Devil May Cry 5 – Approfondiamo quello che abbiamo giocato nella demo
Dopo averla provata due volte durante la Gamescom, ci siamo fiondati negli uffici di Digital Bros. per rigiocare una terza volta alla demo di Devil May Cry 5, questa volta insieme ai ragazzi di Devil May Cry Italia. L’occasione è stata ottima per cercare di darvi un approfondimenti in merito alle novità, cercando di analizzarle nel dettaglio punto per punto.
Nero
Parliamo di Nero solo perchè era l’unico personaggio giocabile nella demo, ma sappiamo già che non sarà l’unico personaggio giocabile: sarà accompagnato, infatti, dall’amato Dante e da V, la cui identità è tutt’ora sconosciuta.
Nero è parecchio cambiato dagli eventi di Devil May Cry 4, non solo nell’abbigliamento, ma anche fisicamente, sfoggiando un nuovo taglio di capelli, ora molto più corti, e un viso parecchio cambiato. Non a caso durante il trailer di annuncio all’E3, molte persone fecero fatica a capire se si trattasse davvero di Nero, fino al punto che qualcuno pensava fosse il Dante di DmC, il discusso reboot di Ninja Theory.
A non essere cambiato però, è il modo in cui si controlla Nero e le sue abilità base. Il doppio salto, la capriola, provocazione e parte dell’utilizzo del braccio (che merita un paragrafo a parte), sono esattamente gli stessi di Devil May Cry 4. Lo stesso dicasi per gli attacchi con la Blue Rose e la Red Queen (rispettivamente il revolver e la spada) che approfondiremo tra poco. Tra gli attacchi base l’unica novità è rappresentata dall’attacco in corsa, che però ci ha fatto storcere un po’ il naso visto che l’esecuzione è possibile solo tramite la pressione del pulsante Select durante la fase di accelerazione. Praticamente impossibile da inserire in una combo, se non per chiudere un combattimento contro l’unico nemico rimasto (tenendo conto però che il danno provocato è veramente basso).
Blue Rose
Il revolver a doppia canna di Nero non sembra aver ricevuto modifiche o evoluzioni importanti all’interno del combat system. Sparare si rivela molto utile nel fare danno ai nemici mentre si è distanti e, soprattutto, per mantenere alto il punteggio di stile accumulato ed evitare che crolli rapidamente.
L’unica cosa ad essere cambiato è il “Colpo Caricato”, che in Devil May Cry 4 era un proiettile particolarmente potente che poteva essere sparato solo dopo aver premuto il tasto apposito per un certo tempo. In Devil May Cry 5 c’è l’High Shot, ovvero la possibilità di sparare tre colpi contemporaneamente e fare un danno continuativo per qualche secondo: utile per concentrarsi alle schivate o ai salti, senza rischiare di perdere punti stile. Ovviamente, una volta terminati i sei colpi della Blue Rose, bisognerà aspettare che Nero la ricarichi e, per questo, il numero di munizioni questa volta è visibile sotto la barra dell’energia.
Red Queen
La spada di Nero era diventata famosa per la sua elsa, simile al cambio di una motocicletta. Ogni volta che Nero da un colpo di “accelerazione”, la spada s’incendia ed è capace di incanalare fino a tre livelli di potenza. Questa pratica viene definita Exceed e, ovviamente, tornerà anche in Devil May Cry 5. In combattimento è una delle abilità più difficili da sfruttare e richiede un sacco di allenamento e di esperienza, soprattutto perchè se utilizzato con il giusto tempismo tra un colpo di spada e l’altra è possibile creare delle combo potentissime che regalano un sacco di punti stile.
Le combo con la Red Queen sono identiche a quelle viste in Devil May Cry 4 e variano a seconda che vengano eseguite a terra o in aria. Ogni combo ha una sua variante che può essere sfruttata facendo una piccola pausa dopo il secondo colpo. Considerando l’Exceed, potete quindi immaginare a quante possibilità esistono di infierire sui nemici con stile. Importante poi l’affondo (chiamato Streak), utile per raggiungere i nemici più distanti o, nel caso vi trovaste a mezz’aria, a terra, e anch’esso utilizzabile in modalità Exceed.
Devil Breaker
Conosciuto in origine come Devil Bringer, sappiamo che Nero in Devil May Cry 5 perderà il suo braccio demoniaco per essere sostituito con questo nuovo Devil Breaker, un braccio artificiale costruito da Nico, uno dei nuovi personaggi del gioco nonchè partner di Nero. Il suo funzionamento è apparentemente identico a quello di Devil May Cry 4, ma in realtà è il vero protagonista delle novità introdotte a livello di gameplay in questo quinto capitolo. L’unica cosa a non essere cambiata è infatti lo Snatch, ovvero la meccanica che permette a Nero di attirare i nemici a se o, in caso di mostri di enormi dimensioni, di avvicinarsi a loro. Tutto il resto è cambiato, per via del fatto che il braccio di Nero è diventato una sorta di oggetto consumabile e può essere cambiato a seconda delle esigenze. Si parla di otto braccia diverse, ciascuno dotato di caratteristiche e poteri diversi.
Nella demo purtroppo abbiamo potuto provarne solo due, ovvero Overture e Gerbera, rispettivamente di colore Blu e Verde. Overture è il primo braccio che avremo a disposizione e quello che troveremo più spesso. Ha due modalità di attacco, una chiamata Battery e una chiamata Exploder. Con Battery, potremo spazzare i nemici con un attacco elettrico, utile soprattutto vicino ai muri o al suola a seconda di dove ci troviamo. Exploder invece permette di sacrificare il braccio per farlo esplodere e allontanare i nemici quando magari sono troppi e troppo vicini. E’ possibile anche far esplodere il braccio manualmente come una sorta di detonatore, piazzandola quindi sul malcapitato di turno per farlo saltare poi in aria con un colpo di pistola.
Gerbera invece è quello che abbiamo trovato più interessante, in primis per la sua modalità Jocky. Questa modalità permette infatti a Nero di schizzare via da una parte all’altra della mappa, lasciando intendere che sia solo una manovra evasiva. In realtà se lo si utilizza durante una combo aerea, Jocky permette di tenerci costantemente a mezz’aria. In combinazione con lo Snatch, ci ha permesso addirittura di sconfiggere il boss di turno senza farci colpire neanche una volta. Gerbera però anche una modalità di attacco, che varia a seconda se si è a terra o a mezz’aria: nel primo caso spara un’ enorme raggio di energia controllabile chiamato Stamen Ray, mentre se lo si utilizza in volo diventa un Petal Ray, in cui Nero spara dalle dita dei piccoli raggi laser che rimbalzano ovunque.
Stile
Chiudiamo il tutto con la parola che più contraddistingue la serie, ovvero Stile. D’altronde, Devil May Cry rappresenta il primo “Stylish Action Game” della storia. I punti Stile vengono assegnati nel gioco a seconda della prestanza in ogni singolo livello e, più nello specifico, in ogni singolo scontro. La valutazione avviene con una metrica di giudizio basata sulle lettere, che vanno dalla D (la peggiore) fino a SSS (la migliore). In combattimento, il gioco premia innanzitutto la varietà delle mosse, penalizzando chi preferisce giocare in sicurezza usando sempre la stessa mossa.
La demo che abbiamo provato era impostata in modalità facile, quindi raggiungere la S o addirittura SS non era poi così difficile per chi ha giocato i capitoli precedenti, ma siamo fiduciosi nei livelli di difficoltà più alti, l’impegno richiesto sarà nettamente più alto. Per quanto riguarda la valutazione delle varie missioni, queste prendono in considerazione non solo i voti dei combattimenti, ma tiene conto anche del tempo impiegato per terminare il livello, il numero di oggetti utilizzati, la quantità di danni subiti e il numero di orb acquisiti (ovvero la moneta del gioco con cui acquisire nuova abilità o equipaggiamenti). Nonostante le SS in combattimento, non siamo mai andati oltre la A, a dimostrazione che, nonostante tutto, il margine di miglioramento è ancora molto ampio e serviranno molte ore di gioco per riuscire a prendere S in tutte le missioni in tutti i livelli di difficoltà.
Devil May Cry 5 è in arrivo il prossimo 8 marzo 2019 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Al Tokyo Game Show è stato appena rivelato il gameplay di Dante e non vediamo l’ora di scoprire quello di V. Il gioco ci sembra davvero promettente e possiamo già sbilanciarci nel dire che potrebbe essere il miglior capitolo della serie, nonchè uno dei potenziali migliori titoli che vedremo il prossimo anno. Capcom sta davvero facendo un lavoro eccellente con le sue vecchie IP e speriamo continui così.