Come la Xbox 720 cambierà il gaming in 14 mosse

Era lo scorso gennaio quando Xbox World rivelò al grande pubblico tutto ciò che le sue fonti avevano da dire in merito alla nuova console Microsoft: dalle specifiche della CPU ai dettagli sulle interessanti lenti a realtà aumentata, che probabilmente si useranno verso la fine del 2014. Sei mesi dopo, un documento trapelato da fonti interne al colosso di Redmond confermò tutte le tesi precedenti e anche qualcosa di nuovo, come ad esempio il prezzo base di circa $300 (trattasi comunque di un documento risalente al 2010, quindi forse non proprio aggiornato).


             Accreditato modello della prossima Xbox (clicca per ingrandire): minimalista e arrotondato

È doveroso precisare che, negli scorsi dodici mesi, Xbox World è sempre stata in prima linea nella copertura di notizie su Durango; ora, sul penultimo numero della rivista, col suo sensazionale “tutto quello che sappiamo”, fa del suo meglio per illustrarci i futuri piani della Xbox next-gen. Il ricco dossier che ci viene sottoposto, frutto di lunghe indagini redazionali, riassume tutto ciò che la rivista ha avuto già modo di dirci negli scorsi mesi. L’articolo è stato pubblicato in anticipo, dal momento che sia questa rivista che PlayStation 3 Magazine sono state chiuse dalla Future Publishing. L’ultimo numero è stato quello del 12 dicembre.

Dal numero 125 di Xbox World, Novembre 2012:

Microsoft ha l’abitudine di non replicare mai a rumor e speculazioni. Per questo motivo ci siamo rivolti a degli esperti del settore, per chiedere loro quali sono i rumor più quotati sulle caratteristiche tecniche di questa nuova console: il Kinect 2.0, il lettore Blu-Ray compatibile, una CPU quad-core, gli 8Gb di RAM, il controller personalizzabile e gli incredibili occhiali AR (augmented reality).

Non vi aspettate che la prossima Xbox si chiami Xbox 3 o davvero Xbox 720. Negli ultimi anni, Apple ha cambiato le regole del branding; quando la prossima generazione arriverà, è quasi certo che questa console possa chiamarsi semplicemente Xbox. Se questa è speculazione pura, quello che state per leggere è invece frutto delle opinioni dei suddetti esperti dell’industria videoludica, oltre che di un documento proveniente da fonti interne a Microsoft.

La nuova Xbox arriverà sugli scaffali nel 2013, a novembre. Alcune tra le più grandi software house hanno già pronti i loro prodotti: Rare ha Kinect Sports 3, Bungie ha Destiny, Lionehead dispone del chiacchierato Fable MMO, 343 ha il suo Halo 5, DICE ha Battlefield 4 e Turn 10 invece ha Forza 5. Sembra che non dovremmo attendere a lungo per questi titoli.

A meno che non si verifichi qualche importante cambio di marcia, tutto quello che leggete qui sarà reso ufficiale anche diversi mesi prima della prossima conferenza E3, all’annuale X Showcase di Febbraio o di Marzo. Il countdown per la prossima generazione inizia adesso…


1
– Potenza massiccia

I kit di sviluppo Microsoft Durango sono già nelle mani degli sviluppatori e la CPU, al cuore della macchina, è un vero mostro. Se la 360 disponeva di una CPU tri-core sin dal 2005, Durango promette ben quattro core hardware, ognuno suddiviso in quattro core logici; il tutto per una resa potenzialmente superiore anche a quella che molti pc gamer possono vantare.


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"Sulla carta, le specifiche della Xbox 360 sono ancora abbastanza rispettabili", dice Matt Ployhar, senior product planner all’Nvidia Consumer Applications Product Team. "È dotata di tre core con velocità di clock attestata approssimativamente sui 3.2 Ghz per ognuno; le nuove 360 sono dotate di un chip di 45nm, in grado di usare meno potenza. Ad ogni modo, è solo quando si comincia ad esaminare le cose più approfonditamente che ci si rende conto di quanto siano grandi i progressi compiuti dalle architetture CPU. Oggigiorno, una console next-gen dovrebbe perlomeno aspirare ad un’architettura quanto più performante e all’avanguardia possibile, se vuole sperare di sostenere un altro ciclo vitale lungo dai 5 ai 10 anni.

"Per essere più specifici, parliamo di un chip di 22-29nm, un altro core fisico per l’elaborazione in grado di mantenere all’incirca la stessa frequenza, una cache non solo più veloce ma anche quattro volte più grande, un numero di transistor sei volte maggiore; il tutto però mantenendo, o meglio ancora perfezionando, i medesimi vincoli di potenza. Un bel lavoro, senza per altro nemmeno iniziare a considerare che i dati grafici possono occupare spazio sul medesimo design del die e quindi eguagliare già gli standard grafici dell’attuale generazione col minimo sforzo".


2
– Mettere la potenza al lavoro

Una volta ottenuta tutta questa potenza extra, cosa ci si può fare? “Possiamo simulare più cose e simularle meglio”, risponde Simon Mack, chief technical manager della Naturalmotion, lo studio di Cambridge che ha lavorato alla fisica di GTA IV. “Disponi di più fisica, puoi ottenere più verosimiglianza. Ci aspettiamo di vedere più personaggi simulati e mondi più ricchi. Possiamo iniziare col cercare di simulare personaggi più complessi, con interazioni più complesse, per poi aggiungere più cose, come capelli e vestiti: tutto aiuta ad incrementare il realismo".

"Ora come ora, gli ambienti di gioco sono generalmente limitati a lineari oggetti simulati. Disporre di un maggior livello di simulazione fisica, significa che puoi ottenere interazioni più dettagliate con essa. Tanto per accennare qualcosa, che ne dite della distruzione? La distruzione di oggetti, vestiti, ogni cosa. Significa che il vostro personaggio può influenzare il mondo di gioco in un modo più dettagliato e coinvolgente, esattamente come il mondo di gioco può fare con lui.

"Certo, con l’incremento del numero di interazioni in un gioco, diventa anche più complicato gestirne il gameplay. È questa la grande sfida che gli sviluppatori dovranno affrontare, ma pensiamo che il gameplay ne trarrà degli enormi benefici, nei prossimi anni".


3
– Kinect 2.0

Il Kinect 2.0 può tracciare sino a quattro giocatori e può captare anche i più piccoli movimenti delle dita, grazie ai miglioramenti nella tecnologia della camera d’acquisizione e ai processing grunt aggiuntivi; almeno questo è ciò che riferiscono i rumor, ma anche altre tecnologie saranno convogliate nella versione next-gen della controversa periferica.

"Negli ultimi due anni abbiamo sperimentato ogni applicazione delle camere a sensori di profondità, per consentire interazioni con la superficie dell’ambiente", dice Hrvoje Benko, ricercatore Microsoft. Il suo dispositivo, l’OmniTouch, trasforma infatti qualsiasi tipo di superficie in uno schermo touch screen interattivo, grazie ad un proiettore o – potenzialmente – a tecniche di realtà aumentata. "Sfruttando un pico proiettore, risulta possibile trasformare qualsiasi cosa in una superficie interattiva. È possibile tracciare le dita a mezz’aria e valutare la loro collisione con altri oggetti, simulando così le interazioni multi-touch degli smartphone e degli slate". 

In sostanza, combinando un micro-proiettore alla tecnologia di Benko, la nuova Xbox potrebbe addirittura proiettare dei giochi da tavola direttamente sul vostro tavolino da caffè, oppure materializzare una tastiera virtuale in ogni momento. Eppure, pare che Microsoft abbia in mente anche qualcosa di più audace…

4
– Realtà Aumentata

Il noto documento trapelato da Microsoft, quello contenente alcune informazioni e progetti sulla Xbox 720, ha svelato i piani per trasformare la suddetta console in un vero sistema a realtà aumentata, grazie ad una nuova periferica in arrivo nel 2014. Questa nuova tecnologia AR potrebbe sommare le proprie potenzialità a quelle del Kinect, o dell’Omnitouch, al fine di trasformare la vostra stanza in un ambiente di gioco virtuale in cui i personaggi dei vostri titoli preferiti potranno bucare lo schermo e persino interagire con oggetti reali.

"Abbiamo l’abitudine, la maggior parte delle volte, di non focalizzarci direttamente sulle cosiddette fasi di “produttizzazione” (productization) o di miniaturizzazione del prodotto, quanto piuttosto sulla dimostrazione delle capacità di una determinata tecnologia", dice Benko. "Da parte mia, non vedo alcuna ragione perché la tecnologia Omnitouch non possa sfociare in un paio di occhiali. Nutro molta speranza circa la possibilità di vedere, entro pochi anni, l’ampia diffusione delle tecnologie di realtà aumentata.

"Ci vedo molte opportunità, che vanno dalla semplice conversione di giochi esistenti in prodotti che possano funzionare su molte altre superfici non digitali, alla creazione di giochi completamente nuovi; parlo di prodotti in grado di sfruttare le vostre capacità visive, la location, il vostro corpo o l’ambiente circostante per regalarvi un’esperienza indimenticabile e davvero immersiva. Nel nostro Beamatron Project, abbiamo già dimostrato come pilotare delle perfette vetture radiocomandate virtuali attraverso una stanza, saltando da un divano, comportandosi proprio come una vera automobile".

La nuova Xbox potrà, quindi, realizzare tanto le piccole cose, ad esempio posizionare l’HUD di Master Chief direttamente davanti ai vostri occhi, così come trasportare l’azione dallo schermo alla vostra stanza.

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5 – Suono 3D

Per quanto potente e strabiliante sia, la realtà aumentata non è ancora abbastanza, se si vuole riprodurre perfettamente un mondo virtuale. Per fare in modo che questo ambiente sia davvero completo, ci vorrebbero personaggi capaci di comunicare con noi con un apposito audio localizzato. Impossibile? Niente affatto; gli specialisti del settore sanno che una tecnologia del genere già esiste.

"Gli effetti dell’audio 3D sono sorprendenti", dice Tuyen Pham, CEO dell’A-Volute: 3D Sound Projects. Se ti trovi nell’asse dell’altoparlante, senti il suono; se muovi la testa in un’altra direzione, il suono sparisce. Le componenti hardware alla base della nostra tecnologia sono ancora troppo costose per il mercato, anche se una produzione di massa ed un apposito dispositivo da porre sopra o sotto il vostro televisore, potrebbero diventare una cosa accessibile per un grande marchio". 

 

 Microsoft è appunto quel grande marchio e la Microsoft Research ha già mostrato il suo prototipo di audio direzionale, un sistema di 16 altoparlanti in grado di lavorare tutti insieme per ricreare un audio adatto ad una piccola area. Se abbinato al tracciamento facciale del Kinect, gli altoparlanti potrebbero proiettare un suono che solo voi potete udire, rendendo le cuffie una reliquia del passato.

Un sistema del genere sarà disponibile per la prossima Xbox? L’abbiamo chiesto a Pham, che ci svela il più possibile. "Il dispositivo ha le fattezze di un pannello di 10×20 cm, dello spessore di un centimetro. Potrebbe essere posizionato ovunque e penso che l’applicazione di un sistema del genere alle console casalinghe sia semplice. Tuttavia, da quanto mi riferisce la nostra sezione legale, non posso dire altro. Stiamo lavorando con un’azienda del gaming, ma tutte le informazioni che potrei dare sono soggette ad un accordo di non divulgazione".


6
– Verso il Blu-Ray e oltre

La nuova Xbox dovrebbe montare un lettore Blu-Ray di serie, per giochi di 50Gb tutti immagazzinati in un singolo disco, senza gli attuali problemi della tecnologia PS3: tempi di ricerca (seek times) piuttosto lenti e tempi di caricamento in-game più estesi del normale. I lettori Blu-Ray moderni sono più veloci di quelli del 2006 e Microsoft userà i migliori sul mercato, entro i limiti di un buon rapporto qualità-prezzo.

 

Secondo un rumor, la prima versione slim della nuova console rinuncerà totalmente al lettore ottico per diventare una piattaforma download-only, prevista per il 2015. La Xbox Slim, qualora venga confermata, verrà rilasciata nel pieno avvento di un’era post-supporto fisico, in cui i progressi della banda larga e le migliorie dei network cap avranno raggiunto un livello tale, che anche i download di 20-30Gb potranno essere facilmente gestiti con le comuni connessioni casalinghe.

Allo stato attuale, la banda larga del Regno Unito non è ancora a livelli adeguati e non è la sola; il provider di film e videogiochi online Netflix, di recente, ha giudicato il Canada un paese del terzo mondo in quanto a banda larga. Ci sono solo pochi giochi, per PC o console, che vanno oltre i 25Gb – i giochi più corposi per PS3 tendono a duplicare i dati sul disco per ridurre il tempo di ricerca – ma aspettatevi giochi in grado di riempire un disco Blu-Ray, non appena la prossima generazione maturerà.


7
– DirectX 11

"Dire che la prossima Xbox sarà compatibile con le DirectX 11 è una scommessa vinta in partenza", dice Matt Ployhar. Si tratta, in breve, di un’interfaccia di programmazione della stessa Microsoft, che permette di ottenere effetti impressionanti, di nuova generazione, sui moderni giochi per PC. "Ci aspettiamo tutti di vedere grandi cose, dal punto di vista grafico, quando il prossimo giro di giochi comincerà davvero a sfruttare a dovere le DirectX 11, di default, sia su console che su PC.

 

"Attualmente, su PC, stiamo solo vedendo la punta dell’iceberg, eppure credo che molti console gamer già resterebbero stupefatti di vedere cosa si stanno perdendo. I vari Batman: Arkham City, Battlefield 3, Crysis 2, Colin McRae: Dirt 3 e Stalker: Call of Prypiat (le cui rispettive controparti per console, laddove esistano, sono di gran lunga inferiori) sono solo un assaggio di ciò che verrà; se vogliamo iniziare a deliziarci davvero gli occhi, allora dobbiamo andare decisamente oltre quello che le attuali console sono in grado di fare.

"Questo significa risoluzione più alta, texture più nitide, più anti-aliasing, tassellazione ecc. Non è semplice dirlo a parole, ma pensate alla demo Samaritan di Epic o alla più recente demo dell’Unreal 4. Una buona parte delle tecnologie dietro a questi motori grafici confluirà nella prossima generazione di console".


8
– Una nuova Microsoft

Microsoft deve necessariamente provvedere ai più grandi problemi dell’Xbox Live: in primis quelli che affliggono gli sviluppatori e poi quelli che riguardano i consumatori. Lo sviluppatore indie Phil Fish ha deciso di non rilasciare una patch per il popolare Fez, perché patchare qualcosa, su Xbox, risulta assai caro: si parla di una spesa di circa $10.000, decisamente troppo per i piccoli sviluppatori.

I più grandi problemi del Live derivano indubbiamente dalla rigida mentalità Microsoft e la prossima Xbox richiederà una Microsoft più amichevole ed aperta, se l’azienda desidera generare giochi come lo shooter in continua trasformazione di Valve, Team Fortress 2, o League of Legends – i giochi più grandi del mondo, che crescono di pari passo col numero dei loro fan.

"Per qualunque titolo multiplayer, che sia competitivo come il nostro, risulta fondamentale reagire in fretta alle innumerevoli esigenze dell’utenza e impedire gli exploit", dice Chandana Ekanayake, executive producer di Monday Night Combact, alla Uber Entertainment. "La nostra prima patch, però, ci ha impiegato 35 giorni per essere messa in rete, dopo che l’avevamo inoltrata a Microsoft; invece il nostro primo DLC ne ha attesi 34. Pensate che per la versione beta PC di Monday Night Combat rilasciammo 30 update in una settimana, qualche volta anche il doppio".

"Su 360, Ubisoft e tutti gli altri publisher là fuori devono ogni volta decidere se vale o no la pena di far fronte ai costi associati al rilascio di un update", dice Stuart White di Ubisoft, PvP producer di Ghost Recon: Future Soldier. "È una scelta semplice quando sai che il nuovo contenuto sarà disponibile entro una settimana, generando 30.000 vendite extra. Quando però l’iter potrebbe richiedere anche tre mesi, allora la scelta diventa più complessa. Ti ritrovi a dover analizzare la questione in una logica di costi/benefici".

Un sistema di patching più economico e snello spianerebbe la strada a migliori contenuti digitali per ogni gioco, nonché a molte più idee creative degli sviluppatori. "E ridurre tutte quelle lungaggini burocratiche? Si, certo che mi piacerebbe", dice White. "Ci sono un sacco di moduli da compilare…hai bisogno di ottenere uno specifico numero identificativo prima di registrare il tuo DLC, e a volte non sai neanche a chi rivolgerti per trovare quel numero".


9
– Controller di nuova generazione

I rumor suggeriscono che i nuovi controller Microsoft siano ancora a livello di prototipo, con alcuni modelli dotati di touch screen ed altri dotati di tasti programmabili. La tecnologia dei controller è sensibilmente cambiata negli ultimi sette anni, abbastanza da presumere che i controlli della prossima Xbox siano totalmente differenti, dice Min-Liang Tan, CEO di Razer, azienda produttrice di periferiche da gioco.

"Nel lontano 2005, il controller della Xbox 360 rappresentava un notevole passo avanti, in termini di ergonomia e durabilità, rispetto al controller Xbox originale. Inoltre, Microsoft ha migliorato ulteriormente il suo prodotto, introducendo il D-Pad trasformabile. Ora, penso che il passo successivo sia inserire dei pulsanti liberamente mappabili dai giocatori, per una totale personalizzazione dei controlli".

Questo significa che il vostro amico che insiste nel giocare ad Halo col Greenthumb e lo stick invertito, quando gli passate il pad, non dovrà perder tempo a smanettare tra i menu.

“Qui alla Razer non abbiamo analizzato il possibile costo derivante dal creare un controller con touch screen integrato, ma immagino sia un po’ costoso. Se dovessi fare un’ipotesi, direi non meno di $99-$150”, quindi simile al prezzo del controller WiiU di Nintendo. “Ci sono molte cose che si potrebbero pensare di fare con uno schermo secondario, anche se, quando si gioca su console, gli occhi e l’attenzione sono fissati sullo schermo del televisore. La distanza dal controller non è indifferente, quindi questo è un problema.

"La tecnologia dei controller è così progredita che Microsoft potrebbe condurla dove vuole. Potrebbe essere un controller resistente ai lanci, provocati da scatti di rabbia, perché realizzato in fibre di Kevlar; oppure potrebbe essere fatto di un materiale flessibile e malleabile, in grado di adattarsi alla forma delle mani del giocatore, come una sorta di palla anti-stress per chi ha appena perso un round online".

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10 – Cloud Gaming

Nel già citato documento, che illustrava la tabella di marcia della nuova generazione di Xbox per ben cinque anni, Microsoft segnalava il cloud gaming provider Onlive come un bersaglio da acquisire. Il servizio Onlive permetteva ai giocatori di giocare in streaming, pagando una quota mensile, con lag minimo. Tuttavia, la compagnia dichiarò bancarotta ad agosto, facendo sfumare così i propositi d’acquisto di Microsoft.

Invece di acquistare la compagnia, il 27 agosto, Microsoft pensò di organizzare un party d’affari (il termine tecnico è business mixer) con lo staff di Onlive, motivando l’incontro con l’intenzione di reclutare persone chiave che volessero avere un reale impatto nel creare prodotti innovativi e nuovi servizi.

Da parte sua, Sony è già in possesso del proprio cloud gaming provider, avendo investito $380 milioni (£237 milioni) sul noto Gaikai, con l’intenzione di accaparrarsi la tecnologia streaming di questa azienda e metterla al servizio dell’universo PlayStation.

Microsoft solitamente preferisce creare da zero tutto quello che può, quindi aspettatevi pure di vedere un servizio di loro ideazione comparire sulla prossima Xbox e su qualunque dispositivo compatibile voi abbiate. L’obiettivo sarà sicuramente quello di convertire il vostro smartphone, la vostra tv e il vostro tablet in un’estensione della vostra console: qualsiasi dispositivo potrà diventare host dei vostri giochi e dei vostri salvataggi, giocati in locale sulla vostra console oppure in streaming, direttamente mediante il servizio cloud gaming di Microsoft.


11
– Live 3.0: nuove aggiunte

La nuova Xbox dovrebbe introdurre una nuova versione del Live (la 3.0, per la terza generazione), con un miglior sopporto per i social network, i giochi free-to-play o subscription-based. Queste sono le migliorie essenziali, ma gli sviluppatori del comparto online hanno in mente anche altro.

"Con Xbox Live, Microsoft ha ottenuto il miglior network di distribuzione digitale su console, pur trattandosi di un sistema poco flessibile nel cambiare condizioni in tempi rapidi", afferma Chandana Ekanyake.

“Mi piacerebbe che ci fosse una maggio reperibilità per i giochi nella Dashboard, così come sistemi più rapidi per rilasciare update, con un maggior controllo dato agli sviluppatori. Rimuovere il limite massimo di 100 amici è d’obbligo e Microsoft deve integrare le meglio le feature di Xbox Live nelle diverse piattaforme, che siano esse console, cellulari, tablet o computer desktop".

“Penso che incrementare il numero massimo degli amici sia solo un bene”, dice Stuart White. "Se aumenti quel limite, allora più persone possono condividere ciò che stanno giocando. Inoltre, sarebbe cosa gradita che tutti i modelli della prossima generazione di Xbox disponessero di un hard-drive, così da poter fare ciò che possiamo fare sulla PS3. Attualmente, infatti, ci capita di doverci limitare nella mole di informazioni da inserire in un update o in un DLC”.


12
– Multimedialità totale

Con la versione più recente della Dashboard per 360, Microsoft ha già compiuto i primi importanti passi per trasformare la sua console in un completo centro multimediale, tra musica e servizi televisivi. "Credo che, nella prossima generazione di console Xbox, noteremo un decisivo orientamento di Microsoft verso la totale integrazione di servizi e software che abbiamo già su Windows Phone e Windows 8”, dice il senior editor di The Verge, Tom Warren.

"Alla fine, con ogni probabilità, assisteremo alla presentazione di Skype e Kinect come diretti competitori del FaceTime di Apple, e l’Xbox Music come acerrimo nemico di Amazon e di iTunes".

Non a caso, il documento-spia di Microsoft fa appunto riferimento ad una console always-on. Ragionando per assurdo, immaginate che la vostra prossima Xbox prenda il posto del decoder Sky, con tanto di tv input ed output. Immaginate se, solo pronunciando “Xbox, BBC 2” o picchiettando sullo schermo del vostro smartphone, mediante l’app SmartGlass, fosse possibile cambiare canale; immaginate se, con azioni analoghe, poteste registrare programmi direttamente sulla vostra console.

"Microsoft è già molto presente nelle nostre stanze, in tutto il mondo, specialmente per Xbox 360 e Kinect. SmartGlass è un chiaro tentativo di Microsoft di ottenere la totale egemonia, in questo ambiente casalingo, mediante i contenuti dei partner", dice Warren. "Il supporto cross-platform non farà che servire allo scopo, nel breve e nel lungo termine".


13
– L’interfaccia utente

Metro è tutt’altro che una perfetta interfaccia utente, tanto che più volte ne sono stati indicati i limiti, ma non sarà sostituita a breve. Che ci piaccia o no, Metro sarà l’unica via per interagire con Windows 8, Windows Phone e la prossima generazione di Xbox. A questo proposito, è ancora Tom Warren a confidarci quanto segue: "Andy Lees, di Microsoft, durante la Worldwide Partner Conference del 2011, ha affermato che la compagnia intende offrire una consistente esperienza ramificata, che unisca tutti i suoi prodotti, Xbox inclusa".

"Metro è chiaramente un importante elemento nella più complessa futura strategia Microsoft. Sarà sfruttato anche attraverso il nuovo Outlook e il nuovo pacchetto Microsoft Office, quindi vi consiglio caldamente di guardare Windows 8 per farvi un’idea più precisa di come questo potrà influenzare la nuova Xbox".

Un Kinect più preciso significa un maggior numero di piastrelle e anche di contenuti disponibili in ogni pagina della dashboard, ma l’interfaccia Metro di Windows 8 si sta già rivelando piuttosto inpopolare; Microsoft avrà un anno di tempo per raccogliere feedback prima che la versione più recente di quest’interfaccia venga rilasciata sulla nuova Xbox.


14
– Always-on Gaming

Come già accennato, la più prorompente innovazione di Microsoft potrebbe rivelarsi quella di rendere, di fatto, la prossima Xbox…una console inspegnibile. Si tratterebbe cioè di una console always-on, sempre operativa, in grado di eseguire i giochi chiave in men che non si dica.
Nel noto documento, non a caso, vengono fatti continui riferimenti ad esperienze multiple in contemporanea o singole; con questa espressione ci si può riferire alle esperienze via Cloud streaming, condivisibili su più dispositivi, o a giochi con contenuti online più ricchi, oppure ancora alla possibilità di utilizzare la Xbox per navigare tra diversi tipi di media, cambiando dall’uno all’altro a nostro piacimento.

Microsoft vorrebbe, quindi, trasportare la tipica versatilità dei dispositivi mobili sul grande schermo. Così facendo, sarebbe possibile infrangere le barriere che separano i giocatori dai loro giochi, passare da Kinect Sports 3 ad Halo 5 con la stessa semplicità con cui cambiereste il canale sulla vostra televisione. Certo, non è possibile eliminare completamente i tempi di caricamento, dal momento che i giochi hanno materialmente bisogno di caricare le nuove attività, ma se avete dei giochi pre-caricati potrete farli partire in modo fulmineo. 

Una possibilità del genere, implica l’impiego di molta potenza e di molta RAM, la quale ammonterebbe a ben 8Gb stando alle voci di corridoio. Non c’è alcuna ragione per cui un gioco d’alta fascia non possa intasare la memoria per comprimere texture enormi e mondi giganteschi, ma ci sono altri giochi che potrebbero utilizzare la memoria per l’always-on gaming.

L’iOS di Apple ha cambiato le cose per Microsoft e Sony; per questo, la prossima generazione potrà tanto essere caratterizzata dalla propensione all’immediatezza e all’accessibilità, quanto essere ricordata per gli universi di gioco infiniti, la grafica strabiliante e un comparto online rivoluzionario.

Fonte: Xbox World

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