CLASSIFICA: I 10 migliori controller della storia dei videogames
3) Nintendo 64 Controller
Mettiamo subito le cose in chiaro. Nonostante sia al gradino più basso del podio della nostra classifica, il tricorno controller di Nintendo 64 è uno dei Joypad più scomodi mai creati e dalla forma più inutile, le cui diverse impugnature a tratti impediscono (o rendono maledettamente difficile) alle dita di raggiungere tutti i pulsanti che offre. Quindi, cosa ci fa nella nostra classifica, e oltretutto così in alto, davanti a piccoli capolavori come il controller dello SNES?
Semplice: è indimenticabile. È un pezzo gigante, enorme, della storia dei videogiochi, è l’araldo del gaming in tre dimensioni su console ed ha portato, tra features già esistenti, espansioni e accessori, al grande pubblico alcune delle caratteristiche fondamentali dei pad di oggi, prontamente mutuate dalla concorrenza (qualcuno ha detto PlayStation?). Costruito per funzionare con Super Mario 64, probabilmente uno dei (se non IL) giochi più importanti di sempre, il pad di N64 ha introdotto alle masse in primis lo stick analogico, un paio dei quali vediamo ormai montati su qualsiasi controller esistente. Certo, l’Atari 5200 e altre console o accessori di altre case avevano preceduto Nintendo, ma nel 1996 l’avvento della grigia console a 64-bit ebbe davvero il potenziale di portarne uno in qualsiasi casa. La sensazione di muovere il paffuto idraulico nel giardino del castello di Peach in un mondo a tre dimensioni, con quella precisione e controllo nei movimenti resta una di quelle “prime volte” videoludiche che non ci scorderemo mai.
Un’altra innovazione portata dal tricorno fu il Rumble Pak, un accessorio che, collegato a una porta nel retro del joypad (un’altra scelta di design al limite del sensato), introduceva la vibrazione nel controller, nella stessa maniera dei controlli analogici. Alimentato da due batterie AA e introdotto nella confezione di gioco di Lylat Wars, il Rumble Pack non fu l’unico add-on geniale a graziare il controller di Nintendo 64, uno dei più “trasformisti” e versatili di tutti i tempi. Il Controller Pak funzionava in pratica come una memory card, per portare magari dagli amici i propri salvataggi (ricorda Il VMU di Dreamcast, no?), mentre molto più peculiare è il rosso Expansion Pak, un add-on che aggiungeva 4MB (!) di memoria RAM alla console, permettendo migliori prestazioni in alcuni titoli come Donkey Kong 64 e Majora’s Mask, per i quali era addirittura richiesto per eseguirli! Chiudiamo con un altro favorito di molti di voi: il Transfer Pak, un alloggiamento per cartucce Game Boy e Game Boy Color, conosciuto principalmente per la funzionalità di trasferimento dei propri mostriciattoli da combattimento negli ormai leggendari Pokémon Stadium e Pokémon Stadium 2.
Ah, nostalgia canaglia…