la stessa storia nasconde in realtà diversi segreti e sotto trame che vengono spesso volontariamente lasciate incompiute per poi essere riprese nei capitoli successivi.

Ma perché vi sto dicendo tutto questo? Solo perché sappiate com’è nato e si è evoluto Kingdom Hearts e vi rendiate conto di come nonostante tutto sia stato comunque in grado di costruirsi un’affezionatissima schiera di appassionati e di raggiungere un successo tale che perdura tutt’ora dopo oltre due decenni.

Ovviamente, neanche a dirlo, questo è davvero il momento migliore per chi vuole scoprire oggi il franchise di Kingdom Hearts, perché la versione Steam è la migliore attualmente sul mercato e permette di giocare all’intera saga su un’unica piattaforma.

Oltre il gioco | Una luce guida

Passiamo ora a una sezione che definirei più autoriale, o forse semplicemente personale, in cui voglio raccontarvi brevemente cosa rappresenta per me Kingdom Hearts, emozionalmente, al netto quindi del suo gameplay e del suo impianto ludico.

Kingdom Hearts è per me infatti un’opera che trascende il concetto stesso di videogioco e che sceglie di utilizzare questo medium allo scopo di veicolare qualcosa di più grande, di più profondo, in grado di farti provare emozioni che rimarranno con te per sempre.

Così almeno è stato per me, che prima dell’incontro con Kingdom Hearts vedevo i videogiochi solamente come un momento di svago come tanti altri, per passare un po’ di tempo in compagnia o mettersi alla prova con diversi tipi di sfide.

L’opera di Square Enix mi ha letteralmente aperto gli occhi su tutto quello che un videogioco può essere e può riuscire a trasmettere, attraverso i suoi personaggi, le sue storie, la sua musica e, ovviamente, il suo gameplay, facendomi appassionare all’industria videoludica e rendendomi di fatto la persona che sono oggi.

L’impatto che Kingdom Hearts ha avuto su di me è stato così grande che per diverso tempo ho inconsciamente suddiviso la mia vita in “prima di KH” e “dopo KH” e, anche se mi rendo conto che a leggerlo potrebbe apparire eccessivo, voglio raccontarvi brevemente il mio incontro con la saga per provare a contestualizzarlo un po’ meglio.

Ho conosciuto infatti Kingdom Hearts probabilmente proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno: ero alle medie, che per la mia generazione era ancora una fase della vita dove la “meraviglia” faceva ancora parte di te, ed entrare in contatto con un’opera così profonda e realizzata con così tanta maestria ha cambiato per sempre la mia percezione di questo medium.

l-eredita-di-kingdom-hearts-2
Kingdom Hearts II: Sora e Riku

Ho avuto voglia di saperne di più, e non solo del gioco ma dell’intera industria, sulle persone che ci avevano lavorato e su come era nata quella storia che mi aveva emozionato tanto; avevo davvero bisogno di sapere come erano riusciti a creare un’esperienza del genere.

E ora, quasi vent’anni dopo da quel momento, scrivo di videogiochi, vivo e respiro ogni giorno le gioie e i dolori di questa magnifica industria, e tutto questo lo devo principalmente a Kingdom Hearts.

Abbandonando però i miei sproloqui da fan boy e tornando più nel concreto, Kingdom Hearts è una perfetta fusione tra l’universo Square Enix e quello Disney, un’opera dotata di un gameplay divertente e dinamico e di personaggi davvero ben caratterizzati, di una storia profonda e toccante e una colonna sonora che definire metà del pacchetto è a tratti riduttivo.

Questo è in poche parole Kingdom Hearts, più di un videogioco, più di un action RPG, più di un semplice crossover in cui i personaggi Square visitano i mondi dei più famosi film Disney.

Kingdom Hearts | Perché dovrei giocarci adesso?

Arriviamo quindi finalmente al paragrafo dedicato ai nuovi giocatori, perché grazie all’imminente uscita dell’intera saga su Steam diventa oggi ancora più semplice avere accesso alla migliore versione possibile di ogni titolo e mettersi in pari con la storia del gioco con relativa facilità.

Come già accennato infatti questa nuova pubblicazione permette oggi a un pubblico mai così ampio di mettere le mani sull’epopea di Sora, Paperino e Pippo, e la piena compatibilità del gioco con Steam Deck farà sicuramente la gioia di tutti i possessori dell’handheld di Valve, che potranno ora giocare a Kingdom Hearts ovunque si trovino.

Inoltre l’ultimo capitolo ufficiale della saga pubblicato a fine 2020, Kingdom Hearts: Melody of Memory, mette la parola fine all’arco narrativo iniziato ormai oltre 22 anni fa proprio con l’originale Kingdom Hearts, rendendo quindi questo un momento perfetto per recuperare la saga prima dell’inizio del nuovo arco, spendo che i principali misteri apparsi nel corso degli anni sono stati risolti.

Ovviamente però non è solo questo! Lasciando infatti da parte la praticità con cui oggi è possibile accedere a Kingdom Hearts, il suo più grande punto di forza è che è una serie adatta a tutti, composta da mondi fantastici, personaggi iconici, una storia emozionante e ricca di significato e un gameplay immediato e coinvolgente, in un modo che nessun altro gioco è stato in grado di replicare.

l-eredita-di-kingdom-hearts-3
Kingdom Hearts 3: Sora, Riku, Topolino e gli inseparabili Pippo e Paperino

Ho già parlato inoltre della meravigliosa colonna sonora che accompagna ogni titolo della saga, ma ci tengo a sottolineare ancora una volta quanto questa risulti efficace nel trasmettere ogni tipo di emozione provata dai personaggi del cast durante l’avventura, e caratterizzare ogni scena e ambientazione in modo letteralmente perfetto.

Ovviamente inoltre se siete anche fan del mondo e dei lungometraggi Disney non potrete fare a meno di amare questo gioco, che ricostruisce alla perfezione le storie più famose narrate sul grande schermo e le adattate magistralmente al contesto di Kingdom Hearts, dando vita a un crossover che non ha eguali nella storia di questa industria.

L’eredità di Kingdom Hearts | Conclusione

In conclusione voglio lasciarvi un ultimo breve messaggio nel caso siate ancora indecisi se intraprendere o meno il vostro viaggio nel mondo di Kingdom Hearts: non fatevi assolutamente spaventare dal gran numero di titoli da cui è composta questa saga, dalla sua lunga storia o dalla sua trama apparentemente contorta e confusionaria.

Se darete a Kingdom Hearts una possibilità sono sicuro che non ve ne pentirete, e vivrete una delle esperienze videoludiche più emozionanti della vostra vita. Con il rilascio dell’intera saga su Steam poi, che potete trovare qui, adesso non avete davvero più scuse per rimandare ulteriormente.

Kingdom Hearts saprà regalarvi emozioni davvero uniche, e come imparerete nel corso dell’avventura: “Possa il vostro cuore essere la vostra chiave guida”.

P.S. un ultimo consiglio per i nuovi giocatori che stanno per iniziare la loro prima avventura con Kingdom Hearts: partite dal primo capitolo e seguite l’ordine di pubblicazione originale, anche se questo non rispetta l’ordine cronologico degli eventi della storia del gioco.

Vai alla scheda di Kingdom Hearts III
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche