[E3 2016] Tutto quello che dovete sapere sulla conferenza Xbox
Andiamo sul vivo: la parola chiave della conferenza Microsoft, è stata chiaramente “servizio”. Sono state tante le parole spese da Phil Spencer e gli altri relatori per far capire come Xbox One voglia diventare un punto di riferimento per l’intrattenimento domestico integrandosi con molti altri sistemi e dando ai giocatori il comfort necessario per apprezzare al meglio la console e il proprio ambiente di gioco, anche dal punto di vista estetico: Xbox One S, annuncio di apertura della conferenza, ha un’accattivante livrea bianca, è grande il 40% in meno di Xbox One ed dotata di alimentatore integrato (e di altre feature visibili qui), e farà finalmente uscire Xbox dalla sua fama di grosso mattone.
Torneremo dopo sulla volontà di Microsoft di portare Xbox a una perfetta integrazione con le altre piattaforme di gioco, ma prima menzioniamo le tante cose gratuite e semi-gratuite che Microsoft offre ai suoi giocatori: un nuovo personaggio di Gear of War per Killer Instinct, in prova libera fino all’uscita del DLC, Limbo, gratis da ieri per tutti i giocatori Xbox Live e annunciato contestualmente alla data di uscita di uscita di Inside, Tekken Tag Tournament 2, gratis per tutti gli iscritti a Xbox Live Gold e annunciato a seguito del trailer di Tekken 7.
Non sono mancate inoltre alcune presentazioni multipiattaforma che, per quanto piacevoli di per sé, suonavano un po’ come “ehi questa roba c’è anche su Xbox One!”, come Gwent, il gioco di carte basato su The Witcher 3, We Happy Few o Final Fantasy XV.
Ma torniamo alla questione di servizio: Minecraft, una delle più costose acquisizioni di Microsoft, è tornato sul palco con tanto di apparizione di John Carmack per annunciare che sarà presto giocabile da tutti i giocatori del mondo indipendentemente dalla loro piattaforma. Sarà quindi possibile vedere interagire giocatori Xbox One con quelli PlayStation così come giocatori su Gear VR e iPad, creando qualcosa di unico e mai visto prima. Non finisce qua: Xbox Live, combinato con il servizio Play Anywhere, renderà di fatto possibile ottenere obbiettivi Xbox persino su iOS e Android.
Siamo inoltre rimasti colpiti da nuove feature di Xbox One, come Background Music, ovvero la possibilità di mettere musica in background su qualsiasi gioco, Arena, un programma per organizzare match e tornei su tutti i giochi supportati, Looking for Group, una bacheca interattiva dove i giocatori potranno trovare compagni di gioco per le proprie partite, e Clubs, essenzialmente il nuovo centro della community per creare gruppi di appassionati di questo o quell’altro gioco per scambiare informazioni, suggerimenti e, naturalmente, fare amicizia.
Arriviamo alla chiusura della conferenza, con l’annuncio che più di tutti attendevamo e che più ha creato confusione: Project Scorpio è realtà.
Sarà a tutti gli effetti una nuova console, definita come la più potente del mercato, tuttavia coesisterà con Xbox One e Xbox One S e non avrà giochi esclusivi che costringeranno gli utenti Xbox One a effettuare un upgrade. Sì è parlato inoltre di compatibilità con i sistemi VR, rendering grafico a risoluzione 4K, e addirittura una potenziale finestra di uscita: festività 2017.
L’entusiasmo del momento ha coinvolto tutti, tuttavia sono tante le domande: per quale motivo annunciarla così presto e contestualmente a Xbox One S, facendo di fatto dubitare dell’utilità di quest’ultima? Avremo in futuro un headset VR brandizzato Microsoft o, addirittura, supporterà periferiche di terze parti già esistenti? E soprattutto, come influenzerà il futuro delle console una piattaforma di fatto diversa ma coesistente con chi la precede? Ci stiamo avvicinando a un mondo dove di fatto le console non saranno altro che dei PC pre-assemblati?