Ecco Gamerwall: il circuito esport universitario tutto italiano

Invitati da Microsoft a Milano, abbiamo assistito alla conferenza stampa di presentazione di Gamerwall: un progetto tutto italiano che vuole unire gli eSports e il mondo accademico. La conferenza presentata da Ivan Grieco (aka Rampage in The Box) ha visto come protagonisti Giampiero Miele ed Emiliano Spinelli di Gamerwall, Andrea Esca Professore dell’Università LUISS Guido Carli e Thomas De Gasperi in rappresentanza dei Makers, oltre ad un breve intervento di Paolo Bagnoli, direttore dell’area mediterranea della divisione Xbox.

Gamerwall propone un circuito di eSports a tappe indirizzato agli studenti degli atenei che aderiranno al progetto. Ogni campionato avrà fino a dieci tappe che saranno organizzate a cadenza mensile fino a luglio 2018, quando si concluderà il campionato. Ogni tappa si svolgerà in una sola giornata e in ognuna di esse si competerà in un genere specifico, variando di volta in volta dagli FPS ai Racing Game, ai picchiaduro, il tutto sempre giocando (ovviamente) su Xbox One.

Gamerwall

La particolarità di questo circuito esports risiede nei parametri che determineranno il ranking: oltre al piazzamento nelle gare e alla quantità di eventi a cui si prenderà parte, il ranking verrà influenzato per il 60% dalla media accademica. Questo fattore evidenzia come un partecipante che vinca tre tappe e abbia una media del 18 possa essere scavalcato da un concorrente vincitore di una sola tappa ma abbia una media del 30. Gli studenti interessati dell’Università LUISS Guido Carli, che è stata la prima a scommettere su questo progetto, avranno un incentivo in più quindi per dare il massimo negli esami.

Gamerwall, però, è un progetto di respiro più ampio, con intenti superiori a quello della semplice competizione; esso infatti vuole accrescere negli studenti la cultura del videogioco, vuole aumentare il senso di aggregazione e community anche in un ambito, quello universitario, che spesso è stato molto distante dai videogiochi. Gamerwall durante i suoi eventi offrirà, ad esempio, anche sessioni di coaching svolte da alcuni Pro Players, grazie alla partnership con i Makers.

Gamerwall

La Gamerwall University League offrirà anche dei benefici: il vincitore del campionato avrà a disposizione una borsa di studio offerta da Gamerwall nell’università LUISS. Inoltre verranno offerti agli interessati anche degli eventi mensili di testing nei quali provare gli ultimi giochi usciti sul mercato. L’Università LUISS e i Makers intervenuti tramite dei rappresentanti durante la conferenza si sono definiti entusiasti del progetto Gamerwall, elogiando come quest’ultimo, grazie al suo sistema di ranking, possa essere un punto di partenza per un’unità d’intenti che veda protagonisti i videogiochi e il mondo accademico.

Proprio la riduzione delle barriere che circondano il mondo dei videogiochi ci è sembrato il fine ultimo di Gamerwall, e ciò non può che fare ben sperare in questo progetto che ha le possibilità per affermarsi nel mondo degli esports italiani.

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