[E3 2014]Devolver Digital, ciò che abbiamo visto

Se c’è qualcosa che ci ha davvero sorpreso nell’ultimo E3, è stato scoprire che publisher relativamente di nicchia come Devolver Digital siano passati nel giro di un anno dallo stato di campeggiatori abusivi a ospiti d’onore. Non stiamo scherzando: nel 2013, come vi avevamo spiegato in questa anteprima di Hotline Miami 2, la loro apparizione in un parcheggio di fronte al Convention Center fu del tutto estranea all’organizzazione dell’E3, che quest’anno invece li ha accolti a braccia aperte nel medesimo luogo. E credeteci, la loro lista di appuntamenti era così fitta che è stato più facile prendere appuntamenti con EA che con Devolver, tanto è vero che abbiamo potuto vedere solo tre dei sei demenziali/malati/geniali giochi in mostra.
 


Hatoful Boyfriend
Negli ultimi anni ci siamo abituati al successo mondiale delle cose più improbabili: da Farming Simulator per colpa di questo video, che ha dimostrato come il potere dell’internet sia in grado di trasformare giochi inutili in best-seller, così come accaduto a Surgeon Simulator, al culmine (o meglio, fondo di barile) toccato da Goat Simulator, puro frutto di questo fenomeno. Ma pare che abbiamo un nuovo vincitore: Hatoful Boyfriend, il dating simulator sui piccioni.


Avete colto il punto. A onor del vero, occorre dire che si tratta del remake dell’omonimo titolo uscito nel 2011 in giappone, ma è innegabile che lo scopo sia cavalcare l’onda di popolarità del non-sense. Fatta questa lunga premessa, possiamo anche parlarvi del gioco. Hatoful Boyfriend è una visual novel che si fa chiaramente beffa di tutti i cliché del genere, mettendo il giocatore nei panni dei canonici studenti collegiali, alle prese con compiti in classe, relazioni, fenomeni soprannaturali e via discorrendo. La differenza è che al posto di ragazzi e ragazze ci sono i volatili, e i demoni sono fatti di budino. Persino il titolo è sbagliato volutamente per imitare la pronuncia dei giapponesi. La cosa più assurda, è che questo gioco è persino ben fatto: ci sono elementi da gioco di ruolo, trame parallele narrate non-sequenzialmente, finali multipli…
Gigantesca presa in giro o capolavoro incompreso? Lo scopriremo entro fine estate, quando il gioco verrà rilasciato su PC e Mac tramite Steam e GOG.com. Nel frattempo, potete dare un occhiata sul sito ufficiale del gioco originale.

 


Hotline Miami 2: Wrong Number
Ok, dobbiamo ammettere una cosa: non l’abbiamo davvero provato con i suoi creatori, ma bensì tra gli stand della fiera. Era impossibile anche solo avvicinarsi al camper dove lo mostravano per via della quantità di gente attorno. La star locale ha mostrato a pochi fortunati l’annunciatissimo editor di livelli per la versione PC, mentre noi ci siamo accontentati di vedere un livello di gioco su PSVita e PS4. Rispetto a quanto visto lo scorso anno, le aspettative sono rimaste intatte: Hotline Miami 2 è ancora più violento e psicotico dell’originale. Nella missione da noi giocata, abbiamo potuto prendere i panni dei “fans”, un gruppo di assassini che cerca di ottenere attenzione imitando quanto compiuto dal vecchio protagonista. A questo giro, invece di limitarsi ad un personaggio con varie maschere, all’inizio del livello è possibile scegliere uno dei membri del gruppo, caratterizzato dalla propria maschera e da abilità uniche. Uno, ad esempio, partirà armato di due uzi, che potrà sparare in direzioni opposte, e di un giubotto antiproiettile, un’altro potrà effettuare rotolate per schivare i colpi, altri due agiranno insieme muniti di armi da fuoco e motosega, letali ma doppiamente vulnerabili. Cambia anche la diversità degli ambienti e dei nemici, meno simili tra di loro rispetto, così come i loro comportamenti. Per il resto, la sostanza è rimasta la medesima: entra nell’edificio, elimina tutti, e arriva alla fine – con stile, brutalità, difficoltà, e musiche psicadeliche a corredo. 
Non c’è altro da aggiungere, è esattamente il seguito che vogliamo. Ci sentiamo solo in dovere di muovere una critica al sistema di controllo, che nel passaggio da versione PC a console è davvero massacrante su ambo i sistemi di Sony, ma se avete già giocato il primo su PlayStation 3 o Vita troverete familiare il settaggio.

Not A Hero

In una città piena di criminali, siete il lacché di un candidato sindaco corrotto e ancora più pericoloso: Bunnylord. E siete fatti di pixel, così come il mondo bidimensionale che vi circonda. Se tutto questo vi pare perfettamente normale, allora siamo sicuri apprezzerete il gameplay frenetico di Not A Hero, uno sparatutto a scorrimento più ragionevole di quanto sembri. Scelto un personaggio, che vanno da caricature dei film d’azione a Gesù Cristo (letteralmente), dovrete farvi strada tra quattro distretti svuotandone tutti i palazzi dalle gang rivali. Non è così semplice come crediate: si muore molto facilmente, e l’azione si basa tutta sullo sfruttare le coperture che l’ambiente offre (principalmente colonne, ma anche porte, armadi, radiatori e così via). In più, c’è l’elemento casuale, ovvero la generazione di oggetti e nemici differenti a ogni partita. È un gioco molto scorrevole e piacevole, destinato a fare la felicità di tutti coloro che amano l’azione retrò animata dalla diversità della generazione casuale, con molti nemici dai comportamenti diversi e molte armi e oggetti i cui effetti vanno dall’esagerato al demenziale. Arrivo previsto su PC, Mac, Linux, PS4 e PSVita a gennaio 2015.

Ciò che non abbiamo visto
Come anticipato, non abbiamo potuto mettere mano al 50% dei giochi presentati, ma ciò non implica che non possiamo menzionarli e rendervene nota l’esistenza. 

Il primo di cui vi parliamo è Broforce. Cos’è Broforce? Abbiamo una descrizione molto semplice ed esaustiva: se il già esagerato cast cinematografico della serie The Expendables fosse stato ancora più esteso includendo non solo elementi come Will Smith e Wesley Snipes, ma anche personaggi multipli degli attori coinvolti, sbattendoli in uno sparatutto a scorrimento 2d e mettendo più azione e più esplosioni di tutti i film di Micheal Bay messi insieme, Broforce ne sarebbe il risultato. Non stiamo scherzando. Il gioco è già disponibile su Steam Early Access, ma se non voleste spendere soldi per la beta almeno fatevi il favore di provare la demo gratuita. Amore a prima vista garantito.

Titan Souls è un gioco di cui abbiamo visto qualche immagine: è un gioco open-world in grafica (tanto per cambiare) bidimensionale, la cui principale fonte di ispirazione è Shadow of the Colossus. Lo stile grafico ricorda molto quello dei vecchi Zelda, ed è impossibile non pensare ad un paragone con quel poco che abbiamo potuto vedere di NEW GAME+, il nuovo gioco di Jasper Byrne, sul quale però non ci sono notizie da un bel po’.


 

Infine, la maggiore incognita nonché il nostro maggiore disappunto per non averlo potuto provare: The Talos Principle. Dopo aver passato gli ultimi dieci anni a ripubblicare in mille forme diverse ogni episodio Serious Sam, pare che Croteam abbia finalmente deciso di creare qualcosa di nuovo, e non solo: non è nemmeno uno sparatutto. Pare si tratti infatti di un avventura in prima persona ad ambientazioni semi aperte, dove bisogna passare di aerea in area risolvendo puzzle ed enigmi, il tutto sfruttando il grafico motore di Serious Sam 3 (e vincendo il premio di “unico titolo non bidimensionale dello show”). Non possiamo che essere curiosi.

 

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