Dragon’s Dogma | Uno sguardo alla lore della saga
Con Dragon's Dogma 2 ormai alle porte, vi mostriamo un veloce recap sulla lore del gioco originale e sull'interpretazione dei suoi finali.
Con Dragon’s Dogma 2 in arrivo, ci piacerebbe rivisitare la storia dell’originale e analizzarla insieme ai suoi molteplici finali per vedere come potrebbero incastrarsi nel sequel.
In Dragon’s Dogma, chi gioca prende il controllo dell’Arisen, un essere destinato a salvare il mondo dalla minaccia di un drago crudele. Insieme alla sua Pedina, l’Arisen cerca il drago che ha distrutto il suo villaggio rimanendo lungo la strada coinvolto in un ciclo infinito del destino. La storia inizia dal villaggio di Cassardis, attaccato da un enorme drago; dopo averlo affrontato, il drago, noto come Grigori, strappa il cuore dell’Arisen e lo divora.
Tuttavia, invece di uccidere il suo nemico, Grigori lo maledice e lo incarica di cercarlo e combatterlo per riavere indietro il suo cuore. È un incipit a mio parere fantastico, intriso di un retrogusto da film fantasy anni ’90 pronto a trasportarti in un mondo dal quale non vorrai mai più uscire.
“Io sono Grigori l’Incarnato della Morte, Arisen. Cercami se desideri che la tua vita ritorni“, ed è con queste parole pronunciate dal drago che inizia il viaggio nel regno di Gransys.
Dragon’s Dogma: i finali e come interpretarli
Ci sono quattro finali unici in Dragon’s Dogma, e non tutti vengono “risolti” subito prima dei titoli di coda. La storia di Dragon’s Dogma è piena di colpi di scena che creano momenti davvero memorabili, ma la storia nel complesso è abbastanza semplice. Purtroppo, a causa dello sviluppo travagliato, la trama di Dragon’s Dogma non si lascia “leggere” facilmente, pertanto bisogna interpretare ciò che viene narrato in base a ciò che accade durante il gioco.
Il primo finale, l’avarizia
Il primo finale in cui potrebbe imbattersi l’Arisen avviene a metà del gioco. Dopo aver affrontato Grigori per l’ultima volta, il drago offre una scelta all’ Arisen: sacrificare qualcuno a lui caro e diventare il nuovo duca del regno o combatterlo fino alla morte.
Se il giocatore sceglie di sacrificare il/la propria/o amata/o (cosa che cambia a seconda dell’NPC con cui si ha la massima affinità), Grigori onora l’accordo e diventa dormiente. L’Arisen si prende quindi il merito della vittoria e diventa il duca di Gran Soren.
Attraverso questo finale, viene rivelato che è così che l’attuale Duca Edmun è diventato sovrano del paese, suggerendo che questo è un ciclo che si ripeterà solo a tempo debito. Il gioco termina quindi con l’Arisen vestito con abiti ducali, seduto sul trono, solo e infelice finché un nuovo Arisen non potrà sostituirlo.
Fortunatamente, il gioco si salva automaticamente in anticipo, quindi i giocatori possono scegliere di tornare indietro prima della scelta cruciale di affrontare il drago e continuare il gioco.
Il secondo finale, l’Arisen ritorna umano
Se il giocatore dovesse negare l’offerta del drago Grigori e ucciderlo in combattimento, il mondo precipiterebbe nel caos. Una torre sotterranea conosciuta come Il Baratro dell’eternità si apre sotto Gran Soren, facendo precipitare metà della città nell’abisso.
Il Duca incolpa l’Arisen per questo e la maggior parte dei precedenti alleati del giocatore diventano nemici mentre il gioco si sposta verso un tono più oscuro. In quello che è noto collettivamente come “Post-Game”, tutti i nemici del gioco vengono sostituiti da varianti molto più forti e la maggior parte delle missioni del giocatore non possono più essere completate.
Senza altre opzioni, l’Arisen è costretto ad addentrarsi nell’abisso sempre più profondo del baratro. Dopo aver raggiunto il nucleo del baratro dell’eternità, il giocatore incontra un essere divino noto come il Seneschal, che rivela di essere un ex Arisen incaricato di supervisionare il mondo. Il mondo è a sua volta sostenuto dall’essenza vitale del Seneschal.
Tuttavia, nel corso del tempo, l’essenza vitale del Seneschal sbiadisce ed ha bisogno di un sostituto. Pertanto, è lo stesso Seneschal che invia Grigori sulla terra alla ricerca di persone degne che diventassero Arisen e, potenzialmente, divenire abbastanza forti in forza e volontà da sostituirlo.
Il secondo finale del gioco avviene poco dopo l’incontro con il Seneschal. Come succede in altri RPG, Dragon’s Dogma ti permette di effettuare una scelta. Facendo eco al primo finale, il Seneschal offre all’Arisen una scelta: rifiutare di prendere il suo posto e vivere una vita normale o scegliere di assumere le sembianze di un Dio.
Se il giocatore rifiuta, viene teletrasportato su Cassardis e l’attacco del drago non avviene mai. Il personaggio del giocatore non è più Arisen e la sua pedina è scomparsa. Il Seneschal rimarrà deluso ma lascia che il giocatore viva in pace. Tuttavia, ciò consente sicuramente al ciclo di continuare di nuovo, con il Seneschal che deve trovare un altro sostituto.
Il terzo finale, l’Arisen diventa il drago
Il terzo finale di Dragon’s Dogma vede l’Arisen morire ucciso dal Seneschal, dimostrandogli che gli Arisen non sono abbastanza forti per prendere il suo posto. Una spaccatura si apre quindi sotto l’Arisen precipitando verso il suolo. Mentre cade, si trasforma in un nuovo drago molto simile a Grigori, suggerendo che ora ha il compito di trovare un nuovo sostituto.
Di tutti i finali, questo potrebbe aver avuto la maggiore influenza sull’adattamento anime Netflix di Dragon’s Dogma, dato che un destino simile tocca a Ethan. Come per tutti i finali precedenti, il ciclo ricomincia, questa volta con l’Arisen precedente del giocatore come nuovo antagonista.
L’ultimo finale, la rottura del cerchio
Il finale definitivo, avviene quando il Seneschal viene sconfitto e dà all’Arisen la “Lama Sacrilega”, un’arma in grado di uccidere il Seneschal. Dopo averlo ucciso, il loro potere viene dato all’Arisen, permettendogli di diventare il nuovo Seneschal. In questa forma, il giocatore può visitare Gran Soren e Cassardis, anche se con capacità limitate.
Nella loro forma eterea di Seneschal, l’Arisen è invisibile e non può interagire con nessuno o con la maggior parte dell’ambiente. Tuttavia, se il giocatore dovesse usare la lama sacrilega per porre fine alla propria vita, il ciclo degli Arisen verrà interrotto e il giocatore e la sua pedina verranno rimandati a Cassardis.
Ma al ritorno, la Pedina del giocatore si ritrova intrappolata nel corpo del suo ex Arisen, con il destino del mondo lasciato ambiguo. Anche se Dragon’s Dogma 2 potrebbe avere un nuovo ciclo dei draghi, probabilmente avrà luogo dopo l’ultimo finale.
In questo scenario, il ciclo degli Arisen è interrotto e il mondo è destinato a morire lentamente, rendendo questo finale quello più adatto da cui riprendere. Il concetto di un nuovo mondo libero dai cicli di quello precedente è un concetto avvincente.
La storia di Dragon’s Dogma è davvero interessante e per il momento si può solo speculare se Dragon’s Dogma 2 riuscirà a distinguersi da essa o continuerà di nuovo il ciclo.
Conclusioni
Dragon’s Dogma è per me e per tanti altri giocatori, una perla tra gli RPG occidentali che al suo tempo non ha avuto la giusta risonanza tra gli appassionati, questo anche a causa della presenza nello stesso periodo di giochi di alto livello come Skyrim e Dark Souls.
Con il nostro ultimo hands-on e la nostra ultima preview prima dell’uscita di Dragon’s Dogma 2 fissata per il 22 marzo, era doveroso sottolineare quanto la trama di Dragon’s Dogma abbia un significato preciso ed intenso più del semplice “trova il drago e sconfiggilo”.
Dragon’s Dogma è preordinabile nella sua versione fisica da Gamestop e da Amazon, in uscita il 22 marzo su PS5, Xbox Series X|S e PC.