Bambini e videogames al tempo del Coronavirus
Un piccolo vademecum su come usare il mezzo videoludico per occupare correttamente il tempo libero obbligatorio tra le mura domestiche.
Di soluzioni alle vostre esigenze la nostra sezione “Recensioni” è piena, questi sono solo alcuni degli esempi di un mezzo videoludico indicato per una crescita sana. Ma non basta. Per far si che il tutto funzioni però occorrono altre due componenti fondamentali senza le quali diventa tutto inutile: l’assistenza dei genitori e il variare delle attività. Non si può pensare che i piccoli siano in grado di appassionarsi a un titolo o riescano a proseguire nella storia se non ci siete voi al loro fianco. Bisogna prendersi del tempo (e per fortuna almeno quello oggi non manca) e affiancarli nel gioco, passo dopo passo, lasciandogli il tempo di riflettere davanti a un enigma o fornendogli spunti interessanti per proseguire. In men che non si dica il videogame diventa un mezzo per crescere e aumentare anche l’affinità con il vostro bambino.
Cercare di proseguire nella trama di un coinvolgente platform/puzzle game vuol dire seguire una storia, incontrare un ostacolo, ragionare su come superarlo e poi mettere il tutto in pratica, coordinando mani e occhi per riuscire nell’impresa. E ci sono titoli adatti a qualsiasi età in grado di porre il giusto livello di sfida sia ai piccolissimi che ai bambini un po’ più grandi; i contesti poi spaziano in maniera incredibile a seconda dei vostri gusti e persino scegliere il titolo a cui giocare può essere in sé stesso il gioco. Così si può scoprire e imparare i gusti che stanno nascendo in vostro figlio che magari possono aiutare a conoscere la personalità che si sta formando in lui o lei.
Inoltre è necessario per i bambini che TV e videogames siano solo una delle attività svolte durante la giornata, in modo da essere un pezzo del puzzle e non la figura intera. Bisogna fare i compiti, si deve dedicare del tempo alla lettura, ci si deve dedicare a un’attività che coinvolga le mani e la testa come il disegno o perché no anche costruire qualcosa con i Lego va benissimo, e sono certo che a casa ne abbiamo tutti. Coinvolgeteli quando cucinate e quando fate le faccende domestiche oltre che durante il gioco: questo li impegnerà e di sicuro sarà un’attività stimolante.
A molti queste piccole considerazioni potranno sembrare ovvie e magari alcuni possono pensare che le mie siano teorie campate per aria, ma da genitore ho potuto riscontrare un effetto positivo nell’applicare quanto vi ho appena illustrato. L’interesse per le attività più complesse cresce e la noia diminuisce e quando è ora di fare attività meno divertenti l’attenzione è maggiore e i risultati si vedono. Sono quindi convinto che un titolo complesso, ben strutturato e con una storia da offrire, con enigmi e situazioni in cui ragionare possa decisamente essere d’aiuto in questo momento in cui dobbiamo restare a casa, naturalmente intervallato da tutte quelle attività che rendono la vita di un individuo più completa come arte, creazione, cucina, lettura e buona musica.
Il mio consiglio quindi è quello di sfruttare questa situazione come un’opportunità per allontanare i bambini da titoli usa e getta invasi da pubblicità – quelli vanno bene per noi adulti che di tempo ne abbiamo poco durante la pausa caffè – e avvicinarli invece a titoli che si fregiano a ragione del titolo di videogames.