Controller/Grip – Hands On
I tempi in cui croce direzionale e tasti A e B risultavano più che sufficienti per una console portatile sono terminati. Già dalla passata generazione, mini-stick analogici, tasti dorsali e touchscreen, hanno permesso di godere di giochi sempre più complessi anche sulle piccole console, ma a quale prezzo? Personalmente ho sempre desiderato giocare a titoli come Monster Hunter Freedom, ma nonostante cercassi di padroneggiare la tecnica “Tigre-Gru” al fine di muovere in maniera armonica personaggio e telecamere, ho rimediato solo forme conosciute e sconosciute di artrite cronica.
Nel gennaio 2011, quando la Sony rese ufficialmente pubblico il progetto NGP, lo stesso progetto che poco meno di un anno dopo venne commercializzato con il nome di Playstation Vita, le mie speranze si riaccesero consapevole che, un giorno, il secondo analogico avrebbe illuminato il mio percorso.
PS Vita, evoluzione naturale di PSP, eredita dalla precedente console lo stesso “Family Feeling”, una forma quindi affusolata e priva di angoli, che, seppur ben bilanciata, non rappresenta il mio modello di ergonomia.
Da qui nasce il desiderio e la ricerca di un accessorio che, senza snaturare troppo il concetto di console portatile, mi garantisse una presa più comoda e maneggevole. Nel peregrinare per e-shop e listini, la mia attenzione è stata attratta dal Controller/Grip di Bigben Interactive, società molto attiva nella vendita di accessori e giochi per console portatili, smartphone e tablet.
Uno sguardo da vicino
La periferica pesa poco meno di 80 grammi ed è ben bilanciata: le due impugnature sporgono dal profilo della console di circa 5 centimetri, raggiungendo una profondità massima di 3 centimetri, sufficienti a garantire una presa sicura. L’unione con la console è un’operazione semplice, grazie ad un pratico quanto affidabile sistema di ancoraggio. Una volta agganciata la console al Controller/Grip la sensazione è quella di una salda unione che permette di giocare in estrema sicurezza, sfidando anche le naturali leggi di gravità; l’accessorio lascia il giusto spazio sia al touchpad posteriore che a tutti i pulsanti, ma un’eccezione viene fatta per quanto riguarda l’ingresso del jack di ricarica, ostruito proprio dal sistema di chiusura.
Concettualmente semplice, ma dannatamente efficace
Impugnando la periferica le dita si posizionano in maniera naturale, i pollici sugli stick analogici, gli indici sui tasti dorsali e gli anulari e medi trovano “rifugio” nelle insenature ottimamente ricavate nella parte posteriore. Al tatto il controller offre una sensazione di “vellutato” e la presa risulta quindi morbida ma al contempo salda.
Concludendo
Controller/Grip è sicuramente un ottimo investimento, anche, ma sopratutto, in virtù di un prezzo assai contenuto. Il principale problema è l’aumento considerevole delle dimensioni di PS Vita, che già priva di ogni custodia o grip, non si presenta certo come "il top" nel campo della portabilità.