Dog Ear Records presenta Pia-Com e Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories
[Jeriaska questa volta incontra la Dog Ear Records, etichetta del noto compositore Nobuo Uematsu, per discutere sulle diverse colonne sonore di videogames di cui la compania si è occupata, dalle versioni di classici per pianoforte, passando agli spin-off e gli album solisti]
Attualmente in vendita nei negozi di musica in Giappone, i più recenti prodotti della Dog Ear Records sono Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories e Pia-Com I, abbreviazione di “Piano Meets Computer Games.”
Suonato da Keita Egusa, Pia-Com I rappresenta il primo di una serie di album di tracce per pianoforte solista.
La raccolta musicale comprende brani tratti da memorabili giochi del passato, come Final Fantasy II, Mappy, Elevator Action e Mother (ovvero il predecessore di Earthbound che uscì per Famicom).
Hiroki Ogawa, director di Dog Ear Records, è stato coinvolto nella creazione delle colonna sonora per Final Fantasy XIV, per la serie animata Guin Saga e per gli arrangiamenti orchestrali dei brani della saga Final Fantasy presenti nell’album CELLYTHM: Those Who Distorted.
In questa intervista, la cui pubblicazione coincide con l’uscita in Giappone di Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories, Ogawa ed Egusa offrono il loro punto di vista sul lavoro svolto per la creazione dell’album e su i recenti progetti dell’etichetta.
Ogawa-san, di cosa si occupa all’interno di Dog Ear Records?
Per dirla con parole semplici, mi occupo di tutto quello che non viene intrapreso da Uematsu-san e Matsushita-san. In quanto director, mi interesso del design del CD, organizzo la produzione di colonne sonore di videogiochi e svolgo il ruolo di produttore per le uscite degli album. Questi sono gli incarichi che svolgo.
Il 2 Agosto scorso Famitsu ha presentato Press Start, un concerto live di videogame music. Durante il bis , “To Zanarkand” da Final fantasy X è stato eseguito da Egusa-san. Ha avuto la possibilità di assistere all’esibizione?
Si. Abbiamo da poco pubblicato un CD di Egusa-san, quindi abbiamo lavorato a stretto contatto. Tuttavia, la sua performance con l’orchestra non era stata programmata in nessun modo. Sono stato sorpreso nel vedere Egusa-san al piano e ascoltarlo suonare “To Zanarkand”. In quanto collaboratore di Uematsu-san, quando ho sentito cosa suonava sono rimasto di stucco. Ho chiesto a qualcuno di sostituirmi allo stand e mi sono precipitato all’interno per ascoltare. È stato così emozionante, ero felice di ascoltarlo.
Nell’homepage di Dog Ear Records è stato annunciato che Uematsu si occuperà della scrittura dei brani per Final Fantasy XIV. Può dirci di più sul suo coinvolgimento nel tanto atteso MMORPG?
Hiroki Ogawa: C’è molto che non posso dire per il momento. Square Enix sta pianificando delle dichiarazioni. L’ultima volta che Uematsu ha composto per la serie, nel senso che si è occupato di scrivere tutta la musica da solo, non avevo ancora cominciato a lavorare in questo settore. Conoscevo le colonne sonore in quanto giocatore. Adesso esserne coinvolto in quanto membro del suo staff è sia un’incredibile soddisfazione che un onere, considerando la storia passata e la pressione di essere responsabile della sua lavorazione
Molta gente ha accolto con entusiasmo la notizia del coinvolgimento di Nobuo Uematsu come compositore per Final Fantasy XIV. Sente la pressione del dover venire incontro alle loro aspettative?
Per me è facile, rispetto a quello che prova Uematsu-san. Deve affrontare una certa pressione. Io noto che trasmette i suoi sentimenti in ogni brano del gioco. Si sta dando molto da fare, lavorando molto velocemente, ma non senza pensare in maniera approfondita a ciascun pezzo.
Se si paragona Final Fantasy XIV a Final Fantasy XI, si possono notare delle somiglianze nelle razze che abitano i rispettivi mondi. L’aspetto è simile, ma i nomi sono cambiati, ad esempio si è passati da “Hume” a “Hyurans”. Per quanto riguarda i brani del gioco, ci saranno collegamenti con quelli di Final Fantasy XI?
In realtà solo Uematsu lo sa di sicuro. Per quanto posso osservare io durante le sessioni di registrazione si è cercato di creare qualcosa di completamente nuovo. Nei precedenti brani composti da Uematsu c’era sempre un tratto ricorrente che riemergeva. Io credo che ci saranno delle sorprese nel tema principale e anche nella storyline. Naturalmente ci sarà una componente romanzesca, ma è ciò che tutti si aspettano da Uematsu per un gioco della saga di Final Fantasy.
Di recente la serie animate Guin Saga ha presentato una colonna Sonora scritta da Uematsu. In termini di coinvolgimento con Dog Ear Records, come ha contribuito a questo album- colonna sonora?
Terminata la composizione della musica, il CD della soundtrack è stato rilasciato da Aniplex Records, che si è occupata anche degli album di Blue Dragon e Lost Odyssey. Anyplex ha pubblicato, mentre Dog Ear Records è stata responsabile della produzione complessiva.
Mentre lavorava per le musiche di Guin saga, ha volute enfatizzare qualche caratteristica?
Beh si, magari è solo la mia impressione personale, ma il mondo di Guin Saga è vasto. L’uso dell’orchestra ha per l’appunto lo scopo di sottolinearlo. Ci sono anche dei suoni campionati e per fare in modo che il risultato fosse naturale se ne è occupato l’arrangiatore Narita-san. Lavoravamo senza sosta al mixaggio, non ci siamo fermati neppure a Capodanno.
La più recente uscita per Dog Ear Records è "Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories", che include un brano che il compositore cominciò a scrivere molti anni fa. Ci può dire di più a proposito?
Queso brano ebbe origine quando Uematsu frequentava le medie e fu la prima canzone che abbia mia composto. All’epoca ne compose solo due versi, e sarà completata quando avrà cinquant’anni.. Questa è l’idea dietro all’intero progetto. Dato che altre tracce sono in lavorazione, stiamo considerando di pubblicarne una versione in Inglese. Questa traccia sarà disponibile online anche all’estero, e ci piacerebbe che la gente ne capisse le parole.
La prima canzone mai composta da Uematsu uscirà quindi in occasione del suo cinquantesimo compleanno?
Esatto. Abbiamo tempo fino al 20 marzo per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, e abbiamo dieci brani in totale nei nostri piani. Solo di recente abbiamo deciso il titolo dell’album: Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories, le dieci storie di Nobuo Uematsu.
Hiroki Ogawa: Dog Ear Records Intervista (1 of 2) di Jeriaska su Vimeo.
Egusa-san, grazie per essersi unito a questa intervista. Tempo fa Dog Ear Records ha pubblicato il suo album da solista, KALAYCILAR. È vero che Ogawa-san ha giocato un ruolo chiave per la pubblicazione dell’album?
Per risponderle bene dovrò andare un pò indietro nel tempo: Molte delle idee raccolte in KALAYCILAR mi ronzavano in testa da quando ebbi modo di ascoltare “Microcosmos” di Bela Bartok, ai tempi del college. Allora pensai che sarebbe stato grandioso come game music. Così cominciai ad ascoltare molti brani folk provenienti dall’Ungheria, paese natale di Bartok, solo per capire meglio il senso di quei motivi. Ho pensato che avrei potuto arrangiare uno di questi pezzi folk adattandoli alla mia voce.
Nel 2000 mi sono unito ad una band che si eseguiva musica turca e araba. Fu in quel periodo che mi imbattei nella canzone folk KALAYCILAR. Ci esibivamo in un perfetto stile turco, ma avendo ricordato la mia esperienza con “Microcosmos” di Bartok, andai avanti scrivendo un arrangiamento per la banda che rifletteva i miei ricordi del college. Questa è l’origine dell’album KALAYCILAR.
Questa canzone tradizionale viene suonata in occasioni bene augurali, come le tipiche cerimonie turche di nozze. Ho avuto l’opportunità di suonarla al matrimonio di Ogawa-san, che si è innamorato di questo brano. Anche Uematsu-san ha avuto modo di ascoltarla, ed è stato così che fu deciso che sarebbe stata pubblicata sotto l’etichetta Dog Ear records.
Durante la lavorazione dell’album divenne necessaria la registrazione di alter due trace. Per questo motivo, ho arrangiato una canzone folk marocchina chiamata Aisha. È diventata la preferita di Ogawa-san. Inoltre, dopo aver considerato diverse possibilità, ho deciso di aggiungere una selezione più popolare, come ad esempio un arrangiamento di “Simoon della Yellow Magic Orchestra. Ne è venuto fuori un lavoro tranquillo, senza particolari complicazioni.
Nei primi mesi dell’anno appena trascorso hai suonato il piano durante il Press Start Symphony of Games Concert, di cui abbiamo parlato ampiamente in diversi articoli. Quale è stata la tua esperienza nell’eseguire famosi temi tratti dai videogiochi insieme alla Tokyo City Philharmonic Orchestra?
È stata un’esperienza davvero eccitante. Le capacità di tanti compositori che gareggiavano per ottenere l’attenzione del pubblico, e poi il materiale da cui sono tratti i brani ha un significato profondo per chi gioca ai videogames. La scelta dei brani e la loro presentazione si attesta tra gli alti livelli di fan service.
Penso che non si possa fare a meno di provare un senso di bizzarria in un’esibizione musicale composta da brani creati all’origine sui computer eseguiti da un’orchestra intera. È molto divertente. È il tipo di eventi che penso non interessino solo a coloro i quali sono immersi nella cultura del videogioco, ma anche a chi è estraniato da essi. È un concerto godibilissimo per tutti.
In una precedente intervista abbiamo scoperto che suo padre ha suonato per la registrazione della soundtrack di Anata wo Yurusanai per PSP. I videogiochi sono una vostra passione comune?
Mio padre appartiene ad una generazione che non ha avuto modo di godere dei videogames (ha settanta anni). Quando ero piccola però giocavamo insieme ai giochi da tavolo…innanzitutto lo shogi, oppure Othello o baseball pinball. Questo potrebbe forzare il significato della parola “gioco”, ma se c’è qualcuno che mi ha mai insegnato il piacere del gioco in senso più largo, quello è stato mio padre.
Pia-com è un album che raccoglie una varietà di brani estratti da videogiochi vintage arrangiati per pianoforte. Quando era più giovane, ha mai provato a creare arrangiamenti per il piano?
Certo che si! Ero alle elementari quando era in voga Space Invaders. Quanto c’era l’intervallo durante le lezioni di musica a scuola mi avvicinavo di nascosto ad un organo messo in un angolo e suonavo brani di quel gioco. Lo facevo per i compagni di classe, ed era molto divertente. È stato così che ho scoperto che suonare per gli altri è fonte di soddisfazione, e mi mise sulla strada dell’attuale occupazione che svolgo.
Come ha scelto i pezzi per la track-list di Pia-com I?
Mappy è uno di quei brani di cui ho avuto l’occasione di eseguire live in diverse occasioni in passato. Quando il concept dell’album venne fuori durante una discussione alla Dog Ear Records, fu una di quelle tracce che mandai come demo. Non appena la ascoltarono dissero “ È perfetta!” Una cover di “Snowman” era tra le candidate a comparire tra le trace di KALAYCILAR. Gli altri brani sono stati richiesti dal director di Dog Ear Records, Ogawa-san.
È in grado di descrivere l’interpretazione personale che ha conferito alla registrazione di questi arrangiamenti per piano?
Ad esempio per il gioco “Halley’s comet”, chef a parte della raccolta, mi sono ispirato alle mie band preferite: Emerson, Lake e Palmer. Ho inoltre voluto fare la cover di diversi arcade games dell’era del NES. Infine sto considerando di inserire arrangiamenti ispirati alle canzoni tipiche delle isole meridionali giapponesi, le Amami e Yalushima.
Al PressStart lei ha suonato “To Zanarkand”, che è il tema di apertura di Final Fantasy X compost da Uematsu. Ha persino arrangiato uno dei suoi pezzi tratti da Final fantasy II per Pia-Com. Come descriverebbe l’esperienza di lavoro con questo compositore?
Quando ho comiciato a suonare con Uematsu, ho immediatamente provato una sensazione particolare, molto misteriosa. Mi sono esibita anche al Distant Worlds concert, durante il quale mi è stata data la possibilità di conoscere bene moltei suoi pezzi. L’interpretazione di “To Zanarkand” eseguita durante il PressStart non era il mio arrangiamento, ma era costituita da un lungo assolo di pianoforte all’inizio. Si potrebbe dire che si può percepire una certa pressione quando si deve eseguire un assolo in un concerto che ha registrato il tutto esaurito, ma è stato di grande sollievo sapere che ho mantenuto le aspettative del pubblico.
Hiroki Ogawa: Dog Ear Records Intervista (2 of 2) di Jeriaska su Vimeo.
[Questo articolo è disponibile in giapponese su Game Design Current , in francese su Squaremusic: [ Part One ] [Part Two] e in inglese su GameSetWatch. Traduzione italiana a cura di Sabrina "Natsumi" Cuzzocrea. Cellythm, Pia-Com I e Nobuo Uematsu’s Ten Short Stories possono essere ordinate su importazione da Amazon.co.jp. Intervista condotta da Miyu e Jeriaska. Le immagini sono gentile concessione di Dog Ear Records. Foto di Jeriaska.]