End of Nations & RIFT 1.3

GameSource vola a Londra ospite dei giovani e promettenti ragazzi di TRION Worlds per la presentazione del loro nuovo MMORTS, End of Nations. Dopo il discreto successo di RIFT i ragazzi della casa californiana (molti con esperienza pluriennale in colossi come Mythic e Blizzard) capitanati dal Lead Game Design Chris Rubyor, hanno presentato alla selezionata stampa europea gli ultimi aggiornamenti del loro cavallo di battaglia (la release 1.3 di RIFT), puntando in un secondo momento i riflettori sul nuovo progetto in cantiere, EoN.

RIFT 1.3

William Cook, Lead Content Developer del gioco, ci ha illustrato a fondo le caratteristiche della nuova patch rilasciata il 22 giugno scorso. Dopo aver ricevuto per mesi i feedback dei propri utenti, i ragazzi di TRION Worlds hanno deciso ora di permettere il trasferimento di server dei personaggi, uno a settimana e in maniera totalmente gratuita. I fan più sfegatati della serie hanno poi potuto gioire del nuovo sistema di banca di Gilda, mancanza che rischiava di pregiudicare un MMO che si sta aprendo la strada in mezzo a tanta concorrenza.

Tra i numerosi aggiornamenti annunciati troviamo un nuovo Dungeon Raid, Hammerknell Fortress. Completo di equip set, nuovi nemici, quest dedicate e oggetti a tema, il nuovo dungeon supporta fino a 20 giocatori. E se ancora non bastasse, sono state aggiunte nuove quest di livello 50 aggiornate quotidianamente e accessibili dal Thedeor’s Circle nel Sanctum o dal Catari Center Command di Meridian.

End of Nations, il futuro dei MMORTS?

Che i ragazzi di TRION Worls fossero lungimiranti e preparati già lo sapevamo. In pochi però si aspettavano che sarebbero scesi in campo con un titolo originale e che guarda al futuro del genere, riuscendo a strappare diversi "Best Game" e nominations anche all’E3. End of Nations ci propone dunque un connubio tra strategia in tempo reale ed elementi classici del massive online gaming, atto a instaurare un nuovo metro di giudizio per il genere. Sviluppato dai ragazzi di Petroglyph e ambientato nel ventunesimo secolo, EoN porterà i giocatori a scegliere una delle due fazioni disponibili per fronteggiare in modalità cooperativa la superpotenza mondiale di turno, l’Ordine delle Nazioni. Non mancherà d’altra parte alle due fazioni disponibili la possibilità di fronteggiarsi in spietati PvP che arriveranno a contare fino a 50 giocatori per mappa (che si estenderanno per un massimo di 20 miglia quadrate).

Il primo asso nella manica dei ragazzi di TRION è presto svelato: l’elemento massivo è portato a livelli mai visti prima, con un mondo in continuo sviluppo e una larga e vivace comunità pronta a dettarne le sorti. 

Hands on EoN

Una pre-alpha piuttosto acerba e limitante (come è consuetudine in questa prematura fase di sviluppo di un gioco) ci è stata messa a disposizione. Superati i primi bug video, ci siamo ritrovati davanti a un’interfaccia intuitiva da cui si ha accesso alla Main Home che ci porterà a scegliere di joinare una delle mappe a disposizione, PvE o PvP, ognuna supportata da una semplice ma efficace chat di gruppo. Le similitudini con Starcraft II che si possono notare sin dai primi minuti (a partire dalla componente cromatica blu predominante), ci hanno portato a chiedere in sede di intervista quanto il gioco di casa Blizzard avesse ispirato i ragazzi di TRION Worlds.

"In una scala da 1 a 10, direi 7.5. Molti di noi hanno collaborato e lavorato per la Blizzard, e nutriamo un profondo rispetto per i nostri colleghi californiani. Nonostante ciò, quello a cui puntiamo è un percorso diverso da qualsiasi cosa vista finora, e difficilmente potremo paragonare End of Nations ai giochi online già sul mercato." è stata la risposta del Lead Game Design, Chris Rubyor, che ha annoverato tra gli altri giochi "ispiratori" Command and Conquer, Dawn of War 2 e Company of Heroes.

Dopo aver preso parte a una mappa PvP con più fazioni, abbiamo dato libero sfogo alle strategie più disparate. Quattro le "Commander Class" disponibili, ognuna con abilità peculiari e personalizzabili. Che siate giocatori d’assalto, amanti della difesa o strateghi nati, EoN fornirà la classe che fa per voi. La presenza di uno Skill Tree completamente personalizzabile spendendo punti guadagnati combattendo, completa un menù in perfetto stile MMO. 

Direttamente sullo schermo troveremo poi una barra con pulsanti che ci daranno accesso diretto e immediato alle singole abilità speciali di ogni unità in nostro controllo. Ogni fazione avrà un suo respawn point ai lati opposti della mappa, e la battaglia tenderà a concentrarsi nel centro; sarà possibile procedere "catturando" postazioni strategiche il cui mantenimento fornirà ulteriori punti da spendere in nuove truppe.

L’aspetto puramente strategico dell’alpha non ci ha esaltato. Gli elementi MMO, che in alcuni casi sfiorano le dinamiche di un RPG, rendono la battaglia un susseguirsi di colpi spettacolari e abilità speciali, lasciando poco spazio a tattiche di accerchiamento o taglio dei rifornimenti. Sicuramente ci si dovrà lavorare su, ma la possibilità di schierare decine di giocatori e un ingente numero di truppe per mappa porterà l’azione a un frenetismo che privilegerà nuove manovre strategiche a scapito del semplice "seek and destroy".

Non ci resta che aspettare

Ingenti quantità di elementi su schermo, un numero di giocatori per mappa mai visto prima, la possibilità di giocare PvE o PvP, l’unione di elementi MMO classici a bilanciare il comparto massive del gioco, un buon livello di dettaglio e un’altissima personalizzazione: insomma, i presupposti per un gioco in grado di radunare e soddisfare tutti gli appassionati del genere ci sono. Starà ai ragazzi di TRION Worlds trovare il giusto equilibrio tra strategia e role gaming che ancora manca.
Una cosa è sicura, il tempo non manca, Chris non si è lasciato scappare una data di pubblicazione (si pensa comunque il 2012) e tantomeno il business model che accompagnerà End of Nations. Free3play o Pay2play? Non ci resta che aspettare!