Due anni da PlayStation Plus Extra e Premium, merita ancora abbonarsi?
Sono passati già due anni da quando Sony annunciò l'approdo dell'evoluzione di PS Plus, ma i titoli offerti dai due livelli giustificano il prezzo? Scopriamolo insieme.
Nel Giugno del 2022, Sony ha annunciato l’evoluzione del suo servizio di abbonamento Playstation Plus, aggiungendo 2 nuovi livelli: Extra e Premium, in aggiunta al classico Essential disponibile dal 2010. A due anni dal rilascio sul mercato, il servizio di Sony offre centinaia di giochi permettendo all’utenza di usufruire di contenuti sia in streaming che localmente, tramite download sulla propria console.
In questo editoriale andremo ad analizzare i numeri relativi a questo servizio lanciato sul mercato ormai 2 anni fa, facendo alcune considerazioni sulla qualità dei contenuti offerti nel servizio di Sony.
Il lancio di PlayStation Plus
PlayStation Plus venne rilasciato 14 anni fa nel Giugno del 2010, a inoltrato lifecycle di PlayStation 3. Questo nuovo tipo di abbonamento offriva inizialmente una selezione mensile di giochi gratuiti, con la possibilità di accedere a demo di giochi completi ed ottenere alcuni sconti esclusivi all’interno del PS Store.
Con un costo annuale di 49,99 dollari, PS Plus ha rappresentato l’ingresso di Sony nel mercato dei servizi di abbonamento, in risposta al Game Pass di Xbox.
Se volete rivedere l’annuncio originale, seguendo questo link troverete la pagina dedicata sul blog ufficiale di PlayStation.
Nonostante il nuovo servizio abbia ottenuto inizialmente un discreto successo, nel 2013, in seguito al lancio di PlayStation 4, Sony decise di rendere obbligatoria l’iscrizione al servizio in modo da poter accedere alle funzionalità online della console, seguendo l’esempio di Microsoft che adoperò questa scelta già con Xbox 360.
Da questa generazione inoltre, il PS Plus ha permesso ai giocatori di salvare su cloud fino a 100 GB di dati, alleggerendo così la memorie interne delle console.
Nel 2015 il mondo del gaming fu stravolto dal concetto di cloud gaming e di streaming. La maggior parte dei publisher e della community riteneva che questo sarebbe stato il futuro del gaming, con il successivo ingresso di grandi compagnie tech come Google nell’industria.
PlayStation Now e lo streaming
Anche Sony decise di approdare in questo nuovo business, rilasciando un nuovo abbonamento basato sullo streaming chiamato PlayStation Now. Presentato ufficialmente al CES 2014 il nuovo servizio di Sony fu rilasciato in Nord America e Giappone nel 2014, con il lancio in Europa previsto nel 2015.
PlayStation Now permetteva di giocare in streaming una selezione di titoli di tutte le generazioni, richiedendo un connessione minima di 5 mb/s. Il rilascio in Europa, tuttavia, avvenne solo 4 anni dopo nel 2019, a causa di alcuni problemi legati al numero troppo alto di provider presenti nel continente.
PlayStation Now non ottenne il successo sperato, dimostrando ancora una volta che il mondo del gaming non era pronto ad una transizione così radicale, vista anche l’impossibilità nell’avere accesso ad una connessione a internet sufficiente in gran parte dei territori.
Il prezzo dell’abbonamento al lancio era di 14,99 euro per il mensile e di 99,99 euro per l’annuale ma, visti i prezzi più competitivi relativi ai servizi della concorrenza, nell’ottobre 2019 Sony decise di ridurre il costo passando a 9,99 al mese e a 59,99 per l’abbonamento annuale.
Secondo un report del 2021, i risultati ottenuti dal servizio non riportarono numeri molto incoraggianti, ma furono comunque considerati “positivi” da Sony. A Marzo 2021, il numero di abbonati al servizio cloud era di 3.2 milioni di utenti, rispetto ai circa 48 milioni di abbonati al PS Plus.
Nonostante l’incoraggiante aumento di utenti di anno in anno, PlayStation decise di cambiare strategia. Vista la maggiore attrattività del Game Pass di Xbox, Sony era pronta a svelare la sua risposta al servizio offerto da Microsoft. Molte voci si erano susseguite nei mesi precedenti all’annuncio ufficiale, rumor che davano per certa la nascita di un vero e proprio competitor del Game Pass.
I nuovi livelli Extra e Premium di PlayStation Plus
Nel Maggio del 2022 Sony annunciò l’approdo di 2 nuovi livelli di abbonamento per il PlayStation Plus, oltre al PS Plus base che conosciamo da anni.
I nuovi abbonamenti, denominati Extra e Premium sono il frutto di anni di esperimenti da parte di PlayStation. Il tier EXTRA oltre a includere tutti i contenuti presenti nella versione Essential, offre il catalogo giochi, ovvero una raccolta composta da centinaia di giochi PS4 e PS5, aggiornata mensilmente con nuove aggiunte.
Tuttavia, i titoli non sono proprio di recente rilascio. Il piano di Sony è infatti quello di “ridare vita” a giochi usciti da 1 o più anni. Il prezzo di lancio del PS Plus Extra era di 99 euro che ha subito un significativo aumento alla fine dello scorso anno passando a 125,99 euro.
Il tier Premium include tutti i vantaggi del livello Extra a cui viene aggiunto il servizio PS Now. Con un prezzo di lancio di 119,99 euro, oltre al catalogo giochi è presente anche il catalogo dei classici, ovvero tutti quei giochi che hanno segnato le prime 3 generazioni di PlayStation che possono essere giocati in streaming, offrendo una sorta di retrocompatibilità dei titoli di maggior successo dei primi anni 2000.
Incluso nel pacchetto è anche il recente Sony Pictures Core, un servizio streaming che offre una collezione di film visionabile gratuitamente da tutti gli utenti abbonati al livello più alto di PS Plus. Potete consultare la lista dei film disponibili qui.
Anche il PS Plus Premium ha subito un rincaro passando a 151,99 euro per l’abbonamento annuale. Ora la questione che merita di essere approfondita è quella legata al dubbio sull’attrattività di un servizio di questo calibro.
I risultati ottenuti da PlayStation Plus
Non è chiaro a quanto ammonti il numero totale degli abbonati al PS Plus, vista la riservatezza di Sony su questo dato. Ciò di cui siamo certi è che siamo di fronte ad un leggero stallo nel numero complessivo degli abbonati, che è rimasto piuttosto stabile negli ultimi anni, registrando regolarmente tra i 46 e i 48 milioni di abbonati all’anno.
Secondo un recente report di Sony, il 35% degli iscritti al PlayStation Plus ha scelto uno dei due livelli più alti. In particolare il 19% degli utenti è abbonata al tier Premium mentre il restante 16% a quello Extra, ottenendo così una crescita rispetto all’anno precedente, che era rispettivamente del 17% e del 13%.
Il servizio continua ad essere costantemente aggiornato, con il tier premium che vedrà finalmente anche l’aggiunta del catalogo dei classici PS2, fortemente richiesto dalla community.
Il “nuovo” PS Plus non rappresenta una vera risposta al Game Pass come molti si aspettavano, la maggior parte degli utenti infatti non ha apprezzato l’assenza di giochi nuovi disponibili dal day one.
L’idea che è alla base di Sony è quella accennata precedentemente, il servizio infatti ha l’obbiettivo di rendere nuovamente popolari quei giochi che si trovano in uno stadio avanzato del loro lifecycle, titoli come Assassin’s Creed o la serie Uncharted per citarne alcuni.
Tuttavia, nel secondo anno di servizio, si può notare un leggero calo nella qualità dei titoli aggiunti mensilmente. Sebbene GTA V e RDR2 siano degli ottimi titoli, difficilmente troverete un abbonato che non li abbia completati già anni fa.
Il catalogo offerto dal servizio resta indubbiamente di ottimo valore, ma raramente si possono trovare opere di un certo spessore rilasciate da poco sul mercato.
Questo non toglie il fatto che sicuramente troverete qualche titolo che vi manterrà incollati allo schermo per ore, ma non sempre il valore dei giochi giustificherà il prezzo importante dell’abbonamento.
In conclusione possiamo sottolineare che il servizio offerto da Sony con i nuovi livelli del PS Plus è senza dubbi un ottimo abbonamento, che consente di scoprire diverse gemme nascoste che magari vi siete persi negli anni.
Lo streaming vi permette di giocare alla vostra libreria ovunque vi troviate, ma il prezzo rimane troppo elevato, specialmente dopo i rincari dello scorso anno.
Durante questa prima metà dell’anno è stato possibile usufruire di importanti sconti sul servizio, nel 2024 i tier Extra e Premium hanno ricevuto per già 3 volte una riduzione del prezzo, lasciando intendere che il numero degli abbonati totali è sotto le aspettative di Sony.
Un dietrofront sul prezzo come già operato per il PS Now rispecchierebbe meglio la qualità che questo servizio offre attualmente. Ci auguriamo di poter vedere titoli più importanti all’interno di PS Plus, con l’augurio di poter sperimentare anche dei giochi nuovi nel loro giorno d’uscita.
In questo periodo, durante i Days of Play è possibile di usufruire del 30% di sconto per passare ad un livello superiore dell’abbonamento, potete trovare tutte le informazioni qui.
Se volete scoprire i giochi aggiunti su PS Plus di questo mese potete seguire questo link.