Cosa leggere se ti piace The Last of Us?
In questo editoriale, vi consigliamo cosa leggere se avete amato The Last of Us.
Dopo il primo episodio di questa nuova rubrica che vuole unire videogiochi e letteratura dedicato a Dark Souls (lo potete trovare qui), continuiamo il nostro percorso attraverso un altro titolo che ha lasciato più di un semplice segno nel mondo videoludico: The Last of Us. Si tratta di un gioco che quasi non ha bisogno di presentazioni. Tuttavia, per il nostro scopo, avremo bisogno in prima istanza di contestualizzare l’acclamato titolo di Naughty Dog per poi passare alla risposta della domanda che fa da titolo di questo articolo: cosa posso leggere se mi piace e ho amato The Last of Us? Iniziamo.
Viaggio
The Last of Us, uscito originariamente nel 2013, è uno dei videogiochi più premiati e più celebri di tutti i tempi. Naughty Dog aveva appena terminato i lavori sulla trilogia originale di Uncharted e si apprestava a lanciare la sua nuova creatura. Una creatura dal carattere e dall’apparenza molto diversi rispetto a qualunque altra cosa fosse uscita dalle menti creative dell’azienda statunitense.
Alla comicità di Uncharted si sostituì una drammaticità degna delle migliori opere drammaturgiche, filmiche e televisive contemporanee e la storia proposta era molto matura e ben scritta. Ma di che cosa parla The Last of Us? Se siete qui probabilmente lo saprete già, ma quello su cui mi voglio concentrare non è la trama in sé; quanto il suo cuore e il suo messaggio. Di che cosa è realmente fatto The Last of Us?
The Last of Us parla essenzialmente di un viaggio e di due persone, Joel ed Ellie, che devono attraversare parte dell’America per spostarsi da un punto A a un punto B. Se ci pensate, la premessa narrativa è molto semplice e anche già vista svariate volte per certi versi. Tuttavia, The Last of Us riesce comunque a essere unico. Perché quel viaggio è solo una scusa. Una scusa per parlare di tutt’altro: di amore e di conflitto, di rapporto genitore-figlio, di amicizia e, più in generale, di vita.
Il viaggio che Joel ed Ellie compiono nel mezzo di una pandemia che affligge l’intera razza umana e di un mondo verso la rovina e il caos è il viaggio delle loro stesse vite. Un viaggio, permettetemi, nella concezione più antica del termine. Uno di quei viaggi che ti cambia e che non ti fa più tornare come prima. Dove dal punto A arrivi al punto B per scoprire che poi hai trovato C. Un viaggio come quello di Ulisse: che al suo ritorno tanto voluto e tanto desiderato a Itaca dopo le sue disavventure, sapeva di non essere più lo stesso, ritrovandosi talmente diverso da decidere di imbarcarsi verso una nuova avventura.
The Last of Us tocca tutti questi punti andando a formare una circonferenza il cui centro è rappresentato proprio da Joel ed Ellie. Due persone molto diverse in tutto, a partire dall’età, che imparano a conoscersi e rispettarsi fino a provare sincero affetto l’uno nei confronti dell’altro. E non è forse questo il senso dell’essere umano stesso? Continuare a camminare e correre, muoversi nelle avversità e confrontarsi, fino a scoprire la bellezza del tendere la mano verso qualcun altro e sapere di poterci fidare.
Date queste dovute premesse è ora di passare alla risposta alla nostra domanda: esiste un libro in grado di regalare emozioni, riflessioni e sensazioni simili? Sì, e si tratta di uno dei migliori libri della narrativa contemporanea americana. La Strada di Cormac McCarthy.
La strada
Cormac McCarthy è uno degli autori più acclamati della nuova letteratura americana. Giornalista, sceneggiatore, autore e intellettuale di spicco, McCarthy è stato in grado con la sua scrittura asciutta e sintetica di saper descrivere al meglio le paure e le preoccupazioni dell’America delle campagne e lontana dalle grandi città. Alcuni parlano di Neo-Western quando tentano di descrivere i libri di questo acclamato scrittore, tuttavia La Strada rappresenta un unicum nella sua opera bibliografica, in quanto va a incasellarsi all’interno di un genere narrativo ben preciso e delineato: la fantascienza post-apocalittica.
La Strada (pubblicato in Italia da Einaudi) fu pubblicato nel 2006 ed è un romanzo breve (o racconto lungo) che narra la storia di un padre e un figlio che, per via delle condizioni rigide dell’inverno nella parte più settentrionale degli Stati Uniti, decidono di percorrere una lunga strada che li condurrà verso Sud in modo da sfuggire al freddo più estremo. La cornice che fa da sfondo a questo viaggio è un classico della letteratura post-apocalittica: il mondo è in rovina per via di una forte catastrofe che ha fatto quasi estinguere la razza umana lasciando vivi solo pochi sopravvissuti. Alcuni degli esseri umani rimasti vivi hanno poi perso completamente il senno e ogni forma di umanità, arrivando a formare clan e tribù in cui altri uomini vengono tenuti in cattività per essere poi uccisi e mangiati. Questo è il contesto in cui si muovono i protagonisti del romanzo.
Le descrizioni degli ambienti e di questo mondo devastato non sono comunque mai troppo invasive e lasciano abbastanza spazio all’immaginazione del lettore. L’intento di McCarthy è molto più orientato verso la trasmissione delle emozioni e delle atmosfere di questa storia, facendo sentire il lettore quasi come il fruitore di un album musicale.
Un’altra peculiarità di quest’opera, a differenza di altre dello stesso filone narrativo come il famosissimo fumetto The Walking Dead, è il modo in cui viene trattato il rapporto padre-figlio dei due personaggi principali. All’interno della narrazione, troverete moltissimi momenti di silenzio in cui l’autore riesce a trasmettere perfettamente quell’intesa e quella complicità propria del rapporto che ci può essere tra un figlio e il suo genitore. Rapporto che comunque non sarà sempre idilliaco, come accade d’altronde nella realtà. Il conflitto, però, porterà sempre a qualcosa di nuovo e dal confronto non sarà solo il figlio a crescere, ma anche il padre. Il viaggio compiuto da questi personaggi non sarà infine così dissimile da quello di Joel ed Ellie: entrambe le coppie di protagonisti delle loro rispettive opere sono legate tra loro dal rapporto stesso che intercorre tra questi personaggi. Un rapporto indissolubile e destinato a perdurare per sempre, anche eventualmente dopo la morte.
Se siete arrivati fin qui non posso che ringraziarvi per l’attenzione e spero che questo nuovo episodio di questa rubrica vi sia piaciuto. Se La Strada sarà un libro di vostro gradimento, vi consiglio di guardare successivamente il film omonimo tratto dal libro, con protagonista Viggo Mortensen. Nonostante personalmente continui a preferire il libro, devo ammettere che il film è davvero ben fatto e Mortensen regala a noi spettatori una delle sue migliori interpretazioni. Come sempre, se avete domande, considerazioni o semplicemente volete dire la vostra, usate lo spazio commenti. Mi troverete pronto a leggervi e rispondervi. Grazie ancora.