Blades of Time: Hands On

Blades of Time è il seguito spirituale di X-Blades, un anonimo action-adventure uscito originariamente nel 2007 solo in Russia con il nome di Oniblade. Parliamo di seguito spirituale in quanto, tolta la protagonista, in Blades of Time non avremo nessun tipo di legame con il suo predecessore. La stessa Ayumi, protagonista del titolo, ha cambiato look e professione, abbandonando i panni cacciatrice di tesori per vederla in quelli dell’ultima erede di un’antica stirpe dotata di poteri di cui solo lei dispone e che le permetteranno di salvare la terra di Dragonland dalla minaccia di turno. E proprio i suoi poteri sono il fulcro di tutto il gioco, ovvero la capacità di viaggiare nel tempo, un’abilità che all’apparenza può risultare già vista in giochi come Prince of Persia, ma in realtà si tratta di qualcosa di profondamente diverso. 

Nei diversi giochi in cui si sfrutta questa feature in genere si parla di controllo del tempo, ovvero la possibilità di fermare o riavvolgere il tempo ripristinando la situazione originale. Ma in Blades of Time ciò non avviene, in quanto il nostro tornare indietro ha effetto solo su di noi e non sul mondo circostante. Di conseguenza creeremo un nostro alterego "temporale" che ripeterà le medesime azioni che abbiamo fatto precedentemente. La particolarità di questo potere ci permetterà di creare fino ad un tot di cloni temporali per un totale di 4 minuti, questo purchè l’apposita barra del tempo ce lo permetta. Chi ha giocato l’ultimo Ratchet & Clank (non quello cooperativo) si ricorderà come alcuni degli enigmi legati al tempo di Clank si basavano proprio su questa caratteristica. Tra le altre cose, infine, potrà capitare durante l’arco della nostra avventura di incontrare la nostra alter ego nel futuro intenta ad affrontare alcuni mostri: non ci è chiaro se siano eventi scriptati o dettati dal caso, sono chiarimenti che approfondiremo, eventualmente, in fase di recensione.

Altra caratteristica del gioco è la capacità di Ayumi di usare tre stili di combattimento diversi, quali spada, magia e armi da fuoco, ciascuna efficace con determinati tipi di nemici. L’apprendimento di nuove abilità avviene tramite la spesa di anime che si raccolgono dai nemici sconfitti, con il quale sarà inoltre possibile acquistare diversi tipi di equipaggiamento (tra cui accessori, armature e armi) e costumi per la nostra bella protagonista. Molti di questi si potranno ottenere anche attraverso l’apertura di scrigni nascosti, localizzabili solo attraverso la bussola di cui siamo dotati che, tra le altre cose, ci indicherà sempre la direzione del nostro obiettivo per proseguire nella storia, nel caso ci trovassimo bloccati.

Degni di citazione i numerosi puzzle ambientali che richiedono l’utilizzo del nostro potere per superare i diversi ostacoli che ci sbarrano la strada, nonchè l’ambientazione stessa e il clima. Per chiarire meglio quest’ultimo punto ci basta descrivere uno dei livelli mostratoci: eravamo in un deserto in cui la temperatura era talmente elevata che il contatto della nostra pelle alla luce del sole danneggiava, letteralmente, il nostro corpo riducendoci l’energia a vista d’occhio. L’unico modo per superare il livello era, dunque, passare sempre nei luoghi ombrosi e crearli laddove ne mancassero. La cosa più difficile in questo livello erano i combattimenti, in quanto limitati in spazi molto ristretti.


 

Ultimo aspetto che bisogna menzionare riguardo a Blades of Time è quello legato alla modalità Outbreak, ovvero una modalità da giocare sia online che offline basata essenzialmente sulla distruzione di basi nemiche in vasta mappe di gioco già conosciute nella modalità storia. Ogni base è protetta da diversi mostri che andranno eliminati grazie all’aiuto di npc che ci daranno una mano nella conquista delle varie aree. Dopo ogni tot di mostri eliminati e di basi conquistate appariranno dei Boss, ispirati anch’essi a quelli già affrontati nella modalità principale, da sconfiggere.

In questa modalità sarà possibile usare diversi personaggi oltre ad Ayumi, tutti personaggi incontrati durante la storia, e ognuno di essi ha una propria tipologia di classe e sarà quindi dotato di stili di combattimento notevolmente diversi, dal tank, al ninja e così via. Ognuno di questi personaggi è assolutamente personalizzabile nell’aspetto, nell’equipaggiamento e nelle abilità che può utilizzare, il tutto tramite l’esperienza che si ottiene durante la modalità (nel caso di Ayumi, alcune caratteristiche potranno essere importate dalla modalità principale e viceversa). Per dare un certo equilibrio, soprattutto nella modalità online, l’utilizzo di punti esperienza e di sviluppo personaggio è possibile solo dopo essere morti.

Sono previsti, infine, DLC per entrambe le modalità, ma ulteriori dettagli verranno rilasciato dopo l’uscita del gioco, che ricordiamo è prevista per la fine di Marzo sulle piattaforme PC, PS3 e Xbox 360.


 

Per quel che abbiamo visto e provato, Blades of Time si presenta sicuramente come un buon action/adventure, con tante idee forti e con un alto potenziale, ma bisogna valutare come queste siano state implementate nella versione finale. Sicuramente il lavoro fatto rispetto a X-Blade è migliore sotto tutti i punti di vista, chissa che non si riveli la sorpresa di questo 2012.

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