Back in Time – Kirby: Mouse Attack
Ci siamo quasi: fra meno di una settimana potremo mettere le mani su Kirby: Star Allies. Se la demo vi ha fomentato, leggerete volentieri anche la seguente puntata di Back in Time che, dopo L’oscuro disegno, prosegue nel raccontarvi la storia del batuffolo rosa su Nintendo DS, con Kirby: Mouse Attack.
La struttura ludica è classica che più classica non si può: prima di giungere al boss finale Kirby deve affrontare otto mondi, quasi tutti composti da cinque livelli, uno schema segreto e uno scontro con il suddetto boss. Facendo due calcoli potrebbe sembrarvi un gioco corposo, ma non fatevi trarre in inganno: i livelli terminano nel giro di pochi minuti. In ciascuno di essi, comunque, si celano tesori nascosti (almeno uno, al massimo tre) per un totale di 120 forzieri; pochi sono strettamente necessari alla prosecuzione dell’avventura, mentre molti offrono semplicemente degli extra che allungano la longevità.
Console alla mano, il gioco è un platform bidimensionale a scorrimento orizzontale piuttosto blando, come da tradizione. Kirby se la sbriga facilmente grazie alle sue abilità, cioè lo svolazzo (in sostanza si può affrontare un intero schema senza toccare terra) e il risucchio dei nemici al fine di acquisirne le mosse speciali, da effettuare con il tasto B, eventualmente coniugato con le frecce direzionali (per accedere al moveset basta mettere il gioco in pausa). Tali abilità sono 23, ma solo cinque sono inedite; come in Kirby & the Amazing Mirror, ci sono diversi attacchi multipli. I poteri possono essere upgradati scovando i relativi rotoli all’interno dei forzieri di cui abbiamo parlato sopra.
Una delle poche novità è costituita dall’aggiunta di una sezione conclusiva dei livelli: nell’ultima schermata si trova il forziere principale (più grande degli altri e di colore blu), che è conteso tra Kirby e la squadra degli Squeak, formata da topi ladri intergalattici. Al termine degli schemi, uno fra i pezzi grossi degli Squeak cerca di sottrarre il forziere a Kirby, che può fuggire o combattere. Questo elemento è interessante sulla carta, ma nella pratica si rivela implementato in modo non ottimale: gli Squeak tendono a ripetersi spesso e non offrono una vera sfida al giocatore, un po’ come il level design si rivela essere, nel suo complesso, onesto ma non entusiasmante.
Oltre a una struttura tradizionale, Kirby: Mouse Attack – diversamente da L’oscuro disegno – si affida anche ad un sistema di controllo tradizionale, che fa un uso secondario dello schermo tattile di Nintendo DS. L’azione si svolge sullo schermo superiore, mentre quello inferiore ospita l’inventario, costituito dallo stomaco di Kirby. Il batuffolo rosa può tenere al suo interno cinque elementi fra bolle oggetto e forzieri: le prime possono contenere pietanze (che ricaricano l’energia), abilità di copia e frammenti di vita, e possono essere mescolate fra loro per ottenere nuove bolle oggetto (un esempio è, appunto, quello delle vite: solo unendo tre frammenti, Kirby acquisisce una vita extra). Il giocatore, usando lo stilo, può usare una bolla oggetto, scartarla o mescolarla ad altre. Al di là di questo meccanismo inedito, Mouse Attack si gioca come gli episodi che precedono L’oscuro disegno.
La longevità non è mai stata fra i pregi della serie e Kirby: Mouse Attack non fa eccezione: nonostante il numero di livelli sia elevato, la loro brevità e facilità consente al giocatore di raggiungere i titoli di coda in poche ore. Ad aumentare il tempo di permanenza della cartuccia nella console ci pensano gli extra, sbloccabili attraverso il ritrovamento di tutti i 120 forzieri. Non tutti questi contenuti sono imperdibili, ma comunque la raccolta dei tesori costituisce una sfida che in diversi casi rende necessario ripercorrere un livello, o per intraprendere una strada diversa o per svolgere un’azione che era sfuggita alla prima run. Inoltre, finito il gioco si sblocca una modalità extra, consistente in un time attack; non che Kirby sia il gioco più adeguato per una corsa contro il tempo, ma per chi vuole cimentarsi, è a disposizione anche questa sfida aggiuntiva.
Provano ad allungare il brodo i quattro minigiochi inseriti da Flagship. Al di là di una boss rush mode, gli altri tre sono effettivamente dei minigame che possono essere affrontati da soli (annoiando a morte) o in compagnia, in quest’ultimo caso anche con una sola cartuccia grazie alla modalità DS Download Play. I giochini sono piuttosto banali ma fa piacere che sia stata inserita tale opzione.
Kirby: Mouse Attack non è stato sviluppato da HAL Laboratory, ma si rivela comunque piacevole nella sua classicità. Non osa come L’oscuro disegno e non è caratterizzato da un simile livello qualitativo, ma è senz’altro un compitino ben svolto che non mancherà di intrattenere i fan di Kirby.