Death Stranding, la spiegazione del finale
Piccole storie, tasselli che costituiscono un gigantesco puzzle.
Si parlerà ancora per molto tempo del finale di Death Stranding. Dal suo annuncio all’E3 2016 (un anno dopo la separazione da Konami) il nuovo gioco di Hideo Kojima è stato al centro di una campagna pubblicitaria vincente, che gli ha permesso di generare un hype enorme, visto solo poche altre volte in passato.
Nonostante abbia (anche per questo) ricevuto una buona manciata di perfect score, l’epopea di Kojima Productions ha diviso critica e fan e vede i soddisfatti dibattere con chi contesta un gameplay calloso, basato su un enorme loop di lunghe e noiose esplorazioni o, per minimizzare, un simulatore di corrieri. Ma che cos’è realmente? Da dove provengono le CA? Cosa lega BB, Amelie e Cliff a Sam?
Un tempo ci fu un esplosione.
L’indelebile immagine di Death Stranding sono le spiaggie. Ognuno ha la sua spiaggia, ovvero un luogo ultraterreno che riflette le proprie personalità. Sono utilizzate come connessione personale con un altro piano di esistenza e conferiscono molti vantaggi. Uno fra tutti il teletrasporto.
Le spiaggie in Death Stranding non esistono sempre, ma nascono quando è in arrivo un’estinzione di massa. Quando un’estinzione è vicina, appare una cosiddetta EE, Entità Estintiva, che si impegna per realizzare questo compito. Prima di quella narrata in Death Stranding ve ne sono state cinque, di EE. La sesta qui è raffigurata da Amelie Samantha America Strand: un personaggio in vero conflitto.
Mentre una parte di lei vuole necessariamente sterminare l’umanità, l’altra si preoccupa comunque della salvaguardia dell’America. Per farla progredire, Bridget/Amelie lavora instancabilmente alla creazione della rete chirale, un sistema sviluppatato tramite gli esperimenti sui Bridge Baby, dei bambini strappati alle loro madri esanimi, in grado di collegare il mondo dei vivi a quello dei morti. Durante le sue ricerche, però, viene provocato il Death Stranding, consentendo alle Creature Arenate (CA) di entrare nel mondo. Queste creature sono composte di antimateria e quando si combinano alla materia, generano delle voragini: delle enormi esplosioni che possono spazzare via intere città.
Il Death Stranding, oltre alla desolazione, ha avuto altre serie ripercussioni sull’uomo. Gran parte dell’umanità scomparve e, da quel momento, tutti i corpi in decomposizione dovevano essere cremati per evitare la creazione di CA/Voragini. Ad alcune persone invece sono state attribuite caratteristiche speciali. Sam, per esempio, è in grado di tornare in vita dopo la morte. È un cosidetto Riemerso. Possiede anche le DOOMS, delle abilità speciali che permettono di interagire con le CA. Vi solo vari livelli di DOOMS, e ognuno ha delle abilità differenti oltre a essere bombardato da visioni apocalittiche sul futuro, mostrategli da Amelie stessa.
Non va dimenticata la Cronopioggia (Timefall), una pioggia che in Death Stranding è capace di accelerare il processo d’invecchiamento di tutto ciò che tocca. Vero toccasana di gran parte della narrazione (vedi Fragile, ndr).
Io sono già morto.
Anni dopo questo evento globale-apocalittico, Death Stranding segue Sam Porter Bridges mentre cerca di riconnettere le ormai frammentate Città Unite d’America. Lungo il suo percorso, il protagonista inizia a comprendere quanto bizzarro sia il mondo che abita. Ma anche i suoi segreti più oscuri, interagendo con diversi personaggi chiave che hanno una certa influenza sul destino dell’umanità.
Higgs per esempio, il fattorino (mercenario) diventato un efferrato terrorista; o il capitano Clifford Unger, un soldato capace di navigare liberamente tra la spiaggia e il mondo di gioco; e infine Amelie, la vera forza motrice di Sam.
In un mondo di cronopioggia, fantasmi (o creature) arenati e boss catramosi, l’elemento più bizzarro della narrazione risiede proprio in questi personaggi e nei loro segreti, che culminano nel finale di gioco, diventando i piccoli tasselli di un enorme puzzle emotivo e altamente formativo.
Durante le sequenze finali sono molte le informazioni che bombardano il giocatore. È chiaro che vi sia un po’ di confusione. Ed è facile immaginare che molte persone sentano il bisogno di avere una visione più completa. Ma per farlo bisogna sviscerare gli elementi principali che lo compongono e ricollegarli ai diversi momenti rivelatori. Non serve di certo specificare la presenza di spoiler, vista la natura dell’articolo.
È Amelie il vero villain?
In un certo senso si. Higgs era semplicemente una pedina nelle sue mani. Avrebbe dovuto accelerare l’evento di estinzione. Per fortuna il percorso di Sam è riuscito in parte a far rinsavire l’EE, che ha iniziato a constatare che forse ci poteva ancora essere speranza per l’umanità. Ma il terrorista mascherato, grazie alle sue incredibili abilità DOOMS (fornitegli da Amelie), riesce a riprendere in mano la situazione e a innescare il Last Stranding: l’eliminazione di ogni fonte di vita sulla Terra. Sconfitto Higgs, è ormai rivelata la vera natura del futuro presidente: Sam si reca sulla sua spiaggia di Amelie nel tentativo di impedire una nuova catastrofica esplosione.
Qui, Amelie dà al corriere una pistola e gli offre due possibilità: guardare il mondo bruciare insieme a lei o ucciderla per impedire che ciò avvenga. Come si era già potuto vedere nella sequenza con Die-hardman, questa arma non ha alcun effetto su di lei: scaricarle il caricatore da sei colpi addosso non basterà. Dopo un tentennamento, Sam si avvicina e decide di abbracciare la bella Lindsay Wagner, dimostrando che è ancora legato a lei nonostante la sua lealtà vacillante. La convince a percorrere una terza strada. Per far sì che l’estinzione avvenga naturalmente, Amelie dovrà rimanere sulla spiaggia da sola, senza interagire con le persone a cui si è affezionata e vederle lentamente morire in un mondo in decomposizione. Lei voleva anticipare questa sfiancante sesta sofferenza, ma grazie alla perseveranza di Sam, decide di sacrificarsi volontariamente. Regalando all’umanità tutto il tempo che le resta.
Da soli non c’è futuro.
Sam è lasciato a vagare da solo sulla sua spiaggia, mentre i titoli di coda gli scorrono accanto. Deadman, Heartman, Die-hardman, Mama e Fragile lo stanno cercando e alla fine riescono a riportarlo indietro proprio grazie a quell’arma che teneva in mano. Quella pistola che “può sempre esserti utile“. Tutto sembra andare per il meglio: l’UCA è connessa, Die-hardman è il nuovo presidente delle Città Unite d’America e il Last Stranding è stato evitato.
Questa vittoria è però tinta di oscurità. Sam deve effettuare un’ultima consegna: portare il suo BB, Lou, all’inceneritore, poiché ormai fuori uso.
Arrivato a destinazione decide di collegarlo ancora una volta alla sua tuta, rivivendo una sequenza di ricordi stavolta non più frammentata. Azionato poi l’inceneritore ricorda le parole di Deadman, che ha disattivato il collegamento con le manette di Sam permettendogli di rimuoverle in qualsiasi momento. Così facendo si sarebbe reso invisibile al resto della Bridges e non più collegato alla connessione chirale con l’UCA.
Sam poggia così le manette e il pod sull’inceneritore, ma decide all’ultimo di salvare BB. Lo ricollega alla sua tuta un’ultima volta, finendo spettatore degli spiri finali di un Cliff moribondo. Proprio prima della sua dipartita, per mano di quella stessa pistola, Cliff è in grado di interagire direttamente con Sam e di dargli la sua medaglietta. In quel momento Sam scopre che non è BB a essere il figlio di Clifford, bensì lui stesso, e che i ricordi che stava rivivendo erano i suoi.
Tempo addietro Cliff, per salvare sua moglie in coma e il suo povero figlio non ancora nato, firmò un accordo con l’UCA garantendosi supporto nelle loro strutture. Sam divenne quindi il primo Bridge Baby. Grazie alla segnalazione di John (Die-hardman), un suo ex sottoposto in Iraq, Clifford scoprì che avrebbe presto perso sia sua moglie che Sam. Preso dal panico, uccide Lisa e cerca di scappare insieme a BB con l’aiuto di John. Ma il personale di Bridges ha la meglio su di entrambi.
In questa sequenza Bridget Strand ha sparato a entrambi colpendoli a morte. Il “ka” di Amelie è riuscita però a salvare Sam rendendolo un Riemerso. Clifford ha provato con tutte le sue energie a difendersi continuando, oltre la morte, a vendicarsi di chi gli ha strappato la famiglia. Infine, abbraccia ancora una volta suo figlio Sam/BB, prima di trovare la pace e abbandonare il terrore della guerra eterna di cui era in parte prigioniero.
Finiti i flashback e riportati i piedi per terra, in un ultimo straziante momento di difficoltà, Sam rimuove Lou dal pod (contro gli ordini diretti del suo presidente e mandando a quel paese il 70% di rischio catastrofico anticipato da Deadman) e prova a rianimarlo. Dopo diversi tentativi Lou torna in vita, interrompendo così la sua connessione con l’altro mondo.
Sam riprende il suo cammino alla luce del sole. Una leggera pioggia non nociva gli accarezza il volto, e gli permette di guardare con orgoglio al futuro, insieme alla sua Louise.