D&D L’Ombra della Regina dei Draghi RECENSIONE
Bentornati avventurieri, bentornati a Krynn e bentornata Dragonlance.
D&D, acronimo che sta per Dungeons & Dragons, è il gioco di ruolo più famoso al mondo. Grazie alla quinta edizione e a tantissimi prodotti della cultura pop che lo citano – e naturalmente all’eccellente Baldur’s Gate 3 – sta ri-vivendo una vera e propria giovinezza.
Wizards of The Coast è saltata di manuale in manuale, di edizione in edizione, in un progetto che ha superato i limiti e le necessità del secolo breve e non vuole rallentare. Nemmeno ora che siamo al giro di boa tra la quinta edizione e la One di prossima uscita, nuovi prodotti fiammanti arrivano sul mercato.
In questa sede vi scriverò di una nuova importantissima avventura per 4-6 giocatori di recentissima uscita: mi riferisco naturalmente all’Ombra della Regina dei Draghi. Tutto ciò confezionato in uno splendido manuale illustrato di 224 pagine.
D&D È tempo di tornare a Krynn
Perché ho definito “importante” l’avventura L’Ombra della Regina dei Draghi? La risposta non si fa attendere: rappresenta un ritorno in grande stile nel mondo di Dragolance. Implementa nella quinta edizione di D&D razze e specializzazioni ad ora assenti e completa perfettamente un cerchio iniziato negli anni ’80.
Eccoci qui, pronti ad interpretare un Kender, a riscoprire le complessità dell’ordine dei Cavalieri di Solamnia e a pronunciare noi di divinità tramontate ma non del tutto dimenticate.
D&D Tasslehoff passami l’Hoopac, si va in guerra!
Il mio background culturale circa il mondo di Dragonlance si sviluppa nella prima adolescenza grazie al ciclo dei libri (cronache) di Margat Weis e Tracy Hickman. Fu proprio grazie a “I Draghi del Crepuscolo d’Autunno” che incontrai per la prima volta un party indimenticabile al quale vi invito di gettare una curiosa occhiata.
Naturalmente i miei due personaggi preferiti non potevano non essere il piccolo Kender di nome Tasslehoff e il controverso e potentissimo, mago umano Raistlin Majezere, ma questa è un’altra storia.
L’ombra della Regina dei Draghi ci porta proprio sul continente di Krynn, nel culminare degli eventi narrati nel confitto noto come “la guerra della lancia”. L’esercito di Takhisis muove guerra in ogni dove e ci ritroveremo nel cuore del ciclone, al centro del conflitto, pronti a dare il nostro contributo nella grande guerra.
Prima di avventurarci nel libro in sé, è bene ricordate che può essere acquistato separatamente dal libro dell’avventura, il gioco da tavolo “Warriors of Krynn”, che ci permetterà di vivere le battaglie salienti descritte nel manuale, tramite un gioco dedicato al rappresentare le gargantuesche battaglia su larga scala.
Entrambi i prodotti sono godibili separatamente, ergo starà a noi scegliere la formula che più si confà alle esigenze della nostra combriccola di giocatori. Nella mia esperienza ho solo letto il manuale dell’avventura, ma sono reduce di una splendida conferenza dedicata al gioco da tavolo.
L’ombra della Regina dei Draghi si estende sul continente
In questa sede mi concentrerò dunque sul libro, che guiderà un party di eroi dal livello 1 al livello 11, con delle peculiarità decisamente interessanti. Innanzitutto questa avventura inserisce il party di giocatori all’interno di un conflitto su larga scala, si concentra sulla regione di Solamnia e non è dunque eroe centrica.
Ci sono tantissime forze in gioco, tantissima lore da assorbire e trame da rivelare e gli avventurieri sono solo un piccolo tassello di un mosaico enorme, ergo non tutto graverà sulle loro spalle, sebbene abbiano un impatto significativo sulle sorti della guerra.
Il pacing dell’avventura è una montagna russa di emozioni, con un inizio lento, dove la guerra è solo un’ombra all’orizzonte ed è protagonista della giornata una fiera di paese, fino ad essere in un batter d’occhio inghiottiti dalla marcia dell’esercito di Draghi e sbalzati di campo base in campo base lungo le bellicose tappe dell’avventura.
L’ombra della Regina dei Draghi propone un’avventura dove si combatte tanto, in maniera significativamente differente dalle scaramucce presentati in manuali come L’ombra oltre Stregolumen. Si percepisce la disperazione di un continente butterato dalle efferatezze della guerra e si lotta per il destino del piano.
Tutto questo farà la gioia dei party amanti delle battaglie, delle finezze strategiche che la quinta edizione di D&D presenta e forse meno ai giocatori che vogliono sentirti gli unici protagonisti della vicenda, che amano le singolar tenzone e desiderano che il mondo faccia da mero sfondo alle loro imprese.
Il manuale viene reso vivo dall’incredibile mole di illustrazioni, mappe, ritratti di personaggi e costanti cenni di lore ai quali siamo stati ben abituati lungo le ultime release della 5 edizione di D&D e le vibes sono da fantasy classico, un glorioso ritorno nelle lande di Krynn per un avventura gargantuesca, disperata, folle e spietata.
Naturalmente non può mancare la sezione dei mostri inediti, con belve e minacce create ad hoc per l’avventura, la sezione dei monili, delle armi peculiari e tutte le tabelle atte a rendere unico e vivo il mondo di Krynn. È tempo di armarsi di Hoopac e scendere in guerra.